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18/07/2017 - In aula o in commissione

Respinte in aula due mozioni su tre. Nel pomeriggio il voto sull'estensione del metodo Montessori

Il Consiglio provinciale esaminerà anche il testo unificato dei 3 ddl sul recupero delle eccedenze

Respinte in aula due mozioni su tre. Nel pomeriggio il voto sull'estensione del metodo Montessori

Manuela Bottamedi del gruppo misto chiede di sviluppare la sperimentazione nelle scuole

Respinte in aula due mozioni su tre. Nel pomeriggio il voto sull'estensione del metodo Montessori

​La discussione di una serie di proposte di mozione (testi allegati) ha impegnato stamane il Consiglio provinciale, convocato in aula dal presidente Dorigatti su richiesta dei capigruppo per una seduta aggiuntiva volta a "smaltire" questi atti politici arretrati. I lavori proseguono nel pomeriggio a partire dalle 15.00 e fino ad esaurire l'ordine del giorno, che all'ultimo punto prevede la conclusione dell'esame del testo unificato dei tre disegni di legge sulla riduzione degli sprechi, il recupero e la distribuzione delle eccedenze alimentari e non alimentari proposto da Avanzo (Patt), Viola (PT) e Civico (Pd), approvato in giugno ​dalla Quarta Commissione e già "aperto" il 6 luglio scorso.

La seduta di questa mattina è stata preceduta da un momento di raccoglimento in memoria dell'avv. Ottorino Bressanini, già componente di quest'aula e recentemente scomparso.

Collegamento Vallagarina_Alto Garda: respinta la proposta Giovanazzi-Fasanelli

La mozione 521 proposta da Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino) e sottoscritta anche da Massimo Fasanelli (Gruppo misto), chiede al Consiglio di impegnare la Giunta a valutare e a discutere in tempi brevi l'ipotesi di un collegamento tra l'uscita dell'A22 a Rovereto nord e la circonvallazione di Arco attraverso un tunnel di 7 km sotto il monte Stivo. "Ho avanzato questa proposta", ha spiegato Giovanazzi, "dopo aver recuperato una vecchia corrispondenza dell'Autostrada del Brennero che proponeva questa ipotesi per risolvere definitivamente i problemi di traffico e intasamento che affliggono la zona. Pensateci, ha esortato rivolto alla Giunta, "perché l'intervento attualmente previsto sulla Rovereto-Loppio migliora la viabilità esistente, ma non risolve il problema, a differenza della soluzione qui illustrata.

Le motivazioni della Giunta

Contrario il parere della Giunta perché, come ha detto l'assessore Mauro Gilmozzi, il problema della viabilità di quella zona dura da trent'anni e ogni volta che si affronta, salta fuori una soluzione diversa: "con tutto il buon cuore non mi sento di fermare un'opera tanto importante e attesa da quel territorio per procedere ad una nuova analisi e verifica di fattibilità".

Gli interventi dei consiglieri

Il consigliere Luca Giuliani (Patt) ha ammesso che forse l'opera prevista attualmente dalla Giunta non sarà risolutiva, ma sicuramente in questo momento dobbiamo concentrare gli sforzi sulla Loppio-Busa. Successivamente, ha aggiunto, per risolvere il problema della mobilità, occorre rivolgersi alla modalità alternativa: soluzioni proposte e progetti già in corso di studio. Il progetto dell'autostrada del Brennero, ripreso da Giovanazzi, è forse un po' anacronistico. Fare proposte che cercano soluzioni per il territorio è sicuramente apprezzabile, ha detto il consigliere Massimo Fasanelli (Misto), cofirmatario della mozione. Certo, ha proseguito, "se la procedura di appalto è molto avanzata, capisco anche la posizione dell'assessore, esprimendo l'auspicio che si proceda in tempi celeri: abbiate il coraggio", ha detto rivolto alla Giunta, "di andare avanti con l'assegnazione dei lavori, anche qualora ci fossero dei ricorsi, altrimenti tra dieci anni saremo ancora qui a parlarne. "Per scongiurare i ricorsi basterebbe fare bene i bandi", ha detto Claudio Civettini (Civica) che ha ringraziato il collega Giovanazzi per aver avanzato questa proposta. Ricordo altre ipotesi sull'argomento, anche nella passata legislatura (una a firma Civettini-Fugatti), ha aggiunto: i ragionamenti sulla viabilità vanno sempre fatti e non credo si sarebbe fuori tempo massimo. L'impressione è che questo tema sia sempre stato visto come una ghiotta occasione per attirare il consenso, ha detto Claudio Cia (Misto), visto che quel territorio è quello che fornisce maggior gettito all'economia trentina. Chiarendo che questo non è certo il caso di Nerio Giovanazzi che ha a cuore la zona e non ha secondi fini, Cia ha espresso l'auspicio che quest'opera, così come progettata dalla Giunta, proceda in tempi rapidi perché una risposta alla viabilità locale serve eccome. La mozione di Giovanazzi e Fasanelli ha stimolato anche Maurizio Fugatti (Lega) che l'ha definita una proposta degna di un'attenta riflessione, un contributo al dibattito da valutare positivamente.

