Giornale OnLine

Giornale Online
04/03/2015 - In aula o in commissione

Le ultime 9 interrogazioni "ordinarie" discusse in aula nel pomeriggio. Domani le mozioni

Botta e risposta tra la Giunat e i consiglieri provinciali su vari argomenti di attualità

Le ultime 9 interrogazioni "ordinarie" discusse in aula nel pomeriggio. Domani le mozioni

Le ultime 9 interrogazioni 'ordinarie' discusse in aula nel pomeriggio. Domani le mozioni

​Sanità, viabilità, scuola. Numerose e varie le interrogazioni trattate nel pomeriggio in aula, di cui diamo breve conto qui di seguito. Il Consiglio provinciale passerà domani all'esame di altrettanti documenti di mozione. ​

Filippo Degasperi (5 Stelle)

SAV di Villalagarina:

Un esempio di spreco

di denaro pubblico

Filippo Degasperi ha spiegato che l'interrogazione nasce dalla segnalazione del trasferimento degli impianti del caseificio SAV di Villalagarina. Ristrutturato e rinnovato nel 2007 con finanziamento di 9 milioni di euro da parte della Pat, successivamente oggetto di altro intervento della Pat, che acquistò gli immobili nel 2009, il caseificio appare al centro di un'operazione a dir poco fallimentare e a tratti incomprensibile.  L'interrogazione chiede di chiarire la strategia degli investimenti realizzati e quale sarà il futuro dello stabilimento.

La risposta. Dallapiccola ha ripercorso le tappe del progetto già descritte da Degasperi, pur premettendo che la questione riguarda perlopiù il passato. Ammettendo tutti gli investimenti contestati dal consigliere, l'assessore ha specificato che molti interventi, come la fusione con Latte Trento e la ristrutturazione del compendio produttivo per dare impulso all'intero comparto, sono stati un tentativo anche per far fronte alla grave crisi che non lascia indenne nessun settore. Oggi il progetto contempla la ridefinizione delle finalità di questo come di altri immobili. Tuttavia, una collocazione remunerativa, visti i tempi, sarà di difficile realizzazione, ha ammesso Dallapiccola. Ben vengano comunque le richieste di utilizzo che saranno prese in considerazione tramite bando.

La replica. Degasperi, "al netto della crisi che appare come una giustificazione per tutti i mali", ha obiettato che i 9 milioni investiti inizialmente non hanno prodotto alcuni frutti: "un altro chiaro esempio di come i soldi pubblici vengano sprecati", ha concluso.

Maurizo Fugatti (Lega nord)

Il Liceo sociopsicopedagogio di Cles

in condizioni fatiscenti:

come risponde la Provincia

Presso il Liceo sociopsicopedagogico di Via Trento a Cles si deve fare lezione in giaccavento: la struttura sarebbe di fatto priva di adeguati isolamenti, ovvero di serramenti che consentano di evitare la dispersione del calore. Maurizio Fugatti ha denunciato nella propria interrogazione le problematiche di una struttura descritta come "vetusta ed obsoleta, oltre che priva delle adeguate vie di fuga in caso di incendio, con scale strette e inadeguate al flusso di studenti". Il quesito chiede conto della situazione dell'edificio (di proprietà privata), delle spese sostenute fin qui dalla Pat per l'affitto della struttura, oltre che di altri aspetti riguardanti gli interventi di ristrutturazione eseguiti. Infine, Fugatti chiede conto del progetto di realizzazione di una nuova struttura nell'area dell'ex conceria Dusini.

La risposta di Rossi. Il Presidente ha respinto la descrizione della struttura fatta dall'interrogante. La Provincia è intervenuta in diversi tempi per ristrutturare l'edificio, rivedendo l'impianto elettrico, il sistema antincendio, adeguando i servizi ai disabili, abbattendo le barriere architettoniche, adeguando gli spazi, provvedendo alla manutenzione della caldaia. In data 2010 è stata realizzata la verifica di messa a terra da parte di aziende certificate. Idem per gli adeguamenti alle norme antincendio e successive verifiche certificate. 3 milioni 503.000 euro sono stati spesi in canoni di locazione agli 11 proprietari che si sono nel tempo succeduti. Due consulenze sono state affidate, per lo studio e la predisposizione del documento preliminare alla progettazione per la realizzazione di una nuova struttura nell'area dell'ex conceria Dusini, costo complessivo lordo pari a 47.900 euro.

