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23/07/2014 - In aula o in commissione

Respinto il disegno di legge di Borga per sostenere l'edilizia

Il no motivato in aula dall'assessore Daldoss. Vano l'appello delle minoranze

Respinto il disegno di legge di Borga per sostenere l'edilizia

Testo allegato. Nella foto, l'assessore Carlo Daldoss

Dopo il dibattito che ha occupato l'intera mattinata (di cui ha riferito il precedente comunicato), nel primo pomeriggio il Consiglio provinciale ha respinto con 19 voti contrari e 10 a favore il disegno di legge 26 di Rodolfo Borga (Civica Trentina) per adottare misure con cui fronteggiare la crisi del settore edilizio mediante interventi sul patrimonio immobiliare esistente.     


Bocciato anche l'emendamento chiesto dagli artigiani.

Nelle dichiarazioni di voto finali Borga ha presentato un emendamento "chiesto – ha precisato – sia dall'Associazione artigiani che dall'Ance" (l'Associazione nazionale costruttori edili) che introduce un limite non inferiore a 80 mila euro per ottenere il finanziamento. Dagasperi (M5s) ha preannunciato voto contrario a questo emendamento pur rimanendo favorevoli al disegno di legge di Borga. L'emendamento è stato respinto con 20 voti contrari e 8 a favore.

Per Progetto Trentino Gianfranco Zanon ha espresso sostegno al disegno di legge "ma anche alle dichiarazioni dell'assessore Daldoss, di cui attendiamo l'attuazione". A proposito di edilizia abitativa, rispetto all'annuncio di Daldoss di un intervento entro il dicembre di quest'anno, Zanon ha chiesto se possibile anticipare i tempi sia per le famiglie che per le imprese. A Gilmozzi ha chiesto come nel bilancio utilizza le entrate derivante dalle imprese trentine (Iva). Zanon ha segnalato anche che vi sono Comuni che tardano a pagare le imprese anche fino a 80-90 giorni.

Borga (Civica Trentina) ha messo in luce che la Giunta non ha presentato alcuna relazione entro il giugno scorso in base a un ordine del giorno, come invece avrebbe dovuto, le opere delle comunità ammesse a finanziamento provinciale.

LA DISCUSSIONE PRECEDENTE.

Nel corso della mattinata i lavori del Consiglio provinciale sono proseguiti con la discussione generale del disegno di legge di Rodolfo Borga, che sulla falsariga degli interventi promossi dalla Giunta provinciale nel 2009 e nel 2013, propone misure per fronteggiare la crisi, introducendo interventi sul patrimonio edilizio esistente. Negativo il parere espresso a più riprese dalla Giunta provinciale (assessore Daldoss), nonostante l'accorato e compatto appello dell'opposizione all'accoglimento della proposta. "La mia è una decisione a-politica, coerente con quello che credo sia il bene di questa comunità" ha detto Daldoss prima della chiusura dei lavori. Nella ripresa le dichiarazioni di voto e la votazione.

Nel frattempo le minoranze stanno riflettendo sulla possibilità di raccogliere le 7 firme necessarie per chiedere una comunicazione da parte della Giunta provinciale sulla questione della presunta discriminazione sessuale presso il Sacro Cuore di Trento.

Prosegue la discussione generale: il sostegno dei 5Stelle e Progetto Trentino

"Sostegno alle famiglie, riqualificazione energetica, recupero del patrimonio esistente": questi tre elementi sarebbero di per sé sufficienti a giustificare il sostegno al provvedimento del collega Borga. Filippo Degasperi (5Stelle) ha definito quella in discussione "una proposta che si configura davvero come una boccata d'ossigeno per il settore dell'edilizia e non solo". Alcuni numeri citati dal consigliere pentastellato e ricavati dal Corriere della Sera: nel gennaio 2014, rispetto al 2013, si registra una perdita dell'8% nel settore e in febbraio, a distanza ddi solo un mese, una ulteriore perdita del 3,7%. Dall'altra parte c'è una costante crescita degli interventi per ristrutturazioni. + 46% nel 2014 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. "Un intervento di questo tipo avrebbe effetti sulle piccole imprese, sull'attività degli studi professionali, oltre ad un effetto moltiplicatore sul bilancio della Pat e la nobile finalità di fare emergere gran parte del sommerso" ha concluso.

I dati sono preoccupanti, ha osservato Walter Viola (Progetto Trentino: "la sofferenze del sistema edilizio supera i 100 miliardi di euro con una ammanco di qualche bel punto percentuale di Pil". Siamo a quasi un anno dalle elezioni e mi chiedo quali siano gli interventi "strutturali" messi in atto o che si intende mettere in atto per fronteggiare questa crisi (prima domanda). Perché mai un provvedimento che "copia" la ratio di altri provvedimenti adottati in un passato non troppo lontano da questa stessa maggioranza viene respinto (seconda domanda).

