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23/06/2016 - Documenti e Interventi

Il Difensore civico: sia traparente anche il settore parapubblico

La relazione annuale di Longo sull'attivitàè svolta dall'ufficio incardinato presso il Consiglio

Il Difensore civico: sia traparente anche il settore parapubblico

In allegato, il testo del rapporto e alcune foto

Il Difensore civico: sia traparente anche il settore parapubblico

​​​​​​Il Difensore civico provinciale e garante dei minori, l'avvocata Daniela Longo, stamane ha presentato alla stampa la propria relazione sul 2015. L'autorità è incardinata presso il Consiglio provinciale e per questo a introdurre – nella sala Aurora di palazzo Trentini – è stato il presidente Bruno Dorigatti, presente anche il segretario questore Mario Tonina. Dorigatti ha sottolineato il valore che per una democrazia è legato alla presenza dell'ombudsman, che tutela i cittadini di fronte alle pubbliche amministrazioni ma anche esse stesse, risolvendo amichevolmente contenziosi e dubbi normativi. Il presidente del Consiglio ha anticipato alcuni dei temi forti che emergono dalla relazione e il Difensore civico l'ha invece ringraziato perché la disponibilità anche tecnica e organizzativa del Consiglio verso il suo ufficio è ottimale. Daniela Longo ha poi fornito alcuni dati ed è entrata nel merito delle maggiori problematiche e criticità affrontate nel 2015. Eccole in sintesi.

  • L'andamento dell'ufficio in termini di quantità di lavoro non presenta novità e conferma dati e caratteristiche simile all'anno precedente.  I fascicoli aperti sono stati 841, mentre quelli definiti sono stati 886, con un recupero quindi anche sull'arretrato.

  • Vi è stato un calo di pratiche nel settore dell'urbanistica, legate chiaramente alla crisi dell'edilizia. Il calo, tra l'altro, è continuato anche in questo primo semestre 2016.

  • Le sedi di raccolta delle richieste al Difensore civico, collocate nelle Comunità di valle, sono ancora poco frequentate dai cittadini.

  • Carenze di trasparenza amministrativa: emergono soprattutto in relazione alla diversità di trattamento in materia di accesso agli atti fra chi si rivolge ad un ente pubblico e chi si rivolte ad un ente cd. "parapubblico". Quest'ultima categoria – che comprende in particolare alcuni cosiddetti enti pubblici economici, ma anche associazioni o fondazioni giuridicamente di diritto privato - gode tuttora di uno status giuridico privatistico, per cui non esistono  i medesimi  diritti di trasparenza spettanti nei confronti di enti pubblici. E questo pur se trattasi di soggetti finanziati con fonti pubbliche e con scopi pubblici. Il decreto 97 della ministra Madia ha significativamente appena parificato il settore parapubblico a quello pubblico proprio in tema di obbligo alla trasparenza, esattamente con Longo chiede da tempo alla nostra Provincia.

  • Calcolo dell'Icef. Non sempre rispecchia la reale situazione economica dei cittadini. Gli indici dovrebbero tener conto delle spese sostenute dagli anziani o dai componenti di famiglie  spezzate, perché rendono "apparentemente ricchi" soggetti, che in realtà spendono la maggior parte delle risorse per la famiglia senza che ciò sia rilevante. 

  • Il valore delle aree edificabili ai fini IMIS, il calcolo del valore per gli ampliamenti di terreni già edificati, per esempio,  sono troppo elevati.

  • Itea viene invece chiamata in causa per migliorare la chiarezza in bolletta delle spese comuni (condominiali, anche se il termine non è esatto), attualmente di non facile lettura. Promessa già fatta dall'istituto, ma in attesa di attuazione.

  • L'Azienda Sanitaria provinciale viene invitata a fornire maggior informazioni sulle novità che riguardano i cittadini, perché spesso non sono a conoscenza o non hanno capito le nuove regole, come nel caso della tessera di assistenza sanitaria, presente da anni e importante in particolare a seguito dell'introduzione del ticket sulle ricette dei farmaci.

  • Minori: le attività nella funzione di Garante procedono nel solco degli anni precedenti. Sempre maggior attenzione è stata data alla diffusione di maggior consapevolezza nell'uso di internet, tanto che la Provincia ha addirittura costituito un tavolo permanente per intraprendere iniziative in tale campo. Per questo Longo ha ringraziato il presidente Ugo Rossi e l'assessora Sara Ferrari. E' stato inoltre sottoscritto un protocollo con la Regione per permettere l'ascolto del minore da parte dei suoi mediatori nei casi più delicati.

  • Le Convenzioni con il Difensore. Longo richiama all'appello le rimanenti Comunità di valle  (come le Giudicarie) e i nuovi Comuni, nati dalle recenti fusioni, che non hanno ancora sottoscritto la convenzione con il suo ufficio e i suoi servizi gratuiti. Attualmente i Comuni convenzionati sono 136 su 178.

Allegati
La relazione del Difensore civico relativa all'attività del 2015
Immagini
  • Primo piano di Daniela Longo accanto a Dorigatti
  • Primo piano di Daniela Longo accanto a Dorigatti 1
  • Longo intervistata dai giornalisti