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17/10/2016 - In aula o in commissione

Primo sì al testo unificato dei due disegni di legge sull'editoria e l'informazione locale

All'unanimità in Quinta Commissione

Primo sì al testo unificato dei due disegni di legge sull'editoria e l'informazione locale

Claudio Civettini, firmatario del provvedimento insieme al presidente Rossi

Primo sì al testo unificato dei due disegni di legge sull'editoria e l'informazione locale

​​​La Quinta Commissione permanente ha licenziato nella mattina di oggi all'unanimità il testo unificato dei disegni di legge 97 (Civettini) e 127 (Rossi) a sostegno dell'editoria e di promozione dell'informazione locale. Il provvedimento, che rimanda in varia misura a norme da attuare attraverso delibera di Giunta, ha tra le proprie finalità il pluralismo dell'informazione locale, "con particolare riguardo all'informazione resa dai mezzi di comunicazione ad accesso gratuito per il pubblico". Il testo originale è stato emendato per recepire numerose delle osservazioni emerse in fase di audizione. L'ancoraggio della legge ad un piano industriale che preveda rischi d'impresa e il vincolo del sostegno erogato alla tenuta dell'occupazione erano i due nodi centrali emersi dall'ascolto dei soggetti e che sono stati trasferiti nella versione finale.

Contributi commisurati all'obiettivo del mantenimento occupazionale

"Su questo disegno di legge", ha esordito Claudio Civettini (Civica), "credo sia stato fatto un buon lavoro per sostanziare un atteggiamento serio al sistema dell'informazione pubblica che non va recepito come aiuto alla fase strutturale dell'azienda, ma come sostegno alla comunicazione pubblica al cittadino e alla pluralità delle voci". I passaggi fondanti, ha precisato, sono quelli della "garanzia della pluralità dell'informazione e della tenuta occupazionale", tenendo conto dell'occupabilità e dell'occupazione nei diversi comparti (radio, televisivo e web). Nelle audizioni erano emersi due aspetti sostanziali: la presenza di un business plan (io ti do, a fronte di…) e la necessità di parlare di "sostegno all'occupazione e non di mantenimento". Il testo continua a parlare di mantenimento dell'occupazione, ma si introduce una "gradualità" del contributo in base alle scelte dell'azienda e secondo tabelle e modalità che verranno stabilite con delibera. Fermo restando l'obiettivo del mantenimento dell'occupazione, l'imprenditore avrà dunque in base alle scelte che farà. "Questo non è un bancomat per qualche imprenditore, ma un intervento che offre sostegno ad aziende strutturate o che vorranno strutturarsi" ha aggiunto.

Accento sulla professionalità

Vengono inoltre rafforzati i passaggi dei requisiti deontologici e si parla di giornalisti professionisti: l'emendamento all'articolo 4 recita: "nella redazione che fa capo all'impresa deve essere assunto almeno un giornalista iscritto all'albo nazionale dell'ODG per radio e web e almeno tre giornalisti professionisti per le emittenti tv. Nel caso in cui il giornalista non coincida con il titolare dell'impresa, esso deve essere assunto con contratto nazionale di lavoro giornalistico a tempo indeterminato." Sono inoltre stati definiti i comparti che generano e diffondono l'informazione: radio, tv e web. La delibera di attuazione può disciplinare inoltre la parziale decadenza di contributi a seguito di sanzioni irrogate dall'Ordine dei giornalisti in relazione a contenuti oggetto di diffusione da parte delle imprese beneficiarie.

Tolto il requisito d'iscrizione dei 3 anni al Roc: sarà introdotto uno strumento di gradualità

L'iscrizione al Roc da almeno tre anni non è più requisito di accesso, ma condiziona la portata dell'intervento: il valore sarà contabilizzato nei punteggi, attraverso una gradualità. Anche la non cumulabilità degli interventi previsti da questa legge con altri aiuti viene tolta perché spostata nella fase attuativa.