Rodolfo Borga (Civica)

Con quali criteri

vengono assegnate le risorse

destinate ai progetti d'integrazione degli stranieri

L'interrogazione di Rodolfo Borga fa riferimento a due progetti (ConosciMI e FORmazioneItaliano), costo complessivo 593.700 euro, finalizzati alla promozione del dialogo interculturale nel processo d'integrazione riguardante cittadini extracomunitari. Una buona parte di questi soldi verranno distribuiti con incarichi diretti, cioè senza alcun tipo di gara o confronto. Borga ha avanzato grossi dubbi circa l'utilità di queste iniziative (specie in un momento di grave contrazione delle risorse del bilancio provinciale), oltre che perplessità sull'assenza di criteri nella scelta dei soggetti cui andranno gran parte dei finanziamenti messi a disposizione con i progetti in questione.

La risposta di Rossi. Quella dei progetti descritti dal consigliere Borga è una modalità di finanziamento che deriva da fondi europei, per i cittadini di paesi terzi e per le politiche di integrazione universalmente adottate, che vedono l'utilizzo di fondi stanziati ad hoc. Si tratta di progetti di promozione del dialogo interculturale che prevedono il coinvolgimento della società ospitante utilizzando anche strumenti di comunicazione e realizzando iniziative sul territorio orientate al rispetto, alla solidarietà e ai valori umani. I criteri di scelta sono quelli previsti dall'apposito vademecum europeo costituito da 76 pagine e reperibile online. Da pag. 5 a pag. 15 il documento citato riporta le modalità di individuazione dei soggetti affidatari dei servizi e dei contratti cosiddetti "sottosoglia", ovvero attivabili senza necessità di ricorrere a bandi.

La replica. Borga ha manifestato nuovamente le proprie perplessità per brochure, cartellonistica e spot televisivi "per convincere i trentini che l'interculturalità sia una grande ricchezza". Dietro questi progetti, ha aggiunto, c'è un business poco chiaro, sul quale speculano molte persone e che poco concorrono alla realizzazione degli obiettivi che si pongono.

Chiara Avanzo (Patt)

Sull'ospedale di Borgo Valsugana

quali le tempistiche

del risanamento strutturale e organizzativo

Lo stato di preoccupazione della popolazione della Valsugana e Tesino circa l'ospedale san Lorenzo di Borgo, sta al centro dell'interrogazione della consigliera Chiara Avanzo. In particolare, sussiterebbero ancora diversi dubbi sulle tempistiche dell'annunciato risanamento della struttura e sulla prospettata riorganizzazione dei reparti, di cui la consigliera chiede conto.

La risposta. Borgonovo Re ha chiarito, con riferimento all'attività chirurgica di eccellenza, di aver adottato le soglie minime lo scorso dicembre: abbiamo un inizio di mappatura che a giugno sarà a regime con la prenotazione unica a Cup. Ogni ospedale avrà una propria dotazione di prestazioni, Borgo colecistectomia, chirurgia erniaria, chirurgia venosa e nella dimensione ortopedico-traumatologia di eccellenza Borgo sarà presente sull'attività per la spalla (con implementazione di un professionista) e piede. Su fisioterapia già si è provveduto a completare l'organico. Quanto ai servizi di ostetricia territoriale ed ambulatorio ginecologico, è confermato che gli interventi di piccola chirurgia saranno garantiti (anche se non c'è ancora un dettaglio riferito alle date). Infine, quanto ai lavori di risanamento, l'intervento di ampliamento è suddiviso in più fasi. I primi 4 lotti hanno riguardato il riadattamento delle aree disponibili, ora il quinto lotto prevede un nuovo edificio con un collegamento interrato con l'edificio principale. Sono state realizzate la pensilina per l'accesso alla dialisi, la copertura della rampa dell'autorimessa, il nuovo parcheggio. Quanto alla ristrutturazione e l'ampliamento dell'edificio principale (l'impegno è di 15,3 milioni + 1 per l'adeguamento antisismico) siamo in corso di valutazione del progetto, ha aggiunto. Ottenuti i nulla osta si procederà con il bando. L'erogazione del finanziamento è prevista per il triennio 2018-2020.

