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30/10/2014 - Incontri

La lingua non è mai neutrale. Riflessioni sulla comunicazione di genere

Iniziativa rivolta ai giornalisti di vari mass media dalla Commissione provinciale per le pari opportunità

La lingua non è mai neutrale. Riflessioni sulla comunicazione di genere

Avviare un percorso di confronto e condivisione per individuare azioni comuni al fine di costruire una comunicazione non sessista e non discriminante. E' questo l'obiettivo della tavola rotonda tenutasi il 30 ottobre scorso presso la sala Quadri di Palazzo Trentini, organizzata e moderata da Simonetta Fedrizzi nel suo ruolo di Presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità.

L'incontro, rivolto ai media del Trentino, ha visto la partecipazione di numerosi protagonisti della comunicazione locale, rappresentata in ogni sua componente, dalla televisione, alla radio, dalla carta stampata, al web. Un primo giro di opinioni ha messo in evidenza il delicato e insieme strategico ruolo del media nel lento processo che, si è detto, è di natura culturale, di comunicazione consapevole e attenta alle discriminazioni di genere.

Totale sostegno all'iniziativa -di cui l'appuntamento del 30 ottobre rappresenta una prima tappa- è venuto da parte dell'assessorato provinciale competente, rappresentato dalla funzionaria provinciale Sabrina Zanoni che a nome dell'assessora Sara Ferrari ha messo in evidenza l'importanza e la priorità della comunicazione scevra da stereotipi, anche a titolo preventivo e nel rispetto della persona nella sua totalità.

Da più parti è stata sottolineata l'importanza della comunicazione come "produzione di sapere". Un aspetto che richiama ad una grande responsabilità. Ci si è interrogati sull'opportunità, largamente condivisa, della declinazione al femminile che aiuterebbe a rendere maggiormente visibili le donne nei loro ruoli. La comunicazione fungerebbe dunque in questo senso da "agente del cambiamento", declinandosi come motore attivo nella diffusione di una cultura di genere maggiormente consapevole. nella convinzione che, citando Ludwig Wittgenstein, "i limiti del nostro linguaggio, significano i limiti del nostro mondo".

La lingua, ha concluso Giovanna Covi, docente presso l'Università di Trento e componente della Commissione per le pari opportunità, "non è mai neutrale e va dunque utilizzata nella piena consapevolezza degli effetti che produce".

Hanno preso parte al dibattito Marilena Guerra per Trentino TV, Antonella Carlin e Elisabetta Vivaldi per Vita trentina/Radio Studio Sette, Minella Chilà per la Voce del Trentino, Andrea Bonetti e Serena Costa per Trento Blog, Guido De Mozzi per l'Adigetto, Enrico Franco per il Corriere del Trentino, Ettore Paris per Questo Trentino e Luca Zanin per l'Ufficio stampa del Consiglio provinciale. Infine hanno portato un contributo anche Giuseppe Stefenelli e Carlo Giordani presenti in rappresentanza del Corecom trentino che hanno annunciato un monitoraggio, che sarebbe già stato deliberato dal Comitato, sulla rappresentazione della donna nei media locali.

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