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09/10/2015 - Dai Consiglieri e dai gruppi

L'Apss rimborsi i dipendenti non medici con rapporto di lavoro esclusivo iscritti agli Albi professionali

Disegno di legge presentato dal consigliere Claudio Cia di Civica Trentina

L'Apss rimborsi i dipendenti non medici con rapporto di lavoro esclusivo iscritti agli Albi professionali

Testo allegato

​​​​"Se l'iscrizione ad albi o collegi professionali è indispensabile per svolgere le funzioni attribuite al personale in servizio presso l'azienda con rapporto di lavoro esclusivo, essa è a carico dell'azienda stessa". Il primo dei due articoli che formano il disegno di legge 94 proposto da Claudio Cia di Civica Trentina e assegnato all'esame della Quarta commissione del Consiglio provinciale, chiarisce subito lo scopo del dispositivo: introdurre nell'ordinamento una norma in base alla quale l'Azienda provinciale per i servizi sanitari sia tenuta a rimborsare la quota di iscrizione annuale agli albi e agli ordini professionali di infermieri, vigilatrici d'infanzia, assistenti sanitari, tecnici sanitari di radiologia medica e ostetriche, obbligati a versare questa "tassa" e ad rapporto di lavoro esclusivo con l'Apss. "Il vincolo di esclusività in regime di dipendenza è l'unico requisito per poter ottenere il rimborso della quota annuale d'iscrizione al proprio Albo".

A sostegno della richiesta, Cia porta una sentenza della sezione lavoro della Corte di Cassazione – la numero 7776 del 16 aprile scorso – che per un caso analogo, riguardante un professionista dipendente dell'Inps il quale per esercitare l'attività lavorativa a carattere esclusivo doveva risultare iscritto all'albo della categoria, ha posto a carico della alla pubblica amministrazione il pagamento della relativa quota annuale. Il consigliere di CT ritiene infatti "del tutto paradossale che debba ricadere su questi soggetti il costo di una tassa che serve per esercitare una professionale intra moenia in quanto obbligati al rapporto esclusivo con l'ente pubblico senza che questo riconosca loro l'indennità di esclusività prevista invece contrattualmente per i medici". "Attualmente – ricorda Cia – sono 3640 i professionisti del comparto sanità non medico che operano con vincolo di esclusività nel pubblico impiego".

La materia, osserva l'esponente di Civica Trentina, oggi non è disciplinata dalla Provincia che, se intervenisse tempestivamente con una tutela legislativa eviterebbe una "valanga di ricorsi" innescati dalla sentenza della Suprema Corte. Approvando il disegno di legge secondo Cia si colmerebbe quindi "un vuoto legislativo" prevenendo le azioni di rivalsa che piomberebbero sull'Apss da parte dei dipendenti non medici iscritti agli Albi e agli Ordini professionali nell'ambito del sistema sanitario del Trentino.