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28/07/2016 - In aula o in commissione

Assestamento del bilancio, approvati in aula i primi 5 articoli dopo vari momenti di tensione

Dal Consiglio provinciale. Ridotti gli emendamenti perché il presidente ha utilizzato il regolamento

Assestamento del bilancio, approvati in aula i primi 5 articoli dopo vari momenti di tensione

La protesta di alcuni esponenti dell'opposizione

Assestamento del bilancio, approvati in aula i primi 5 articoli dopo vari momenti di tensione

​​​​​Il Consiglio ha approvato stamane in aula i primi 5 dei 13 articoli del disegno di legge 138 relativo all'assestamento del bilancio provinciale proposto dalla Giunta con il presidente Rossi. Mancando un accordo sugli oltre 3.600 emendamenti al testo, la seduta, segnata da vari momenti di tensione, proteste e battibecchi, è stata sospesa per mezz'ora due volte. La prima interruzione è stata decisa dal presidente Dorigatti per convocare una riunione dei capigruppo che consentisse di definire una modalità per snellire l'esame di centinaia di emendamenti relativi all'articolo 4 utilizzando le norme del regolamento interno al Consiglio. In precedenza Fugatti della Lega aveva accusato Dorigatti di attuare un "auto-ostruzionismo" per non aver accolto la richiesta delle minoranze di incontrare il presidente Rossi che in un suo precedente intervento si era reso disponibile ad un confronto nel quale proporre il ritiro degli emendamenti ostruzionistici. La seconda sospensione è stata chiesta e ottenuta dalle opposizioni per una riunione dell'assemblea delle minoranze in merito al metodo adottato dal presidente Dorigatti, sentita la conferenza dei capigruppo, per accelerare l'esame degli emendamenti utilizzando le possibilità previste dal regolamento per aggregare la votazione delle proposte di modifica.

Degasperi (M5s) ritira gli emendamenti all'articolo 4.

A più riprese durante l'esame di articoli ed emendamenti, i consiglieri Bezzi di Forza Italia, ma soprattutto Fugatti della Lega Nord, Civettini e Borga del gruppo misto nonché Zanon di Progetto Trentino, hanno criticato Dorigatti che a loro avviso avrebbe compresso, nella conduzione dei lavori, i diritti delle minoranze. Gli esponenti dell'opposizione hanno accusato in particolare il presidente del Consiglio di non aver informato preventivamente l'aula della scelta compiuta dal collega Degasperi del Movimento 5 stelle di ritirare i propri emendamenti all'articolo 4. Dorigatti ha spiegato di aver ricevuto la comunicazione da Degasperi che non era obbligato ad avvertire espressamente l'aula della sua decisione.  A questo punto, definendo "stalinista" la conduzione dei lavori da parte del presidente, Civettini ha scelto di non partecipare alle votazioni, sostenendo che Dorigatti avrebbe dovuto convocare l'Ufficio di presidenza del Consiglio prima di applicare il regolamento per accelerare l'esame degli emendamenti. I tre consiglieri di Progetto Trentino – Viola, Simoni e Zanon – si sono spesso astenuti nelle votazioni riguardanti gli emendamenti proposti dai colleghi di minoranza.

Votazioni degli emendamenti: "a scalare"e "riassuntive o per principi".

Dopo la riunione dei capigruppo, Dorigatti ha ricordato all'aula le norme del regolamento interno del Consiglio che consentono un più rapido esame degli emendamenti. Si tratta nel primo caso di applicare l'articolo 117, terzo comma, che consente di porre in votazione un solo emendamento qualora ne siano stati presentati una molteplicità sullo stesso testo, oppure vi siano emendamenti differenti solo per variazione a scalare di cifre o dati o espressioni altrimenti graduate. In sostanza in questi casi il presidente può porre in votazione solo l'emendamento che più si allontana dal testo originario e un determinato numero di emendamenti intermedi sino all'emendamento più vicino al testo originario, dichiarando assorbiti gli altri. La seconda norma del regolamento interno di cui Dorigatti ha preannunciato l'applicazione coincide con il quinto comma dell'articolo 117, che gli permette, sentiti i capigruppo come è avvenuto, di disporre votazioni "riassuntive o per principi" e di modificare l'ordine delle votazioni quando lo reputi opportuno "ai fini dell'economia o della chiarezza delle votazioni stesse".

