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Per limitare il numero di accessi al pronto soccorso del S. Chiara di Trento "valorizzando il ruolo e le funzioni degli ospedali territoriali specialmente nei territori limitrofi", la Giunta ha previsto un incremento della capacità di risposta del pronto soccorso dell'ospedale di Borgo Valsugana, ampliando il bacino d'utenza anche all'Alta Valsugana e programmando per questo anche il potenziamento dell'organico di questa strutttura. Organico "che verrà incrementato con un turno aggiuntivo di personale infermieristico non appena completate le procedure di reclutamento". Ha risposto così il 24 luglio scorso l'assessora Donata Borgonovo Re a un'interrogazione di Claudio Cia, della Civica Trentina.
La stessa risposta, che è anche l'ultima data da Borgonovo Re nella veste di assessore alla salute, è stata recapitata a Maurizio Fugatti della Lega Nord che aveva presentato un'interrogazione analoga a quella di Cia sul depotenziamento dell'ospedale S. Lorenzo di Borgo.
Negando di voler perseguire quest'obiettivo, Borgonovo Re aggiunge "che è in corso il progetto provinciale di unificazione del personale di pronto soccorso con quello delle postazioni fisse di Trentino emergenza 118 come previsto dal piano di miglioramento 2013-205".
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