Replica e votazione

Immaginavo che sarebbe finita così, ha replicato Giovanazzi, accusando però l'assessore di "essere andato fuori tema: io non ho chiesto di fermare un'opera per farne un'altra", ha precisato: "ho chiesto solo di fare una valutazione". Oggi bisogna essere concreti e se ho fatto una proposta, riprendendo tra l'altro quella dell'autostrada del Brennero, l'ho fatto a ragion veduta, ha concluso. Luca Giuliani ha ribadito che il progetto proposto da Giovanazzi è anacronistico ed ha accusato il consigliere di AT di non aver realizzato le opere quando era assessore ai lavori pubblici. E' seguito un breve, ma animato battibecco tra i due. Giacomo Bezzi (FI) ha espresso sconcerto: mi risulta che il centrosinistra autonomista governi da parecchi anni e il fatto che siamo a questo punto significa che nonostante le numerose promesse per risolvere il grave problema di viabilità di quella zona, risposte non ne sono state state. Claudio Civettini ha ribadito la propria posizione, richiamando Giuliani alla lealtà, coerenza e rispetto di tutte le proposte. Ha ringraziato Giovanazzi per aver posto la riflessione su un tema che riguarda uno dei principali temi di viabilità del Trentino Manuela Bottamedi (Misto). Questa è un'idea concreta che non si può che apprezzare, ha dichiarato augurandosi che per quel tratto di strada si trovi presto una soluzione per dare la giusta dignità ad un territorio strategico per il nostro territorio. Anche Claudio Cia ha ribadito la posizione favorevole alla mozione del collega e gli ha espresso sostegno. Il capogruppo del PD Alessio Manica ha annunciato voto negativo osservando che la proposta non sarebbe sostenibile: in questi trent'anni qualcosa è stato fatto e si sono strutturate delle soluzioni, ha aggiunto. Cavalcare l'attuale malcontento dei residenti e riproporre una soluzione così, senza entrare nel merito, è davvero incomprensibile, ha concluso. Il consigliere di Progetto Trentino Walter Viola ha osservato che ogni tanto quando si parla del collegamento Vallagarina-Alto Garda sembra di assistere all'eterna diatriba sul ponte dello stretto di Messina. Ovvero si parla e si parla, senza concretezza. Tuttavia, aldilà del merito, c'è anche un livello di metodo: la proposta di mozione non dice "facciamo", ma "valutiamo". Spesso qui dentro sembra che ci sia la paura di discutere. Perché negare un supplemento di valutazione? Mi sembra "uno schiaffo all'aula" ha aggiunto.

Messa ai voti, la mozione è stata respinta con 12 sì e 18 no.

Plotegher: sì alle iniziative per la promozione della medicina di genere

La mozione 530 proposta da Violetta Plotegher (Pd) e dai colleghi del suo gruppo, chiede al Consiglio di impegnare la Giunta a promuovere la medicina genere-specifica con l'obiettivo di studiare le differenze biologiche e socioculturali tra uomini e donne per comprenderne l'influenza sullo stato di salute e di malattia, negli ambiti della prevenzione, della diagnostica, della cura e delle terapie, di raccogliere e pubblicare dati statistici al riguardo, a sostenere gruppi di sensibilizzazione di auto mutuo aiuto fra persone dello stesso genere che vivono esperienze di malattia, ad investire nella formazione degli operatori sociali e sanitari, e infine ad istituire un gruppo di lavoro permanente dedicato alla salute di genere.

Il parere della Giunta

Il parere favorevole della Giunta è stato annunciato da Luca Zeni, che ha confermato di stare già lavorando dentro questa "linea che sta emergendo anche a livello di consapevolezza nel mondo della sanità). Ci sono molti aspetti che incidono e hanno delle conseguenze sulla salute "differente" di uomini e donne, ha spiegato. Nel settore della medicina di genere sono già in atto diversi interventi presso l'azienda sanitaria. I dati sono già presentati e distribuiti per sesso anche in corrispondenza dei diversi comportamenti a rischio, considerando le differenze di genere. nel corso del 2017 è prevista una nuova edizione di un rapporto statistico sull'argomento e negli ultimi anni l'azienda sanitaria ha realizzato diverse iniziative per diffondere queste finalità.

