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24/06/2016 - Dai Consiglieri e dai gruppi

Snellire il pagamento dell'imposta di soggiorno per i proprietari di "appartamenti turistici"

Disegno di legge depositato da Viola, potrebbe diventare una modifica all'assestamento di luglio

Snellire il pagamento dell'imposta di soggiorno per i proprietari di "appartamenti turistici"

In allegato, la relazione e l'articolato

​​Con un ritocco della legge la Provincia potrebbe snellire e semplificare di molto il pagamento dell'imposta di soggiorno che grava sui proprietari di appartamenti affittati ai turisti. Ne è convinto Walter Viola di Progetto Trentino, che ha depositato oggi in Consiglio provinciale un apposito disegno di legge sottoscritto anche dagli altri due membri del suo gruppo, Simoni e Zanon. Secondo Viola, infatti, a complicare la vita agli "appartamentisti", che con le loro locazioni a scopo turistico hanno un ruolo importante nel comparto ricettivo provinciale, non è tanto la "tassa" in sé quanto la complessità delle procedure burocratiche previste dall'attuale normativa provinciale. E per risolvere il problema propone quindi, con il disegno di legge, una modifica della legge sulla promozione turistica del 2002, che trasforma solo per i proprietari di questi alloggi l'imposta di soggiorno in "tributo sul turismo". Tributo, spiega Viola, che comporterebbe un unico versamento annuale per appartamento a carico del proprietario. In tal modo si ridurrebbero tempi e adempimenti per il pagamento, con la corresponsione dell'importo – che si aggira tra i 50 e i 150 euro ad appartamento – in una sola soluzione forfettaria all'anno.

Nel dicembre scorso Viola, Simoni e Zanon avevano già avanzato in aula questa proposta perché venisse recepita nella legge finanziaria 2016, ma la maggioranza ne impedì l'approvazione. La questione ha però suscitato comprensibili proteste tra gli operatori del settore e a questo punto, secondo il consigliere, diventa ragionevole e urgente riproporre la modifica di legge. "Anche perché – conclude – la sburocratizzazione introdotta da questa misura non avrebbe alcun effetto in termini di minori entrate per le casse della Provincia. E le somme riscosse continuerebbero quindi ad alimentare il fondo per la promozione turistica d'ambito".

Il ddl stabilisce che una volta approvata la modifica sia la Giunta provinciale, sentita la competente Commissione consiliare, a precisarne le modalità di attuazione, in particolare per quanto riguarda la definizione dell'uso turistico dell'appartamento, i termini e le modalità di riscossione, di accertamento, di recupero, di rimborso e di applicazione delle sanzioni.

Naturalmente non è escluso che il ddl diventi un emendamento alla legge di assestamento del bilancio provinciale 2016 proposta dalla Giunta, che il Consiglioo dovrà discutere in aula a fine luglio.

Allegati
Relazione e articolato ddl Viola tributo turismo