Il ddl 109 proposto dal consigliere provinciale del Pd Civico per modificare la legge sul turismo
No all'imposta di soggiorno per le attività di accoglienza socio-educativa diverse dalla vacanza
Testo allegato
E' stato assegnato all'esame della Prima Commissione il disegno di legge 109 proposto da Mattia Civico (Pd) per esentare dal pagamento dell’imposta provinciale di soggiorno
coloro che alloggiano in strutture ricettive gestite da enti, associazioni o
altri soggetti o organismi senza scopo di lucro, nelle quali si svolge in via
esclusiva attività di accoglienza di gruppi, in autogestione e con finalità
socio-educative, attività indicate nella legge provinciale 6 del 2009 volta a
promuovere e disciplinare i soggiorni socio-educativi. Nella relazione con cui
illustra il provvedimento, Civico ricorda che l’imposta provinciale di soggiorno recentemente
introdotta, riguarda i turisti che trascorrono le loro vacanze in Trentino.
Come è noto la legge provinciale 8 del 2002 sulla promozione
turistica prevede di applicare l’imposta di soggiorno ogni volta che vi sia anche
un solo pernottamento di queste persone, con una cifra che varia a seconda
della struttura ricettiva ospitante. Si va da 1,30 euro per alberghi a cinque
stelle, quattro stelle “superior” e quattro stelle, fino ad 1 euro per gli
hotel con tre stelle “superior” e tre stelle, a 70 centesimi nel caso di quelli
a due stelle, oppure con una stella o non classificate, ma anche per strutture
ricettive diverse dagli alberghi, i camping, gli agritur e certi rifugi
escursionistici.
Il problema evidenziato da Civico è che pare rientrino in queste categorie anche
strutture di tipo non turistico in senso stretto, dedicate cioè all’accoglienza
di gruppi autogestiti e con finalità di tipo educativo. Senonché, osserva il
consigliere, chi usufruisce di tali strutture, perlopiù gruppi legati ad
associazioni educative o a realtà parrocchiali, non ci va per “fare vacanza” e utilizzare
i servizi turistici. Le strutture utilizzare sono invece gestite dal mondo del volontariato,
da associazioni e parrocchie, impegnato a promuovere il benessere di gruppi,
giovani e di famiglie.
Civico evidenzia inoltre che con una delibera del 19 ottobre
scorso la Giunta ha aumentato l'imposta provinciale di soggiorno per ciascun
ospite di campeggi socio-educativi, imposta equiparata talvolta a quella
prevista per strutture alberghiere di lusso.
il disegno di legge propone quindi con un solo articolo, che
modifica la legge 8 del 2002 sulla promozione turistica, che siano esentate
dall’applicazione della tassa di soggiorno le strutture gestite da enti,
associazioni o altri soggetti o organismi senza scopo di lucro, nelle quali si
svolge in via esclusiva attività di accoglienza di gruppi, in autogestione e
con finalità socio-educative.Per tre motivi: il numero di strutture pubbliche, private e
religiose preposte in via esclusiva ad ospitare campeggi formativi e di tipo socio-educativo;
il fatto che queste strutture vengano gestite senza finalità di lucro; e la legge
provinciale 6 del 2009 sulla promozione e la regolazione dei soggiorni
socio-educativi, che all’articolo 1 prevede che “La Provincia sostiene le
attività realizzate nell'ambito dei soggiorni socio-educativi, quale strumento
per promuovere la formazione dei giovani e per accrescere il benessere e lo
sviluppo della persona, consentendo di generare risorse sociali e familiari
tramite il rafforzamento delle relazioni, anche al fine di soddisfare le
esigenze di conciliazione dei tempi di vita e lavoro”.