Giornale OnLine

Giornale Online
27/05/2016 - Incontri

Il nostro lavoro: variazioni sul tema

Inaugurata a palazzo Trentini la mostra curata dagli studenti degli istituti d'arte trentini

Il nostro lavoro: variazioni sul tema

Percorso dall’Ottocento ai giorni nostri. Immagini allegate

Il nostro lavoro: variazioni sul tema

​​​​E’ culminato nell’inaugurazione di questo pomeriggio a Palazzo Trentini, il progetto “Il nostro lavoro”, ideato dalla Presidenza del Consiglio provinciale e condiviso nella primavera del 2015 con il Liceo artistico Alessandro Vittoria di Trento, l’Istituto Pavoniano Artigianelli per le arti Grafiche e il Liceo Artistico di Pozza di Fassa. “Un progetto”, ha ricordato in apertura il Presidente Bruno Dorigatti, “nato un anno fa con l’obiettivo di far riflettere i ragazzi delle classi coinvolte sul loro modo di vivere il lavoro, sulle speranze che vi ripongono, sulle problematiche riscontrate e che temono di incontrare nel loro futuro, nella consapevolezza che dare ai giovani gli strumenti per “narrare” la loro esperienza significa attrezzarli all’interpretazione di una realtà sempre più complessa e mutevole”. Accanto alle numerose opere dei ragazzi -che hanno sperimentato le più svariate tecniche e forme espressive, realizzando anche gli allestimenti (che resteranno in dotazione degli spazi espositivi del Palazzo), il catalogo e il materiale divulgativo- in mostra ci sono 25 dipinti, 15 sculture e una ventina di incisioni di artisti trentini dall’Ottocento ai giorni nostri, da Prati a Moggioli, Segantini, Garbari, Bonazza, Wolf fino a Senesi, Verdini, Disertori e a contemporanei come Lome, Rocca e moltissimi altri: “una bella staffetta generazionale” ha notato il curatore, nonché docente del Liceo Vittoria Massimo Parolini “con una duplice valenza: offrire ai ragazzi un’occasione per riflettere sulla realtà del lavoro e ai fruitori della mostra e alla comunità nel suo insieme un momento di condivisione con i giovani di un approfondimento di estrema importanza”. Quella che emerge tuttavia, è stato da più parti sottolineato, è una visione cupa e angosciata del futuro lavorativo. “Urge una riflessione sul pessimismo che trapela da queste opere”, ha proseguito Parolini: “la mostra può in questo senso essere occasione per interrogarsi socialmente su quello che sarà il futuro lavorativo dei nostri ragazzi e su come possiamo infondere loro fiducia nel futuro”.

“L’accostamento con le rappresentazioni del lavoro del passato”, ha aggiunto Dorigatti “hanno l’obiettivo di ricreare un dialogo tra le generazioni di ieri e di oggi e di aumentare la consapevolezza, tra i giovani, dell’importanza della conoscenza del passato per capire il presente e definire un progetto per il futuro”. Il Presidente ha richiamato in questo senso il tema della mostra: il lavoro nelle sue numerose declinazioni, coniugato al plurale per la sua diversità e per le diverse competenze che spesso implica. “Il lavoro che c’è, il lavoro che manca, il lavoro che ci dobbiamo a volte inventare”, come quello che svolgeva Valeria Solesin, la ragazza tragicamente scomparsa a Parigi nella triste notte del Bataclan, il cui ritratto appare in mostra accanto a quello delle ragazze dell’Erasmus, morte in Spagna pochi mesi fa, mentre rincorrevano sogni e desideri interrotti per sempre. “Grazie a Valeria” ha detto Dorigatti “che con il suo sorriso e il suo coraggio ci infonde la voglia di continuare a sognare un’Europa di giustizia sociale, di lavoro e di dignità per tutti: quell’Europa di libertà e di diritti che ci siamo conquistati e che non siamo disponibili a farci strappare”.

L’inaugurazione si è conclusa con la lettura -da parte della giovane Caterina Stella autrice del ritratto di Valeria- di un messaggio spedito da Luciana Milani ai ragazzi: “Non arrendetevi di fronte alle difficoltà”, scrive la madre della sfortunata ragazza veneta “ma cercate il modo di superarle contando sempre sui vostri compagni, sui vostri docenti, sulla vostra famiglia e soprattutto su voi stessi. Valeria la sua strada l’ha percorsa sempre con entusiasmo e senso di solidarietà. Vi auguriamo di poter fare altrettanto”.


A Palazzo Trentini in via Manci 27 a Trento, fino al 25 giugno prossimo.

Dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18, il sabato dalle 9 alle 12.

Chiuso la domenica e i festivi.


A partire dal 31 maggio e durante il mese di giugno i ragazzi si​​ alterneranno in laboratori sperimentali dove offriranno una dimostrazione pratica del “loro lavoro”.

Immagini
  • Dorigatti e la studentessa che presenta il quadro dedicato a Valeria Solesin
  • Dorigatti apre la mostra delle opere degli studenti
  • Dorigatti con uno dei giovani artisti
  • Alcune delle opere in mostra nell'atrio di palazzo Trentini
  • Alcuni quadri negli spazi espositivi