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19/12/2014 - In aula o in commissione

Finanziaria, approvati tre articoli. Via all'Imis

Iniziata la discussione sull'articolato. Niente accordo sugli emendamenti. Si va in notturna

Finanziaria, approvati tre articoli. Via all'Imis

Fallito il tentativo di compromesso tra maggioranza e minoranze per ridurre gli emendamenti alla legge finanziaria 2015, il presidente Dorigatti ha annunciato che "degli oltre 2000 emendamenti presentati, 81 non sono ammissibili, alcuni perché non correttamente formulati, altri perché mancanti di copertura finanziaria.

Sono quindi 81 su 2000 gli emendamenti fin'ora rimossi. Per questo Fugatti (Lega) ha chiesto un ampliamento dei tempi di intervento concessi alle minoranze, e di prolungare i lavori dell'aula "anche sabato, domenica, lunedì e martedì". Il presidente Dorigatti ha risposto rinviando alla riunione dei capigruppo prevista alle 13.00, quando si decideranno i tempi ben sapendo che i lavori si potranno protrarre anche nella notte. Dorigatti ha poi avviato l'esame dell'articolo 1 e dei 21 emendamenti alla norma presentati dalle opposizioni (Fugatti, Borga e Bezzi che aveva precisato di sottoscrivere anche tutti gli emendamenti del capogruppo della Lega).

E' nata l'Imis, imposta immobiliare semplice.

L'articolo 1, istituzione dell'Imis (Imposta immobiliare semplice) che unifica Imu e Tasi, è stato approvato con 22 sì, 4 no (Viola e Simoni di Pt, Giovanazzi di At, e Degasperi di M5s) e 7 astenuti (Bezzi di FI, Borga, Cia e Civettini di Ct, Zanon di Pt e Fugatti della Lega), dopo che l'aula aveva respinto tutti e 21 gli emendamenti presentati solo da consiglieri dell'opposizione (Fugatti, Bezzi, Borga e Giovanazzi).

Fugatti (Lega) ha aperto gli interventi domandando perché se si trovano i soldi per i dirigenti e per i medici non si possono trovare anche per evitare l'aggravio dei ticket sanitari. Bezzi (FI) ha lamentato gli scarsi risultati prodotti dai 25 milioni di euro investiti nella ricerca senza che ciò produca nulla in termini di spin off, e ha poi chiesto trasparenza dei bilanci delle società partecipate. "Serve razionalizzazione", ha detto.

"Presidente Ugo, basta tasse", tuona Bezzi.

L'articolo 2, riguardante i soggetti tenuti a pagare l'Imis e sull'applicazione del tributo, è stato approvato con 22 sì, 9 astenuti e 2 contrari (Giovanazzi di At e Degasperi del M5s), dopo la bocciatura dei 66 emendamenti presentati soprattutto da Giovanazzi (At). Nelle dichiarazioni di voto Bezzi (FI) ha tuonato rivolto a Rossi "presidente Ugo, basta tasse, perché già oggi metà degli alberghi non pagano i mutui". Civettini (Ct), dopo essersi complimentato con l'assessore Mellarini insignito del titolo di cavaliere, ha protestato contro la tassa di soggiorno, "voluta dalla Giunta solo per fare cassa".

Rossi e Dorigatti votano per sbaglio contro l'articolo 3, approvato anche con i "sì" di Fugatti e Bezzi.

L'articolo 3, "soggetto attivo", sempre sull'Imis, è stato approvato con 23 sì (tra i quali, per sbaglio, anche di Fugatti e Bezzi), 2 no (espressi anche qui per errore dai presidenti Rossi e Dorigatti) e 7 astenuti (gli altri consiglieri di minoranza), dopo la bocciatura dei 28 emendamenti delle opposizioni e gli interventi di Bezzi e Fugatti. Visti gli errori compiuti dai presidenti e dai due esponenti dell'opposizione, Fugatti ha chiesto a Dorigatti di segnalare ai consiglieri il momento in cui dai voti sugli emendamenti si passa a quello sull'articolo. "Se in aprile o maggio – ha avvertito il consigliere della Lega – le imprese trentine perderanno il bando per il servizio di trasporto, decine e decine di persone perderanno il posto di lavoro".

Articolo 4 non ancora votato, troppi gli emendamenti.

L'articolo 4, "soggetto passivo", che disciplina altri aspetti dell'Imis, sarà votato alla ripresa dei lavori dopo le 14.00 perché l'aula non è arrivata ad esaurire gli oltre 80 emendamenti dell'opposizione. Fugatti (Lega) ha lamentato che vi sono lavoratori stranieri che dopo aver soggiornato in Trentino, percepiscono l'indennità di disoccupazione anche dopo il loro rientro nei Paesi di provenienza. Indennità che a suo avviso andrebbe elargita cache e non con bonifico. Fasanelli del Gruppo misto, ha detto di aver presentato 36 emendamenti per agevolare l'applicazione e l'interpretazione della legge finanziaria.

Sui tempi in aula decidono i capigruppo.

Alle 13.00 Dorigatti ha sospeso la seduta e convocato i capigruppo sia per decidere l'ordine del giorno del 14 e 15 gennaio, quando l'aula dovrà tra l'altro eleggere il nuovo vicepresidente del Consiglio provinciale, sia per definire dei tempi di discussione della finanziaria. E' comunque molto probabile che i lavori proseguiranno nella notte.