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17/12/2014 - In aula o in commissione

Finanziaria, sta per finire la discussione generale

Rossi: ricordiamo le piccole vittime della strage in Pakistan

Finanziaria, sta per finire la discussione generale

La seduta si è aperta con l'invito del Presidente della Provincia a ricordate i bambini uccisi nell'attentato terroristico in Pakistan. "Vi invito a farlo – ha detto Rossi – anche come assessore  all'istruzione". Il Presidente del Consiglio, Dorigatti ha chiamato i consiglieri a un minuto di silenzio in memoria delle piccole vittime.

Mattia Civico: la buona politica non è quella dei "piazeroti".

Il consigliere del Pd ha detto che la maggioranza deve attivare la buona politica: una politica, cioè, che rompe con i piazeroti e piazeroni. Che rompe, dunque, con i poteri. Buona politica è quella che accoglie la sussidiarietà e che vede i nostri confini non solo come una gabbia dorata, di un Trentino che coltiva un sogno europeo e non un passato che non c'è più. "Mi chiedo - ha detto Civico - se nella finanziaria si vede la buona politica. La intravvedo, ha detto, ma ci vuole più coraggio".

Sul tema della conoscenza e della ricerca. C'è un'Università che si impone, ha ricordato, centri di ricerca che hanno reso fertile e vivace la nostra terra. Su questo la finanziaria ha tenuto il punto. Negli anni '60 Kessler, ha ricordato, percorreva le nostre valli a parlare di Università, spiegava a gente povera costretta a emigrare, le ricadute che ci sarebbero state. Anche se ci sarebbero state cose più immediate da fare. Così come oggi non è facile, ma necessario, oggi spiegare il perché di certi investimenti, le ragioni di chi studia i neuroni a specchio o la bioinformatica. La scelta del trilinguismo, ha continuato il consigliere del Pd, è condivisibile ma ci si deve chiedere se dopo 10 anni di studio gli studenti dominano più lingue. Civico ha citato su questo "Lettere ad una professoressa" di don Milani che spingeva decisamente alla conoscenza delle lingue.

Sulla famiglia ha aggiunto che quest'ultima ha bisogno di spazi e di tempi quindi il tempo scuola va ampliato e avviato già al prossimo anno.

Le certificazione delle competenze è uno strumento che non va sottovalutato perché riconosce che le conoscenze acquisite nelle esperienza vengano riconosciute. Reddito di garanzia, di attivazione, Progettone vanno raccordati con esperienze di cittadinanza attiva, perché non ci possiamo permettere persone che stiano ferme. Ma queste esperienze vanno inserite nella certificazione delle nuove competenze.

Sulla capacità di cambiare, la maggioranza ha avuto un andamento a corrente alternata, ha detto.

Sui ticket sanitari non è possibile non pensare al principio di equità. I sacrifici non possono pesare su chi fa già fatica. C'è un ceto medio esposto ai marosi della crisi, fissare semplicemente una soglia di reddito non è sufficiente. La salute è solo in minima parte erogazioni sanitarie, per l'85% sono riferibili agli stili di vita e all'organizzazione sociale. Bene, quindi, il piano della salute e bene il percorso partecipativo avviato dall'assessora Borgonovo Re. Su Protonterapia Civico ha detto che la struttura non sarebbe sostenibile senza apertura ai rapporti vicini, Veneto, Bolzano e Innsbruck. Sulla medicina territoriale va avviata una riflessione per attribuirle il massimo della responsabilità possibile. Il consigliere del Pd, su questo argomento, si è augurato infine anche un rasserenamento del clima con i medici.

Avere una sede dell'Ocse, ha aggiunto Civico, è importante e bene ha fatto la Giunta a confermare l'investimento su questa struttura. Non ci possiamo più permettere di ignorare la presenza di questa sede. A Bruxelles ci conoscono anche per questo. Dovremmo anche andare orgogliosi per il nostro modello di accoglienza. Troppo spesso non riusciamo a fare un collegamento che i sopravvissuti ai naufragi sono quelli che poi abbiamo a Marco o nelle altre parti del Trentino. Dobbiamo saper raccontare cosa stiamo facendo in questi ambiti. Perché non pensare a forme di affido familiari per i profughi.

