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20/12/2014 - In aula o in commissione

Oggi il voto in aula sulla finanziaria

Consiglio provinciale, raggiunta l’intesa su un pacchetto di correttivi al testo

Oggi il voto in aula sulla finanziaria

Emendamento “riparatore” dopo il sì per errore ad un testo che azzerava l’addizionale Irpef

Oggi il voto in aula sulla finanziaria

​I lavori sulla manovra finanziaria e di bilancio Pat per il 2015 sono stati sospesi alle 23.45  e riprenderanno domattina alle 8.30. Di fatto l'esame del ddl 51/XV si è fermato già alle 19.30, in seguito a un imprevisto accaduto durante l'esame dell'articolo 15: per un malinteso, i consiglieri di maggioranza hanno approvato un emendamento aggiuntivo di Degasperi (5 Stelle), che dispone l'azzeramento dell'addizionale regionale sull'Irpef  e farebbe così venir meno circa 89 milioni di euro dalle casse della Provincia. Si sono registrate solo due astensioni, dei consiglieri Bezzi e Ossanna. A questo punto è stato necessario un lungo approfondimento tecnico e una trattativa con il fronte di minoranza, per trovare una via d'uscita. Si è infine concordato che con il favore dei capigruppo si ammetterà  un emendamento "riparatore", in grado di cancellare la norma approvata per errore. Le opposizioni hanno ottenuto però che con questo passaggio venga votata anche una ulteriore modifica del regime fiscale, con sgravi ulteriori per categorie economicamente disagiate.

Si riparte dunque domattina da questo punto, con la prospettiva di chiudere rapidamente, vista l'intesa maturata tra il presidente Rossi e le minoranze anche riguardo ai duemila emendamenti in campo sul disegno di legge finanziaria provinciale. I presentatori li ritireranno in larghissima parte, in cambio dell'approvazione di alcuni, che verranno depositati domattina d'intesa tra i due schieramenti consiliari.

Alcune note di dettaglio.

Art. 8 (poteri dei Comuni in materia di Imis).

Approvati con voto unanime due emendamenti di Massimo Fasanelli concordati con l'assessore Daldoss: prevedono che le esenzioni sull'Imis per i parenti vengano estese anche agli affini di 1° grado, nonché la restituzione dell'Imis versata qualora un terreno edificabile venga trasformato dal Comune in agricolo.

Art. 9 (riscossione dell'Imis e modelli precompilati).

E' intervenuto Luca Zeni, definendo coraggiosa la scelta dell'amministrazione provinciale – con il contributo tecnico dell'Ordine dei commercialisti - di far carico all'ente pubblico e non al cittadino dell'onere di compilare correttamente i moduli per il pagamento dell'Imis.

Gianfranco Zanon ha detto che questa norma, con la previsione dei modelli precompilati Imis, può dare un ottimo servizio ai contribuenti.

Sono stati approvati un emendamento che compendia due specificazioni della norma, di Zeni stesso e di Nerio Giovanazzi, e un em. Degasperi-Borga e altri.

Art. 14 (detrazioni ed esenzioni Imis).

Massimo Fasanelli ha proposto l'aggravio dell'Imis a carico dei locali pubblici dotati di videpoker e affini. L'assessore Daldoss ha replicato che l'Imis grava sul proprietario dell'immobile, che non può essere chiamato a rispondere dell'utilizzo effettuato dall'affittuario.

Accolto invece l'emendamento di Mario Tonina per elevare la detrazione da 550  a 1.000 euro sull'Imis imposta sui fabbricati strumentali delle attività agricole, misura che punta a beneficiare in particolare la zootecnia.

Art. 15 (agevolazioni Irap).

Il presidente Rossi ha preso la parola per rivendicare che si sta facendo uno sforzo "più che straordinario" per alleviare il carico fiscale sulle imprese.  Ha poi offerto un dato eloquente: se la Pat applicasse al massimo delle aliquote tutte le tasse e imposte di sua competenza, il gettito fiscale sarebbe pari a 686 milioni di euro, invece dei 353 milioni che la manovra finanziaria predisposta dalla Giunta prevede in realtà di introitare. C'è dunque uno sgravio fortissimo, anche a favore delle famiglie. E con il meccanismo del credito d'imposta scomputabile dall'imposta dovuta, si potrà fare un altro passo concreto in soccorso alle aziende.

Gianfranco Zanon ha criticato l'essenza stessa di un'imposta come l'Irap,. E' stato respinto un emendamento Degasperi per aggravare l'imposta a carico di banche e assicurazioni.