Dalla Prima Commissione con quattro voti a favore e tre no
Manovra finanziaria 2016: approvata la collegata
Iniziato anche l'esame della legge di stabilità
Nel
pomeriggio di oggi la Prima Commissione ha discusso articolo per
articolo, emendamento per emendamento (in maggior parte di Fugatti
della Lega e di Borga della Civica Trentina e del presidente Rossi) e
approvato, con quattro sì e tre no, la collegata. Si è passati poi
all’altro ddl che compone la manovra finanziaria 2016, quello di
stabilità con la discussione dei primi sette articoli.
Aiuti
per le trasferte dei pazienti con patologie rare. Rossi: esistono
solo in Trentino, giusto applicare l’Icef. Fugatti si oppone.
La
seduta della Prima Commissione è ripresa con l’articolo
14 che riguarda
il contribuito alle spese di trasferta e soggiorno per i pazienti
affetti da malattie rare e i loro accompagnatori. La Giunta intende
inserire l’Icef anche su questi aiuti, mentre Fugatti della Lega ha
presentato due emendamenti: uno per esentare dall’Icef i cittadini
che risiedono in Trentino da più di 10 anni e l’altro abrogativo.
Il consigliere leghista ha detto che la norma tocca persone come i
trapiantati e chi soffre di patologie invalidanti. Anche se fosse per
una questione di cassa o di equità si va comunque a toccare persone
duramente provate. Rossi ha risposto che in questa norma si
introducono criteri di graduazione del rimborso non la sua
eliminazione. La linea politica è quella di introdurre un criterio
di equilibrio per i servizi aggiuntivi. La contrarietà della Lega
all’Icef, ha detto Fugatti, si fonda su ragioni tutt’altro che
vaghe. Rossi ha ribadito che “la differenza tra Trentino e resto
del mondo è che prestazioni come queste il cittadino, che sia il
presidente Rossi o il disoccupato, se le paga”. Bocciati gli
emendamento con 4 no, due favorevoli, un astenuti. L’articolo è
stato approvato con 4 voti a favore, un astenuto e due contrari.
Lavori
socialmente utili a chi prende il reddito di garanzia. Chi non ci sta
non potrà più presentare la domanda.
L’articolo
15 introduce nel
reddito di garanzia l’obbligatorietà dei lavori socialmente utili.
Un emendamento di Fugatti ha raccolto parte delle osservazioni del
Cal sul sistema di revoca del beneficio se il soggetto non dovesse
rispettare quest’obbligo. Rossi ha detto che il tema posto dal
consigliere leghista ha un fondamento e bisogna lavorare, più che
sulla revoca in sé, sull’impossibilità di ripresentare la domanda
di reddito di garanzia. Anche perché le revoche spesso sono
difficili da concretizzare, perché si devono recuperare somme di
denaro da persone in difficoltà. Su questo, da qui all’aula,
secondo Rossi, si potrà concordare un nuovo testo dell’articolo.
Alla fine si è trovata una formulazione che parla dell’interruzione
del beneficio e la decadenza del diritto di ripresentare la domanda.
L’emendamento è stato votato all’unanimità e anche l’articolo
15.
L’articolo
16 orevede la
neutralizzazione di alcune detrazioni statali che spingerebbero molte
famiglie fuori dai limiti Icef per le abitazioni pubbliche.
L’articolo approvato con 4 voti e due astenuti. L’articolo
17 riguarda i
termini dei mutui agevolati e la possibilità di sospensione delle
rate per chi è in difficoltà. Articolo approvato con due
astensioni. Sull’articolo
18 Rossi ha
spiegato che viene rispettata l’autonomia scolastica delle scuole
musicali e si introduce una previsione di per gli incarichi di
metodologia Clil: prima si dovranno scorrere le graduatorie prima di
dare incarichi. Fugatti ha presentato un emendamento che prevede che
gli incarichi in lingua straniera solo a seguito degli elenchi. Con
trilinguismo, è stata la risposta della giunta, la metodologia Clil
è diventata ufficiale e quindi si sono fatte graduatorie specifiche
perché richiede competenze diverse da chi insegna inglese o tedesco.
L’emendamento Fugatti è stato bocciato con quattro contrari.