Gli interventi dei consiglieri

Il consigliere Claudio Cia ha notato che è difficile non condividere, quanto meno la premessa del documento di Plotegher. Tuttavia, ha aggiunto, qui si evidenziano le diseguaglianze nel campo della salute, mentre i fatti dicono che le donne e gli uomini non sono rispettati nella loro specifica diversità: negli ospedali persiste la promiscuità ed ancora oggi esistono camere in cui ci sono uomini e donne separati solo da una tendina. Queste mozioni dimostrano la volontà di dare dignità alla diversità, ma nei fatti dove si potrebbe intervenire, non si fa nulla. Favorevole il parere di Lorenzo Baratter (Patt) che ha chiesto di modificare il testo con un'integrazione, mutuando il progetto di educazione al consumo dei farmaci, già attivo in Alto Adige: una politica che Bolzano realizza nelle scuole i cui risultati sono pubblicati ogni anno.

La replica e il voto

Plotegher ha sottolineato che dagli anni '90 si stanno studiando le differenze tra uomini e donne nell'ambito della salute. La medicina genere-specifica prende in considerazione molte altre dimensioni delle politiche pubbliche e molti dati non sono disaggregati e poco aiutano a individuare i determinanti di salute. La salute è troppo importante per affidarla solo ai medici, ha ribadito.

La votazione: 23 favorevoli e 6 astenuti.

Esami gratuiti per i donatori di sangue: Zeni dice no alla proposta Borga perché è già prevista

La mozione 544 proposta da Rodolfo Borga (Civica Trentina), sottoscritta anche da Civettini, chiede al Consiglio di impegnare la Giunta a prevedere la possibilità dell'effettuazione gratuita degli esami cui sono sottoposti i donatori di sangue per accertare sia l'idoneità della donazione sia lo stato di salute del donatore, secondo le previsioni del programma Emonet precedenti il 1° gennaio 2017.

Il parere della Giunta

L'assessore Luca Zeni ha anticipato il parere negativo della Giunta. Gli esami del sangue dei donatori hanno principalmente la funzione di valutare l'idoneità del sangue e non "già che ci siamo facciamo uno screening". Queste le indicazioni date dal livello nazionale alle quali noi ci siamo in prima battuta adeguati. Sono però succedute alcune nostre valutazioni, in base alle quali, a distanza di alcuni mesi dal provvedimento -accertato che dal punto di vista dell'impatto sul sistema gli esami che prevedevamo prima di adeguarci al livello nazionale, non è particolarmente gravoso- abbiamo rivisto il piano reinserendo questi esami. Ora, impegnare la Giunta con questo documento a fare qualcosa che è già stato fatto è difficile. Ecco dunque che, per una questione di forma, il parere sarà negativo.

La replica e il voto

Rodolfo Borga ha chiarito che se non veniva presentata questa mozione nulla si sarebbe fatto ed ha confermato la volontà di mantenere la mozione. I donatori non sono delle arance da spremere ed è evidente che gli esami devono garantire prima di tutto l'idoneità del sangue, ma mi sembra doveroso accertare anche che le donazioni non incidano in maniera negativa sulla salute del donatore. A fronte tra l'altro di risparmi irrisori. L'assessore Zeni è intervenuto a ribadire il concetto: qualunque azione nel comparto sanitario viene monitorata. E' sulla base di quel monitoraggio che abbiamo scelto di tornare indietro, ha detto. Il giudizio non potrà che essere negativo, visto che la previsione della mozione è già esistente. Walter Viola ha espresso perplessità: dire di no a quello che già si sta facendo appare demenziale. A maggior ragione dal momento che ho visto centinaia di mozioni, soprattutto della maggioranza, che rafforzano quello che è già stato fatto o si sta già facendo. Con franchezza, la invito a riflettere, ha concluso rivolto all'assessore. Claudio Civettini ha richiamato la mozione appena approvata di Plotegher, per portare un esempio molto recente. Se è stata fatta una retromarcia a seguito di un'azione politica di qualche consigliere, non c'è da vergognarsi, ha aggiunto: è una sollecitazione andata a buon fine e perché doversi fermare a guardare da chi viene la proposta? fare questi giochini non fa bene a quest'aula. Non ritengo giusto che mi si imputi qualcosa sul metodo e sulla correttezza istituzionale, ha ribadito l'assessore Zeni: io ho detto che se si cambia la formulazione, riconoscendo quanto già si sta facendo e rafforzandolo, la mozione si può approvare. A questo punto Borga, che in prima battuta si era reso disponibile a modificare il dispositivo purché si introducesse il riferimento al deposito della mozione (lasciando intendere che tutto è seguito ad una sollecitazione delle minoranze) ha ritirato la disponibilità, a fronte dell'atteggiamento di Zeni che ha definito la richiesta di Borga "un contentino". Claudio Cia ha citato i numerosi passaggi che già si fanno della mozione Plotegher appena approvata: ci sono documenti che sembrano avere dignità diversa rispetto ad altri e vengono trattati di conseguenza. Giacomo Bezzi ha fatto una riflessione politica, proponendo un accordo a Zeni sulla propria successiva mozione e dichiarando di sostenere la proposta di Borga.

