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22/09/2014 - In aula o in commissione

Ddl antiomofobia quinto giorno, nulla di nuovo. Si prosegue lunedì prossimo

Consiglio provinciale: concluso l'esame degli ordini del giorno, tutti respinti

Ddl antiomofobia quinto giorno, nulla di nuovo. Si prosegue lunedì prossimo

Tonina e Kaswalder favorevoli a due dispositivi

Ddl antiomofobia quinto giorno, nulla di nuovo. Si prosegue lunedì prossimo

Nel pomeriggio il Consiglio provinciale ha concluso l'esame degli ordini del giorno al disegno di legge di contrasto all'omofobia. Si tratta di una linea concordata nella mattinata, che ha visto le minoranze intervenire su 2 documenti di Rodolfo Borga e 2 di Claudio Civettini, tutti respinti dall'aula. Gli ordini del giorno avevano l'obiettivo di tutelare in varia misura il concetto tradizionale di famiglia, di includere il mondo cattolico nel dibattito su queste tematiche e di anteporre alla discussione sull'omofobia in corso altri temi ritenuti di maggior urgenza per il Trentino. L'ordine del giorno 19 di Borga è stato sostenuto anche da Mario Tonina dell'UpT, mentre il documento 16 è stato condiviso anche da Walter Kaswalder del Patt.

I lavori proseguiranno dalla giornata di lunedì 29 settembre, con l'esame degli articoli e relativi emendamenti (quasi 1500 presentati dalle minoranze). Prosegue il muro contro muro: negli interventi, le minoranze hanno ribadito la volontà "di andare fino in fondo nel difendere le loro convinzioni".

ODG 10: si antepongano a questo altri temi più urgenti

Il primo documento, l'ordine del giorno 10 di Rodolfo Borga, richiama la Giunta ad affrontare, prima del testo oggetto del ddl in esame, una serie di questioni che per il Trentino rivestono importanza non minore come il lavoro, la riforma istituzionale, la sanità (con relativo piano di riorganizzazione degli ospedali periferici), la questione Itea e sua privatizzazione, "solo per citarne qualcuno senza alcuna pretesa di esaustività". Sul documento sono intervenuti Maurizio Fugatti, Massimo Fasanelli, Filippo Degasperi, Marino Simoni, Nerio Giovanazzi, Claudio Civettini.

Ha citato Aldo Moro, Massimo Fasanelli: "guai a non muoversi con le cose che si muovono", "ma guai anche", ha aggiunto, "a non tenere come riferimento i valori fondanti e originali di un territorio e di un popolo".

"Abbiamo fatto bene i conti, potete tenerci in aula finché vorrete, ma non molleremo", ha detto Marino Simoni. "La nostra è una battaglia convinta", ha aggiunto Nerio Giovanazzi: "siamo determinati a restare in aula il tempo necessario all'esame dell'intero documento". Tuttavia, occorrerebbe a suo avviso una riflessione per valutare l'opportunità del ritorno in commissione. Secondo Filippo Degasperi i temi posti da Borga sono sicuramente urgenti, primo tra tutti la sanità, che è necessario affrontare con tempestività. A quelli citati però se ne potrebbero aggiungere molti altri. Maurizio Fugatti si è soffermato sul concetto di famiglia, che l'approvazione di questo disegno di legge farebbe venire meno nel concetto fino ad oggi inteso.

La votazione: 19 contrari, 6 favorevoli, 1 astenuto.