L’articolo 18 è stato approvato con 4 sì e tre astenuti.
L’articolo 19
prevede la proroga della scadenza dei concorsi dal 31 agosto 2016 al
31 agosto 2019. Questo spostamento, ha detto Rossi, s’innescherà
con il concorso deciso dalla Buona Scuola. L’articolo è stato
approvato con 4 sì e 3 astenuti. L’articolo
20, che
disciplina il rinnovo della concessione con gara delle Terme
Vetriolo e Roncegno è stato votato con 4 sì e tre astensioni.
L’articolo
21 modifica la
norma sulla definizione dei centri commerciali introducendo il
concetto di strade private ad uso pubblico. La ratio,
hanno spiegato i funzionari,
è quella di
evitare distorsioni nella definizione di centro commerciale con
l’obiettivo di togliere gli effetti discorsivi, legati alla
viabilità, per i centri commerciali. Borga su questo ha chiesto
esempi concreti. Donata Borgonovo Re ha messo in dubbio la
collocazione di questa norma nell’ambito della finanziaria. La
risposta: se le caratteristiche viarie, che siano pubbliche o
private. L’articolo è stato approvato con 4 sì e tre astenuti.
L’articolo 22
toglie l’obbligo dei requisiti professionali per chi la
somministrazioni di bevande e alimenti nelle manifestazioni popolari.
Articolo votato con 4 sì tre astensioni.
Progettone,
si introduce il contratto a tempo determinato.
Sull’articolo
23, interventi
sul Progettone, Rossi ha detto che introduce il tempo determinato
anche in questo settore. E questo per provare a scommettere sul
reinserimento di questi lavoratori e non semplicemente portarli alla
pensione con i lavori socialmente utili. Fugatti ha presentato due
emendamenti per togliere l’indicatore Icef, scelta sulla quale ha
sollevato dubbi anche il Cal. Rossi ha detto che è evidente che la
norma vuole introdurre tra i criteri anche la valutazione economica
patrimoniale. Non in modo esclusivo e neppure nella fase di
inserimento nel Progettone perché vanno soprattutto valutate le
capacità del lavoratore. L’introduzione Icef è stata messa in
norma, ha detto, perché c’è stata una crescita delle richieste.
Di fronte alla quale l’Icef potrebbe assumere una sua rilevanza.
Quindi, ha detto Rossi, è un criterio aggiuntivo che sta a valle di
tutti gli altri. Civico ha ricordato che tanti, che hanno lo stesso
diritto, rimangono fuori. Fugatti che già nella legge attuale si
prevede l’opzione dell’Icef. Dov’è, quindi, il cambiamento? ha
chiesto Borgonovo Re (PD). Rossi ha ribadito che si introduce un
criterio economico patrimoniale, eliminando le rigidità delle norme
attuali. La vera novità ha detto Mattia Civico (PD) è però il
tempo indeterminato. L’emendamento Fugatti sull’Icef è stato
bocciato, ma Kasswalder del Patt si è astenuto. L’articolo 23 è
passato con due astensioni (anche di Kaswalder), il no di Fugatti e
tre sì.
L’articolo
24 è una deroga
sulla gestione associata delle cave e recludere dall’obbligo i
comuni con più di 5 mila abitanti. Walter Viola (PT) ha chiesto se
quella prevista è una gestione associata unitaria su una sola o più
comunità. Perché la finalità della norma, ha aggiunto, rischia di
venire vanificata dal fatto che i comuni insistono su più comunità
di valle. L’articolo 24 è stato approvato con 4 sì e due
contrari. L’articolo
25, interviene
sulla nuova legge urbanistica e recepisce alcune osservazioni di tipo
costituzionali fatte dallo Stato. L’articolo è stato approvato con
4 sì e tre astenuti. L’articolo
26 è una norma
tecnica sui prodotti da costruzione che è stato approvato con 4 sì
e tre astensioni.
Grandi
derivazioni idroelettriche, per le procedure delle gare si aspetta lo
Stato.
