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03/02/2016 - In aula o in commissione

"Aperto" il ddl di Simoni per il rilancio della floricoltura in Trentino. Forse un'intesa con la Giunta

Illustrato alla II Commissione. Dallapiccola propone una modifica della lp 4 sull'agricoltura

"Aperto" il ddl di Simoni per il rilancio della floricoltura in Trentino. Forse un'intesa con la Giunta

In allegato il testo del provvedimento

​Marino Simoni ha illustrato oggi in Seconda Commissione il disegno di legge 100 da lui proposto e sottoscritto dai consiglieri di Progetto Trentino per rilanciare la floricoltura nella nostra provincia. Il dato di partenza, ha spiegato Simoni, è la grave crisi che il settore attraversa con la chiusura negli ultimi due anni di 30 delle 160 aziende florovivaistiche del Trentino. Il consigliere ha sottolineato il valore aggiunto che la floricoltura potrebbe costituire per l'ambiente e il turismo se all'attività venisse riconosciuta uno stretto raccordo con questi comparti. L'obiettivo andrebbe perseguito come già avviene in altri Paesi europei sviluppando una "filiera della floricoltura" attraverso i giardini didattici, le strade dei fiori, la cura e il mantenimento del verde particolarmente importante per qualificare l'ambiente turistico locale. Il connubio fiore – ambiente – turismo – cultura, ha concluso Simoni, permetterebbe una produzione floreali di nicchia del Trentino, che distingua l'offerta del nostro territorio da quella della grande distribuzione e che andrebbe inserita nella promozione turistica del territorio accanto ai prodotti enogastronomici come i formaggi e i vini.

Pur condividendo i principi del ddl, riconoscendo la difficoltà delle aziende florovivaistiche trentine e assicurando l'attenzione della Giunta, l'assessore Michele Dallapiccola ha suggerito a Simoni di evitare un testo esclusivamente dedicato a questo settore, essendo preferibile inserire gli obiettivi del provvedimento in una proposta di aggiornamento della legge 4 sull'agricoltura. Questo perché vi sono anche altri comparti interessati a modifiche normative e per evitare una proliferazione di norme legate a questo settore. "Il florovivaismo – ha osservato – è una parte dell'agricoltura trentina che con la legge 4 prevede già degli strumenti in grado di valorizzare queste attività. Se Simoni condividesse la predisposizione di una modifica della legge 4 con la Giunta, questo renderebbe la normativa più efficace e significativa a sostegno del settore". In tal senso Dallapiccola si è reso disponibile a contribuire ad una revisione del disegno di legge per poter integrare adeguatamente il testo nella legge 4. Simoni si è riservato di rispondere all'offerta di collaborazione con la Giunta ipotizzata dall'asssessore, ma aggiunto di aver bisogno di confrontarsi prima con i florovivaisti insieme ai quali aveva concordato i contenuti del disegno di legge. E ha aggiunto che sarà comunque difficile inserire gli obiettivi della sua proposta nella legge 4 sull'agricoltura, che riserva pochissimo spazio all'orto-floricoltura, "settore – ha concluso – il cui giro d'affari supera i 40 milioni di euro e che garantisce occupazione a un migliaio di persone molte delle quali oggi rischiano di perdere il lavoro".

Allegati
Il disegno di legge 100 sulla floricoltura