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22/05/2015 - In aula o in commissione

Manovra di assestamento, conclusa la discussione generale

Nell'aula del Consiglio. Si prosegue lunedì con gli ordini del giorno, poi l'esame degli articoli

Manovra di assestamento, conclusa la discussione generale

Il presidente della Giunta Ugo Rossi

Manovra di assestamento, conclusa la discussione generale

​Nel pomeriggio si è conclusa, con la replica del Presidente Rossi, la discussione sulla manovra di assestamento della Pat. La seduta è stata sospesa e riprenderà lunedì mattina alle 10 con la discussione degli ordini dei 37 ordini del giorno.

La seduta è ripresa nel pomeriggio con l'intervento di Marino Simoni che ha giustificato il suo voto di astensione sull'assestamento in Commissione soprattutto per le risposte che sono state date al Primiero, prima di tutto la messa in sicurezza della strada del Rolle. Ma uno degli aspetti negativi della manovra, per Simoni, sta nella decisione di passare i corpi dei vigili urbani dalle Comunità alla gestioni associate dei comuni. Scelta (giustificata dalla Giunta dall'invito del Commissario del Governo secondo il quale la polizia municipale deve essere sotto il controllo comunale) che modifica tutta l'impostazione precedente. Non si sa, ha aggiunto l'esponente della minoranza, come si individuerà il comune capofila, quali siano gli obiettivi per la sicurezza. Anche sulla banda larga, secondo il consigliere, regna la confusione. Simoni, inoltre, ha chiesto di spostare le elezioni delle comunità in autunno e non a ridosso delle elezioni comunali.

Borga: questa manovra è un'occasione persa.

Per Rodolfo Borga questa manovra è un'occasione persa. Non si capisce perché, ha detto, la Giunta continua a bocciare iniziative come la costituzione di un fondo per la ristrutturazioni, con il miglioramento energetico delle abitazioni, in grado di coprire le spese fino al 40% e al 50% nei centri storici. Un'iniziativa, ha aggiunto Borga, che costerebbe poco alla Pat e che mobiliterebbe, all'anno, 80 milioni di euro senza intaccare il territorio e rappresenterebbe un'iniezione di liquidità per le piccole imprese trentine. Inoltre, si mobiliterebbero i depositi bancari che, anche se sembra un paradosso, sono cresciuti con la crisi. Il no della Giunta, secondo Borga, viene probabilmente dal pregiudizio ideologico nei confronti del tessuto economico del Trentino che, contrariamente a quanto afferma la maggioranza, non potrà mai essere quello della Lombardia perché si basa sul mercato interno. Bene sostenere internazionalizzazione e ricerca però, come afferma la stessa Camera di Commercio, il mercato internazionale interessa solo una piccola quota delle ditte della nostra provincia. I comuni, inoltre, troppe volte adottano modalità di gara, anche per appalti da poche migliaia di euro, che penalizzato le ditte locali. Scelte che vanno a favore di chi fa ribassi anche del 54% e tutti a carico del personale. Critiche anche al sistema elettorale per le Comunità di valle che, per il consigliere di opposizione, serve solo a controllare il territorio. L'estinzione dei mutui, inoltre per Borga, è un espediente per fare un po' di cassa, anche se questa operazione è costata 67 milioni di euro per avere in cambio nei prossimi tre anni una maggiore disponibilità finanziaria. Ma, ha concluso, tutto viene spostato al 2018, in attesa di una ripresa che, ha aggiunto, vedono solo "i giullari del chiacchierone fiorentino". Duro attacco di Borga, infine, alla campagna pubblicitaria di Cinformi. Offensiva nei confronti dei trentini che hanno perso il lavoro e, per il consigliere, piena di falsità e che va quindi ritirata.

Cia: sul piano sanitario stiamo arretrando.

Claudio Cia ha presentato alcuni ordini del giorno sulla sanità. In Trentino, questa la sua analisi, mancano 300 infermieri e Oss e questo penalizza la qualità dell'assistenza e, al tempo stesso, si è ridotta la guardia medica. Interventi che hanno impoverito il servizio sanitario. Inoltre, sono stati introdotti ticket sulle ricette e sulle visite specialistiche mentre le liste d'attesa sono aumentate. Gli odg riguardano i turni serali per la dialisi per permettere al paziente di andare a dormire e quindi recuperare lo stress che il trattamento comporta; le risonanze magnetiche aperte, indispensabili per i pazienti che soffrono di claustrofobia, ma che sono di proprietà di società private non convenzionate per questo servizio; la Tac del San Camillo, anche questa, non convenzionata per le visite al di fuori dei ricoveri nonostante le attese.

Rossi: vogliamo dare alle imprese trentine i mezzi per accettare la sfida della concorrenza.

Rossi, chiudendo la discussione generale, ha replicato affermando che con questo assestamento di immettono risorse per avviare investimenti sul medio periodo. Una scelta politica precisa per rendere più competitiva l'economia trentina e mantenere la coesione sociale. Su questo la banda larga è importantissima, secondo Rossi, perché potrà garantire l'equilibrio tra centro e periferia. Dove non c'è un'infrastrutturazione del territorio, ha ricordato il Presidente, e un'economia diffusa c'è lo spopolamento. "Su questo – ha affermato - Trentino, Alto Adige e Val d'Aosta hanno ottenuto storicamente ottimi risultati. E se chi ci ha preceduto avessero agito, in crisi ben più gravi, con l'ottica del breve periodo oggi non saremmo dove siamo". Rossi ha parlato anche della sfida della concorrenza. "In tanti - ha detto - parlano di mercato e poi si assiste continuamente a richieste di normative protettive che non sono allenanti per imprese come le nostre che hanno la necessità di confrontarsi fuori dal trentino e con le altre di fuori in Trentino. Noi dobbiano fornire i mezzi per le aziende per competere. Anche se - ha aggiunto -  dobbiamo usare al massimo le potenzialità normative per permettere alle aziende del territorio per esprimere al meglio la propria forza". L'assessore Gilmozzi, ha ricordato, ha firmato un protocollo con Bolzano per l'applicazione delle norme europee sui contratti e gli appalti, anche per aumentare la competenza delle nostre autonomie in questo campo.

Sulla banda larga, non si può dire, ha detto Rossi, che non va bene perché l'appalto sarà vinto da ditte di fuori provincia. Non ci sono in Trentino aziende in grado di competere per questo tipo di lavori e in termini giuridici non è possibile influire sui bandi per favorire subappaltatori locali. Si tratta di un'opera da 180 milioni di euro, ha concluso, che rappresenta un'occasione, anche di subappalto, per le nostre imprese. Si sta avviando una logica di rete che la Pat sosterrà anche attraverso il credito d'imposta. Sulla sanità, infine, Rossi ha detto che con questa manovra si cerca di mantenere in equilibrio il bilancio della sanità. "Siamo abituati al fatto – ha affermato - che la nostra Azienda abbia un bilancio in linea con quello della Pat. Questo ci ha consentito di avere un sistema sanitario dove i livelli aggiuntivi sono più alti delle regioni vicine. Dopo di che è ovvio che i nostri cittadini possano avvalersi dei servizi sanitari delle regioni vicine che, per le loro dimensioni, hanno una "potenza di fuoco" più grande".