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16/09/2014 - In aula o in commissione

Le question time e le risposte della Giunta

Si è conclusa la prima giornata in aula della sessione di settembre del Consiglio provinciale

Le question time e le risposte della Giunta

Le question time e le risposte della Giunta

Dopo la discussione fuori programma dedicata alla questione sanitaria, che ha occupato quasi tutta la giornata per definire e votare una Risoluzione condivisa da minoranze e maggioranza, alle 17.00 il Consiglio provinciale presieduto da Bruno Dorigatti ha iniziato ad occuparsi delle question time dei consiglieri alle quali ha risposto l'esecutivo. Ecco una sintesi del confronto.

Mattia Civico (PD)

Concorrente di Deloitte

Esclusa.

Ecco perché

Il consigliere chiede alla Giunta lumi sull'appalto da 7.474.000 euro di Trento Rise e vinto dalla Deloitte Consulting. Tema sul quale Civico aveva interrogato la Giunta la quale rispose dicendo che, dopo un "fase di dialogo" la seconda ditta ammessa alla gara è stata esclusa da Trento Rise. Affermazione, dice Civico, che non collima con quanto riportato dal Comitato di valutazione della ricerca della Pat, secondo il quale la ditta venne esclusa "in quanto non ammissibile per i criteri del bando". Civico chiede se la seconda ditta (di cui chiede i requisiti) sia stata scartata per inammissibilità o per scelta dopo una successiva fase istruttoria.

La risposta del vicepresidente Olivi. Olivi ha spiegato che la selezione dei concorrenti ha avuto luogo con una procedura aperta a chiunque attraverso siti anche internazionali e giornali. Una commissione appositamente nominata ha accertato il possesso dei requisiti dei due soggetti che hanno concorso. Di questi, è stato accertato che alla PNO Nederlands costituita nel 1984, una delle principali società di consulenza sui finanziamenti alle imprese, con sedi a Roma, Milano e Pescara, mancavano alcuni requisiti di natura tecnica. A questo punto Deloitte è stata ammessa a una fase di "dialogo" condotto da Trento Rise per accertare l'idoneità a perseguire gli obiettivi del progetto. Alla fine Trento Rise ha chiesto a Deloitte un'offerta sulla base della quale la società di consulenza è stata dichiarata aggiudicataria dell'appalto.

La replica. Civico ha preso atto che quest'ultima risposta della Giunta, che conferma l'esclusione della PNO, rettifica la risposta da lui precedentemente avuta. E ha quindi chiesto un po' più di correttezza.

Mario Tonina (UpT)

Le sinergie della Pat

con Bolzano e Tirolo

a Bruxelles.

Il consigliere chiede alla Giunta se e come la Provincia intenda promuovere sinergie con quella di Bolzano e il Land Tirol per incrementare, attraverso il comune ufficio di Bruxelles, la collaborazione tra i tre territori che condividono i medesimi interessi in molti settori.

La risposta del vicepresidente Alessandro Olivi: la Giunta è consapevole della crescente importanza che assume la partecipazione ai processi legislativi europei e quindi l'esigenza di prestare la massima attenzione a quest'ambito. Con Bolzano e il Tirolo è già in corso una costante attività di monitoraggio che fotografa l'ordinamento delle due province rispetto agli obblighi che le norme europee ci pongono e alla partecipazione diretta alla formazione degli atti. E' in atto un progetto studio per condividere e valorizzare una stretta sinergia con il Gect tra amminstrazioni interessate a collaborare e determinare comuni obiettivi e un livello elevato di sinergia. Il primo incontro a carattere tecnico si è tenuto lo scorso giugno, il prossimo sarà ai primi di ottobre. Al termine del comune confronto sarà necessario, e si vedrà in che misura e in che forma, potenziare ulteriormente il progetto di presenza della provincia in corso a Bruxelles.

La replica: sul motivo che lo ha spinto a presentare il question time, Tonina, che si è detto molto soddisfatto della risposta della Giunta, ha aggiunto che, in questo momento, "è imprescindibile essere a Bruxelles attraverso un ufficio ben strutturato, che permetta di curare al meglio gli interessi della nostra terra e vigilare sulle decisioni che si prendono quotidianamente.

