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18/12/2014 - In aula o in commissione

Finanziaria, si sta chiudendo la discussione degli odg

Dopo una trattativa approvato l'odg sul punto nascite di Cavalese

Finanziaria, si sta chiudendo la discussione degli odg

Finanziaria, si sta chiudendo la discussione degli odg

La Lavis nella Cavit senza far pegare i debiti ai soci della Vallagarina. Sì, all'odg Fugatti.

Nel pomeriggio i lavori sono ripresi con l'odg di Fugatti (Lega) sulla Cantina Lavis. Obietto: che nel caso di una fusione tra Cavit e Lavis non ci siano ripercussioni di tipo finanziario per le altre cantine che appartengono al Consorzio Lavis. Mori, Vivallis, Isera e Avio conferiscono più del 50% alla Cavit e, ha detto Fugatti, il timore è che sia Cavit a dover pagare i debiti di Lavis. La crisi di Avio, ha ricordato, è stata superata dai soci, senza aiuti della Pat. Dando un buon esempio di cooperativismo.

Mellarini ha espresso parere favorevole all'odg. Però, ha detto, non è vero che la Pat non sia stata attenta a Cantina sociale di Avio anche se va dato atto dell'impegno di tutti i soci della coop. Un buon esempio, ha detto l'assessore, ma la Pat e la Promocoop hanno dato una mano. Per la Lavis e Cembra, ribadendo che la qualità del prodotto non è stata intaccata dalla crisi, ad oggi non c'è alcuna scelta per portarla nella Cavit. Ma le 5 realtà della Vallagarina e le altre non dovranno essere interessate dalla situazione debitoria, che non dovrà incidere né su patrimonio né sul liquidato. L'eventuale fusione, ha concluso Mellarini, non porterà danno alle altre associate.

Giovanazzi ha detto che quando si è parlato di inglobare Lavis in Cavit di aver fatto lo stesso ragionamento di Fugatti pensando anche alla Toblino. Ma il dispositivo dell'Odg, secondo il consigliere di AT, è all'acqua di rose. Per la Lavis, ha ricordato, c'è stato anche lo stimolo delle istituzioni nelle scelte mega della coop. Il consigliere ha evidenziato anche le tensioni interne alla maggioranza che hanno portato alla soluzione Cavit. Anche Fasanelli ha condiviso l'odg. Bezzi (FI) ha detto: mi sono stufato con i salvataggi delle coop. State attenti con la Lavis. Tonina (UpT), invece, ha detto che non si miraviglierebbe che ci potesse essere la solidarietà di altre cantine in una fusione con Cavit. "Questo fa parte dello spirito cooperativo – ha detto -. Per questo non condivido la posizione della Giunta. Lo dico per difendere uno dei principi portanti della cooperazione. Anche a livello nazionale il sistema trentino ha aiutato a risolvere problemi del credito coop. I problemi oggi sono di Lavis ma domani possono essere di altre". Detomas (Ual) ha affermato che spesso la cooperazione è vittima di un attacco ideologico. "Invece, - ha affermato -  la cooperazione è di tutti anche se può essere criticata. Le rurali stanno tenendo in piedi il credito, dove le banche nazionali si sono ritirate. Attenzione perché c'è un approccio irresponsabile che sta facendo strame di un elemento fondamentale della nostra Autonomia. In alcuni momenti si deve trovare un'unità perché siamo una comunità".

Zeni (PD) ha detto le coop sono imprese e quindi devono agire come tali, pur riconoscendo il loro valore sociale. Ma qui in discussione c'è il rapporto tra Pat e il modello della viticoltura. Eventuali interventi di sostegno che devono essere subordinati a seri piani economici sulla sostenibilità delle misure. Il problema, ha detto il consigliere Pd, è quando dai i soldi per tirare avanti qualcosa che va a morire. Si parla di una delle tre cantine più grandi del Trentino e quindi si apre una questione politica sul modello. Quindi  la fusione con Cavit va inserita è in questo disegno di un nuovo modello della viticoltura.

Voto: 28 sì, un astenuto.

Qualificare gli inseganti Clil, si all'odg Bottamedi.

Sì all'odg di Manuela Bottamedi sugli insegnanti Clil. Obiettivo: definire il profilo professionale degli insegnanti Clil; istituire un albo dei docenti Clil; sostenerle esperienze Clil al sostegno e al coordinamento di un docente tutor; creare una piattaforma Iprase le esperienze; monitorare le esperienze; favorire i soggiorni all'estero dei docenti Clil. Quindi, l'odg mira a qualificare questo sistema che viene praticato dal 60% delle scuole trentine.

