Giornale OnLine

Giornale Online
28/10/2014 - Incontri

Dreier Landtag, largo no all'inno di Andreas Hofer

Respinta a Schwaz la mozione di Leitner e dei Freiheitlichen sudtirolesi

Dreier Landtag, largo no all'inno di Andreas Hofer

Nelle foto allegate, alcuni momenti dell'incontro fra i consiglieri di Trento, Bolzano e Innsbruck

Dreier Landtag, largo no all'inno di Andreas Hofer

​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​Il Dreier Landtag ha preso le mosse dal pacchetto di proposte di mozione in materia di affari istituzionali ed Euregio. Rispettivamente con una sola astensione e all'unanimità sono state approvate la n. 1 e la n. 2 del presidente Van Staa e altri, che contengono impegni per il rafforzamento della strategia macroregionale alpina e del Gect Euregio. Unanimità ancora sulla proposta n. 21 di Andreas Poeder, sempre in tema Gect Euregio ("coinvolgere la società civile")..

La n. 3 di Florian Mussner e altri è passata in modo unanime:concede ai tre Comuni del Veneto Livinallongo, Colle S.Lucia e Cortina d'Ampezzo il diritto d'inviare un rappresentante comune alle sedute della Commissione interregionale del Dreier Landtag, per l'esame di proposte riguardanti il sostegno della lingua e cultura dei ladini.

Infine la n. 4 di Pius Leitner e altri, che prospetta di istituire come inno dell'Euregio il canto di Andreas Hofer "Zu Mantua in Banden". Il testo è stato bocciato con amplissima maggioranza ed era già stato respinto dalla Commissione interregionale lo scorso 1 settembre a Bolzano, quando un terzo dei componenti ne hanno decretato l'iscrizione comunque all'ordine del giorno della seduta congiunta.

I lavori riprendono nel pomeriggio con le mozioni in tema di formazione, famiglia e lavoro.

In discussione è intervenuto il consigliere ladino del Trentino, Giuseppe Detomas, che ha lodato la proposta n. 3 dell'assessore altoatesino (e ladino) Florian Mussner, che sana – ha detto - l'ingiustizia storica perpetrata dal fascismo ai danni dei ladini di Livinallongo, Colle S.Lucia e Cortina d'Ampezzo.

Identico spirito quello della consigliera altoatesina verde Brigitte Foppa, che ha ricordato di avere avuto un nonno di Livinallongo.

Diversi i riferimenti alla proposta di mozione n. 4, con cui i Freiheitlichen di Bolzano Pius Leitner e colleghi (Mair, Blaas, Sigmar Stocker, Tinkhauser e Oberhofer) propongono Brigitte Foppa ha pregato di non trasformare la cronaca di una fucilazione (quella di Hofer a Mantova) nell'inno comune della nostra gente.

"Il Gect è un progetto straordinario per costruire l'Europa valorizzando le differenze", ha detto il consigliere del Patt Lorenzo Baratter.

"Credo nella figura di Andreas Hofer, ma anche alla necessità di puntare su quanto ci unisce". No quindi alla mozione n. 4, nonostante il consigliere fosse tra i membri di Commissione che ha votato a Bolzano per consentirne la discussione oggi.

Il presidente trentino Ugo Rossi ha espresso massimo apprezzamento per le due proposte di mozione firmate dal presidente Erwig Van Staa, chiedendo un voto unanime. Un cenno poi alla proposta Mussner sull'inno dell'Euregio.

"Noi abbiamo un grandissimo rispetto per la figura di Hofer – ha detto Rossi – e riteniamo attuali i valori che a lui si collegano e che il fascismo scientemente calpestò. Vi prego però di considerare che la nostra collaborazione trasnfrontaliera deve coinvolgere tutti i cittadini dei nostri rispettivi territori, che hanno una storia complessa da rispettare. Abbiamo ascoltato con piacere l'inno hoferiano qui fuori, ma ricordiamoci che abbiamo già l'Inno all'Europa e davvero la Provincia di Trento non crede ci sia bisogno d'altro".

Sigmar Stocker ha perorato la causa dell'inno ad Andreas Hofer, negando si tratti di un canto violento come ha detto Foppa. A Rossi: aboliamo l'aquila tirolese? Sostituiamo l'inglese al tedesco? Aboliamo i prodotti regionali? Io sono un europeo che vuole esprimere la gioia della mia patria.

Controcanto del collega italiano Alessandro Urzì (L'Alto Adige nel cuore), che al suo 16° anno di mandato ha detto di dover tutelare una delle sensibilità proprie della sua terra. "Non sono tirolese – ha scandito - non ho voglia di esserlo e non lo sarò mai. Sono qui non ad alzare bandiere, ma a costruire un futuro di collaborazione, non fondato su nostalgie e su qualcosa che ​​​non c'è e non ci sarà più".

Marino Simoni ha detto di sentirsi a casa. Maestranze di Schwaz costruirono la chiesa del mio paese – ha voluto sottolineare - e un mio nonno è morto in Galizia da ufficiale dei Kaiserjaeger. "Lavoriamo assieme, guardiamo con intelligenza alla future generazioni".​

Immagini
  • La sala del Dreier Landtag dall'alto
  • I presidenti dei consigli di Trento, Bolzano, Innsbruck e Bregenz (Voralrlberg)
  • Ancora i presidenti dei consigli di Trento, Bolzano, Innsbruck e Bregenz (Voralrlberg)
  • Marino Simoni interviene al Dreier Landtag
  • Bambini al Dreier Landtag sventolano le bandierine dei Paesi europei
  • foto di consiglieri al Dreier Landtag di Schwaz
  • Contadine con sacchetti che contengono prodotti tipici dell'Euregio
  • Ancora bambini sul palco del Dreier Landtag a Schwaz