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20/12/2014 - In aula o in commissione

Bilancio 2015, no al centro commerciale di Lavis

Consiglio provinciale alle prese con gli articoli dal 21 al 64 e gli emendamenti

Bilancio 2015, no al centro commerciale di Lavis

Questa mattina il Consiglio provinciale ha proseguito l'esame degli articoli della legge finanziaria 2015 e dei relativi emendamenti​ concordati ieri sera dalla Giunta con le minoranze.

Estinzione dei mutui dei comuni, manovra per incrementare i piccoli lavori.

Sull'articolo 21, estinzione anticipata dei mutui dei comuni, Borga (Civica Trentina) è intervenuto affermando che questa manovra serve solo a fare un po' di cassa ma aumenta il volume del debito. L'assessore Daldoss ha specificato che l'operazione ha la finalità di incrementare gli investimenti in un momento di difficoltà delle piccole imprese. Zanon (PT) ha detto che ci possono essere risparmi ma non sufficienti.

L'articolo è stato approvato con 23 sì, 6 no e 4 contrari.

Critiche sul dietrofront su medici e dirigenti.

Sul 23, sul contenimento della spesa, Cia è intervenuto perché l'articolo parla anche del comparto sanitario. Anche su questo, ha detto, la Giunta sembra in stato confusionale, uno stop and go sui medici e la sanità vorrebbe sapere de l'assessora Borgonovo Re è stata commissariata dal Presidente. Sulla dirigenza è intervenuto Simoni, mentre Fasanelli ha condiviso il ripensamento sui medici. 24 sì, 4 contrari, 4 astenuti.

Invalidi, niente incompatibilità tra assegno integrativo e assegno di cura.

Approvato l'emendamento di Rossi che toglie l'incompatibilità tra assegno integrativo e quello di cura. Sull'articolo 35, gli interventi sugli invalidi civili, ciechi e sordomuti, Viola (PT) ha spiegato il suo emendamento che mirava ad attenuare l'applicazione dell'Icef per gli invalidi. Anche Fugatti (Lega) ha ricordato che è stata abrogata l'incompatibilità tra l'assegno di cura e quello integrativo; l'Icef viene collegato alla menomazione fisica. Rossi ha ricordato che stiamo parlando di assegni integrativi di quanto stabilisce la legge nazionale. La sovrapposizione con l'assegno di cura obbliga l'introduzione dell'Icef. Con le associazioni, ha detto inoltre, c'è una sostanziale condivisione.

Lavori pubblici, per la minoranza aziende locali sempre svantaggiate.

Sul 38 Fasanelli (Misto) ha presentato un emendamento per favorire le aziende trentine, introducendo elenchi di forniture e servizi, nelle gare a massimo ribasso. Questo perché le nostre ditte sono svantaggiate perché sono più piccole e offrono maggiore qualità.

Sull'articolo 40, modifiche sulla legge sui lavori pubblici, Fugatti è intervenuto spiegare l'emendamento, approvato, che mira restringere il numero delle aziende da invitare le gare per lavori urgenti, come chiesto dagli artigiani.

Sul 42, contenimento del costo dei lavori pubblici, Simoni ha proposto un emendamento, bocciato, in linea con il parere dell'Ance: no al meccanismo che riduce l'utile delle aziende dell'8% nella gare d'appalto Una norma, ha detto, che va contro le imprese. Fasanelli sulla stessa linea, bocciato anche il suo emendamento, il quale ha ricordato che i ribassi del 20% vengono recuperati, spesso, con varianti che alzano il costo dei lavori.  Giovanazzi e Zanon hanno appoggiato la posizione di Simoni.

Trasporti, accolti tre emendamenti dell'opposizione. Niente aumenti di multa per chi ha dimenticato l'abbonamento a casa.

