No all'insegnamento delle teorie di genere nelle scuole

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​Riconoscendo alla famiglia il diritto a non essere contraddetta i danneggiata nel suo compito educativo, “la Provincia non sostiene e non promuove le teorie di genere nelle scuole di ogni ordine e grado”. E “vigila sulle autorità scolastiche perché non vengano introdotti nelle scuole libri e materiale informativo che promuovono le teorie di genere, l’omogenitorialità, il transessualismo e la connessa pratica dell’utero in affitto”.

È quanto prevede l’articolo 1 del disegno di legge 156 proposto da Claudio Cia del gruppo misto e sottoscritto anche da Maurizio Fugatti di Lega Nord Trentino, che mira a modificare sia la legge provinciale sulla scuola del 2006 sia la normativa sul benessere familiare del 2011.

Negli altri 7 articoli del provvedimento, merita una segnalazione il riferimento alla carta dei servizi, perché in essa ciascun istituto sarà tenuto a fornire un’adeguata pubblicità preventiva ai genitori sul contenuto di eventuali progetti di educazione alle differenze di genere, nonché sul contenuto degli spettacoli e degli eventi ludici proposti. Infine il provvedimento obbliga ogni istituto a promuovere l’effettivo coinvolgimento dei genitori e delle famiglie nella definizione dei piani di studio.