Giuseppe Detomas (Ual)

Vigo, sì alla rotatoria

al posto dell'incrocio

Il consigliere chiede se la Giunta intenda sostituire l'incrocio in località S. Giovanni di Vigo di Fassa, che crea serie difficoltà al traffico nella stagione turistica, con una rotatoria. Detomas ha evidenziato che non si tratta di una questione localistica perché questo snodo è molto rilevante per la val di Fassa e per tutta la provincia.

La risposta dell'assessore Gilmozzi. L'assessore ha concordato con la necessità di quest'innesto in seguito alla realizzazione della circonvallazione di Vigo, precisando che la rotatoria richiede lo spostamento della statale 48 verso monte. Il progetto contempla inoltre percorsi di attraversamento pedonale in sicurezza e un impianto di illuminazione. Il problema riguarda esclusivamente le risorse che dipendono dal confronto della Provincia con lo Stato. "Speriamo – ha concluso l'assessore – di ripartire al più presto con questo progetto che consentirebbe di garantire la sicurezza".

La replica. Soddisfatto Detomas: "auspico – ha concluso – che una volta chiarita la questione delle risorse finanziarie con lo Stato si riesca a completare l'opera.

Maurizio Fugatti (Lega)

Ospedali territoriali

con funzioni di base

per risposte di prossimità

Il consigliere chiede se la Giunta intenda dare seguito alle petizioni firmate da migliaia di cittadini, dai sindaci e dalle Comunità di valle delle Giudicarie, Valsugana e Val di Fiemme contro il depotenziamento di chirurgia a Borgo e per il mantenimento dei punti nascita di Tione e Cavalese.

La risposta dell'assessora Borgonovo Re: un'interrogazione che permette di iniziare in Consiglio provinciale un cammino già avviato in Giunta, ovvero "la definizione della rete territoriale ospedaliera del Trentino", ha esordito l'assessore competente di fronte all'interrogazione di Fugatti. Prima, però, un passo indietro che richiama l'adozione di un documento "complesso ed importante, di 84 pagine, pubblicato sul sito Trentino Salute, che riguarda "il piano di miglioramento dell'Azienda sanitaria, adottato nel lontano 19 luglio 2013 con delibera della Giunta. Nel piano, nelle decine di obiettivi ed azioni che Azienda si è vincolata ad assumere, ha spiegato Borgonovo Re, "c'è, tra gli altri, la riorganizzazione della rete ospedaliera, con riferimento alla quale si parla di un assetto "assolutamente da rivedere". In questo senso, nello stesso documento, si fa parla "del mantenimento degli ospedali territoriali all'interno di un sistema di gerarchia che fa riferimento ai due ospedali di Trento e Rovereto". Negli ospedali vengono garantite "le funzioni di base destinate a dare risposte di prossimità e funzioni di eccellenza, nella logica della "rete ospedaliera".

La replica: "una risposta amministrativo-burocratica", che non ha soddisfatto l'interrogante. Per la verità, Borgonovo Re avrebbe forse avuto altro da dire, ma lo scadere del tempo a sua disposizione le ha impedito di essere esaustiva. Fugatti si attendeva una risposta chiara, mirata precisa alle domande.

Claudio Civettini (Lega)

Redditi di garanzia

contro l'esclusione sociale.

Ma c'è chi è in miseria

Il consigliere chiede cosa intende fare la Giunta per i tanti casi di persone disperate a causa della povertà, quasi sempre sconfinata in miseria, in modo di dare dignità a questi soggetti disperati.