Dal punto di vista politico, ha detto il consigliere, non è vero che destra e sinistra non esistono più, non basta la buona amministrazione. Essere di centro sinistra autonomista è mettere in cima l'equità, sviluppo – innovazione e coesione sociale.

Zanon: troppa fretta per le fusioni dei comuni.

Il consigliere di PT è partito dallo stop ai ticket. Per la prima volta, ha detto, c'è finalmente una sintonia tra Rossi e l'assessora. C'è attenzione all'Isee nazionale, ma per la riduzione degli affitti la Giunta disse che non si poteva prendere in considerazione la legge Renzi perché si sarebbe svilita l'Autonomia. Una contraddizione, insomma. Sull'intesa con Roma, Rossi ha detto di condividere l'emendamento del Governo e il subemendamento porterebbe alla modifica dello Statuto. Il dubbio è che questo non finisca per mettere in crisi il nostro sistema. Una finanziaria che si avvicina al giro di boa del 2018 con un Trentino in crisi. Crisi dovuta anche dell'assistenzialismo, anche nei confronti delle imprese, a un bilancio della Pat appesantito da un 70% di spesa corrente. Alle imprese è stata versata una liquidità di 800 milioni, sembrava la strada giusta, ma che non ha avuto gli effetti previsti per l'edilizia e l'occupazione. Su sanità e welfare la sfida è di trovare risorse per mantenere i livelli dei servizi. Gli amministrativi nell'Azienda sanitaria sono il doppio rispetto a Lombardia o Veneto, quindi ci sono spazi sui quali lavorare. Servono interventi per rilanciare l'occupazione e il credito. Soprattutto sull'edilizia e il turismo.

Nel turismo sono stati investiti 48 milioni di euro per la promozione, ma nonostante la tassa di soggiorno nel 2016 ci troviamo con una riduzione di 10 milioni di euro su questo capitolo. Sempre sulla tassa di soggiorno secondo Zanon c'è il rischio che ricada sugli albergatori. Non capisco, ha aggiunto, perché le associazioni si siano calmate su questa vicenda. Invece, secondo Zanon, serve un solo marchio Trentino. Sembra un bilancio ragionieristico, con tanti dati ma senza idee.

Dubbi sul percorso della fusioni dei comuni; i recenti referendum hanno dimostrato che c'è troppa fretta e non si può intervenire col taglio del 10% dei comuni e il taglio del budget.

Quindi, Zanon ha ribadito il no alla tassa di soggiorno e il no ai ticket e sì invece alla Regione.

Degasperi: tunnel del Brennero. Fabris dice no al raddoppio a Trento. 

Il consigliere di 5 Stelle ha condiviso la posizione di Viola sull'Euregio. C'è un dovere di collaborazione con i territori vicini, dal Tirolo alla Carinzia alla Baviera, ma il problema dell'Euregio, ha detto, è che la si vuole connotare politicamente; le si vuole assegnare un ruolo di riferimento a modelli politici del passato. Il Land Tirolo per il Trentino non è stato un modello autonomistico. Tutt'altro. Al punto che nel 1848, 46 mila trentini chiesero di essere annessi al Lombardo Veneto. Quindi se si vuole costruire una collaborazione bisogna depurare questa istituzione dalle connotazioni politiche. Poi il consiglieri ha fatto cenno alla vicenda del tunnel del Brennero. In un incontro, sul tunnel del Brennero a Dolcè, il commissario Fabris ha detto che Trento è la zona più difficile per quest'opera per la presenza di anarchici e perché c'è stato Curcio, ma la cosa importante è che si sta pensando di non fare il raddoppio. Tra l'altro si doveva fare un cunicolo esplorativo a Trento e non se ne sa ancora nulla. Speriamo che non facciano passare 300 treni al giorno per il centro.

