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19/09/2014 - In aula o in commissione

Disegno di legge antimofobia, continua la maratona oratoria

Si protrae nell'aula del Consiglio provinciale la discussione generale senza tempi contingentati

Disegno di legge antimofobia, continua la maratona oratoria

Disegno di legge antimofobia, continua la maratona oratoria

Continua senza tentennamenti la maratona consiliare attorno al disegno di legge unificato per il contrasto all'omofobia, promosso da un comitato civico e dal consigliere del Pd Mattia Civico. Siamo in una fase di sostanziale ostruzionismo, con lunghi interventi oratori resi possibili dal non contingentamento dei tempi di intervento, ottenuto dalle minoranze a norma di regolamento. Stamane hanno parlato a lungo i consiglieri di minoranza Claudio Civettini (Lega), Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino) , Walter Viola (Progetto Trentino) e Marino Simoni (Progetto Trentino), interrotti solo da un breve intervento del consigliere di maggioranza Gianpiero Passamani (Upt). I lavori proseguono dalle ore 15.00, con la conclusione dell'intervento di Simoni.

Civettini: "No a interventi invasivi dentro le nostre scuole, i bambini hanno tutto il diritto di crescere senza manipolazioni del cervello".

Giovanazzi: "Rispetto profondamente la diversità, ma non voglio che abbia il sopravvento su altre componenti della comunità. Con orgoglio mi ritengo un conservatore vero da questo punto di vista. Credo nella famiglia, nei figli, nella procreazione".

Viola: "Ho molto apprezzato l'intervento del collega Civico, che ha espresso la propria opinione senza mai venir meno a un totale rispetto di quelle diverse. Diversamente, la coalizione di centrosinistra ha voluto accusare l'opposizione di strumentale ostruzione, di voler fare perdere il tempo su un testo giusto e approvabile in poche ore. Un colpo basso all'aula e al rispetto degli altri, il tentativo di imporre il pensiero unico". Viola ha anche contestato la necessità di una norma ad hoc contro le discriminazioni per omofobia. Il consigliere ha rigettato l'etichetta che si vorrebbe appiccicare – di nemici dell'uguaglianza – a quanti osteggiano la proposta legislativa in discussione. E ha imputato alla maggioranza di avere usato due pesi e due misure per due ddl di inziativa popolare: quello sulla democrazia diretta (con fuoco di fila di emendamenti) e questo sull'omofobia.

Passamani: "Abbiamo lavorato molto su questo testo, l'abbiamo modificato e abbiamo raggiunto l'intesa su una formulazione condivisibile.  L'obiettivo mirato è il contrasto alla discriminazione sessuale, questo e null'altro".

Simoni: "Andremo fino in fondo in quest'aula per difendere le nostre convinzioni, lo dico da cattolico che si è laureato in diritto canonico. Questo testo in 17 articoli ha anche dei passaggi apprezzabili, ma non cita una sola volta la famiglia. Mette a fuoco per contro categorie come quella del gender, che io contesto pesantemente. Riflettiamoci a fondo, anche alla luce di quanto dichiarato dal nostro vescovo di Trento. Valutiamo se per questo testo sia giusto stare qui a discutere anche per tutto il fine settimana".