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05/10/2015 - Incontri

Minori: parte la collaborazione fra il Centro di mediazione e il Difensore civico

In arrivo anche la pagina Facebook dell'ufficio incardinato presso il Consiglio provinciale

Minori: parte la collaborazione fra il Centro di mediazione e il Difensore civico

Minori: parte la collaborazione fra il Centro di mediazione e il Difensore civico

​Il Garante dei minori provinciale, organo attivo presso il Consiglio provinciale per la garanzia e tutela dei diritti di cui sono portatori i bambini e gli adolescenti, potrà d'ora in poi rivolgersi al Centro per la Mediazione della Regione per richiedere la partecipazione dei mediatori ai colloqui con minori e altri soggetti in modo da garantire un ascolto protetto, attivo e competente. E' quanto prevede un protocollo d'intesa firmato oggi dalla Regione e dal Consiglio provinciale di Trento. A breve il Garante dei minori aprirà anche una pagina Facebook dedicata.

"L'obiettivo di questo Protocollo, che viene adottato in via sperimentale per la durata di due anni - ha detto l'assessore regionale ai Giudici di pace Giusepe Detomas nel corso della presentazione alla stampa - è quello di favorire la sinergia tra i due soggetti con lo scopo di offrire un servizio attento alle esigenze del minore e alle sue particolari necessità di protezione e cura. Si è ritenuto opportuno rendere disponibili per gli incontri del Garante con minori, genitori, famiglie e soggetti significativi, la preparazione del personale del Centro di Mediazione della Regione, che ha già maturato una particolare esperienza nella capacità di ascolto empatico e nella gestione dei conflitti. Già dal 2005 - ha spiegato Detomas  - il Centro si occupa di mediazione penale in ambito minorile, supportando l'attività della Procura della Repubblica e del Tribunale per i minorenni di Trento e dei Servizi sociali del Dipartimento di Giustizia Minorile: in questo ambito si occupa di svolgere colloqui e mediazioni tra autori di reato minorenni e persone offese da tali reati al fine di permettere tra le parti il dialogo, il confronto ed eventualmente l'accordo, con l'obiettivo di raggiungere risultati che possano essere riparativi per la vittima del reato e responsabilizzanti per il minore. Pur non avendo competenze specifiche nel campo delle politiche giovanili, la Regione dispone di questa struttura - ha detto ancora Giuseppe Detomas - che può fornire un servizio utile, considerando che l'attenzione nei confronti dei giovani deve essere un dovere per tutte le istituzioni". Concetto ribadito anche dal presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti che ha evidenziato come si tratti di un'intesa importante e innovativa che affronta un tema delicato, dando contenuto all'autonomia e rafforzando il ruolo delle istituzioni contro i crescenti populismi. L'avvocato Daniela Longo, Difensore Civico e Garante dei minori, ha sottolineato l'importanza di affrontare il crescente disagio giovanile attivando un dialogo diretto con i giovani. "Nasce da questa esigenza - ha detto Daniela Longo - la necessità di un aiuto specializzato per affrontare alcune situazioni delicate. E per cercare di avvicinarci maggiormente ai ragazzi - ha aggiunto - a breve apriremo una pagina Facebook"."Il lavoro d'equipe - ha detto infine Valeria Tramonte del Centro di Mediazione della Regione - con più figure professionali che collaborano all'ascolto, all'analisi e alla gestione della situazione può favorire una migliore riuscita dell'eventuale intervento. Il Centro - ha aggiunto - collaborerà con il Garante dei minori anche nella progettazione e attivazione di interventi ed iniziative ad hoc che potranno coinvolgere, oltre al minore, anche la famiglia o altri soggetti o enti.  Tali percorsi potranno essere progetti di mediazione allargata volti alla gestione di conflitti che riguardino il minore, oppure percorsi ideati sul modello del "Family group conference" al quale il personale del Centro per la mediazione è formato".