Borga: senza ideali c'è solo gestione del potere e clientelismo.

Riferendosi all'intervento Civico il consigliere della Civica ha detto che destra e sinistra sono termini obsoleti ma non sono venute meno le differenze ideali: differenze che passano tra comunitari e i liberal. Tra chi si sente appartenente a una comunità della quale hanno fatto prima di loro i padri e i nonni e chi ha una visione universalista. Ma ora, ha aggiunto, stiamo assistendo al fatto che ciò che conta nella gestione pubblica è governare. E per ottenere questo tutto è lecito. La gestione del potere puro e semplice significa clientele. "Se si dice che tutto è indistinto – ha concluso Borga - arriveremo al punto che avremo 35 consiglieri uguali che stanno qui solo per gestire il potere".

Tonina: orientare le risorse pubbliche verso lo sviluppo e il sostegno della domanda.

Il consigliere dell'Upt è partito dal fatto che Rossi ha detto che questa finanziaria è un momento centrale dell'Autonomia responsabile. Il Presidente ha messo nero su bianco la situazione nella quale ci troviamo, una delle più difficili e insidiose della nostra storia. Il presidente degli Industriali trentini, ha ricordato Tonini, ha ricordato sulla stampa le condizioni in cui l'economia trentina si trova, anche a causa di un'eccessiva spesa pubblica. Bisogna dire la verità ai trentini, ha affermato, e quindi ognuno di noi dovrà essere protagonista per comunicare e condividere il nuovo percorso che abbiamo avviato. Ma serve un maggior lavoro di squadra, un discorso che Tonini ha rivolto in particolar modo alla maggioranza.

Non si può condannare il passato, ha detto, perché sono cambiate le condizioni, ma ora dobbiamo fare meglio con meno. E la politica deve fare un patto con la comunità trentina e ripartire per un recupero dell'Autonomia. Lo si è fatto altre volte nella nostra storia, a partire dalla cooperazione e dalle forme di volontariato. Ma, dopo un anno, è necessario fermarsi, fare il punto della situazione e ripartire. Bisogna trovare l'orgoglio di reagire.

Sul nuovo quadro finanziario Tonina ha ricordato che la dotazione della Pat è ancora elevata e quindi si può far fronte alla situazione ma i fondi pubblici vanno orientati verso la riorganizzazione del sistema pubblico e il rilancio dell'economia. Purtroppo il peso fiscale non dipende dalla Pat, ma lo Stato sta attuando una fase progressiva di riduzione del peso e questo farà bene alla nostra economia. Ma serve un' attenta vigilanza anche dopo il varo del Patto di garanzia, anche perché le relazioni finanziarie devono adattarsi ai cambiamenti. Ma ci sono molte risorse, sia patrimoniali che private che vanno sfruttate. La delega delle agenzie fiscali, inoltre, potrebbe aiutare molto nel rilancio della crescita. Competitività frenata dalla scarsa competitività del sistema economico. C'è bisogno di azioni strutturali per rendere più vitale l'economia e al tempo stesso di uno stimolo alla domanda interna. Da ciò discende che la spesa pubblica va spostata verso gli investimenti.

Cia: attenti allo scontro con i medici.

Il consigliere della Civica ha fatto il suo primo intervento. Che la ricchezza sia in calo, ha detto, si coglie nelle strade, spesso drammaticamente. Impressionano i dati del calo continuo della ricchezza pro capite: da 29 mila euro all'anno nel 2000 e siamo arrivati a 27 mila euro lordi. L'Italia si è impoverita meno del Trentino, mentre a Bolzano l'arretramento è stato di gran lunga inferiore al nostro. Quindi, siamo i primi anche in perdita di ricchezza pro capite. Ci sono famiglie che vivono con 5 – 6 mila euro all'anno. A fronte di tutto ciò aumentano i costi per le famiglie, gli asili, alle Rsa, e spese per l'energia, i trasporti, la casa. Tante persone non riescono più addirittura a pagare le utenze. Sui ticket, seppur congelati, quelli che già esistevano si sono moltiplicati. Cia ha fatto un esempio per le infiltrazioni, dove per un ciclo, si è passati da 30 euro a 90. Ci sono poi i padri separati che una legislazione ingiusta porta alla miseria. Ci sono casi di padri che dormono in macchina, che si trovano nelle mense dei poveri. C'è un aumento del ricorso ai pacchi viveri.

