Il vicepresidente Olivi ha riferito ai consiglieri provinciali che avevano chiesto chiarimenti
Ex Gallox di Rovereto: Piva Group rinuncia a un passo dall'intesa
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Un
dietrofront “improvviso e imprevedibile”, proprio quando si stava per firmare
l’intesa. Così il vicepresidente Alessandro Olivi ha definito – nell’incontro di poco
fa con i consiglieri provinciali – la rinuncia di Piva Group a subentrare con
la propria attività industriale nei volumi dell’ex Gallox di Rovereto.
L’assessorato provinciale ha saputo di questa svolta negativa ieri pomeriggio,
peraltro senza che l’interlocutore abbia ritenuto opportuno fare una
comunicazione formale.
Il
gruppo veronese si ritira dunque, vanificando settimane di duro lavoro per la
costruzione di una prospettiva seria a beneficio di almeno parte dei 108 operai
attualmente in cassa integrazione straordinaria.
La
trattativa con Piva prometteva lavoro per una settantina di addetti. Per
spianarla, la
Provincia Autonoma si era fatta parte attiva nel contattare
la banca parigina Bnp Paribas, proprietaria di una rilevante parte degli
immobili ex Gallox, e l’aveva convinta a un’opzione di vendita. La Pat avrebbe
quindi investito circa tre milioni di euro e avrebbe messo a disposizione
questi volumi e quelli già a disposizione (proprietà della Trentino Sviluppo
spa), soddisfacendo la principale delle richieste avanzate da Piva Group (ossia
di avere a disposizione l’intera ex Gallox, per una superficie complessiva di
circa 27 mila metri quadrati coperti).
Anche
l’intesa sul prezzo dell’affitto praticato dalla Provincia all’industriale
veronese era pressoché raggiunta, grazie – ha chiarito oggi Olivi – agli
amplissimi margini di disponibilità concessi dall’ente pubblico, pur di
conseguire il risultato occupazionale.
L’improvvisa
rottura delle trattative ha lasciato basiti l’assessore Olivi e tutta la
struttura – oggi in riunione c’era il dirigente Claudio Moser – che ha
lavorato senza risparmio all’obiettivo. Già da lunedì si passerà oltre,
incontrando altre aziende, anche non trentine, che potrebbero essere seriamente
interessate ad allocarsi presso la ex Gallox.
Dai
consiglieri Claudio
Civettini (Lega) e Giacomo Bezzi (Forza Italia) è venuto l’invito a
Olivi di aprire una riflessione profonda e collegiale attorno alla capacità del
Trentino di apparire attrattiva per le aziende e per i grandi gruppi
industriali, e ai modi per implementare questa capacità di attrazione.
Sono
intervenuti anche i consiglieri Giovanazzi e Fasanelli, lodando tra l’altro la
tempestività ed esaustività delle comunicazioni di Olivi, reduce da un vero tour de force attorno a questo problema.
Il
vicepresidente ha invitato a non essere troppo pessimisti: “All’ex Manifattura
Tabacchi di Rovereto, seppure per dimensioni medio piccole, abbiamo richieste
superiori agli spazi, per l’avvio di attività avanzate nella meccanica e
meccatronica. Significa che ci siamo per quanto attiene a settori industriali
con prospettive d’innovazione, nel mentre soffrono settori ormai senza futuro
di mercato come quelli che occupava la Gallox”. Il presidente del Consiglio,
Bruno Dorigatti, ha chiuso l’incontro – avvenuto a palazzo della Regione –
preannunciando un momento di approfondimento mirato sulle questioni di politica
industriale appena affrontate.