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24/11/2015 - In aula o in commissione

Manovra finanziaria 2016: approvata la collegata

Dalla Prima Commissione con quattro voti a favore e tre no

Manovra finanziaria 2016: approvata la collegata

Iniziato anche l'esame della legge di stabilità

​​​Nel pomeriggio di oggi la Prima Commissione ha discusso articolo per articolo, emendamento per emendamento (in maggior parte di Fugatti della Lega e di Borga della Civica Trentina e del presidente Rossi) e approvato, con quattro sì e tre no, la collegata. Si è passati poi all’altro ddl che compone la manovra finanziaria 2016, quello di stabilità con la discussione dei primi sette articoli.



Aiuti per le trasferte dei pazienti con patologie rare. Rossi: esistono solo in Trentino, giusto applicare l’Icef. Fugatti si oppone.


La seduta della Prima Commissione è ripresa con l’articolo 14 che riguarda il contribuito alle spese di trasferta e soggiorno per i pazienti affetti da malattie rare e i loro accompagnatori. La Giunta intende inserire l’Icef anche su questi aiuti, mentre Fugatti della Lega ha presentato due emendamenti: uno per esentare dall’Icef i cittadini che risiedono in Trentino da più di 10 anni e l’altro abrogativo. Il consigliere leghista ha detto che la norma tocca persone come i trapiantati e chi soffre di patologie invalidanti. Anche se fosse per una questione di cassa o di equità si va comunque a toccare persone duramente provate. Rossi ha risposto che in questa norma si introducono criteri di graduazione del rimborso non la sua eliminazione. La linea politica è quella di introdurre un criterio di equilibrio per i servizi aggiuntivi. La contrarietà della Lega all’Icef, ha detto Fugatti, si fonda su ragioni tutt’altro che vaghe. Rossi ha ribadito che “la differenza tra Trentino e resto del mondo è che prestazioni come queste il cittadino, che sia il presidente Rossi o il disoccupato, se le paga”. Bocciati gli emendamento con 4 no, due favorevoli, un astenuti. L’articolo è stato approvato con 4 voti a favore, un astenuto e due contrari.


Lavori socialmente utili a chi prende il reddito di garanzia. Chi non ci sta non potrà più presentare la domanda.

L’articolo 15 introduce nel reddito di garanzia l’obbligatorietà dei lavori socialmente utili. Un emendamento di Fugatti ha raccolto parte delle osservazioni del Cal sul sistema di revoca del beneficio se il soggetto non dovesse rispettare quest’obbligo. Rossi ha detto che il tema posto dal consigliere leghista ha un fondamento e bisogna lavorare, più che sulla revoca in sé, sull’impossibilità di ripresentare la domanda di reddito di garanzia. Anche perché le revoche spesso sono difficili da concretizzare, perché si devono recuperare somme di denaro da persone in difficoltà. Su questo, da qui all’aula, secondo Rossi, si potrà concordare un nuovo testo dell’articolo. Alla fine si è trovata una formulazione che parla dell’interruzione del beneficio e la decadenza del diritto di ripresentare la domanda. L’emendamento è stato votato all’unanimità e anche l’articolo 15.

L’articolo 16 orevede la neutralizzazione di alcune detrazioni statali che spingerebbero molte famiglie fuori dai limiti Icef per le abitazioni pubbliche. L’articolo approvato con 4 voti e due astenuti. L’articolo 17 riguarda i termini dei mutui agevolati e la possibilità di sospensione delle rate per chi è in difficoltà. Articolo approvato con due astensioni. Sull’articolo 18 Rossi ha spiegato che viene rispettata l’autonomia scolastica delle scuole musicali e si introduce una previsione di per gli incarichi di metodologia Clil: prima si dovranno scorrere le graduatorie prima di dare incarichi. Fugatti ha presentato un emendamento che prevede che gli incarichi in lingua straniera solo a seguito degli elenchi. Con trilinguismo, è stata la risposta della giunta, la metodologia Clil è diventata ufficiale e quindi si sono fatte graduatorie specifiche perché richiede competenze diverse da chi insegna inglese o tedesco. L’emendamento Fugatti è stato bocciato con quattro contrari. L’articolo 18 è stato approvato con 4 sì e tre astenuti. L’articolo 19 prevede la proroga della scadenza dei concorsi dal 31 agosto 2016 al 31 agosto 2019. Questo spostamento, ha detto Rossi, s’innescherà con il concorso deciso dalla Buona Scuola. L’articolo è stato approvato con 4 sì e 3 astenuti. L’articolo 20, che disciplina il rinnovo della concessione con gara delle Terme Vetriolo e Roncegno è stato votato con 4 sì e tre astensioni.