L'era Dellai, ha detto ancora, non ha lasciato un'eredità dolce a Rossi che pure ha fatto parte di quella gestione. Sulla sanità Cia ha detto che ogni nuova legislatura viene presentato un nuovo piano sanitario e ciò significa che non c'è stata una programmazione a lungo respiro. Sul fronte del taglio degli stipendi dei medici ha ricordato che nel 2013 i dottori trentini hanno fatto 318 mila 321 ore di straordinario e solo 28 mila  sono state pagate. Ci sarebbero dovuti 220 medici per coprire queste ore, ma ora si dice che ogni cinque se ne assume uno. Quindi, c'è da immaginare che si pensi di aumentare questo molte ore di straordinarie. Perciò, se i medici applicassero le 36 ore più quattro di studio i servizi non sarebbero garantiti. Col rischio, inoltre, che si rifugino nella libera professione.

Quindi, bisogna stare attenti allo scontro con gli operatori sanitari. Anche nel caso del primario di chirurgia pediatrica Cia ha ricordato che il S.Chiara rimanda moltissimi interventi. Perciò il fatto che un medico dica che non può operare non deve scandalizzare. Togliendo personale ci saranno tantissimi rinvii in più. Tra l'altro solo i primari possono fare interventi chirurgici in pediatria. Oltre a ciò gli infermieri non vengono sostituiti quando vanno in maternità e in malattia. La qualità sanitaria è in difficoltà in vari ospedali perché si "tira il collo" al personale. C'è poi il fenomeno della fuga dei pazienti che pesa economicamente sui pazienti e sulle casse provinciali. Si sta impoverendo di professionalità la sanità trentina. Per quanto riguarda Protonterapia, Cia, ha ricordato che costa 18 milioni di euro all'anno e si deve pagare un "procacciatore di pazienti" per farla funzionare, mentre dall'altra tagliamo le risorse per ospedali e Rsa c'è qualcosa che non va.

Bottamedi: una finanziaria per un Trentino più dinamico.

Ricordando la strage di bambini in Pakistan ha detto che tutti dobbiamo sentirci in lutto. La consigliere ha comunicato che passera al gruppo del Patt col nuovo anno e ha aggiunto di aver rassegnato le dimissioni da vicepresidente della Quinta commissione. Ma, per sottolineare le differenze tra lo Stato e l'Autonomia, ha ricordato che a Roma, Giancarlo Galan, malgrado tutto, resta presidente della Commissione cultura.

Tornando alla finanziaria la legge va nella dimensione giusta perché disegna un'Autonomia più dinamica. Che lascia alle spalle un Trentino che è stato anche quello degli sprechi. Un trentino più innovativo, aperto alla compartecipazione dei privati al pubblico per rendere possibili opere che altrimenti non si potrebbero fare. Anche il crowd foundi, previsto nella finanziaria, va in questa direzione. Un Trentino però che rimane pronto ad aiutare chi non ce la fa, e investe sul futuro sui giovani con il trilinguismo. Sulla cultura, la consigliera, ha auspicato una maggiore visione strategica.

Kaswalder: sul Trentino pesa la situazione dello Stato italiano.