La risposta dell'assessora Borgonovo Re. L'assessora ha ricordato l'introduzione del reddito di garanzia con cui la Provincia ha realizzato un'azione di contrasto alla marginalità sociale dei soggetti più deboli ed esposti a questo rischio. Ne possono beneficiare tutti i residenti in Trentino da almeno tre anni che accettino di impegnarsi per la ricerca attiva di un lavoro. Vi sono due redditi di garanzia di due tipi: automatici e sociali. Al primo possono accedere i nuclei familiari in difficoltà economiche, mentre ha diritto alla seconda tipologia di sostegno quei nuclei che hanno problemi sia economici che sociali sulla base di un progetto elaborato dai servizi competenti. Per finanziare questi due strumenti la Provincia ha finora impiegato complessivamente 18 milioni di euro di cui hanno beneficiato per i redditi di garanzia automatici 6.700 nuclei e per i redditi di garanzia sociale 718 nuclei. Quanto ai nuclei che si trovano in situazione di emergenza eccezionale, l'assessora ha precisato che possono accedere, previa valutazione dei servizi sociali, ad un intervento economico straordinario, cioè ad un'erogazione monetaria con cui fronteggiare le spese indifferibili come il pagamento delle bollette. Ad erogare il sussidio è l'Apapi, l'agenzia per la previdenza integrativa, con un assegno che varia a seconda della condizione economica del nucleo richiedente.

La replica. Civettini, del tutto insoddisfatto, ha lamentato che diversamente da quel che pensa la Giunta, vi sono ancora molte persone residenti nel Trentino escluse da tutti gli aiuti. "Dovete aprire le porte", ha sollecitato, perché "questi soggetti non sono invisibili e hanno vitale necessità di sussidi".

Rodolfo Borga (Civica Trentina)

Protonterapia

e autorizzazione:

si è perso tempo

Sulla vicenda di Protonterapia il consigliere chiede di sapere per quali ragioni ora la Pat scopre che l'autorizzazione del 2012 non va bene; perché questa autorizzazione è insufficiente se la stessa Giunta lo scorso maggio in una lettera al ministero della salute ha affermato che il nulla osta per l'impiego di radiazioni è stato rilasciato da Roma nell'agosto 2012. Infine, Borga chiede quali sono stati i contatti con il Ministero per i Lea dopo la lettera del maggio scorso.

La risposta dell'assessora Borgonovo Re: lo scorso 2 settembre è stata rilasciata l'autorizzazione provinciale necessaria all'esercizio dell'attività. La procedura ha previsto, data la previsione di utilizzo di protoni cosiddetti Lea, un complesso iter che si è svolto in maniera idonea e tempestiva, sebbene non in tempi brevissimi. Sui nuovi Lea, Borgonovo ha precisato che l'assetto è ancora quello fissato nel lontano 2001, ad oggi non vi sono spazi per la riconoscibilità all'interno dei Lea nazionali e dunque lo spazio è stato trovato tra i "servizi provinciali aggiuntivi". Il nulla osta è stato rilasciato nell'agosto 2012 e per lo stesso si è cercata una conferma e ottenuta la verifica del "corretto adempimento dell'attività autorizzatoria".

La replica: "premesso che la grana è stata da lei ereditata, risulta difficile non evidenziare una grande sciatteria nella gestione della questione", ha esordito Borga. Dopo mesi di polemiche e dopo due anni dalla date del rilascio del nulla osta, si arriva all'ultima azione della procedura, in assenza di tutto, perdendo ulteriore tempo. E' inammissibile, ha detto Borga, dichiarandosi insoddisfatto della risposta."

Nerio Giovanazzi (AT)

Per la fibra ottica

sono previsti

altri stanziamenti?

Il consigliere chiede al Presidente della Giunta se è pronto a discutere la possibilità di altri investimenti per la fibra ottica e, se sì, quali e quante spese la Pat potrebbe sostenere e attingendo a quali stanziamenti.

