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13/12/2016 - Le leggi

Dal Tavolo di valutazione delle leggi, elementi per rivedere le norme sull’edilizia abitativa del 2005

Presentata l'analisi dell'attuazione e gli effetti della "riforma dell'Itea"

Dal Tavolo di valutazione delle leggi, elementi per rivedere le norme sull’edilizia abitativa del 2005

Nella foto, Viola introduce l'incontro. In allegato, documenti e immagini

Dal Tavolo di valutazione delle leggi, elementi per rivedere le norme sull’edilizia abitativa del 2005

​​​​​​​​​​​​​​​​Si profila per il Consiglio una revisione complessiva della legge 15 del 2005 ("riforma dell'Itea"), che disciplina gli interventi della Provincia nel settore dell'edilizia pubblica. La prospettiva, che è molto più di un'ipotesi, emerge dallo studio presentato oggi dal "Tavolo di coordinamento per la valutazione delle leggi provinciali", gruppo di lavoro bipartisan formato da quattro consiglieri, due di maggioranza (Chiara Avanzo del Patt e Gianpiero Passamani dell'UpT), due di minoranza (Walter Viola di PT e Filippo Degasperi del M5s) e per la Giunta dall'assessore Gilmozzi. 

Dopo le criticità evidenziate l'anno scorso nella legge sulle cave, al punto da stimolare la presentazione di tre disegni di legge che ora confluiranno in un testo unificato di riforma (all'esame finale del Consiglio in gennaio), ora il Tavolo presieduto da Viola ha concluso la valutazione della legge sull'edilizia abitativa con un esame destinato a produrre un analogo effetto. Viola ha premesso che il Tavolo di valutazione delle leggi è l'unico organismo in cui Consiglio provinciale e Giunta collaborano e non sono antagonisti, allo scopo di verificare l'attuazione e l'impatto delle norme approvate e introdotte nell'ordinamento, per individuare pregi, difetti ed elementi utili in vista dell'eventuale presentazione di proposte migliorative. "Non siamo un tribunale e non abbiamo compiti propositivi – ha precisato il presidente –, perché la mission del Tavolo è solo valutativa".

Viola: le promesse non mantenute dall'Itea trasformata in Spa.

In quest'ottica un approfondito esame della legge sull'edilizia abitativa del 2005 ha messo in luce le 61 modifiche subite in dieci anni dalla normativa, "segno – ha osservato Viola – dei cambiamenti socio-economici intervenuti e del calo delle risorse della Provincia". In sostanza, ha riferito Viola, legge, i cui obiettivi erano molto ambiziosi, non ha mantenuto alcune promesse. Soprattutto su due versanti: i benefici per i destinatari e la trasformazione dell'Itea in spa. In primo luogo perché Itea non ha realizzato gran parte dei nuovi alloggi pubblici previsti. E questo a causa della contrazione delle risorse provinciali. In alternativa sono stati recuperati molti appartamenti affittati ai soggetti socialmente vulnerabili con contributi integrativi dei canoni di locazione. Contributo per la locazione sul libero mercato che hanno funzionato bene – ha osservato Viola – costituendo insieme all'assegnazione di alloggi Itea un ammortizzatore sociale utile nelle aree più urbanizzate e con una domanda abitativa pressante. Molto importanti, ha ricordato il consigliere, sono stati anche gli "alloggi di risulta" di cui è stata accelerata la sistemazione e messa a disposizione, contenendo tempi e costi degli interventi. Ciò ha compensato almeno in parte lo scarso numero dei nuovi appartamenti realizzati rispetto agli impegni iniziali. Viola ha sottolineato anche il valore del Fondo Housing Sociale, operativo dal 2013, che ha già avuto riscontri positivi anche se occorrerà del tempo per misurarne gli effetti.

Poco significativa alla prova dei fatti, e fiscalmente costosa, è stata poi per il Tavolo l'altra novità introdotta dalla legge 15 del 2005 con la trasformazione dell'Itea in Spa. In particolare, ha spiegato Viola, è rimasta critica la gestione della riscossione dei canoni di locazione, con un ingente volume di morosità. Dalle consultazioni effettuate dal Tavolo sono emerse anche difficoltà nei rapporti tra Itea Spa e il sistema delle imprese. Per il presidente del Tavolo questo quadro di valutazioni suggerisce di procedere "ad una semplificazione della legge, il cui testo va reso più chiaro".

L'assessore Gilmozzi: arginata la tendenza all'abbandono delle città.

Dal canto suo l'assessore Gilmozzi, che nella Giunta in carica nel 2005 era titolare dell'edilizia, oggi di competenza del suo collega Daldoss, ha spiegato di avere nel Tavolo un ruolo di "facilitatore" dei rapporti tra esecutivo e legislativo. "Questa non è una legge desueta – ha tenuto a sottolineare GIlmozzi – e le politiche per la casa sono sempre state un fiore all'occhiello della Provincia autonoma di Trento". Tre i concetti evidenziati dall'assessore. Primo: dopo l'approvazione della legge 15, i cambiamenti intervenuti nel tempo hanno progressivamente spostato gli interventi provinciali dalle agevolazioni per l'acquisto, obiettivo economicamente sempre più difficile da raggiungere per i nuclei, ai contributi sull'affitto degli alloggi a favore dei soggetti in difficoltà. In secondo luogo questa linea politica orientata a sostenere gli affitti, al Social Housing e a preferire le ristrutturazioni di alloggi esistenti a nuove costruzioni, ha arginato la tendenza ad abbandonare le città da parte della popolazione più giovane. Terzo: con il rapporto del Tavolo la Provincia ha la possibilità di impostare le politiche sociali del futuro, tenuto conto che oggi per potersi permettere un alloggio i giovani hanno innanzitutto bisogno di avere un lavoro.

La positiva anomalia della collaborazione sull'attuazione delle norme.

Chiara Avanzo e Gianpiero Passamani hanno auspicato, la prima, una revisione globale della legge 15 del 2005, il secondo che prosegua la positiva "anomalia" di questa collaborazione collegiale sulle norme.

Viola ha concluso ricordando che diversamente dal resto d'Italia nella nostra provincia l'edilizia popolare prese forma alla fine dell''800 grazie all'allora sindaco di Trento Oss Mazzurana che diede vita all'attuale quartiere di Piedicastello.

Emendamento alla collegata per togliere di mezzo 33 "norme desuete".

Da segnalare che i consiglieri del Tavolo presenteranno d'intesa con la Giunta una proposta di emendamento alla legge collegata al bilancio che si discuterà in aula la settimana prossima, per abrogare 33 norme "desuete" dall'ordinamento provinciale. L'operazione di "pulizia" cancellerà intere leggi e gruppi di articoli superati in varie normative.

In allegato, il testo integrale della relazione conclusiva del Tavolo di valutazione presentato stamane e l'intervento introduttivo del presidente Viola.

A breve nei siti del Consiglio e della Giunta provinciale saranno accessibili anche il documento relativo al controllo sullo stato di attuazione della legge 15 del 2005 e l'elaborato riguardante la valutazione degli effetti dell'attuazione della stessa normativa.

Allegati
L'introduzione di Viola
Relazione conclusiva LP 15 del 2005 Edilizia pubblica
Immagini
  • Viola- accanto a lui Gilmozzi- Avanzo e Passamani 1
  • Avanzo durante la conferenza stampa