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20/10/2016 - In aula o in commissione

Mobilità sostenibile, audizioni sul ddl d’iniziativa popolare che piace alle associazioni ambientaliste

In Terza Commissione

Mobilità sostenibile, audizioni sul ddl d’iniziativa popolare che piace alle associazioni ambientaliste

Convocazione con testo del provvedimento allegato

Mobilità sostenibile, audizioni sul ddl d’iniziativa popolare che piace alle associazioni ambientaliste

Mattinata di audizioni sul ddl popolare sulla mobilità sostenibile in Terza commissione, presieduta da Mario Tonina dell'UpT.

Trentino trasporti esercizio, ha detto la presidente Monica Baggia, condivide gli obiettivi del ddl e l'idea di una pianificazione complessiva del trasporto. Sul piano dei costi, ha fatto presente l'ingegner Marco Cattani, al di là di Trenitalia e il trasporto scolastico affidato ad altri gestori, per garantire il servizio, nel 2015, sono stati spesi 95 milioni di euro. Di questi, dai biglietti e dagli abbonamenti ne sono venuti 14, più due dal trasporto scolastico, una piccola quota da ricavi di parcheggi e pubblicità. Quindi, a conti fatti, la Pat ha dovuto coprire la differenza con 78 milioni di euro.

Donata Borgonovo Re (Pd) ha chiesto quali siano, invece, i costi dell'evasione. Le stime, ha risposto Cattani, si limitano al trasporto urbano e parlano di circa 500 mila euro all'anno. Un dato che è destinato a calare grazie agli interventi che la società ha avviato (telecamere e più controlli)

Antonella Valer, prima firmataria del ddl di iniziativa popolare, ha chiesto a quanto ammontino i costi di questi maggiori controlli. Oggi, ha risposto Valer, sono a quota 200 mila euro all'anno ma, con le misure anti "portoghesi" previste, potrebbero raddoppiare.

Guglielmo Duman, presidente degli Amici della bicicletta, ha ricordato ai componenti del comitato promotore del ddl e ai consiglieri, che l'obiettivo per una città virtuosa dal punto di vista della qualità urbana è di arrivare ad una mobilità in bici o a piedi del 15% e ridurre quella delle auto al 50%. Cristiano Zanella del Comitato trasporto pubblico gratuito ha detto che l'85% dei costi di Ts deriva dalla Pat e quindi ci si è chiesti se si può arrivare al gratuito. Ci sono, su questo, esperienze in Belgio dove in una città, Hasselt, si è partiti col gratuito nel '97 con risultati incredibili, al punto che negli anni l'accesso al servizio pubblico si è decuplicato. Una scelta, ha aggiunto, che ha portato vantaggi anche economici, visto che il centro della città è rinato. Anche in alcune città francesi sono state avviate esperienze di questo genere e in Cina, in una megalopoli di 14 milioni di abitanti. Un'idea, ha ricordato tra l'altro Zanella, che è nata in Italia, a Bologna nel '68 dove si sperimentò un anno di trasporto gratis.

Massimo Girardi presidente di Transdolomites, ha detto che va recuperata una visione strategica per il trasporto che, lo si vede guardando la cartina ferroviaria del 1910, in Trentino ha una storia radicata. Aver puntato solo su auto e quindi sulle strade, che pure hanno portato sviluppo, si è rivelato un errore anche economico perché i mezzi a motore hanno un'efficienza trasportistica molto bassa. Inoltre, considerando i redditi, i costi dell'auto sono alti, in media 4.500 euro all'anno, e si arriva ad un 13% dei costi complessivi delle famiglie, Una buona gestione del trasporto pubblico, ha aggiunto l'esponente di Transdolomites, costa alle famiglie 17 volte meno dell'auto e potenziarlo, quindi, può aiutare la ripresa delle loro capacità di spesa. Inoltre, secondo Girardi, vanno contabilizzati nei bilanci delle società di trasporto non solo i conti interni ma anche quelli esterni. Infine, a detta dell'ambientalista, le opere faraoniche, come il tunnel del Brennero, hanno un impatto minore sul trasporto privato rispetto al medie reti ferroviarie. Col costo del corridoio del Brennero, ha concluso, si potrebbe costruire una rete tra Svizzera, Austria e Nord est dell'Italia che garantirebbe una maggiore efficienza.