La risposta dell'assessore Olivi. L'assessore ha precisato che dopo l'uscita della Provincia da Trentino NGN con la cessione della quota di compartecipazione societaria a Telecom Italia spa, verso la corresponsione dell'intera quota nominale di capitale sociale versata dalla Provincia, "nella legge finanziaria provinciale di assestamento 2014 sono state recuperate tutte le risorse precedentemente destinate a tale iniziativa, in modo da attivare nuove modalità per il raggiungimento dei target europei EU 2010 (Agenda digitale) sulla banda larga (100% della connettività 30Mbps)". Trentino Network si è poi attivata per analizzare un modello d'intervento pubblico alternativo e compatibile con le regole e le indicazioni europee, che negli ultimi tre anni, seguiti alla definizione del piano NGN della Provincia, sono molto cambiate. La società ha verificato la dimensione delle risorse economiche che l'ente pubblico dovrebbe mettere in campo. La regolamentazione europea in materia prevede che gli ambiti di possibile intervento pubblico sulle reti a banda larga e ultra-larga siano limitati alle aree di fallimento di mercato ("aree bianche") nelle quali gli operatori privati non abbiano dichiarato al Ministero propri piani di copertura nei successivi tre anni. Si dovrà perciò tener conto dei "Piani di sviluppo significativi da parte degli operatori privati nel triennio 2014-2016", la cui pubblicazione è prevista entro il mese.. Olivi ha concluso assicurando che non appena saranno pronti i risultati dell'analisi, la Giunta farà le proprie valutazioni e ne renderà partecipe anche il Consiglio  provinciale.

La replica. Giovanazzi, soddisfatto, ha detto però di non aver capito quante risorse saranno necessarie. Nelle "aree bianche" non sono interessanti per i privati interessate a fare business dovrebbe intervenire l'ente pubblico, perché il completamento di questa rete è un servizio da erogare a favore di chi risiede ai margini del territorio del Trentino.

Marino Simoni (Progetto Trentino)

Scuola intercomunale di Primiero:

arriveranno le risorse

per completare i lavori

Simoni chiede se esiste la volontà di destinare ai comuni di Fiera di Primiero, Tonadico e Transacqua gli 800 mila euro necessari per completare i lavori della scuola intercomunale di Primiero, o almeno 400 mila euro per rendere l'edificio idoneo allo svolgimento dell'attività didattica.

La risposta dell'assessore Daldoss: risposta affermativa, la Provincia sta affrontando il problema e l'intervento è stato inserito nell'ultima delibera di finanziamento delle scuole. Si partirà da un'organizzazione "condivisa con gli enti locali dei plessi scolastici sul territorio e quindi s'interverrà in via definitiva e "non con un intervento tampone".

La replica: solo parzialmenete soddisfatto il consigliere Simoni che, pur rispettando la decisione di confrontarsi con i territori, non vede vicino il completamento della scuola.

Filippo Degasperi (M5s)

Nuovi edifici previsti ad Arco

e rispetto delle norme sui centri storici

Degasperi chiede per quali motivi, nel parere obbligatorio di conformità espresso dal Servizio urbanistica e tutela del paesaggio della Provincia in merito alle nuove volumetrie residenziali per circa 13.000 mc previste dalla variante al prg di Arco, non vi sia alcuna indicazione che imponga il rispetto della normativa provinciale a tutela dei centri storici.

La risposta dell'assessore Daldoss. Con la variante 14 il Comune di Arco ha ripianificato le aree soggette a vincolo modificandone la destinazione d'uso. Per quanto riguarda la salvaguardia dei centri storici, nel parere rilasciato dal servizio urbanistico, si fa presente che a Chiarano si ritiene opportuno ridimensionare la struttura residenziale per lasciare un'area a verde pubblico nel centro storico. Così anche nelle altre località. Non è quindi vero che non sia stato tutelato il centro storico. Ci aspettiamo che il Comune di Arco tenga conto di questa valutazioni nella proposta che sottoporrà alla Provincia.

La replica. Degasperi ha rilevato che all'utilizzo dello strumento della compensazione, che copre il 95% degli interventi, il servizio urbanistica dedica appena una riga e mezzo. Troppo poco. Il consigliere ha lamentato che in alcune delle zone citate del Comune sono state scambiate volumetrie residenziali con parcheggi pubblici. Inoltre il servizio urbanistica della Provincia non ha citato il caso dei numerosi appartamenti sfitti ad Arco molti dei quali appartenenti al patrimonio Itea, per cui non si capisce la necessità di nuove edificazioni. Vi sono quindi molti casi sfuggiti al servizio urbanistica e per quest'intervento esiste un'ampia possibilità di miglioramento della pianificazione.