L’articolo 21 modifica la norma sulla definizione dei centri commerciali introducendo il concetto di strade private ad uso pubblico. La ratio, hanno spiegato i funzionari, è quella di evitare distorsioni nella definizione di centro commerciale con l’obiettivo di togliere gli effetti discorsivi, legati alla viabilità, per i centri commerciali. Borga su questo ha chiesto esempi concreti. Donata Borgonovo Re ha messo in dubbio la collocazione di questa norma nell’ambito della finanziaria. La risposta: se le caratteristiche viarie, che siano pubbliche o private. L’articolo è stato approvato con 4 sì e tre astenuti. L’articolo 22 toglie l’obbligo dei requisiti professionali per chi la somministrazioni di bevande e alimenti nelle manifestazioni popolari. Articolo votato con 4 sì tre astensioni.


Progettone, si introduce il contratto a tempo determinato.


Sull’articolo 23, interventi sul Progettone, Rossi ha detto che introduce il tempo determinato anche in questo settore. E questo per provare a scommettere sul reinserimento di questi lavoratori e non semplicemente portarli alla pensione con i lavori socialmente utili. Fugatti ha presentato due emendamenti per togliere l’indicatore Icef, scelta sulla quale ha sollevato dubbi anche il Cal. Rossi ha detto che è evidente che la norma vuole introdurre tra i criteri anche la valutazione economica patrimoniale. Non in modo esclusivo e neppure nella fase di inserimento nel Progettone perché vanno soprattutto valutate le capacità del lavoratore. L’introduzione Icef è stata messa in norma, ha detto, perché c’è stata una crescita delle richieste. Di fronte alla quale l’Icef potrebbe assumere una sua rilevanza. Quindi, ha detto Rossi, è un criterio aggiuntivo che sta a valle di tutti gli altri. Civico ha ricordato che tanti, che hanno lo stesso diritto, rimangono fuori. Fugatti che già nella legge attuale si prevede l’opzione dell’Icef. Dov’è, quindi, il cambiamento? ha chiesto Borgonovo Re (PD). Rossi ha ribadito che si introduce un criterio economico patrimoniale, eliminando le rigidità delle norme attuali. La vera novità ha detto Mattia Civico (PD) è però il tempo indeterminato. L’emendamento Fugatti sull’Icef è stato bocciato, ma Kasswalder del Patt si è astenuto. L’articolo 23 è passato con due astensioni (anche di Kaswalder), il no di Fugatti e tre sì.

L’articolo 24 è una deroga sulla gestione associata delle cave e recludere dall’obbligo i comuni con più di 5 mila abitanti. Walter Viola (PT) ha chiesto se quella prevista è una gestione associata unitaria su una sola o più comunità. Perché la finalità della norma, ha aggiunto, rischia di venire vanificata dal fatto che i comuni insistono su più comunità di valle. L’articolo 24 è stato approvato con 4 sì e due contrari. L’articolo 25, interviene sulla nuova legge urbanistica e recepisce alcune osservazioni di tipo costituzionali fatte dallo Stato. L’articolo è stato approvato con 4 sì e tre astenuti. L’articolo 26 è una norma tecnica sui prodotti da costruzione che è stato approvato con 4 sì e tre astensioni.



Grandi derivazioni idroelettriche, per le procedure delle gare si aspetta lo Stato.