La mozione è stata respinta con 13 voti favorevoli contro 18.

Bottamedi sull'attivazione di nuove scuole montessoriane: sospensione alla ricerca di un accordo sul dispositivo

La mozione 545 proposta da Manuela Bottamedi (Gruppo misto), sottoscritta anche da Giacomo Bezzi (Forza Italia), chiede al Consiglio di impegnare la Giunta ad attivare un ampio confronto con i soggetti accreditati e interessati all'apertura di nuove sezioni a metodo Montessori, all'interno del tavolo di confronto già costituito a questo scopo, e fornendo a questo organismo effettive funzioni di indirizzo, coordinamento e armonizzazione rispetto alle sperimentazioni attivate o di cui si prevede l'avvio. Il dispositivo della mozione impegna inoltre a procedere gradualmente all'attivazione di nuove sezioni pubbliche ad indirizzo montessoriano negli asili nido, nelle scuole dell'infanzia e primarie della Provincia, inserendole istituzionalmente nel sistema scolastico provinciale, e infine ad attivare nuovi corsi di formazione e aggiornamento per preparare educatori e insegnanti Montessori.

Il parere della Giunta

Il parere negativo dell'Esecutivo è stato illustrato dall'assessore Mauro Gilmozzi. Il problema, ha detto portando la voce del presidente Rossi, è di ordine metodologico: la Giunta ha una certa sensibilità nei confronti di questo metodo, dato che è stata attivata una sperimentazione in collegamento con i diversi soggetti attivi nella scuola. Il nodo è però che la sperimentazione deve essere conclusa, prima di prendere altri provvedimenti di percorso. La posizione non è dunque contraria al metodo Montessori, ma prima dobbiamo chiudere la sperimentazione: Gilmozzi ha proposto a Bottamedi di emendare il documento, inserendo questi passaggi.

La replica

"Copiate da Bolzano dove la Montessori è pubblica e finanziata da vent'anni", ha detto Giacomo Bezzi. Perché bloccare? Perché non avere più coraggio e spingere sull'acceleratore di questo Trentino? Io sarei più sulla linea Borga, ovvero starei fermo sulla mia linea senza accettare "contentini": non c'è nulla da sperimentare, c'è piuttosto da creare una sinergia per incontrare esigenze già spesso espresse da molti cittadini trentini. Appoggio alla proposta Bottamedi è stato espresso da Violetta Plotegher: nella legge sulla scuola abbiamo già votato e introdotto un emendamento che investe e favorisce il progetto pedagogico: mi auguro che si possa trovare una miglior definizione del secondo punto del dispositivo e si possa votare la proposta presentata dalla collega. La consigliera Bottamedi ha ringraziato la collega del PD e traendo spunto dalle sue sollecitazioni si è resa disponibile alla ricerca di una convergenza, pur condividendo alcune osservazioni del collega Bezzi: cerchiamo di dare un impulso a questa sperimentazione di cui non ci sarebbe bisogno dato che questo metodo è attivo da decenni con ottimi risultati nella vicina Bolzano e non solo.

Condividendo a pienoi contenuti della mozione, sull'ordine dei lavori Donata Borgonovo Re (PD) ha osservato che la sospensione sarà utile a comprendere anche le caratteristiche della sperimentazione e i metodi usati per valutarne gli esiti.

La seduta è sospesa, al rientro in aula si valuterà un dispositivo che possa cogliere gli spunti offerti dalla discussione.

 

 

Approfondimenti
L'ordine del giorno dei lavori di oggi con accesso ai testi in discussione
https://www.consiglio.provincia.tn.it/_layouts/15/dispatcher/doc_dispatcher.aspx?app=conv&at_id=28992