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30/09/2014 - In aula o in commissione

Disegno di legge antiomofobia sospeso e rinviato

Consiglio provinciale: decisione comunicata dal presidente Rossi. No di Civico, astenuto Degasperi

Disegno di legge antiomofobia sospeso e rinviato

Disegno di legge antiomofobia sospeso e rinviato

Dopo una lunga sospensione della seduta del Consiglio il Presidente della Giunta, Ugo Rossi, ha comunicato ai consiglieri che la maggioranza ha deciso di rinviare il ddl contro l'omofobia. Rossi in Aula ha affermato: la maggioranza ritiene prioritarie le istanze del ddl popolare. Si rinnova in questa sede l'obiettivo politico di arrivare a una legge che esprime i bisogni della collettività. Ma, ha detto in sintesi il Presidente, le proposte non hanno cambiato l'ostruzionismo quindi, prese in considerazione le scadenze, come la riforma istituzionale e la manovra di bilancio condizionata dai vincoli del Governo imporrà la maggioranza, è opportuno il rinvio del ddl. Comunque, ha aggiunto, si continua, nell'orientamento al dialogo.

Borga: se non cambia l'impostazione la battaglia riprenderà.

Rodolfo Borga (Civica) ha titolo personale ha detto che nel documento reso pubblico l'opposizione è stata chiara: "stiamo viaggiando fin dall'inizio su due piani diversi. Non mi sento di dire che tra due mesi troveremo un accordo. Se si tratta di rimanere nell'impianto attuale non avrebbe alcun senso la battaglia di questi giorni. Resta però l'apertura al dialogo".

Fugatti: avremmo preferito tornare in commissione.

Maurizio Fugatti (Lega) ha detto "avremmo preferito che ddl tornasse in commissione. Ma che Rossi abbia annunciato la sospensione ci pare corretto". Il capogruppo legista ha dato atto a Dorigatti della correttezza ed ha aggiunto che se il ddl rimarrà così l'atteggiamento dell'opposizione sarà sempre lo stesso.

Viola: sui valori rimarremo fermi.

Walter Viola (PT), ha apprezzato il metodo di Rossi ed ha ricordato che l'ostruzionismo, soprattutto sui temi etici, è nella logica delle cose. "Ma su certi valori rimarremo fermi sulle nostre posizioni. Se ci sono proposte nuove saremo pronti a prenderle in considerazione. Su temi del genere è auspicabile l'incontro ma con argini precisi".

Bezzi: testimonianza di unità delle minoranza.

Giacomo Bezzi (FI), ha detto di apprezzare lo sforzo della maggioranza di proporre la sospensione. "Con Kaswalder - ha detto -  l'avevo già chiesta. Comunque, questo parlamento e questo territorio si sono dimostrati maturi. Io - ha aggiunto - mi sento più avanti di questo ddl ma così com'è crea una discriminazione al contrario. Le minoranze hanno dato una testimonianza di unità e capacità politica".

Giovanazzi: battaglia per i valori in cui credo.

Nerio Giovanazzi (AT) ha affermato che questa sospensione non risolve il problema. "Ho fatto ostruzionismo – ha aggiunto – per difendere dei valori che io sento dentro. L'ultima proposta presentata non ha ristretto le distanze, anzi le ha allungate. Su alcuni passaggi saremo irremovibili, quindi la giunta deve trovare una soluzione condivisa. Altrimenti assumeremo lo stesso atteggiamento assunto nei giorni scorsi".

Fasanelli: ora parliamo di lavoro.

Massimo Fasanelli (Misto), ha apprezzato lo sforzo della maggioranza ed ha ribadito che se il ddl non cambierà non cambierà neppure l'atteggiamento della minoranza. Il consigliere del Gruppo Misto ha detto che ci sono temi più importanti di questo come l'economia e il lavoro.

Civico: è un cambio di strategia non di linea.

Mattia Civico (Pd), ha detto che per il ritorno in Commissione del ddl serve il consenso del primo proponente, per la sospensione basta il voto. "Nella data che si deciderà – ha aggiunto - saremmo nella stessa situazione di oggi. Io ribadisco che siamo qui su un ddl nato sulla proposta partita da una raccolta firme e questo è il solco entro il quale si deve rimanere. Testi nuovi, altri percorsi potranno esserci ma all'interno di questo solco. La minoranza ha detto no alla proposta, alla disponibilità ad asciugare il testo. Abbiamo accettato la necessità di specificare alcuni ambiti fino ad inserire all'articolo uno l'importanza della genitorialità, della famiglia. Detto questo vorrei fosse chiara una cosa: che qui non siamo in presenza di un cambio di linea ma di strategia. Si tornerà a discutere nel solco del ddl di iniziativa popolare".

Dorigatti ha ricordato che si riprenderà dal punto in cui si è arrivati nella discussione. Sarà la conferenza dei capigruppo a decidere la data della ripresa della discussione. 

La sospensione è stata votata con un contrario, Civico, e un astenuto Filippo Degasperi (5 Stelle).