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20/12/2014 - In aula o in commissione

Bilancio 2015, via libera alla tassa di soggiorno

Consiglio provinciale, concluso l'esame degli articoli e degli emendamenti

Bilancio 2015, via libera alla tassa di soggiorno

Bilancio 2015, via libera alla tassa di soggiorno

Il Consiglio provinciale ha concluso l'esame dell'articolato della legge finanziaria. Sono iniziate ora le dichiarazioni di voto. Atteso nel pomeriggio il voto conclusivo cui seguirà la discussione del punto aggiuntivo all'ordine del giorno che prevede l'esame di un ricorso della Giunta davanti alla Corte costituzionale.

La tassa di soggiorno è legge

Con la votazione dell'articolo 65 si introduce la tassa di soggiorno, uno dei nodi contro i quali le minoranze si sono battute fino all'ultimo e uno degli articoli sui quali ci si è maggiormente soffermati, nonostante la mediazione raggiunta. Nel pacchetto degli emendamenti accolti dalla Giunta una modifica di Bezzi che prevede l'esclusione dalla tassa degli alloggi privati per uso turistico. Sì anche all'emendamento di Viola che prevede che la Giunta stabilisca la quota di finanziamenti assegnati dalla provincia alle apt e ai consorzi di pro loco non provenienti da imposta di soggiorno da destinare all'informazione e all'accoglienza turistica. La Giunta, come preannunciato ha poi emendato il testo prevedendo che il regolamento di attuazione possa stabilire un numero massimo di notti consecutive di soggiorno (comunque non inferiore a 10) per le quali è dovuta l'imposta.

Walter Viola ha dichiarato di apprezzare il metodo adottato attraverso un maggior coinvolgimento degli operatori e ha presentato il proprio emendamento, condiviso dalla Giunta, che per il riconoscimento delle aziende di promozione turistica, si prevede che un atto organizzativo interno al cda stabilisca le modalità di individuazione da parte delle categorie economiche dei propri rappresentanti all'interno dell'organo rappresentativo.

Secondo Giacomo Bezzi in Trentino potevamo permetterci di non introdurre questa tassa visto che c'è nel resto d'Italia, risparmiando invece sulla ricerca che non ha prodotto spin off utile per questa terra. Questa tassa non piace agli operatori del turismo anche perché prima bisognava creare la card dei servizi in tutto il territorio provinciale e poi prevedere questo balzello. 

"Questo è un passaggio importante, una grande opportunità per noi e il turismo trentino, a patto che la tassa sia sostanziata da contenuti, ovvero da servizi sul territorio", ha detto Pietro De Godenz, che si è detto però contrario all'emendamento Bezzi che esclude dalla tassa le case di affitto private. 

Contrario Gianfranco Zanon: ci vuole uno sforzo maggiore da parte della provincia nel cercare di unificare dei prodotti turistici "unici" per il Trentino. Peccato per un mio emendamento, non raccolto dalla Giunta, si è rammaricato il consigliere di progetto Trentino, sulla riduzione dell'Irap per le aziende turistiche. 

Filippo Degasperi ha motivato il suo no all'imposta sulla base della specifica situazione italiana e ancora più trentina, "che non ha nessuna motivazione di "copiare quanto fatto, perdipiù male, all'esterno. Sono convinto che c'erano delle alternative, con un piccolo sforzo un'intesa la si poteva trovare", ha aggiunto il consigliere pentastellato che ha detto che l'assenza di tassa di soggiorno poteva essere uno slogan distintivo del nostro turismo. 

"Voi che siete dei "tassisti" ha detto provocatoriamente Claudio Civettini, "finirete per tassare anche le piste ciclabili": per quanto ci riguarda la tassa di soggiorno è un ladrocinio dal punto di vista fiscale e la osteggeremo fino in fondo" ha concluso, sollevando anche la questione dei camper che stazionano in maniera permanente o saltuaria al di fuori dei campeggi. 

Contrario anche Massimo Fasanelli che ha presentato un emendamento soppressivo: è vero che questa tassa la dovrebbe pagare il cliente, ma è evidente che alla fine ricadrà sugli operatori turistici. Diverso l'approccio di Marino Simoni: il ragionamento deve essere legato ai servizi e non sarà questa tassa, se sostanziata appunto da contenuti di qualità, ad allontanare i turisti, ha detto. Naturalmente con il coinvolgimento degli operatori e la responsabilizzazione dei territori nella costruzione di un pacchetto di servizi di qualità ed appetibili". 