Il parere della Giunta è stato favorevole, con la modifica dei punti due e tre, del dispositivo. Giovanazzi ha attaccato la consigliera affermando che un anno fa sarebbe opposta all'inserimento del Clil nel programma elettorale 5 Stelle e ha chiesto se è ancora contraria al finanziamento delle scuole private. Manuela Bottamedi ha ribattuto affermando di non essere mai stata contraria al Clil. Il problema è che oggi è scuola che vai Clil che trovi. E quindi ci sono livelli alti e in altri casi meno.

Il voto: 18 sì, 6 no. 4 astenuti.

Giovani e alcool, sì all'odg sempre di Manuela Bottamedi.

Sempre di Manuela Bottamedi l'odg su giovani e alcool. L'odg mira alla promozione, sui fondi della sanità e della scuola, capillari progetti di informazione, formazione ed educazione nelle scuole per contrastare l'abuso di alcool. C'è bisogno di un ulteriore sforzo, ha detto la consigliere, perché sono ancora poche le scuole e i professori che hanno avviato corsi antialcool. Intanto, si diffonde il bringe drinking e quindi vanno inaspriti i prezzi e aumentando le sanzioni per chi vende alcool ai minorenni. Inoltre, l'odg impegna la Giunta ad attuare la legge 10 del 2010. Borga ha consigliato alla consigliera Bottamedi di votare l'odg che mitra a togliere contributi al centro sociale Bruno che promuovono con manifestazioni pubbliche l'uso di droga. Il consigliere della Civica ha detto che basta fare un giro a Trento, amministrata dal centro sinistra, per osservare i resti delle notti di gozzoviglie.

Favorevole la Giunta, con l'introduzione di un emendamento per riconoscere quanto la Pat sta già facendo. Per Giovanazzi, contro l'alcool, vanno potenziate le politiche per la famiglia. Bezzi ha condiviso solo la proposta di inasprire le sanzioni per chi vende alcool ai minorenni. Civico (Pd) ha detto di condividere l'obiettivo dell'odg ma quando si parla di minori non si deve cadere nel tranello del bere poco e bere bene. Degasperi, dichiarando l'astensione, ha preso atto che per applicare le leggi c'è bisogno degli odg. Come nel caso della legge Salvaterra. E' bene che i minorenni si astengano dal bere. Nella replica Manuela Bottamendi ha detto che non è un odg proibizionista, ma che intende promuovere la qualità del bere.

 Il voto: la premessa ha ricevuto 22 sì, 10 astenuti, il primo punto 20 sì, 10 astenuti; il secondo: 22 sì, 10 astenuti; il terzo: 20 sì, 12 no; il quarto: 22 sì, 6 astenuti.

Sanità, una migliore programmazione per i privati. No all'odg Giovannazzi.

L'odg di Giovanazzi aveva l'obiettivo di impegnare la Giunta a rivedere le modalità di finanziamento del sistema sanitario. Sanità trentina che costa più di quelle delle regioni vicine, che dovrebbe aprirsi ai privati, che è caratterizzata da un forte esodo di pazienti e non di qualità eccelsa. Il dispositivo chiedeva di garantire la programmazione almeno triennale per la sanità privata; di riformulare la contabilizzazione dei pazienti di fuori provincia; di confermare un tavolo di confronto con i privati e garantire un progetto di sviluppo che consenta una programmazione degli investimenti. Giovanazzi, ha ricordato che questo odg si richiama ad uno già approvato. Se la Pat, ha detto, non farà provvedimenti ad Arco una struttura chiuderà e ci saranno licenziamenti, a fronte di 12 milioni di investimenti.

L'assessore Borgonovo Re, ha detto che, in attuazione dell'odg 2014, è stato costituito il tavolo lavoro con i privati  dal quale è scaturita un'intesa che prevede una programmazione triennale e la compartecipazione dei professionisti ai dipartimenti dell'Apss, perché le strutture diagnostiche private appartengono al servizio sanitario Pat. L'intesa prevede la permanenza del tavolo di confronto per verificare l'iter del protocollo. Per questo la Giunta ha dato parere negativo all'odg. Viola, appoggiando la proposta Giovanazzi, ha detto che è la prima volta che la Giunta dice no ad un odg che dice di stare già applicando. Giovanazzi ha risposto all'assessore ha detto no solo perché è stato fatto dall'opposizione. Se la Giunta non interverrà davvero il consigliere ha detto che scenderà in piazza, a fianco del Comune, se la struttura di Arco dovesse chiudere.

