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21/05/2015 - Documenti e Interventi

La Consulta prende atto della rinuncia della Provincia ai ricorsi per varie violazioni dell'autonomia

Con sei pronunce di estinzione di giudizi di legittimità costituzionale

La Consulta prende atto della rinuncia della Provincia ai ricorsi per varie violazioni dell'autonomia

In allegato i testi delle sentenze

​​​​​​​​​​La Corte costituzionale nei mesi di aprile e maggio ha adottato varie pronunce (nn. 46, 65, 68, 77, 79 e 82) di estinzione di giudizi di legittimità costituzionale in via principale promossi dalla Provincia. Ciò consegue alla decisione della Giunta provinciale di cui alla deliberazione 12 gennaio 2015, n. 10, ratificata dal Consiglio con deliberazione 3 febbraio 2015, n. 4, di rinunciare - in esecuzione degli accordi conclusi con lo Stato (dd. 15 ottobre 2014) in materia di finanza pubblica - ai ricorsi pendenti (n. 12) davanti alla Corte costituzionale per la declaratoria di illegittimità di atti legislativi statali.

Il contenzioso costituzionale, oggetto di rinuncia, riguardava principalmente la violazione delle competenze in materia di ordinamento ed autonomia finanziaria garantite dalle procedure paritetiche di cui agli articoli 103, 104 e 107 dello Statuto, nonché della disciplina riguardante le modalità del concorso della Provincia al conseguimento degli obiettivi di perequazione e solidarietà e alle misure di coordinamento della finanza pubblica.

Rileva, ai fini dell'inquadramento della rinuncia al contenzioso pendente, l'Accordo sottoscritto in data 15 ottobre 2014 tra Governo, Regione Trentino Alto Adige/Südtirol e Province autonome di Trento e di Bolzano, finalizzato a regolare i rapporti finanziari tra i predetti enti e a ricercare idonea soluzione a vari profili di criticità in un'ottica di salvaguardia delle prerogative dell'autonomia, assicurando responsabilmente il concorso al rispetto dei vincoli di finanza pubblica nazionale derivanti dall'appartenenza all'Unione Europea, tenendo anche conto del processo evolutivo della giurisprudenza costituzionale volto ad assecondare un rafforzamento delle prerogative statali con riguardo alla finanza pubblica con conseguente incertezza sugli esiti di alcune tipologie di violazioni. L'Accordo è stato recepito dalla legge 23 dicembre 2014, n. 190 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015)" (art. 1, commi 406-413), che ha modificato in più parti il Titolo VI dello Statuto speciale di autonomia ai sensi e per gli effetti dell'articolo 104 dello statuto stesso.

In particolare il punto 15 dell'Accordo di data 15 ottobre 2014 (allegato alla deliberazione della G. P.le n. 1790/2014) prevede che la Provincia autonoma di Trento si impegni a ritirare, per effetto dell'entrata in vigore delle disposizioni legislative che recepiscono l'accordo stesso, entro i successivi venti giorni, tutti i ricorsi contro lo Stato pendenti dinanzi alle diverse giurisdizioni relativi alle impugnative di leggi o di atti consequenziali in materia di finanza pubblica, promossi prima dello stesso accordo, o, comunque, a rinunciare anche successivamente agli effetti positivi, sia in termini di saldo netto da finanziare, che in termini di indebitamento netto, derivanti da pronunce di accoglimento.

Le pronunce sopra richiamate prendono atto della rinuncia della Provincia ai contenziosi pendenti accettata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con conseguente estinzione dei giudizi.

a cura di Gianna Morandi

ufficio legale – servizio legislativo Consiglio provinciale

Allegati
Pronuncia ritiro ricorso 1
pronuncia ritiro ricorso 2
pronuncia ritiro ricorso 3
pronuncia ritiro ricorso 4
pronuncia ritiro ricorso 5
pronuncia ritiro ricorso 6