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23/04/2015 - Dai Consiglieri e dai gruppi

Sì alle telecamere sugli autobus purché gli autisti diventino anche controllori

La risposta dell'assessore Gilmozzi a un'interrogazione del consigliere Giovanazzi

Sì alle telecamere sugli autobus purché gli autisti diventino anche controllori

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​​​Per garantire maggiore sicurezza ai conducenti e ai passeggeri, l'installazione di telecamere sui bus può costituire uno "strumento utile", purché ad esso si accompagni la graduale attivazione della nuova misura, prevista dalla legge finanziaria, della salita dalla porta anteriore in ambito urbano. Ciò evidentemente implica l'attribuzione all'autista, attraverso una ridefinizione contrattuale, anche del ruolo di controllore al momento della salita degli utenti sul mezzo pubblico.

È questa la risposta che l'assessore Gilmozzi ha dato a un'interrogazione presentata dal consigliere provinciale Nerio Giovanazzi in merito all'aumento degli episodi di violenza registrati da qualche tempo a questa parte sui mezzi pubblici e per sollecitare la Giunta ad occuparsene con interventi adeguati.

Gilmozzi ricorda che negli ultimi cinque anni i casi di aggressione ai danni del personale viaggiante che hanno comportato lesioni fisiche sono stati solo una decina.

L'assessore aggiunge che oltre alla libera circolazione sugli autobus delle forze dell'ordine anche in borghese, tutti gli autisti in servizio sono dotati di telefono aziendale per chiamate di emergenza agli agenti di pubblica sicurezza e possono strumenti di autodifesa come ad esempio gli spray adottati dai taxisti con gittata fino a 3 metri, che non siano armi e servano da difesa personale per "sottrarsi ad una minaccia o ad un'aggressione che ponga in pericolo la propria incolumità" (decreto ministeriale 103 del 12 maggio 2011).

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