Il 27 riguarda le grandi derivazioni idroelettriche e con questa norma si sospende l’attribuzione delle concessioni in attesa dei decreti statali. Borga ha chiesto se ci sono margini per la Pat per i bandi di concessione oppure si dovrà aspettare lo Stato. La competenza sui contenuti della Pat rimane, ha risposto il Rossi, i decreti statali che si attendono riguardano solo le procedure dei bandi. Procedure che, è stato ricordato, sono state sospese dalla UE. L’articolo ha avuto 4 sì e tre astensioni. Il 28 riguarda la gara unica per la distribuzione del gas. Oggi tutti i comuni, meno uno, hanno delegato alla Pat la procedura di gara. La norma proroga i termini dal giugno al gennaio 2017. Anche quest’articolo è stato approvato con 4 sì e 2 astenuti. Il 29 riguarda il trasferimento delle competenze delle discariche dalle comunità di valle alla Pat e il rinnovo delle gestioni delle discariche di Trento e Rovereto. L’articolo è stato approvato con 4 sì e due astensioni. L’articolo 30 riguarda i consorzi forestali l’articolo fissa un termine di due mesi per le gestioni associati. Quattro sì e tre astensioni.

L’articolo 31, riguarda le modalità per l’avvio del numero unico per le emergenze, è stato votato con 4 sì 3 astensioni. Sì anche all’articolo 32 che recepisce una direttiva dell’Anac che dà la possibilità di affidare gli appalti anche agli affidatari della progettazione. Secondo Borga questa norma fa riferimento a qualche caso concreto. Sì anche all’articolo 33 che riguarda le opere pubbliche ed è una proroga dell’innalzamento della soglia da 300 mila euro ad un milione per il parere degli organi collegiali e monocratici sui progetti. Cinque i favorevoli (anche Borga) e due astensioni.

Infine il voto sulla l’intera legge collegata che è stata approvata con quattro voti favorevoli, e tre contrari.



La Prima Commissione ha affrontato anche l’articolato della legge di stabilità.


Sull’articolo uno, che definisce le nuove aliquote Irap, va nella logica, ha detto Rossi, di una maggiorazione dello sconto fiscale. Rispondendo a Fugatti, Rossi ha spiegato che sono state incluse, con un emendamento, nelle esenzioni Irap anche giochi innocui come il calcetto e i flipper che erano stati esclusi dallo sconto Irap da una definizione troppo larga dei mezzi di gioco contenuta nella recente legge contro la ludopatia. Borga ha chiesto, inoltre, se la finanziaria è costruita sull’agevolazione Ires statale anche nel caso lo Stato venga costretto dall’Ue a modificare la legge di stabilità. Rossi ha detto che i principi di armonizzazione ci impongono di ricalibrare il bilancio a primavera. Ma, ha ribattuto Borga, se la Pat si trovasse in primavera con un entrata di qualche decina di milioni in più cosa farà? Aumenterà lo sconto fiscale? Rossi ha detto che non si potrà introdurre un automatismo per il quale una maggiore Ires si tradurrà in una minore Irap. Non sarà un automatismo, ha detto, ma, se dovesse accadere, inciderà. Quattro sì, un astenuto e due contrari all’articolo.


Sgravio Irpef. Borga: solo 25 centesimi al giorno.


L’articolo 2 sull’addizionale Irpef che prevede la riduzione per chi guadagna meno 20 mila euro, significa, ha ricordato Rossi, una minore entrata di 24 milioni di euro che vengono rimessi in circolo e possono aiutare l’economia. Borga, presentando un suo lungo emendamento, ha detto che due anni fa venne fatto un intervento simile che non ebbe alcun effetto e anche oggi si danno 25 centesimi al giorno con una ricaduta nulla per tutti. Si bruciano 48 milioni di euro in due anni, mentre se venissero impiegato per la riqualificazione energetica delle prima casa, genererebbero risorse per 150 milioni, migliorando il patrimonio edilizio. Si aiuterebbero così, ha aggiunto Borga, l’artigianato e i liberi professionisti. Rossi ha risposto che se dividessimo un ticket sanitario per 365 giorni avremmo pochi centesimi. Pensare a manovre fiscali sulle imprese, ha detto il Presidente della Giunta, è importante ma non si traduce in spese immediate. La misura sull’Irpef non è certo risolutiva ma può servire. Sul settore edilizio, ha continuato Rossi, sia con le manovre anticongiunturali e sull’edilizia agevolata, abbiamo investito 600 milioni di euro in 5 anni. Di fronte a ciò non c’è stata una caduta dei valori immobiliari e il settore edilizia è andato comunque in crisi. Borga ha detto di capire l’effetto simbolico della norma, ma la sua proposta non c’entra con l’edilizia: riguarda la riqualificazione energetica per la prima casa, non grandi piani per la casa. Il consigliere della Civica ha detto che sulla sua proposta c’è un pregiudizio ideologico. L’emendamento Borga è stato bocciato con 3 sì e 4 contrari. L’articolo è stato approvato con 4 sì e due no.