La replica: Avanzo ha ringraziato per la chiarezza e per l'indicazione di tempistiche certe. Tuttavia si è detta un po' perplessa per i tempi lunghi previsti per la ristrutturazione, soprattutto per un'opera all'attenzione da anni.

Filippo Degasperi (5 Stelle)

Società Arcese

altro esempio

di spreco di denaro pubblico

Filippo Degasperi parte da lontano per descrivere l'annosa vicenda legata ai finanziamenti concessi dalla Provincia alla società Arcese. A Mori non è sorto nessuno scarto intermodale e la società in questione ha via via ridotto la propria dotazione di personale, nonostante l'impegno a mantenere i livelli occupazionali. Il quesito del consigliere Degasperi riguarda la capacità di verifica degli obiettivi raggiunti e le eventuali contromisure in caso di inadempienza.

La risposta di Rossi: Il Presidente ha ripercorso le tappe degli stanziamenti, partendo dagli importi di acquisto dell'area. Il progetto, per diversi motivi è stato stravolto e attualmente si sta valutando il riutilizzo della zona con destinazione "servizi e attrezzature". Le sanzioni sono quelle di mancato rispetto dei vincoli, mentre per i canoni di leaseback la società è ad oggi in regola. Il ruolo di controllo di Trentino Sviluppo procede sempre con cadenza annuale e dall'ultimo bilancio si registra una tenuta, affiancata ad una riduzione dei margini. La situazione dell'azienda è scuramente più difficile anche perché tale è la situazione del settore del trasporto in generale. Arcese ha attivato dal 2010 un programma di ammortizzatori sociali che è tutt'ora attentamente monitorato. Il gruppo Arcese ha beneficiato di 18, 6 milioni di leaseback.

La replica. Il dato di fatto è che Arcese ha ridotto il personale, ha osservato Degasperi e lo scalo per il trasporto intermodale non esiste, quindi 18,6 milioni di euro destinati allo sviluppo intermodale non sono di fatto serviti allo scopo. "Non si può pensare ad uno scalo intermodale nel 2009 e tre anni dopo scoprire che il progetto non si farà: la cosa è preoccupante in termini di prospettiva", ha concluso il consigliere dei 5 Stelle.

Maurizio Fugatti (Lega nord)

Sull'ospedale di Borgo Valsugana

e sulla capillarità

di mammografia

Torna sull'ospedale di Borgo Valsugana Maurizio Fugatti che chiede conto della promessa di potenziamento del servizio di ostetricia e ginecologia, dei presunti tagli alla struttura e soprattutto dell'annosa questione di mammografia.

La risposta di Borgonovo Re ha richiamato gli elementi già illustrati nella risposta fornita alla consigliera Avanzo (vedi sopra). "Sulla mammografia, l'ordine del giorno approvato dal Consiglio provinciale nel mese di settembre, non salvava la mammografia territoriale, bensì garantiva la maggior capillarità possibile e la capillarità fa riferimento ai due punti di prestazione di Trento e Rovereto", ha detto Borgonovo Re. Il servizio riesce ad organizzare le richieste che pervengono nel mantenimento di un livello di screening consolidato negli anni. Per il resto, non ci saranno i tagli alle strutture periferiche sui quali il consigliere interroga nel proprio documento.

La replica. Il consigliere Fugatti si è espresso duramente sul "travisamento" della capillarità del servizio di mammografia: il Consiglio discusse per un paio d'ore sull'argomento approvando all'unanimità un ordine del giorno ed oggi ci viene detto che avevamo capito tutti male. Capillarità significa Trento e Rovereto? Quest'aula non vale niente, ha concluso, se le mozioni vengono costantemente disattese e veniamo presi in giro.

Gianfranco Zanon (Progetto Trentino)

Sull'ospedale di Cles

privo di un reparto

di anestesia efficiente

Il piano sanitario ospedaliero trentino è di elefantiaca gestazione: i tempi di stesura lunghissimi e la mancanza di chiarezza della sua evoluzione comportano grande incertezza e disagio sul territorio e tra la popolazione. Una situazione che si riscontra anche a Cles, dove manca un'unità operativa di anestesia. L'assessora è al corrente della situazione? C'è l'intenzione di porvi rimedio? Quando è previsto il concorso per la copertura del posto di primario? Questi i quesiti posti dal consigliere di Progetto Trentino.

