Incontro chiesto al Consiglio da un gruppo di lavoratori sulle prospettive dell'azienda
Tassullo Materiali, fare in fretta
Foto allegate
“Per la Tassullo Materiali
spa si trovi una soluzione in tempi rapidi, perché l’attuale amministrazione
controllata dell’azienda non può durare a lungo e perché si renderanno inevitabili
aste di vendita dei singoli comparti dell’attività”. Si è concluso con questa
esortazione del presidente Bruno Dorigatti l’incontro
di oggi alla Regione tra una ventina di dipendenti della Tassullo Materiali, da
cui era stato richiesto, e alcuni consiglieri provinciali. Assente per impegni
l’assessore Olivi, che poco prima però aveva risposto in aula a un question
time di Degasperi sulle prospettive dell’azienda, Dorigatti, affiancato da Borga, Borgonovo Re, Ossanna, Giuliani, Baratter
e Kaswalder, ha ribadito che per parlare di lavoro e imprese in crisi le
porte dell’assemblea legislativa sono sempre aperte. A spiegare l’esigenza di
discutere dell’azienda con i consiglieri è stato Massimo Bergamo, che a nome di 45 lavoratori – gli altri sono stati
licenziati o si sono messi in mobilità volontaria – ha sottolineato
l’importanza decisiva della fase attuale per la Tassullo spa che, gravata da 42
milioni di euro di passività a fronte di 6 milioni di fatturato, ha urgente
bisogno che qualcuno immetta nella società capitali nuovi ma soprattutto
entusiasmo e idee per cambiare marcia e far ripartire le attività.
Caratteristiche che pare abbia la cordata locale intenzionata all’acquisto dei
tre assett dell’azienda. Se ciò non accadrà entro qualche mese, anche se la
produzione oggi non si può interrompere neanche un giorno per mantenere la
parità di bilancio, alla Tassullo rimarrà ben poco da vivere, i dipendenti
dovranno rinunciare a sei mesi di stipendi arretrati, e soprattutto al lavoro.
Per Kaswalder (gruppo misto) la vendita delle celle ipogee potrebbe
rendere 8 milioni di euro, ma, gli è stato risposto, se l’azienda ha ancora
valore non si capisce perché le aste siano andate deserte. Secondo Borga (Civica Trentina) “la politica
interviene in ritardo sulla Tassullo, per cui ora ci si deve limitare a
sostenere le iniziative che garantiscono sia l’unitarietà degli assett sia i
posti di lavoro”. Sull’offerta della cordata locale, ha concluso, si dovrà
aprire un’altra asta, ma quel che è certo è che se dovesse trascorrere un altro
anno dell’azienda non resterà più nulla. Borgonovo
Re (Pd) ha auspicato che se si proseguirà con i tentativi d’asta, visto che
gli ultimi due sono andati deserti, si cambi modalità mettendo in vendita non
pezzi ma l’intero sistema aziendale. Dorigatti ha concluso invitando a coinvolgere
nella partita anche la cooperativa creata da una parte dei lavoratori e da cui
stata presentata un’altra offerta. Lavoratori che hanno tutto l’interesse
all’unitarietà degli assett e a dare continuità all’occupazione.