Il
27
riguarda le grandi derivazioni idroelettriche e con questa norma si
sospende l’attribuzione delle concessioni in attesa dei decreti
statali. Borga ha chiesto se ci sono margini per la Pat per i bandi
di concessione oppure si dovrà aspettare lo Stato. La competenza sui
contenuti della Pat rimane, ha risposto il Rossi, i decreti statali
che si attendono riguardano solo le procedure dei bandi. Procedure
che, è stato ricordato, sono state sospese dalla UE. L’articolo ha
avuto 4 sì e tre astensioni. Il 28
riguarda la gara
unica per la distribuzione del gas. Oggi tutti i comuni, meno uno,
hanno delegato alla Pat la procedura di gara. La norma proroga i
termini dal giugno al gennaio 2017. Anche quest’articolo è stato
approvato con 4 sì e 2 astenuti. Il 29
riguarda il trasferimento delle competenze delle discariche dalle
comunità di valle alla Pat e il rinnovo delle gestioni delle
discariche di Trento e Rovereto. L’articolo è stato approvato con
4 sì e due astensioni. L’articolo
30 riguarda i
consorzi forestali l’articolo fissa un termine di due mesi per le
gestioni associati. Quattro sì e tre astensioni.
L’articolo
31, riguarda le
modalità per l’avvio del numero unico per le emergenze, è stato
votato con 4 sì 3 astensioni. Sì anche all’articolo
32 che recepisce
una direttiva dell’Anac che dà la possibilità di affidare gli
appalti anche agli affidatari della progettazione. Secondo Borga
questa norma fa riferimento a qualche caso concreto. Sì anche
all’articolo 33
che
riguarda le
opere pubbliche ed è una proroga dell’innalzamento della soglia da
300 mila euro ad un milione per il parere degli organi collegiali e
monocratici sui progetti. Cinque i favorevoli (anche Borga) e due
astensioni.
Infine
il voto sulla l’intera legge collegata che è stata approvata con
quattro voti favorevoli, e tre contrari.
La
Prima Commissione ha affrontato anche l’articolato della legge di
stabilità.
Sull’articolo
uno, che definisce le nuove aliquote Irap, va nella logica, ha detto
Rossi, di una maggiorazione dello sconto fiscale. Rispondendo a
Fugatti, Rossi ha spiegato che sono state incluse, con un
emendamento, nelle esenzioni Irap anche giochi innocui come il
calcetto e i flipper che erano stati esclusi dallo sconto Irap da una
definizione troppo larga dei mezzi di gioco contenuta nella recente
legge contro la ludopatia. Borga ha chiesto, inoltre, se la
finanziaria è costruita sull’agevolazione Ires statale anche nel
caso lo Stato venga costretto dall’Ue a modificare la legge di
stabilità. Rossi ha detto che i principi di armonizzazione ci
impongono di ricalibrare il bilancio a primavera. Ma, ha ribattuto
Borga, se la Pat si trovasse in primavera con un entrata di qualche
decina di milioni in più cosa farà? Aumenterà lo sconto fiscale?
Rossi ha detto che non si potrà introdurre un automatismo per il
quale una maggiore Ires si tradurrà in una minore Irap. Non sarà un
automatismo, ha detto, ma, se dovesse accadere, inciderà. Quattro
sì, un astenuto e due contrari all’articolo.
Sgravio
Irpef. Borga: solo 25 centesimi al giorno.
L’articolo
2 sull’addizionale Irpef che prevede la riduzione per chi guadagna
meno 20 mila euro, significa, ha ricordato Rossi, una minore entrata
di 24 milioni di euro che vengono rimessi in circolo e possono
aiutare l’economia. Borga, presentando un suo lungo emendamento, ha
detto che due anni fa venne fatto un intervento simile che non ebbe
alcun effetto e anche oggi si danno 25 centesimi al giorno con una
ricaduta nulla per tutti. Si bruciano 48 milioni di euro in due anni,
mentre se venissero impiegato per la riqualificazione energetica
delle prima casa, genererebbero risorse per 150 milioni, migliorando
il patrimonio edilizio. Si aiuterebbero così, ha aggiunto Borga,
l’artigianato e i liberi professionisti. Rossi ha risposto che se
dividessimo un ticket sanitario per 365 giorni avremmo pochi
centesimi. Pensare a manovre fiscali sulle imprese, ha detto il
Presidente della Giunta, è importante ma non si traduce in spese
immediate. La misura sull’Irpef non è certo risolutiva ma può
servire. Sul settore edilizio, ha continuato Rossi, sia con le
manovre anticongiunturali e sull’edilizia agevolata, abbiamo
investito 600 milioni di euro in 5 anni. Di fronte a ciò non c’è
stata una caduta dei valori immobiliari e il settore edilizia è
andato comunque in crisi. Borga ha detto di capire l’effetto
simbolico della norma, ma la sua proposta non c’entra con
l’edilizia: riguarda la riqualificazione energetica per la prima
casa, non grandi piani per la casa. Il consigliere della Civica ha
detto che sulla sua proposta c’è un pregiudizio ideologico.