La risposta di Borgonovo Re: Il primario è andato in pensione il primo marzo ed attualmente è in atto il meccanismo della sostituzione attraverso l'adozione di contratti a tempo determinato, in attesa di attivare il concorso. Siamo consapevoli della situazione e del fatto che Cles abbia negli anni sviluppato una competenza nel campo anestesiologico legato all'epidurale, un'esperienza che non si intende perdere, ha chiarito l'assessora. Naturalmente la fase concorsuale non può essere anticipata alla vacanza del posto, ma si provvederà a breve, secondo i percorsi di rito, ha rassicurato. Non siamo, tuttavia in una situazione senza regole, senza criteri e strategie rispetto al sistema ospedaliero, si è difesa l'assessora. Il piano di miglioramento ha definito i percorsi di razionalizzazione della rete ospedaliera e l'elencazione delle funzioni presenti e prossime. Tuttavia, Borgonovo Re ha ammesso di comprendere bene che questo tema è fortemente sensibile e molto delicato, ma ha rassicurato che si fa del proprio meglio per dare le migliori risposte in termini di tempi e risorse.

La replica. Qui non si dice che mancano i criteri, ma è chiaro che quanto vissuto nell'ultimo anno racconta un po' di confusione e "tira e molla" circa le scelte definitive.

Massimo Fasanelli (Misto)

Sulla viabilità

tra Rovereto e Trento

all'altezza di Volano e Calliano

Un'interrogazione, quella del consigliere Fasanelli, che riprende le problematiche del tratto di strada tra Trento e Rovereto, nell'attraversamento della frazione di sant'Ilario, di Volano e Calliano. I dati riferiscono che il tratto in questione è il quinto per numero di transito di veicoli, con una media di 30.000 al giorno. Quelli in oggetto sono gli unici paesi del Trentino tagliati a metà da una statale, aspetto che coinvolge problemi collegati all'inquinamento dell'aria, oltre che alla pericolosità dell'area. Qual è l'ipotesi progettuale per risolvere il problema?

La risposta. Rossi ha ricordato alcuni dei costi individuati per alcune soluzioni progettuali di quest'area, costi che vanno dai 56 milioni di euro per il tratto fino a Volano, ai 95 milioni di euro del tratto fino a Calliano​. Si tratta di soluzioni, ha detto Rossi con tutta franchezza, che nell'attuale congiuntura economica e nelle logiche di priorità, non si possono prevedere a breve termine.

La replica. Non posso essere soddisfatto, ha ammesso Fasanelli, sia perché rappresento quella zona del territorio, sia perché quella zona non mi sembra debba essere considerata meno prioritaria rispetto ad altre, proprio in considerazione dell'altissima densità di traffico che la interessa.

Nerio Giovanazzi (AT)

Sul degrado del

centro congressi Panorama

di Sardagna

Il centro congressi Panorama di Sardagna giace in uno stato di abbandono e degrado. Un vero peccato, a detta del consigliere di Amministrare il Trentino che chiede alla Giunta se non ritenga doveroso intervenire e se non reputi opportuno stabilire al più presto una destinazione per la struttura.

La risposta di Rossi. Le valutazioni finora fatte dalla Giunta sono quelle di una destinazione a fini socio assistenziali legati ad esigenze di residenzialità, ha precisato il Presidente. La situazione dal punto di vista dell'integrità dell'immobile non è così compromessa, ha aggiunto. Questo tipo di destinazione, comunque, non è ancora stata formalizzata, ma lo sarà a breve, previe valutazioni del caso con il comune di Trento e naturalmente con gli imprenditori che a differenza della Provincia fanno anche valutazioni di opportunità economica.

La replica. Non può intervenire sempre e solo il pubblico, ha osservato Giovanazzi. Quell'immobile deve essere aperto anche ad un progetto più ampio, non solo di tipo socio assistenziale, ha aggiunto, nell'ambito di una visione di riqualificazione dell'area del Bondone nella sua interezza.

 

​