A questo punto Civettini di Civica Trentina ha chiesto la convocazione dell'ufficio di presidenza del Consiglio per discutere del regolamento dell'aula, visto il tentativo di prevaricazione dimostrato dalla maggioranza. Fugatti  (Lega) ha contestato la scelta di Dorigatti di applicare la regola relativa alla decadenza degli emendamenti, a suo avviso mai utilizzata prima nell'esame di un disegno di legge. Bezzi (FI) ha criticato questo modo di interpretare il regolamento "perché questo crea un precedente".

Dorigatti ha replicato ricordando di aver sospeso in anticipo i lavori già ieri sera e poi nuovamente questa mattina per permettere incontri nei quali cercare un accordo. E di aver rispettato pienamente il regolamento. Giovanazzi ha criticato Dorigatti "che dialoga con i consiglieri ai quali non è data la parola".

No all'emendamento di Viola, De Godenz e Detomas sulle Apt minori.

Da segnalare sull'articolo 4 l'intervento con cui Detomas dell'Ual ha invitato a sostenere un emendamento proposto da Viola di PT e De Godenz dell'UpT, che prevede di investire un milione e mezzo a sostegno dell'attività, tipicamente pubblica, di informazione e promozione turistica delle Apt minori, "spesso in difficoltà nel predisporre pubblicazioni da utilizzare a questo scopo" anche per la mancanza delle risorse ridotte a un terzo di quelle degli ultimi anni. Il presidente Rossi ha motivato la contrarietà della Giunta all'emendamento, chiedendo ai proponenti di ritirare la proposta sia perché nell'ultima finanziaria le risorse a favore della promozione turistica sono state aumentate di 2 milioni di euro, sia in quanto al netto della tassa di soggiorno gli stanziamenti sono calati molto meno di quanto Detomas abbia riferito. Rossi ha chiesto di concentrare piuttosto l'attenzione sulla possibilità di estendere l'utilizzo virtuoso della tassa di soggiorno. Detomas ha replicato chiedendo al presidente Dorigatti di tutelare i consiglieri dalle "minacce" del capo dell'esecutivo.

Dorigatti richiama tutti ad un comportamento corretto e rispettoso.

Terminata la seconda sospensione per lo svolgimento dell'incontro delle minoranze, al rientro in aula il presidente Dorigatti ha precisato che non vi è alcuna volontà della presidenza di comprimere con il regolamento i diritti delle opposizioni. E ha poi richiamato a mantenere in aula un comportamento che eviti di rendere tesi i rapporti. Il presidente ha aggiunto che il regolamento va interpretato in modo tale da favorire una discussine serena attorno ai contenuti e alle ragioni politiche del testo da esaminare. Dorigatti ha esortato quindi a non lasciar prevalere le reazioni personali e all'esigenza di un confronto civile, senza forzature, senza scorrettezze e rispettoso delle regole fondamentali dei lavori in aula.

Fugatti (Lega) ha manifestato solidarietà al collega Detomas chiedendo al presidente di tutelare l'attività di tutti e 35 i consiglieri dalle possibili prevaricazioni. Dorigatti ha ribadito la volontà di garantire il Consiglio da ogni tipo di prevaricazione indebita.

Riprendendo poi l'esame degli articoli, le minoranze hanno chiesto il voto segreto sull'emendamento di Viola, De Godenz e Detomas relativo alle risorse destinate alle Apt, respinto con 19 contrari e 14 sì. Tre i voti a espressi dalla maggioranza.

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  • La protesta di alcuni consiglieri di minoranza