Luca Zeni (Pd)

Difficile la situazione

finanziaria

della Carosello Ski di Folgaria

Il consigliere vuole conoscere in particolare la situazione finanziaria e il debito complessivo della società Carosello ski di Folgaria con gli istituti di credito, i fatturati degli ultimi tre anni, i relativi creditori, e le eventuali prospettive di rilancio tramite Trentino Sviluppo, con quali importi, strumenti e cautele, e infine se si stiano valutando fusioni e accorpamenti di società strutturalmente in perdita nel sistema funiviario. 

La risposta dell'assessore Dallapiccola: sulla società Carosello Ski Folgaria, l'assessore ha fornito numeri "molto impattanti" con debiti verso le banche che si aggirano sui 23 milioni di euro (2013) compensati da fatturati attorno ai 4 milioni di euro. Un contesto, quello descritto da Dallapiccola, che ha dato lettura dei dati dal 2011 ad oggi, "di grave indebitamento bancario a fronte di ricavi del tutto insufficienti". Per il 2011 si parla, ad esempio, di ricavi di 4 milioni 370.000 circa, a fronte di 10 milioni 731.000 d'idebitamento circa, con numeri che registrano un crescendo di debiti fino a dati più recenti. La Giunta sta elaborando un piano triennale da consegnare a Trentino Sviluppo per quanto riguarda il rilancio, ha spiegato Dallapiccola e gli importi saranno compatibili con le fonti che il piano sta elaborando. Non si esclude, tra l'altro, un processo di accorpamento delle società sciistiche del demanio di prossimità, al fine di razionalizzare i costi.

La replica: molto colpito da questi "numeri negativi" si è detto Luca Zeni che ha espresso l'auspicio che si intervenga con estrema cautela nell'utilizzare risorse dei cittadini per finanziare opere senza concordare un serio ripianamento dei debiti.

Lucia Maestri (Pd)

Legge provinciale sui prodotti

alimentari a basso impatto ambientale:

ritardi nell'applicazione

Maestri chiede il perché del ritardo nell'applicazione della legge provinciale 13 del 2009 sulla promozione dei prodotti agricoli e agroalimentari a basso impatto ambientale e per l'educazione alimentare e il consumo consapevole. E in particolare perché la gara d'appalto per i servizi di ristorazione scolastica non tiene conto della norma sui prodotti a basso impatto ambientale, che iniziative siano state attuate per promuovere la conoscenza e l'utilizzo di prodotti locali, in quali scuole è ammessa solo la vendita di questi prodotti, e le azioni intraprese per ridurre gli imballaggi lungo tutta la filiera.

La risposta dell'assessore Dallapiccola. Il programma per l'educazione alimentare, approvato l'anno scorso dalla Provincia. è stato in parte attuato mediante una determina del 13 dicembre 2013 con una spesa di 25.380 euro. L'attività comprende la realizzazione di una pubblicazione divulgativa per i ragazzi, un programma didattico con una mostra itinerante e il progetto "Ortinrete" che promuove l'agricoltura biologica. Inoltre l'amministrazione sta predisponendo un bando tipo con le categorie economiche e con il Consorzio dei Comune. Un altro strumento per la promozione dei prodotti tipici locali consiste nell'iniziativa "Rifugi del gusto" che la Provincia organizza già da anni. Infine per la vendita di prodotti alimentari nelle scuole, il tema va coniugato con l'autonomia di queste istituzioni. Vi sono insomma molti strumenti a disposizione per perseguire gli obiettivi della legge, che potenzia ulteriormente gli interventi.

La replica. Maestri ha osservato che in rapporto agli obiettivi stabiliti dalla legge, la prosecuzione dell'iter normativo evidenzia sicuramente delle lentezza. E ha aggiunto che se è vero poi, come ha detto l'assessore, che la legge è solo uno degli strumenti per perseguire gli obiettivi, allora c'è da chiedersi quale utilità abbia avuto la normativa. "Non vorrei – ha concluso – che la Provincia facesse le leggi senza poi applicarle, perché allora dovremmo chiudere baracca e burattini".