Molto simili le considerazioni di Giuseppe Detomas che ha osservato come sarà strategica la comunicazione e l'informazione su questa tassa, che non tocca la tariffa dell'albergo, ma che ha un controvalore in termini di contenuti di qualità, con un ruolo positivo e attivo dell'operatore turistico nella programmazione e nella costruzione del servizio. 

Contrario nel modo più assoluto alla tassa, nonostante l'accoglimento dell'emendamento del collega Bezzi (che prevede l'esclusione delle case private) Maurizio Fugatti.

Accolti all'articolo 69 due emendamenti di Maurizio Fugatti sulle procedure semplificate per le trasformazioni del bosco volte al ripristino di aree prative e pascolive.

All'articolo 70 sono intervenuti i consiglieri Marino Simoni e Nerio Giovanazzi che hanno illustrato l'emendamento soppressivo sulla questione degli indennizzi per investimento da ungulati (ridotti i risarcimenti nel bilancio dalla Provincia).

 L'articolo 71 di modifica alla legge sull'energia, è stato approvato dopo gli interventi dei consiglieri Civettini e Bezzi contrari all'articolo e alla tassa sui pellet introdotta da Renzi "e che noi potevamo contrastare".

Edilizia abitativa, accolte alcune modifiche delle minoranze

Sull'articolo 72, in materia di edilizia abitativa, è intervenuto Walter Viola che ha ottenuto l'approvazione di una modifica che prevede il parere della commissione competente per l delibera che stabilisce i criteri e modalità di attuazione del fondo garanzia per le locazioni.

Sì anche a due emendamenti del consigliere Maurizio Fugatti, che ai fini delle graduatorie di edilizia abitativa pubblica, favoriscono i genitori separati o divorziati e le famiglie trentine rispetto a quelle con minor tempo di residenzialità

Bocciata la modifica proposta da Rodolfo Borga di costituzione di un fondo per la concessione di contributi in conto capitale nella misura massimo del 40%, per il recupero del patrimonio edilizio esistente: una norma a costo zero e di riqualificazione e sostegno alle imprese, con un moltiplicatore 1 a 4: "con tutta franchezza non comprendo le ragioni del no, che mi sembrano del tutto ideologiche", ha osservato.

Accolti al successivo articolo 73, sempre in materia di edilizia abitativa agevolata, altri due emendamenti delle minoranze: una modifica di Giovanazzi stabilisce che lo spostamento temporaneo di residenza per documentati motivi lavorativi o di studio fino ad un massimo di 24 mesi non costituisce violazione del vincolo di occupazione dell'alloggio per i beneficiari di agevolazioni; l'altro emendamento di Simoni integra l'articolo 73 in linea con le aspettative di chi oggi non ha una garanzia per l'accesso al credito nell'acquisto della prima abitazione, attraverso un finanziamento di 500.000 euro.

Respinto un documento di Fasanelli che toglieva la possibilità di eventuale cumulo di contributi per le cooperative edilizie, come avviene per i semplici cittadini.

Telecamere di videosorveglianza, impianto antifurto, risorse aggiuntive per il progetto Muoversi: sì ad alcuni emendamenti dell'opposizione

Bocciati, successivamente gli emendamenti all'articolo 74 di Rodolfo Borga che prevedevano un taglio alle riserve destinate agli immigrati di Cinformi (di 300.000 euro) e di 50.000 euro all'Accademia della Montagna "che non ha bisogno di un direttore, avendo già un valido presidente". Accolto invece il documento dello stesso Borga che prevede un milione di euro di contributi ai comuni per l'installazione di telecamere di video sorveglianza e 500.000 euro di contributi ai privati per l'installazione di impianti antifurto. Ritirato perché già recepito nei contenuti, l'emendamento sottoscritto anche dal collega Gianfranco Zanon, che prevede 500.000 euro per gli investimenti nel settore faunistico e forestale (in particolare per la realizzazione di impianti ittiologici a fini riproduttivi).

Maurizio Fugatti ha mantenuto solo uno dei suoi emendamenti, che è stato accolto, che aggiunge 500.000 euro di risorse sul progetto "Muoversi", dedicato agli invalidi. Disco verde anche per un documento di Nerio Giovanazzi che aggiunge risorse dirette allo sbarrieramento dei luoghi pubblici.

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