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18/11/2014 - In aula o in commissione

Bilancio 2015, sentito anche l'assessore Daldoss. Riforma urbanistica quasi pronta

L'ultima audizione di un componente della Giunta, dedicata ai tributi e agli enti locali

Bilancio 2015, sentito anche l'assessore Daldoss. Riforma urbanistica quasi pronta

Bilancio 2015, sentito anche l'assessore Daldoss. Riforma urbanistica quasi pronta

​L'assessore agli enti locali e all'urbanistica Carlo Daldoss ha sottolineato la novità dell'imposta immobiliare semplice (Imis) che in forza della finanziaria 2015 sostituirà l'Imu e la Tasi. L'oggetto rimarrà lo stesso, non aumenterà ulteriormente il peso dei tributi sui cittadini e soprattutto vi sarà la semplificazione del quadro dei riferimento dei tributi. E i Comuni saranno obbligati ad inviare il modulo precompilato dell'imposta per renderne più agevole possibile il pagamento. Con l'Imis si attribuisce poi all'ente locale la responsabilità della determinazione di quanto dovuto. 

La nuova imposta imposta immobiliare semplifice.

Daldoss ha ricordato che con l'Imis la Provincia chiarisce cosa è esente e a cosa sarà possibile applicare il nuovo tributo. L'assessore ha poi evidenziato le riduzioni e le esclusioni riferite agli aspetti inerenti edifici con funzionalità di tipo sociale o di utilizzo pubblica. Ricordando che ai Comuni sarà lasciata piena autonomia decisionale e la possibilità di attribuire e modulare le imposte. Ciò per Daldoss permetterà alla Provincia politiche di sistema coerenti con i propri obiettivi  e di impegnarsi a ridurre l'Irap. Nel protocollo sulla finanza locale sottoscritto con il Cal, c'è stato uno sforzo di sostegno al mondo produttivo esentando anche quest'anno gli immobili.

L'assessore ha evidenziato che questa manovra inciderà anche sulle imprese agricole. Verranno tassati i grandi magazzini e le cooperative di maggiori dimensioni e meno le aziende agricole di montagna che in Trentino svolgono un ruolo sociale e ambientale importante. Si tratta di un passo in avanti verso una l'equità nella ridistribuzione dei tributi.

Protocollo di finanza locale.

Daldoss ha sottolineato anche l'importanza dell'estinzione anticipata dei mutui contratti dai comuni prevista dal Patto di garanzia, che determinerà una significativa contrazione della spesa dei comuni per interessi passivi. L'operazione genererà la disponibilità di risorse a favore dei Comuni per circa 90 milioni di euro nel triennio 2015-2017. L'estinzione riguarderà mutui per circa 237 milioni di euro. Si tratta per l'assessore "di costruire un ponte dal 2015 al 2018 e dal 2018. L'operazione permetterà alla Provincia di rimettere in circolo un'ottantina di milioni nei tre anni per creare liquidità e quindi investimenti nei comuni. Si tratterà infatti di soldi vincolati ad investimenti per non generare altra spesa corrente.

Urbanistica e tutela del paesaggio.

L'aspetto più rilevante di novità rispetto agli anni scorsi segnalato dall'assessore è l'implementazione del fondo del paesaggio con un programma di investimenti di un milione di euro all'anno che si aggiunge ai 300 mila euro già previsti a bilancio, per un progetto di recupero dei paesaggi rurali che negli ultimi 20-25 anni si sono modificati per l'imboschimento del territorio. Si partirà dalla pulizia dei fiumi. Il tutto per recuperare un paesaggio altrimenti sempre più uniforme con boschi verso il fondovalle, mettendo a disposizione degli imprenditori agricoli nuove possibilità di utilizzo di terreni prativi.

Urbanistica, nel 2015 la riforma in aula.

Daldoss ha assicurato di essere a buon punto con la definizione della nuova legge urbanistica. "Avvieremo a breve un processo partecipativo sulla riforma – ha proseguito – e nel 2015 il Consiglio provinciale sarà chiamato ad esprimersi su questo testo finalizzato al contenimento dell'uso del suolo e ad incentivare l'utilizzo del patrimonio edilizio esistente".

Il dibattito.

Nel dibattito hanno posto domande all'assessore i consiglieri Fasanelli del gruppo misto, Borga di Civica Trentina, Zeni del Pd, Fugatti della Lega e Simoni di Progetto Trentino.

In particolare, sul tema dell'estinzione dei mutui, Daldoss ha precisato che l'operazione non è una riduzione ipotetica ma reale del debito, ma di una riduzione reale. Il debito viene rimodulato in un contesto che ci permetterà per tre anni di avere a disposizione delle risorse altrimenti riversate a Cassa depositi, per cui avremmo sempre un miliardo di euro della Provincia fermo sul conto della Banca d'Italia, con i Comuni costretti a pagare la loro quota di conto capitale di parte interesse a soggetti verso i quali sono debitori. Dal 2018 i Comuni non si troveranno così in difficoltà con il bilancio.