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26/03/2015 - In aula o in commissione

Approvato in aula il disegno di legge della Giunta sulla programmazione sanitaria e sociale

In Consiglio provinciale con 21 voti a favore, 8 di astrensione e due contrari

Approvato in aula il disegno di legge della Giunta sulla programmazione sanitaria e sociale

Approvato in aula il disegno di legge della Giunta sulla programmazione sanitaria e sociale

​Un accordo sugli emendamenti tra Giunta e Minoranze raggiunto nella serata di ieri, che ha previsto il ritiro di gran parte delle modifiche e l'intesa su altre, ha favorito una veloce approvazione, questa mattina in Consiglio provinciale, del disegno di legge 56 che disciplina la programmazione sanitaria e socio-sanitaria provinciale. Il testo è stato licenziato con 21 sì, 9 astensioni e 2 voti contrari (Bezzi e Fugatti).

I lavori sono stati quindi interrotti per dare corso all'incontro dei Capigruppo chiamati a concordare come procedere nell'ordine del giorno che prevede a questo punto l'esame del disegno di legge di riordino della dirigenza e organizzazione della Provincia.

Nel corso della seduta antimeridiana è stato completato l'esame degli ultimi otto articoli del provvedimento, cui sono seguite le dichiarazioni di voto dei consiglieri Viola, Civettini, Fugatti, Passamani, Degasperi, Borga, Cia e l'intervento dell'assessora Borgonovo Re.

Walter Viola ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto, prima in commissione e poi in aula: "è stato un buon lavoro", ha detto, "che ha visto un'attiva partecipazione di tutti e una reale disponibilità dell'assessore. Il testo che esce da quest'aula è migliore, grazie al lavoro di tutti".

Claudio Civettini ha definito questa "una piccola riforma, ma assolutamente insufficiente, per una serie di motivi". Tuttavia all'articolo 8bis, ha aggiunto, "quanto meno è stato introdotto un tentativo di ridurre le diseguaglianze".

L'assessora Borgonovo Re ha osservato che questo testo "ci consegna adesso la delicata responsabilità di lavorare per la stesura del Piano della Salute. Ora abbiamo l'impalcatura, sulla quale costruire politiche dense di contenuti per il futuro": a partire dal primo aprile prossimo, quando partirà il percorso di partecipazione, che prevede la raccolta delle osservazioni/proposte/valutazioni/suggerimenti e l'avvio dei tavoli territoriali.

Maurizio Fugatti ha espresso preoccupazione per il contenuto di questo disegno di legge, in ordine a quelli che saranno il futuro del servizio sanitario e socio-sanitario della nostra Provincia. Il timore è che ci si omologhi alla razionalizzazione della spesa pubblica, cancellando ad esempio i servizi nelle periferie: "vigileremo", ha assicurato.

Gianpiero Passamani ha anticipato il voto favorevole al disegno di legge, sottolineando l'ottimo lavoro svolto in Commissione e il contributo dato dal proprio gruppo alla scrittura di queste norme, "con senso di responsabilità verso un provvedimento importante e strategico per questa terra che va riempito di contenuti in tempi brevi".

Filippo Degasperi ha ribadito che il disegno di legge presenta quanto meno la volontà di cambiare approccio rispetto al decennio passato: un aspetto positivo. Tuttavia permangono alcuni aspetti critici: tra questi, il coinvolgimento nel porcesso partecipativo delle associazioni e dei soggetti che vivono sul sociale (che hanno dunque degli interessi), piuttosto che degli utenti finali.

Rodolfo Borga ha motivato così l'annunciata astensione sua e del gruppo: "un disegno di legge che fa tesoro di alcune modifiche migliorative ricevute in quest'aula, che va dato atto sono state accolte con disponibilità dall'assessora": un percorso positivo, l'ha definito Borga, che giustifica la non contrarietà. "Se qualche mese fa l'imperativo era tagliare, oggi c'è l'impegno di valutare fino in fondo se sia possibile importare in Trentino un modello organizzativo di regione di montagna".

Claudio Cia ha riaffermato la preoccupazione che questa legge sia "una cornice, con la presunzione di racchiudere un quadro di cui però non siamo in grado di vedere i dettagli".