L’emendamento Borga è stato bocciato con 3 sì e 4 contrari.
L’articolo è stato approvato con 4 sì e due no.
Sull’articolo
3 il tema è
quello della difficoltà della Pat a pagare in fornitori. La Pat ha
stabilito un plafond di 100 milioni di euro con le banche. Cinque i
sì, anche Borga, e due astensioni.
Contratto
dei dipendenti Pat. Rossi: non ho mai detto che ci sono 10 milioni in
più.
L’articolo
5 riguarda la
contrattazione. Già prima della contrattazione della Corte
Costituzionale, ha detto Rossi, in vista della scadenza del Foreg si
era avviato riflessione sulla metodologia contrattuale, ma la
sentenza dice che la contrattazione deve essere riattivata ma non
prescrive le modalità. Le risorse sono 35 milioni per il 2016 e 41
per gli altri anni successivi. Con queste risorse, ha detto Rossi,
pensiamo di fare una contrattazione credibile. Lo Stato, ha
ricordato, ne ha stanziati 300 su tutto il territorio, Bolzano solo
15. Si dovrà attendere la contrattazione nazionale per valutare
l’impatto della sentenza sul piano contrattuale. Ci sarà, ha detto
inoltre, una via trentina per la parte del Foreg. Borga ha detto di
aver letto di una maggiore disponibilità di 10 milioni. Rossi ha
risposto di non aver mai fatto cifre. Alcune poste automatiche sono
già nei capitoli della scuola, questo fa sì che i 35 milioni siano
più ricchi. Così come per la sanità. Comunque, per avviare il
confronto si deve attendere l’approvazione della nostra finanziaria
e l’applicazione della sentenza della Corte Costituzionale.
L’articolo 5 è stato approvato con due astensioni e 5 cinque sì,
compreso Marino Simoni di Pt.
Assunzioni,
c’è una deroga anche per i forestali.
L’articolo
6 tratta dei
limiti alle assunzioni. C’è un emendamento per i forestali che, ha
ricordato il Presidente, hanno avuto un forte calo. Al punto che non
sono garantiti i livelli minimi di efficienza, per questa è stata
introdotta una deroga per le assunzioni, come per il centro per
l’infanzia e la Centrale unica di emergenza. Su quest’ultima
Donata Borgovo Re si è chiesta come mai è diventata un costo
aggiuntivo, anziché la razionalizzazione delle strutture esistenti.
Rossi ha detto che integrando nel sistema anche le forze dell’ordine,
oltre a pompieri e 118, si è resa necessaria l’assunzione di due –
tre persone. Anche per garantire un supporto informatico sulla
localizzazione dell’emergenza. Il Presidente ha comunque chiesto di
verificare se nella struttura Pat si possono trovare un paio d’
informatici da introdurre nella Centrale unica di emergenza.
L’emendamento Rossi e l’articolo sono stati approvati con quattro
sì e tre astensioni.
Un
contratto unico per le 12 società della Pat.
Per
ciò che riguarda l’articolo 7, si dà la possibilità di aprire la
stagione contrattuale anche per le fondazioni di ricerca e le
società. L’obiettivo della norma, ha spiegato Rossi a una serie di
domande di Fugatti e Borgonovo Re, è quello di togliere il blocco
contrattuale su Mach e Fbk e sulle 12 società per le quali però la
Pat vuole introdurre un contratto unico. La norma, ha affermato il
Presidente, non riguarda le assunzioni ma solo le contrattazioni
economiche normative. Quindi, Fem e Bbk, potranno fare il loro
contratto, mentre per le società si dice che la contrattazione dovrà
uniformarsi ad un contratto unico.