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03/02/2016 - In aula o in commissione

Al via i ddl sul garante dei detenuti e dei minori

Prima commissione, parte anche l'iter della proposta per rendere rieleggibile il difensore civico

Al via i ddl sul garante dei detenuti e dei minori

Tre i disegni di legge, tutti sulla modifica della legge sul difensore civico, aperti oggi pomeriggio in Prima Commissione: il primo di Nerio Giovanazzi, già depositato due legislature fa, ha l'obiettivo  di rendere rieleggibile il difensore civico. Anche per dare la possibilità al Consiglio, ha ricordato il consigliere di Amministrare il Trentino, di rinnovare un ombudsman che ha lavorato bene. Mattia Civico (Pd) ha detto che i suoi due ddl mirano a rafforzare la difesa civica con l'istituzione di due garanti, uno dei detenuti e uno dell'infanzia. Due ambiti particolari diversi dai rapporti tra cittadino e amministrazione di cui si occupa tradizionalmente il difensore civico.

Soffermandosi soprattutto sul garante del detenuto il consigliere ha ricordato che la detenzione, troppo spesso, non toglie solo la possibilità di movimento alle persone ma intacca diritti come quello all'istruzione e anche il dettato costituzionale della pena come rieducazione. Il ddl, ha ricordato, viene presentato oggi perché presto ci sarà un garante dei detenuti nazionale, il prof. Mauro Palma. Molte regioni, inoltre, hanno già istituto questa figura e quindi si tratterebbe di entrare in una rete nazionale. La Pat ha speso molto, ha affermato inoltre Civico, per il nuovo carcere ed è una nostra responsabilità garantire che entro quelle mura ci sia la possibilità di riscatto per i detenuti. Una scelta a favore anche della società, perché, ha aggiunto, l'unica alternativa alla reiterazione dei reati è la rieducazione. Quella del carcere, ha affermato ancora Civico, è un pezzo di comunità che non può essere isolata. Quindi l'obiettivo del ddl, in sintesi, è di rivedere l'ambito del difensore civico con altri due garanti: quello dei detenuti e dei minori. Sul garante dei minori Civico ha ricordato che si tratta di una figura già consolidata in molte regioni e avrebbe anche lo scopo di acquisire il punto di vista delle giovani generazioni. Un punto di vista che manca troppo spesso, anche su temi che interessano direttamente i minorenni.

Borga, il garante dei detenuti non è una priorità.

Rodolfo Borga (Civica Trentina) ha affermato ironicamente che, dopo quello che è successo in Consiglio regionale sabato notte, si dovrebbe fare un garante del consigliere regionale. Sul ddl Giovanazzi, ha dichiarato, ci sarà un voto positivo, mentre rimangono le perplessità sugli altri. "C'è ddl omofobia, le quote rosa, ora arriva garante detenuti – ha detto – e la maggioranza dovrà trovare un accordo con l'opposizione". Comunque, ha aggiunto, il garante dei detenuti non è una priorità, visto anche l'aggravarsi della situazione della sicurezza. "Se non si manda in galera chi ti ruba in casa di notte – ha concluso - si va verso la legge della jungla. Prima di istituire un garante dei detenuti si dovrebbe ripristinare la giusta funzione deterrente rappresentata dal carcere".

Donata Borgovo Re, unire i tre ddl per riformare il difensore civico.

Donata Borgonovo Re (Pd) ha ricordato che c'è stato, in passato, un lungo dibattito se assegnare al difensore civico anche le competenze di garante dei detenuti e minori, come ha fatto la Lombardia, o se istituire figure separate. La consigliera ha ricordato una raccomandazione del Consiglio d'Europa di non moltiplicare queste figure anche se accentrare le funzioni di garante dei minori e dei detenuti crea inevitabili problemi di competenza e professionali. Si è chiesta, infine, se si riuscirà a unire i tre testi presentati oggi per riscrivere la legge sulla difesa civica che si voleva cambiare già negli anni '90.

Civico, nessun contrasto con la polizia carceraria.

Civico ha concluso ricordando che, in sintesi, l'obiettivo è quello di ridefinire la difesa civica, potenziando la figura del difensore civico, affiancandolo con due figure di difesa dei minori e dei detenuti. Se il tema è quello dei costi, ha ricordato inoltre, è possibile trovare persone disposte a lavorare per spirito di servizio. Inoltre, il consigliere del Pd e presidente della Prima, ha ricordato che il garante non sarebbe in contrasto con le strutture penitenziarie, anzi. Anche perché spesso le condizioni di difficoltà dei detenuti sono quelle degli agenti di custodia.