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23/08/2016 - Dai Consiglieri e dai gruppi

Degasperi propone il reddito di cittadinanza. Per vivere dignitosamente e avere tutti un lavoro

Con il disegno di legge 147 assegnato alla Quarta Commissione del Consiglio provinciale

Degasperi propone il reddito di cittadinanza. Per vivere dignitosamente e avere tutti un lavoro

Filippo Degasperi. In allegato, test, relazione e documentazione del provvedimento

Degasperi propone il reddito di cittadinanza. Per vivere dignitosamente e avere tutti un lavoro

​​​È stato assegnato alla Quarta Commissione del Consiglio provinciale l'esame del disegno di legge 147, formato da 12 articoli, con cui Filippo Degasperi del M5stelle propone l'istituzione del "reddito di cittadinanza". Il reddito di cittadinanza, recita l'articolo 1, è "finalizzato a contrastare la povertà, la disuguaglianza e l'esclusione sociale, a garantire il diritto al lavoro, alla formazione e alla valorizzazione delle competenze, mediante il sostegno economico e l'inserimento sociale dei soggetti esposti al rischio di marginalità nella società e nel mercato del lavoro". Si tratta in sostanza di una forma di sostegno al reddito, erogato sotto forma di beneficio economico "in parte in denaro in parte attraverso un equivalente monetario", cioè con un buono per l'acquisto di beni e servizi o il pagamento di affitti, utilizzabile nelle transazioni tra soggetti aderenti ad un'apposita convenzione stipulata con la Provincia. L'importo è commisurato al reddito dell'intero nucleo familiare e alle specifiche esigenze dei destinatari". Scopo del reddito di cittadinanza, che sostituisce tutti gli altri interventi di sostegno economico consistenti in un'erogazione monetaria temporanea previsti dalla legge provinciale 13 del 2007 sul welfare, è di dare a tutti sia la possibilità di affermarsi nel mondo del lavoro sia di percepire il minimo necessario per condurre una vita dignitosa.

Da un minimo di 7.500 ad un massimo di 16.000 euro all'anno.

L'importo massimo annuo del reddito di cittadinanza, che può essere percepito da chi possiede determinati requisiti e osserva alcune prescrizioni, è di 7.500 euro se il beneficiario è l'unico componente del nucleo familiare, e di 16.000 euro negli altri casi. La corresponsione del reddito di cittadinanza è mensile e deve garantire un reddito monetario pari a 100 euro. Per determinare la misura del reddito di cittadinanza il ddl prevede apposite modalità e che si tenga conto dell'indicatore Icef.

Un patto individuale di inserimento. E una convenzione.

Per l'accesso al beneficio la norma obbliga il soggetto interessato a sottoscrivere un "patto individuale di inserimento" con il centro per l'impiego dell'Agenzia del lavoro e "a partecipare ai programmi di inserimento lavorativo e formativo". In particolare, il patto di inserimento prevede interventi di ricerca attiva del lavoro, l'adesione a progetti di formazione, di inserimento lavorativo, di impiego in attività utili alla collettività presso enti locali e o altri enti pubblici, nonché la partecipazione a corsi di formazione e riqualificazione professionale, salvaguardando il diritto allo studio. Se il soggetto beneficiario ha già un proprio reddito equivalente o superiore a 100 euro, la parte residua del reddito di cittadinanza viene erogata sotto forma non di denaro ma di equivalente monetario da utilizzare per l'acquisto di beni e servizi, o per il pagamento di canoni di locazione nei confronti di soggetti aderenti ad un'apposita convenzione stipulata con la Provincia. A tale convenzione può aderire qualunque persona fisica o giuridica anche non avente sede legale in Trentino.

Trasparenza e controlli garantiti dalla piattaforma informatica.

Per assicurare la massima trasparenza nella gestione e il controllo pubblico del reddito di cittadinanza, l'articolo 9 istituisce presso la Provincia una piattaforma informatica sulla quale registrare gli importi erogati e l'utilizzo degli stessi da parte di ciascun nucleo familiare e da parte dei soggetti aderenti alla convenzione. Alla piattaforma informatica si può accedere ed effettuare operazioni anche con la tessera sanitaria.

Infine il provvedimento assegna alla Giunta il compito di disciplinare con uno specifico regolamento gli aspetti tecnici della normativa.

Approfondimenti
Link al testo, alla relazione introduttiva e alla documentazione accompagnatoria del provvedimento
https://www.consiglio.provincia.tn.it/_layouts/15/dispatcher/doc_dispatcher.aspx?app=idap&at_id=645743