Il voto: 16 no, 11 sì, 2 astenuti.

Più impegno contro l'amianto, sì all'odg Giovanazzi.

Ancora di Giovanazzi l'odg che impegna la giunta a ottimizzare le risorse per togliere l'amianto. A intensificare gli interventi. Il consigliere ha detto che bisogna sapere quanto è stato davvero impiegato degli stanziamenti di 500 mila euro nel 2012 e di un milione e mezzo per il 2013 – 2014.

La Giunta ha dato parere favorevole.

Il voto: 31 sì.

Loppio – Busa, via all'iter nel 2015. Bocciato l'odg Giovanazzi.

Altro odg di Giovanazzi quello sul collegamento Loppio – Busa. L'obiettivo è di impegnare la Giunta a fare il possibile affinché, già nel 2015, si dia il via all'inizio delle procedure per i lavori. L'assessore Gilmozzi ha ricordato che la seconda fase di gara e l'aggiudicazione si farà nel 2015. Poi si dovrà fare il progetto esecutivo e si è previsto di iniziare i lavori nel 2017. Non posso smentirmi. Quindi, la proposta è di dire che si farà il possibile di anticipare il più possibile i lavori. La nostra programmazione prevede il 2017. L'assessore ha detto. Civettini ha detto che Gilmozzi aveva risposto a un'interrogazione dicendo che si sarebbe partiti nel 2015. Alla fine nel 2017 si metterà lì una pala guardando alle elezioni 2018. Bezzi, appoggiando l'odg, ha detto che la strada, dopo 40 anni va fatta. Pieno appoggio anche da parte di Fugatti alla proposta Giovanazzi. Anche Viola ha dichiarato il voto favorevole, affermando che su quest'opera è come la tela di Penelope. Si sta aspettando quello che non arriva mai. S'è visto di tutto, tranne il progetto esecutivo. Degasperi, ha detto che il programma di 5 Stelle è contro il collegamento, e quindi "con rammarico" ha detto no all'odg. Giovanazzi ha detto che Gilmozzi su questo è testardo, promette e smentisce.

Il voto: 17 no, 11 sì, 2 astenuti.

Dopo una trattativa, passano due punti dell'odg Fugatti sul punto nascita di Cavalese.

L'odg di Fugatti mirava ad impegnare la Giunta a nominare il primario del Punto nascita di Cavalese. Un ruolo che oggi è coperto a scavalco del primario del Santa Chiara. E di impiegare le risorse previste in bilancio per tutelare i punti nascita periferici.

L'assessora Borgonovo Re ha detto che la Giunta ha licenziato una delibera che rinvia al completamento di un'analisi approfondita che riguarda le funzioni ostetriche e ginecologiche che porterà ad un'unica decisione. Fino a quel momento, ha aggiunto, l'anticipazione di una decisione scollegato dal contesto non è possibile. Quindi, il parere della Giunta era negativo. Bezzi ha detto che la Giunta non ha ancora una visione chiara della sanità e che l'assessora conferma di essere la "Signora No". Almeno, ha chiesto, si garantiscano le nomine dei primari. De Godenz (UpT) ha detto: "speravo in una risposta un po' diversa, C'è un primario fino 31 dicembre ma era opportuno andare avanti con un primario esperto a Cavalese. Si chiede è di garantire il servizio che oggi non è garantito. Fino a settembre, ha aggiunto, con Trento, Cavalese aveva un più, ora c'è un crollo totale, un disorientamento, come quello che è avvenuto a Tione. La periferia si sta staccando dalla città". L'Upt ha appoggiato l'odg. Lozzer (Patt) ha espresso il sì all'odg a Fugatti perché interpreta la volontà del territorio. Serve un primario, ha detto, bisogna coprire questo periodo e intanto le mamme vanno a Trento o a Bolzano. Detomas (Ual) ha detto che il tema del primario di ostetricia è un problema che anticipa una decisione che è già stata presa. "Se non si procede alla nomina dei primari – ha affermato il consigliere ladino - è evidente che il destino di questi punti nascita è segnato. Prima ancora di razionalizzazione e risparmi bisogna affrontare questi temi con la politica: si sta aprendo un preoccupantissimo divario tra città e periferie. Questa è la terra di Bruno Kessler che con la sua politica è riuscito a coniugare lo sviluppo delle valli con l'asta dell'Adige.Si potrebbe chiedere al primario di rimanere al suo posto, una soluzione di buon senso è opportuna".