ODG 19: si salvi il diritto di tutti di avere un padre e una madre. Tonina vota con le minoranze

Il documento 19 di Rodolfo Borga, chiede che sia chiarito il termine "discriminazione", contenuto per ben 22 volte nel ddl in esame: "questo perché ciascun bambino ha diritto di avere un padre ed una madre, un diritto che non può essere cancellato, ma che è messo seriamente in discussione nell'ipotesi il ddl in esame fosse approvato". A sostegno del concetto tradizionale di famiglia sotteso all'ordine del giorno, sono intervenuti Maurizio Fugatti, Nerio Giovanazzi, Walter Viola, Massimo Fasanelli. Lorenzo Baratter, capogruppo del Patt ha preso la parola per difendere le posizioni del proprio partito, Statuto alla mano, troppo spesso "ingiustamente" chiamato in causa dalle opposizioni sui contenuti di questo disegno di legge e accusato di "incoerenza". Secondo Walter Viola l'insistenza sul concetto di discriminazione rischia di mettere in atto forme di "discriminazione al rovescio": "l'impatto di questa norma, così come emendata", ha aggiunto, "può arrivare ad una genericità dove le famiglie non hanno più diritti". Hanno di nuovo tirato in ballo il Patt e la presunta coerenza del Partito autonomista i consiglieri Borga e Civettini: "qui è in ballo un gioco dei poteri di una politica che non c'è" è esploso Civettini accusando gli esponenti del Patt (tutti tranne Kaswalder) "di distruggere quello che Andreas Hofer aveva mitizzato e sconfessare i propri valori fondanti". "Siamo vittime di una strumentalizzazione", ha replicato Baratter: "noi ci siamo a lungo confrontati con posizioni anche diverse, ma alla fine abbiamo trovato una linea unitaria e condivisa".

La votazione: 20 contrari, 7 favorevoli (tra questi Mario Tonina dell'UpT).

ODG 15: Non si metta in discussione la famiglia tradizionale

Il coinvolgimento della famiglia nelle scelte educative è il tema dell'ordine del giorno 15, firmato Claudio Civettini. Di fatto, si tratta di una difesa della famiglia tradizionale e della messa in guardia da quella che, -mutuando la definizione dalla relazione in Commissione del Movimento per la vita- Civettini dichiara essere "una rivoluzione antropologica di notevole spessore e dalle conseguenze alla lunga assai rischiose". Sono intervenuti con argomentazioni simili a favore dell'ordine del giorno Massimo Fasanelli, Maurizio Fugatti, Rodolfo Borga.

La votazione: 20 contrari, 7 favorevoli

ODG 16: Si coinvolga l'associazionismo cattolico sui temi del ddl. Kaswalder vota con le minoranze.

"S'individuino percorsi e modalità mirate a includere la presenza dell'associazionismo cattolico in dibattiti, incontri e ritrovi attinenti le argomentazioni oggetto del disegno di legge": "una proposta inclusiva", l'ha definita il proponente Claudio Civettini, che se respinta evidenzia una vera e propria discriminazione. Mi aspetto i voti di coloro che si dichiarano vicini al mondo cattolico, ha detto l'esponente della Lega. Un ordine del giorno sul quale sono intervenuti a sostegno Rodolfo Borga e Marino Simoni, Walter Viola, Massimo Fasanelli. Viola ha citato le parole della segretaria dell'UpT Conzatti nella sua tesi congressuale cogliendone l'incoerenza laddove si legge "in quanto popolari avvertiamo la sintonia con la dottrina sociale della Chiesa". Ma Viola ne ha anche per il segretario del Patt Panizza e cita la sua tesi congressuale: "la famiglia è l'unica base su cui si fonda la società e nella nostra visione autonomista merita il primo posto nella gerarchia delle scelte". Gianpiero Passamani replica: il nostro voto è il frutto di una proposta condivisa fino in fondo da tutti, compresa la nostra segretaria Conzatti. Walter Kaswalder si è espresso a favore dell'ordine del giorno: "un dispositivo così obeittivamente non si può respingere", ha detto. Il Presidente del Patt ha riconosciuto la civiltà dei promotori del disegno di legge, che hanno cercato in questi giorni un confronto educato e rispettoso. Infine ha rivolto un appello all'aula affinché si superi l'impasse e si arrivi ad una soluzione.

La votazione: 20 contrari, 7 favorevoli (con il voto di Kaswalder).