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24/07/2014 - In aula o in commissione

Via libera all'impugnativa contro il decreto legge del governo lesivo dell'autonomia

Dal Consiglio provinciale con i soli due negativi del M5s

Via libera all'impugnativa contro il decreto legge del governo lesivo dell'autonomia

L'assessore Mauro Gilmozzi. In allegato, gli estremi del ricorso

Via libera all'impugnativa contro il decreto legge del governo lesivo dell'autonomia

Aprendo la seduta del Consiglio provinciale il presidente Bruno Dorigatti ha convocato i capigruppo per valutare la richiesta di comunicazioni urgenti della Giunta sulle vicende dell'Istituto Sacro Cuore di Trento e della ditta Gallox. Al rientro dei consiglieri in aula, Dorigatti ha riferito che il presidente Rossi interverrà sui temi richiesti alle 15.00, non appena rientrato da Roma dove si trova in questo momento per impegni istituzionali.

Si all'impugnativa della Giunta.

I lavori sono poi ripartiti dalla ratifica chiesta dalla Giunta della delibera riguardante l'impugnativa davanti alla Corte costituzionale dell'ennesimo decreto legge governativo lesivo dell'autonomia finanziaria della Provincia e in particolare del principio statutario dell'intesa con lo Stato quando si tratta di decidere in merito alle risorse. La delibera dell'esecutivo è stata approvata con 28 voti a favore e due contrari di Degasperi e Bottamedi del M5s.

Prima del voto l'assessore Gilmozzi ha riassunto la delibera, già approvata in Commissione, riguardante vari articoli del decreto legge 66 del 24 aprile scorso inserito riguardante "Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale", poi convertito in legge, con cui vengono indebitamente trattenute dallo Stato entrate fiscali e per l'acquisto di beni e servizi destinate alla Provincia. "Si viola in tal modo il principio statutario dell'intesa tra lo Stato e la Provincia quando in gioco vi sono questioni finanziarie".

Filippo Degasperi ha preannunciato il voto contrario dei due consiglieri del M5s perché i parlamentari trentini avevano votato in aula a favore della legge statale lesiva dell'autonomia. Ha ricordato al Patt che i rappresentati autonomisti in parlamento hanno votato anche per l'eliminazione della materia storia dagli insegnamenti scolastici.

Silvano Grisenti (Progetto Trentino) e Giacomo Bezzi (FI) hanno annunciato il voto favorevole chiedendosi però se i parlamentari trentini a Roma difendano l'autonomia, perché i voti da loro espressi non lo dimostrano affatto.

Giuseppe Detomas (Ual) ha giustificato la posizione dei parlamentari trentini "che hanno votato a favore della legge finanziaria perché si trattava di anteporre gli interessi nazionali a quelli di un singolo territorio".

Nerio Giovanazzi (AT) ha osservato però che i parlamentari trentini di un tempo concordavano le norme riguardanti l'autonomia provinciale prima di entrare nelle aule della Camera e del Senato.

Rodolfo Borga (Civica) ha osservato che i parlamentari trentini avrebbero potuto uscire dall'aula o astenersi quando si è trattato di votare gli articoli della legge lesivi degli interessi dell'autonomia provinciale.

Maurizio Fugatti ha dichiarato il sostegno della Lega all'impegnativa per la tutela dell'autonomia, "ma – ha osservato – bisogna riconoscere che mai in passato le impugnative della Giunta contro norme statali sono state così frequenti come con i governi di centrosinistra".

Il collega Civettini (Lega) ha aggiunto che in Parlamento si ha il dovere "di coscienza" di rappresentare i propri elettori e, nel caso dell'ex deputato Detomas, le minoranze linguistiche di cui si p espressione. Detomas (Ual) ha replicato sottolineando che quanto affermato da Civettini è vero se una legge investe solo la questione della valle di Fassa, ma non quando in gioco vi è una linea politica complessiva e generale e occorre allora votare coerentemente in questa prospettiva.

L'assessore Gilmozzi ha tenuto a precisare che i parlamentari trentini hanno lavorato per ottenere che in sede di conversione del decreto legge governativo fossero salvaguardati gli interessi dell'autonomia provinciale con apposite clausole. Tuttavia questo non è sufficiente per garantire che queste norme vengano interpretate in un modo piuttosto che in un altro. Per questo è indispensabile l'impugnativa. Oggi il presidente Rossi è a Roma proprio per sbloccare la trattativa con il governo in merito a questo tema.

Per Lorenzo Baratter (Patt) su questo tema va evidenziato l'impegno della delegazione parlamentare trentina e oggi del presidente Rossi a Roma per arrivare a una conclusione positiva della vertenza relativa alla nostra autonomia.