Il consigliere del Patt ha detto che con questa finanziaria è cambiata la filosofia e si cerca di far calare la pressione fiscale sulle aziende. Ma ha espresso qualche perplessità sul patto di garanzia. Il Patto di Milano stabiliva che il 90% delle tasse rimanessero qui ma, ora siamo sul 70%, i ricorsi alla Consulta sono fermi, e c'è il Patto di Garanzia. Ma, di fronte ad un debito pubblico nazionale di 2157 miliardi, cresciuto in due anni di 250 miliardi di euro, corruzione ovunque, c'è da chiedersi se questo accordo potrà tenere. Bisogna capire, quindi, se lo Stato riuscirà a cambiare rotta. Kaswalder, ha affermato inoltre, di aver presentato un ordine del giorno per far sì che i cassaintegrati possano essere impiegati in lavori agricoli al posto della manodopera dall'est Europa. Un modo per far restare qui le risorse.

Giuliani: questa finanziaria è un deciso passo avanti.

Il consigliere del Patt ha detto che con il credito di imposta si può fare molto per le imprese. C'è la scommessa della qualità e della filiera corta. Settori come il turismo gastronomico vanno potenziati e su questo è stato presentato un odg. L'imposta di soggiorno va bene ma se i soldi raccolti andranno ai territori con la regia delle Apt. Bene la guest card che sta funzionando. Per quanto riguarda le opere pubbliche, ha ricordato che la Loppio – Garda è fondamentale per il turismo della zona. Un passo avanti è stato fatto sulla riforma istituzionale e la riduzione dei comuni. Giuliani ha affermato inoltre, che i nostri vigili del fuoco hanno sempre dimostrato la massima efficienza ed è quindi un tema delicato e affrontarlo nella discussione della finanziaria diventa molto pericoloso.

Fugatti: dopo 15 anni il Trentino è in fondo alle classifiche.

Il consigliere della Lega ha ricordato i dati riportati nella relazione di Rossi ed ha evidenziato che sulle spese riservate al presidente che tra il 2008 e il 2012 erano 42 mila 200 euro e poi ammontano a zero. Una sottolineatura che dice molto sui distinguo di Rossi da Dellai. Tre lustri dellaiani che ci hanno portato all'attuale situazione. Un esempio su tutti, le comunità di valle, Metroland, il Not rinviato sine die, le Albere, la Cantina La Vis. Una vicenda, ha ricordato, che una parte della Giunta vuole risolvere la situazione. Ma in questi giorni si parla della fusione della La Vis con la Cavit. Ma tra i 10 - 12 conferitori alla Cavit ce ne sono alcuni della Vallagarina che conferiscono la metà del loro prodotto. La preoccupazione che serpeggia tra questi è che la Cavit paghi i debiti della La Vis. Non è giusto, ha detto il consigliere, che la Vallagarina paghi i debiti di Trento Nord. La cantina di Avio ha sopportato una crisi dalla quale è uscita da sola. Poi, ha continuato il consigliere della Lega, c'è il Carosello di Folgaria. Le fusioni e contro fusioni delle società pubbliche. L'Itea privatizzata che chissà quanto ci è costata e non basterà l'emendamento del senatore Panizza. Infine, le consulenze Deloitte. Progetti faraonici che ora ci troviamo sul groppone.

Ancora critiche da parte del consigliere della Lega all'Icef che è stata allargata nella finanziaria, dagli assegni integrativi per invalidi all'accesso al Progettone. Scelte che susciteranno proteste perché verranno favoriti gli stranieri. Sul commercio Fugatti ha ricordato la concorrenza spesso sleale dei cinesi, dei commercianti stranieri. Ha accennato al bando dello Ski bus andato ad una ditta romana. Inoltre, Fugatti, ha aggiunto che il Patt una volta era a favore dei piccoli commercianti, ma la diatriba interna alla maggioranza su Lavis sta mettendo in evidenza un netto cambiamento di rotta del partito a favore della grande distribuzione.

Sulla protezione civile ha detto che è sbagliato escludere il geometra o l'ingegnere che fa il volontario dai bandi per i vigili del fuoco. I conflitti d' interesse sono solo quelli apicali, non quelli dei piccoli comuni. Si rischia che i comandanti e vicecomandanti potranno essere solo i dipendenti pubblici. Su questo ha auspicato una soluzione di buon senso.

Allegati
L'intervento del consigliere Tonina
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