L'assessora ha chiesto una sospensione e dopo una trattativa di una quindicina di minuti la seduta è ripresa. E' stata trovata un'intersa su un emendamento al punto uno spiegato dall'assessora. L'emendamento dice che il Consiglio impegna giunta per assicurare la continuità del servizio con una figura professionale di livello primariale fino all'assetto complessivo dei punti nascita. Rimane il no della Giunta al punto due dell'odg. Prima della vitazione è intervenuto Simoni (PT) affermando che il problema di fondo è il ruolo che si assegna alla periferia, è il tema delle pari dignità dei territori. "Se si guardano solo i numeri – ha affermato - la periferia sarà sempre penalizzata". Fugatti ha chiuso ringraziando l'assessore per la disponibilità. Però l'auspicio è che passi anche il punto due perché vanno tutelati i punti nascita, non solo quello di Cavalese.

La premessa all'odg ha avuto 28 sì, 3 astenuti; il punto uno: sì unanime; il punto due: 21 no, 11 sì.

Sì all'odg Maestri per ovviare le carenze di personale nel comparto autonomie locali.

L'odg di Lucia Maestri che ha l'obiettivo di impegnare la giunta a un'analisi organizzativa delle carenze di personale del comparto delle autonomie locali all'interno delle strutture provinciali, compresa la figura del coadiutore amministrativo. E di assumere a tempo determinato personale se emergano carenze che condizionano lo svolgimento delle funzioni Pat nel settore autonomie locali.

Dopo il parere positivo della Giunta l'odg è stato votato con 21 sì, un astenuti, 10 no.

Tecnico della prevenzione nell'ambiente di lavoro. Sì all'odg Zeni.

L'odg di Zeni mira ad impegnare la Giunta ad istituire la specifica figura professionale di tecnico della prevenzione nell'ambiente nel luogo di lavoro. Una qualifica che si ottiene con una laurea triennale dove, paradossalmente, gli ispettori ambientali trentini insegnano. Il non riconoscimento di tecnico della prevenzione dell'ambiente, ha ricordato Zeni, comporta delle limitazioni importanti nelle occasioni di lavoro. La giunta ha dato parere favorevole. Anche Giovanazzi ha sottolineato la contraddizione degli ispettori forestali trentini che insegnano a studenti che, ottenuta, la laurea ottengono una qualifica superiore alla loro.

L'odg voto: 29 sì, 2 astenuti.

Proroga dei contratti co.co.co. nei musei e enti strumentali. Si all'odg Bottamedi.

L'odg di Manuela Bottamedi, Lorenzo Baratter, Lucia Maestri, Giampiero Passamani, sulla riduzione del numero dei co.co.co. Una delibera che tocca 16 collaboratori del Mart il cui contratto co.co.co scade a fine mese. Il Muse ha 150 collaboratori, ha ricordato, che non potranno entrare nella pianta organica ormai chiusa. Il numero esatto dei collaboratori degli enti strumentali Pat che non avranno il rinnovo del contratto non è ancora noto. La consigliera chiede la possibilità di prorogare i contratti e una verifica di come procedere per la coperture lavorative tendendo conto dell'esperienza maturata.

Parere positivo della Giunta e l'odg è stato condiviso, ha detto Lucia Maestri, da tutta la commissione cultura.

Il voto: 22 si, 2 no e 8 astenuti.

Sì unanime all'odg Fugatti – Zanon sulle rendite catastali delle attività produttive e degli alberghi.

L'odg di Fugatti impegna la Giunta ad aprire un confronto con l'Agenzia delle entrate per la definizione della rendita delle strutture produttive industriali, riguardo ai macchinari. L'assessore Daldoss ha dato parere favorevole con un emendamento Zanon che rinvia alla commissione dei 12 la possibilità di intervenire sui redditi catastali. Allargando l'intervento alla ristrutturazione degli alberghi che portano alla rivalutazione catastale delle strutture, con aumenti Imu anche del 50%. In termini concreti da un minimo di 30 mila euro a un massimo di 60 mila. Vuol dire, ha detto Zanon di PT, che pagherebbero un mutuo di un milione e l'affitto. Tra l'altro l'Imu sulle ristrutturazioni va allo Stato e la Pat fa solo da esattore. Bezzi ha detto che la rendita catastale degli alberghi è fuori dalla situazione che stiamo vivendo. Tra l'altro nelle altre aree di Italia, che non hanno un sistema tavolare, le rendite sono minime. Quindi, bene portare la competenza nella Pat. Sì all'odg anche di Passamani, perché va a favore del settore turistico.

Il voto: 32 i sì.