Soddisfazione trasversale per un testo "dell'intero Consiglio"

Il consigliere Walter Viola (Progetto Trentino) ha apprezzato la proposta e nel merito ha osservato come qui non si tratti di incentivi alle imprese, altrimenti questa sarebbe la Seconda Commissione permanente. Qui, a fronte di un interesse pubblico, si aiuta un impresa, anche se, ha osservato, in Trentino il mercato dei mass media è molto ricco e variegato, forse sovradimensionato rispetto al contesto di riferimento. Evidentemente, laddove c'è il perseguimento chiaro di interessi come il pluralismo e la diffusione di contenuti locali, l'intervento pubblico va posto. A suo avviso il mantenimento -e anche l'implementazione- dei livelli occupazionali va messo in evidenza, a maggior ragione dove si interviene dal punto di vista pubblico, e a maggior ragione laddove gli stipendi sono quello che sono: "tutti sappiamo", ha aggiunto, "quali siano gli stipendi dei giornalisti delle imprese radiotelevisive locali con contratto Aeranti Corallo". Il ricatto non è rispettoso e né produttivo. Quindi se si può aumentare il de minimis da 200 a 500 mila euro, io terrei anche il vincolo del "mantenimento" dell'occupazione, ha chiarito. Il consigliere Civettini ha rassicurato il collega sul condizionamento dei contributi alle scelte aziendali in ambito di sostegno all'occupazione e il mantenimento dell'obiettivo di sostegno all'occupazione.

Il consigliere Gianpiero Passamani (UpT) ha sottolineato il lavoro fatto e lo spirito collaborativo. "Le audizioni hanno avuto estrema importanza e molte osservazioni sono state recepite da emendamenti" ha aggiunto.

Giuseppe Detomas (UaL) ha ricordato l'importanza per le minoranze linguistiche dei mezzi di comunicazione di massa nella direzione della promozione dell'utilizzo della lingua e nell'incentivazione all'uso, nonché alla diffusione. "Prendo atto positivamente della responsabilità di farsi carico di questa esigenza" ha concluso.

Marino Simoni (PT) ha svolto un ragionamento complessivamente positivo su questo disegno di legge, nelle cui modifiche le audizioni hanno giocato una parte di rilievo. "Quando si parla di informazione" -ha aggiunto anticipando il voto favorevole del proprio gruppo- "è giusto parlare anche di rafforzare la copertura del segnale sul territorio, tenendo presente che una parte del Trentino non è raggiunta da questa possibilità: soprattutto quando ragioniamo di questi aspetti dobbiamo ricordarci che non dobbiamo avere cittadini di serie A e B".

Lucia Maestri (PD) ha espresso soddisfazione per quanto questo disegno di legge abbia contribuito ala riflessione sulla qualità dell'informazione e affrontato bene la questione del mantenimento dei livelli occupazionali, trovando una mediazione tra le due posizioni emerse in audizione, una rigida, l'altra troppo flebile. La Presidente della Commissione ha dichiarato di sentirsi rassicurata nel vedere accolte nella nuova stesura le raccomandazioni che erano apparse prevalenti nelle audizioni, in primis quelle sulla tenuta dell'occupazione versus sostegno erogato.

Il Presidente della Giunta Ugo Rossi ha ringraziato la Commissione per aver permesso di migliorare e approfondire la proposta originaria. "Abbiamo cercato di finalizzare meglio ciò che inevitabilmente dovrà essere regolamentato dalla delibera", ha aggiunto "delibera che avrà anche un passaggio in commissione, per garantire una massima trasparenza".

Infine Claudio Civettini ha espresso soddisfazione per una proposta legge "di tutto il Consiglio", che dimostra che valgono gli obiettivi che fanno crescere l'intero sistema, aldilà delle ideologie politiche. Il proprio disegno di legge, risalente all'ottobre 2015 e arricchito dal ddl del Presidente dell'aprile scorso "fa convergere l'intero consiglio provinciale sul sostegno all'intero sistema e non alle singole parti".