Sull'articolo 45, che modifica parte della legge sui trasporti, accolti all'unanimità un emendamento di Fasanelli, uno di Borga e tre emendamenti di Fugatti (Lega). Il primo di Fugatti dispone la salita dalla porta anteriore sui bus per tutte le corse in servizio urbano, fatta eccezione per quelle che si svolgono nelle ore di punta (e non solo per quelle in orario serale e nei giorni festivi). Fugatti è intervenuto per spiegare anche l'altro suo emendamento che, nella legge provinciale sui trasporti del 1993, demanda a linee guida di Giunta che adottino indicazioni sui requisiti tecnici dei soggetti privati sub affidatari del servizio di trasporto. "Sì" infine ad un terzo emendamento di Fugatti perché la Provincia prenda accordi con le forze dell'ordine per la vigilanza sul corretto comportamento egli utenti del servizio trasporto. Via libera anche all'emendamento di Fasanelli che evita l'aumento della multa a carico delle persone che al momento del controllo risulta che abbiano dimenticato a casa il tesserino che consente l'utilizzo del servizio di trasporto pubblico. Civettini è intervenuto per richiamare la Giunta ad una corretta gestione degli appalti in questo settore. Sì anche ad un emendamento di Borga che prevede un ulteriore aumento delle sanzioni comminate per irregolarità dei documenti di viaggio. Fugatti ha osservato con soddisfazione che anche il Pd ha votato a favore della presenza delle forze dell'ordine sugli autobus della Trentino Trasporti.

Sull'articolo 48 che modifica la legge provinciale sugli appalti, da segnalare l'approvazione a pieni voti di un emendamento presentato fuori termine da Borga, che istituisce un fondo destinato alla concessione di contributi ai comuni per l'installazione di impianti di videosorveglianza con uno stanziamento di 1 milione di euro.

Protezione civile, sì al codice di autoregolamentazione per evitare conflitti di interesse.

Sull'articolo 51 che modifica la legge sulla protezione civile, Borga (Ct) ha dichiarato che il problema sollevato da Civico esiste e che non può riguardare in astratto soltanto le figure apicali. Non si tratta di escludere che un professionista o un imprenditore non possa fare il vigile del fuoco, ma che siano esclusi i conflitti di interesse quando si partecipa alle gare.

Civico (Pd) ha detto che l'emendamento condiviso con l'assessore Mellarini va nella direzione auspicata da Borga. Il risultato del percorso fatto da quando è stato evidenziato il tema è equilibrato, coinvolge tutta la protezione civile e ci ha permesso di condividere anche con i vigili del fuoco volontari di lavorare nel senso di darsi un codice di autoregolamentazione che chiarisca le modalità di comportamento per evitare non tanto un'incompatibilità teorica ma situazioni concrete di questo tipo. "Abbiamo chiesto che in questo percorso ci diamo un tempo di sei mesi entro cui l'assessore relazionerà alla Commissione consiliare competente. La protezione civile può solo avere giovamento da norme che garantiscano correttezza e trasparenza". La novità introdotta dall'emendamento Civico-Mellarini e approvato dall'aula, consiste nel fatto che tutte le strutture della protezione civile, compresi i vigili del fuoco, adottino propri codici etici di autoregolamentazione in cui si definiscano le modalità per evitare potenziali conflitti di interesse in capo ai componenti, con riferimento alle attività o valutazioni che siano direttamente e immediatamente correlate con specifici interessi del componente. Si prevede inoltre che questi codici di autoregolamentazione siano adottati entro sei mesi dalla data di entrata in vigore di questa legge.

L'assessore Mellarini ha ricordato che l'emendamento è stato concordato con il consiglio direttivo della federazione dei vvff volontari che voleva già dotarsi di un codice di autoregolamentazione. Codice che comunque riguarderà tutti i soggetti della protezione civile e non solo il corpo dei vigili del fuoco volontari. "Alla Commissione consiliare – ha concluso Mellarini – riferiremo anche sui nuovi criteri per la ristrutturazione delle caserme soprattutto perché vi possano lavorare anche le donne e i giovani. Sull'emendamento sono intervenuti anche Fugatti (favorevole) e Civettini (astenuto). Accolto infine all'unanimità un emendamento di Giovanazzi che introduce contributi ai Comuni per ricoveri provvisori di persone che hanno subito calamità.

Piano trilingue, Rossi "apre" alle alternative a tedesco e inglese.