Sull’articolo 3 il tema è quello della difficoltà della Pat a pagare in fornitori. La Pat ha stabilito un plafond di 100 milioni di euro con le banche. Cinque i sì, anche Borga, e due astensioni.


Contratto dei dipendenti Pat. Rossi: non ho mai detto che ci sono 10 milioni in più.


L’articolo 5 riguarda la contrattazione. Già prima della contrattazione della Corte Costituzionale, ha detto Rossi, in vista della scadenza del Foreg si era avviato riflessione sulla metodologia contrattuale, ma la sentenza dice che la contrattazione deve essere riattivata ma non prescrive le modalità. Le risorse sono 35 milioni per il 2016 e 41 per gli altri anni successivi. Con queste risorse, ha detto Rossi, pensiamo di fare una contrattazione credibile. Lo Stato, ha ricordato, ne ha stanziati 300 su tutto il territorio, Bolzano solo 15. Si dovrà attendere la contrattazione nazionale per valutare l’impatto della sentenza sul piano contrattuale. Ci sarà, ha detto inoltre, una via trentina per la parte del Foreg. Borga ha detto di aver letto di una maggiore disponibilità di 10 milioni. Rossi ha risposto di non aver mai fatto cifre. Alcune poste automatiche sono già nei capitoli della scuola, questo fa sì che i 35 milioni siano più ricchi. Così come per la sanità. Comunque, per avviare il confronto si deve attendere l’approvazione della nostra finanziaria e l’applicazione della sentenza della Corte Costituzionale. L’articolo 5 è stato approvato con due astensioni e 5 cinque sì, compreso Marino Simoni di Pt.


Assunzioni, c’è una deroga anche per i forestali.


L’articolo 6 tratta dei limiti alle assunzioni. C’è un emendamento per i forestali che, ha ricordato il Presidente, hanno avuto un forte calo. Al punto che non sono garantiti i livelli minimi di efficienza, per questa è stata introdotta una deroga per le assunzioni, come per il centro per l’infanzia e la Centrale unica di emergenza. Su quest’ultima Donata Borgovo Re si è chiesta come mai è diventata un costo aggiuntivo, anziché la razionalizzazione delle strutture esistenti. Rossi ha detto che integrando nel sistema anche le forze dell’ordine, oltre a pompieri e 118, si è resa necessaria l’assunzione di due – tre persone. Anche per garantire un supporto informatico sulla localizzazione dell’emergenza. Il Presidente ha comunque chiesto di verificare se nella struttura Pat si possono trovare un paio d’ informatici da introdurre nella Centrale unica di emergenza. L’emendamento Rossi e l’articolo sono stati approvati con quattro sì e tre astensioni.


Un contratto unico per le 12 società della Pat.


Per ciò che riguarda l’articolo 7, si dà la possibilità di aprire la stagione contrattuale anche per le fondazioni di ricerca e le società. L’obiettivo della norma, ha spiegato Rossi a una serie di domande di Fugatti e Borgonovo Re, è quello di togliere il blocco contrattuale su Mach e Fbk e sulle 12 società per le quali però la Pat vuole introdurre un contratto unico. La norma, ha affermato il Presidente, non riguarda le assunzioni ma solo le contrattazioni economiche normative. Quindi, Fem e Bbk, potranno fare il loro contratto, mentre per le società si dice che la contrattazione dovrà uniformarsi ad un contratto unico.