Marco Vettori, socio di Jungo, un' associazione di car – pooling nata a Trento con una sperimentazione, nel 2008, tra Trento e Povo, ha chiesto di incentivare queste forme di trasporto, anche con sconti di parcheggio alle auto che partecipano a iniziative come Jungo.

Agostino Fornaroli, segretario nazionale dell'Associazione nazionale utenti trasporto pubblico, mobility manager di professione, ha detto, per sottolineare l'importanza delle politiche sulla mobilità sostenibile, che la stessa gestione dei trasporti dei dipendenti porta concreti vantaggi economici alle aziende. L'ingegnere ha elencato, poi, le scelte che i comuni posso fare a costo zero per velocizzare il trasporto pubblico, a partire dal diritto di precedenza sulle rotatorie, alle corsie riservate. Sulla gratuità del servizio, ha ricordato il tecnico, va introdotto il principio che deve pagare anche chi beneficia dei trasporti pubblici, non solo chi lo usa, quindi anche le attività commerciali che, dati alla mano, ottengono vantaggi considerevoli.

Nel corso dell'audizione è stata presentata  da Matteo Ruffoni anche l'app "Pick me up", un sistema di car – pooling già attivo nell'Alto Garda e Ledro. E' necessario però, hanno sottolineato i promotori di questa iniziativa, trovare punti di ritrovo visibili, anche per renderlo accessibile a chi non usa lo smartphone e positivo sarebbe la creazione di zone di parcheggio gratuite per chi aderisce a queste forme di mobilità.

Giuliano Giacomelli, vicepresidente della coop Car sharing ha detto di condividere il ddl, anche se andrebbero introdotti contributi, come sgravi fiscali, per gli utenti di questa modalità di trasporto. Ultima audizione, quella di Marco Tessadri, referente regionale di Mountain Wilderness. L'esponente dell'associazione ambientalista, ha detto, di condividere il ddl perché riguarda non solo quella del fondovalle ma anche la mobilità in quota. In un'ottica complessiva di miglioramento della qualità della vita in tutte le aree del Trentino. Inoltre, il ddl tocca il grave problema del traffico che tocca i passi alpini nei mesi estivi. Bene anche gli articoli che introducono la democrazia diretta anche in questo argomento centrale nella vita dei cittadini.

Donata Borgonovo Re ha detto in conclusione che questo ddl ci aiuta a capire che oggi ci troviamo di fronte ad una pluralità di strumenti che si devono coordinare e integrare. Quindi, è necessario un piano della mobilità che tenga conto di queste proposte che spesso, ha sottolineato, sono venute dal basso. Claudio Civettini (Civica Trentina) ha ricordato che nel trasporto scolastico, ad esempio, ci sono complicazioni burocratiche tali per le quali in una stessa famiglia un bambino ha diritto allo scolabus e l'altro no. Antonella Valer ha ricordato al termine delle audizioni di stamattina, che il ddl è proprio una risposta a questa necessità di coordinamento. Ma, come è emerso nelle audizioni, è necessario investire nelle nuove forme di mobilità. L'assessore Gilmozzi ha detto che l'apertura della Giunta si è evidenziata anche nel fatto che non ha presentato un proprio ddl. Lo sforzo è stato quello di ordinare dal punto di vista delle norme la proposta, tenendo conto che, per intervenire sulla mobilità, c'è bisogno di flessibilità e rapidità. C'è necessità di investimenti strategici, che però devono venire realizzati con strumenti più flessibili di una legge come il Piano della mobilità e le delibere.

Valer ha concluso la mattinata dicendo che le audizioni hanno messo in evidenza la passione e le novità con le quali viene affrontato il problema mettendo in evidenza la ricchezza di pensiero e di capacità tecnologiche presenti in Trentino. Segni positivi che dovrebbero spingere le istituzioni a muoversi con coraggio. Anche l'idea della "tariffa zero", proposta nel ddl popolare, ha affermato non è risultata una semplice utopia, come hanno dimostrato gli stessi dati di Trentino Trasporti. Perlomeno la si potrebbe sperimentare per un anno. La flessibilità degli strumenti, di cui ha parlato l'assessore, secondo Valer è necessaria ma c'è bisogno anche di una rigidità nella scelta degli obiettivi.

Approfondimenti
La convocazione con, in allegato, il testo del ddl di iniziativa popolare sulla mobilità sostenibile
https://www.consiglio.provincia.tn.it/_layouts/15/dispatcher/doc_dispatcher.aspx?app=conv&at_id=28853