L'articolo 54 apre il capo della finanziaria dedicato a scuola, istruzione, ricerca, Simoni ha espresso la condivisione di Progetto Trentino in merito al'obiettivo dell'apprendimento delle lingue, garantendo però alle famiglie la possibilità di scegliere sia pur in maniera limitata. Con un emendamento Pt propone una garanzia per l'occupazione dei docenti che alla luce delle disposizioni adottate in questi giorni rischiano il posto di lavoro. Borga e Viola hanno stigmatizzato il "no" della Giunta ai loro emendamenti che chiedevano solo di sottoporre il piano per il trilinguismo al parere della Commissione consiliare competente, per valutare come il provvedimento viene portato all'esecutività. Il presidente Rossi ha preso allora la parola per chiedere all'aula di votare a favore di questi due emendamenti, poi approvati all'unanimità. Quanto al piano trilingue Rossi ha che questo è un cambiamento in aggiunta e non in sottrazione. Il presidente ha ricordato infatti che nella finanziaria vi è anche una norma che consente agli istituti che ne fanno richiesta di introdurre lingue alternative al tedesco e all'inglese previa consultazione delle famiglie. "Si garantisce quindi la continuità dell'offerta didattica esistente e non vi sono rischi per gli insegnanti di lingue straniere diverse dal tedesco e all'inglese. Ovvio che negli istituti linguistici dev'esservi una grande varietà di scelta ai quali gli studenti interessati potranno rivolgersi".

Borga ha chiesto e ottenuto di far proprio un emendamento che era stato ritirato da Bottamedi (Patt) per assicurare l'insegnamento di lingue straniere diverse da quella tedesca e inglese se tale insegnamento sia già previsto dall'offerta scolastica. Apprezzando l'apertura di Rossi, Viola (Pt) è intervenuto per ricordare che la lingua più parlata al mondo è lo spagnolo. Bottamedi ha ricordato di aver ritirato il proprio emendamento rilevato da Borga solo perché pleonastico rispetto a quanto già previsto dall'articolo. Per questo ha preannunciato di voler votare contro il suo stesso emendamento. Giovanazzi di At ha fatto riascoltare all'aula la registrazione dell'intervento con cui nel dicembre 2013 Bottamedi dichiarava l'opposto di quanto appena da lei espresso. Dopo che Borga ha deciso di rinunciare per fair play a far proprio l'emendamento ritirato da Bottamedi, la proposta della esponente del Patt è stata rilevata da Giovanazzi e poi respinta dall'aula.

No al centro commerciale di Lavis (con voto segreto).

Sull'articolo 57 relativo al commercio, Bezzi (FI) ha fatto proprio un emendamento proposto e poi ritirato da Baratter (Patt) per derogare alla legge provinciale del settore, a sostegno del progetto di centro commerciale a Lavis. Secondo il presidente Rossi l'iniziativa è fuori dell'accordo raggiunto ieri con le opposizioni sugli emendamenti da ritirare e da condividere. Fugatti ha evidenziato la spaccatura della maggioranza e nello stesso Patt su questa proposta (Kaswalder ha preannunciato il proprio voto contrario all'emendamento di Baratter). Borga ha motivato il proprio no all'emendamento per le inaccettabili "minacce" rivolte dal capogruppo del Patt alla Comunità di valle se non delibererà a sostegno del progetto di centro commerciale.

Sull'articolo 62, che modifica la legge provinciale sul lavoro, Fugatti ha dichiarato che l'emendamento da lui presentato e concordato con il presidente Rossi, vuole evitare che a percepire l'assegno di disoccupazione siano anche i lavoratori immigrati ritornati nel loro Paese d'origine. L'emendamento, approvato all'unanimità, stabilisce che la Giunta preveda modalità di erogazione del reddito di attivazione e del reddito di continuità che favoriscano il mantenimento della presenza sul territorio. Bezzi ha aggiunta che questo non è razzismo, perché non si obbligano le persone a rimanere qui, ma se la Provincia aiuta queste persone è giusto che esse condividano la vita di questo territorio. E Civico (Pd) ha ribadito che l'emendamento non è razzista anche perché sostenuto dalla maggioranza.

Via l'Icef come criterio di accesso al Progettone.

Sull'articolo 63, l'aula ha accolto un emendamento di Fugatti riguardante il Progettone, in cui si prevede che il requisito Icef, che – ha ricordato l'esponente della Lega – avremmo preferito eliminare", sia valutato solo ai fini della selezione e non del criterio di accesso, "altrimenti si penalizzerebbero i trentini". In appoggio all'emendamento è intervenuto anche Bezzi.

Cave, ridotta la percentuale di estrazione.

Sull'articolo 64 Fasanelli ha ricordato di essersi reso interprete con un emendamento, che l'aula ha però respinto, per introdurre un potere di vigilanza della Provincia sull'operato dei Comuni relativamente allo sfruttamento delle cave. Simoni ha detto di ritirare un suo emendamento e di appoggiarne uno di Passamani (Upt), che riduce la percentuale di materiale estratto annualmente, in riferimento alla quale è possibile per il Comune dichiarare la decadenza della concessione.