Giornale OnLine

Giornale Online
19/07/2016 - Incontri

Da Stava e dal Vajont un monito a difendere il territorio per prevenire la furia della natura

Il vicepresidente del Consiglio Viola con De Godenz e Lozzer per ricordare le vittime

Da Stava e dal Vajont un monito a difendere il territorio per prevenire la furia della natura

Foto allegate

Da Stava e dal Vajont un monito a difendere il territorio per prevenire la furia della natura

​​​​​Doppio appuntamento con la memoria oggi a Stava e a Tesero, delle vittime del Vajont e di Stava. Si è svolta nel pomeriggio alle 17, presso la Chiesetta "La Palanca" di Stava la cerimonia in ricordo del disastro del Vajont, con la deposizione di un mazzo di fiori per iniziativa degli Alpini delle sezioni ANA di Tesero e Longarone, al monumento dono delle popolazioni del Vajont. A seguire, a 31 anni di distanza da quel tragico 19 luglio 1985 -quando i bacini di decantazione della miniera di Prestavel ruppero gli argini scaricando 180.000 m3 di fango sulla valle di Stava, causando la morte di 268 persone- si è svolta presso il cimitero monumentale di San Leonardo a Tesero la messa di suffragio in memoria del disastro della Val di Stava, officiata dall'arcivescovo di Trento mons. Lauro Tisi.

In rappresentanza del Consiglio provinciale di Trento hanno preso parte alla doppia cerimonia il Vicepresidente Walter Viola e il consigliere Pietro de Godenz. Si è unito alla celebrazione presso il Camposanto di San Leonardo il consigliere provinciale Graziano Lozzer.

In questo periodo in cui tragedie ambientali e umane di susseguono con preoccupante frequenza, accanto alla solidarietà alle famiglie delle vittime, il Vicepresidente Viola ha invitato amministratori e politici ad "avviare una seria riflessione sulla necessità di operare uno sforzo maggiore a difesa del territorio per prevenire la furia della natura e la furia dell'uomo, a difesa dei valori del rispetto per l'ambiente e per la vita umana.

Degodenz ha posto l'accento sull'importanza della memoria e sul valore della responsabilità morale e civile di una comunità per prevenire tragedie come queste. "Non si puó dimenticare" ha detto il consigliere Pietro de Godenz -che ha ricordato i terribili giorni di Stava e il suo primissimo mandato da consigliere comunale "quello che può produrre l'incuria dell'uomo. Per questo occorre tenere alta la memoria e il ricordo di questa tragedia, sopratutto presso i nostri giovani: è un preciso compito della politica e di ciascuno di noi" ha proseguito Degodenz, che ha annunciato il proprio impegno nel portare avanti i progetti della Fondazione in memoria delle vittime e nel rafforzare sopratutto nelle scuole la conoscenza e la sensibilizzazione verso la memoria di questi fatti che hanno cambiato il corso della storia dell'intera comunità trentina.

Immagini
  • Gilmozzi, Viola e De Godenz a Stava
  • Il monumento alle vittime della tragedia di Stava
  • L'assessore Gilmozzi, il vicepresidente Viola e il consigliere De Godenz