Manuela Bottamedi (Gruppo misto)

Colonia di Pralungo:

nulla di deciso

per il futuro della struttura

Bottamedi chiede che controllo la Provincia eserciti sulla colonia di Pralungo (loc. Montevaccino) di sua proprietà, quanto è costata la ristrutturazione, cosa pensa di fare alla scadenza della concessione (fine 2015), se abbia pensato a una gestione diretta della struttura per evitare le attuali disparità di trattamento tra gruppi scout e non scout anche per mettere fine all'incuria che regna nella struttura.

La risposta dell'assessore Gilmozzi: la struttura in questione è stata assegnata alla Cooperativa il Bivacco verso la fine degli anni '80. Sono 7.367 gli euro annui previsti dal contratto di affitto, che prevede a carico del concessionario la manutenzione ordinaria, mentre alla Provincia spetta quella straordinaria oltre a periodici sopralluoghi per verificare lo stato della struttura e le condizioni del servizio. Il contratto scade il 31 dicembre 2016 scade, la Pat dalla fine anni '80 ad oggi ha investito 850.000 euro per la struttura. Nulla è stato ad oggi deciso sul futuro della colonia, anche se probabilmente si proseguirà con l'affidamento della gestione a strutture associative. L'episodio a cui fa riferimento l'interrogante appare isolato. La situazione, stando alle relazioni in nostro possesso, ha chiarito Gilmozzi, non è assolutamente preoccupante.

La replica: si tratta di una struttura pubblica che di conseguenza va controllata in maniera stringente e costante, ha osservato Bottamedi che ha rivelato anche di avere una documentazione fotografica a supporto di quanto riferito sullo stato della struttura.

Walter Viola (Progetto Trentino)

Disagio infantile e affidamento dei minori:

servono più prevenzione territoriale

e potenziamento dei servizi

Il consigliere chiede cosa intende fare la Giunta per sviluppare la prevenzione sul territorio e potenziare i servizi di neuropsichiatri infantile e di psicologia in modo da prevenire i problemi del disagio infantile e dell'affidamento dei minori.

La risposta dell'assessora Borgonovo Re. Gli interventi di prevenzione e promozione sociale rivolti ai minori sono i centri aperti e aggregazione giovanile diurni per la prevenzione primaria. Hanno scopo integrativo della scuola e della famiglia come luogo privilegiato d'incontro per i giovani anche con figure adulte di stimolo. Questi spazi diventano luogo di ascolto e osservazione sui bambini, i giovani e le loro relazioni. Altro intervento: il servizio rieducativo domiciliare per il minore e adolescente a sostegno dei genitori. Sono allo studio nuove modalità di intervento che individuino precocemente i problemi creando alleanze con altri attori: scuola, pediatri e medici di famiglia nell'ottica della valorizzazione della filiera dei servizi. La salute mentale è infatti fortemente determinata nei primi anni di vita. Il tavolo minori siedono per questo diversi soggetti anche professionali ci rimanda il bisogno di nuove modalità di intervento a favore di minori e adolescenti. Il servizio di psicologia e neuropsichiatria è stato investito fortemente nella programmazione provinciale. Dal 2009 la Giunta per individuare azioni prioritarie aveva aperto alcuni tavoli di confronto per sviluppare percorsi di lavoro. Iniziative multidimensionali e sostegno ad alcune azioni di prevenzione precoce attraverso il progetto "Sperimentiamo sui giovani".

La replica. Viola si è augurato che la Provincia investa davvero sui giovani e soprattutto su quelli problematici insieme alle famiglie e alle associazioni. Si tratta di valorizzare una rete che già esiste per fronteggiare le situazioni critiche oggi in evoluzione, garantendo la necessaria professionalità perché la buona volontà non basta.

 

La seduta del Consiglio provinciale è stata sospesa alle 18.40 e i lavori riprenderanno domattina alle 10.00.