Daldoss: stop agli "interventi spot", si passa alla logica degli interventi "strutturali"

"Questo è un settore che riconosco essere fortemente in crisi" ha ammesso l'assessore Carlo Daldoss introducendo il proprio, atteso intervento. "Alla luce di questo è necessario essere molto chiari" ha aggiunto: "interventi spot non sono più nella strategia della Giunta provinciale, che intende invece adottare interventi "di continuità" e con "una valenza di ordine sociale e di giustizia sociale". Il componente della Giunta Rossi si è spiegato meglio: dal 2008 ad oggi sono stati stanziati a sostegno di questo settore risorse straordinarie. Abbiamo il dovere di puntare e concentrarci anche su altri settori, come il turismo, l'agricoltura, il territorio e la valorizzazione del paesaggio e della sua identità. Dobbiamo sgomberare il campo dall'illusione che si possa continuare ad intervenire come fatto fino ad oggi: dobbiamo ora stare attenti all'impatto sociale e alle ricadute degli interventi che adottiamo. Quello che intendo con "interventi strutturali", ha ribadito Daldoss, sono interventi "continui nel tempo e dentro un'equità sociale". "La scelta fatta nell'assestamento di bilancio ha inaugurato una nuova modalità e nuove logiche", ha aggiunto l'assessore: il piano pluriennale 2015-2018 che comunque mette in campo 40 milioni di euro per la casa, darà uno stimolo al settore, ma in una logica differente".

Borga e la sua versione di chiarezza

Rodolfo Borga (Civica), proponente del provvedimento ha espresso in fase di replica alcune argomentazioni, "per fare a sua volta chiarezza".Daldoss ha affermato che le risorse disponibili devono essere spese in modo responsabile anche per ragioni di equità sociale". Il provvedimento in questione, visto che le risorse erogate rientrerebbero nel Pil, "avverrebbe praticamente a costo zero e con il pregio di mettere sul mercato i risparmi dei trentini, facendo girare i consumi e nel contempo riqualificando il territorio". Qui non si tratta di privare di risorse la sanità, la scuola o altri settori di grande rilevanza sociale. La realtà, a suo avviso, è che c'è un pregiudizio di fondo sulla categoria degli imprenditori, "altro che interventi strutturali sul settore!" ha sbottato. "Mi stupisce il fatto", ha aggiunto, "che nemmeno una piccola parte di questa maggioranza abbia compreso che un segnale di attenzione a chi si trova in situazioni ai confini della disperazione, un piccolo segnale, una mano tesa la si poteva dare".

Civettini: un errore non cogliere questa proposta, la Giunta ne risponderà

"Mattoncino su mattoncino si dovrebbero valutare anche le proposte che non vengono dalla Giunta" ha osservato Claudio Civettini (Lega), convinto che il provvedimento Borga non sia accolto solo perché proviene da un'area diversa da quella di maggioranza, mentre su un tema come questo la ragionevolezza dovrebbe prevalere "aldilà delle parti". "Se salta l'impresa salta l'occupazione, ha aggiunto: è un errore non accogliere la proposta Borga e di questo la Giunta si dovrà prendere la responsabilità". Il consigliere della lega ha espresso massimo e totale appoggio al documento e rivolto l'ennesimo invito alla Giunta e alla maggioranza in Consiglio, a ripensare la questione.

Bezzi: interveniamo in via transitoria almeno per un altro anno

E' sotto gli occhi di tutti che l'unico segno positivo in Trentino, in un'economia in forte crisi, è la casa (è di oggi la notizia dell'impennata del 15% nelle richieste di mutui sulla prima casa). La proposta di Borga avrebbe creato le condizioni per coniugare la domanda -che in controtendenza presenta un leggero trend di crescita- con iniziative di sostegno al comparto. Questa l'opinione di Giacomo Bezzi (FI) che si è espresso a sostegno del provvedimento Borga ed ha invitato Daldoss a operare alcune riflessioni, "almeno per il prossimo anno e in forma transitoria". La crisi è in questo momento e la domanda è in questo momento, ha aggiunto: "aiutiamo le imprese in questa fase di crisi, accompagnandole almeno fino alla fine del 2015", anno in cui sarebbe a suo avviso possibile immaginare una lieve ripresa del comparto.

Kaswalder: occorre fare delle riflessioni

"In Trentino ragioniamo sempre con i contributi", ha osservato l'esponente del Patt Walter Kaswalder che ha invitato l'assessore Carlo Daldoss a intervenire per velocizzare la burocrazia (regolamenti edilizi flessibili e certi) e a fare qualche ragionamento sulla questione, pensando anche possibili fondi di garanzia per le imprese, in modo da fare ripartire l'economia. Kaswalder ha poi richiamato altre riflessioni necessarie, sulle due vicende che hanno tenuto banco nei dibattiti nazionali e internazionali in questi giorni: la presunta discriminazione sessuale presso la scuola del Sacro Cuore di Trento e la guerra in corso tra Israele e Palestina.

Simoni: occorre trovare strumenti condivisi per far fronte alla crisi

Abbiamo parlato a lungo di questo provvedimento ha detto Marino Simoni (Progetto Trentino) e "avremmo bisogno di concentrandoci tutti assieme su come uscire da questa grave situazione di crisi che ci ingabbia e trovare meccanismi di equilibrio che non ci trovino in contrapposizione: la semplificazione delle pratiche, la revisione della normativa urbanistica potrebbero rappresentare il primo passaggio".

La replica di Borga

Nella replica Rodolfo Borga ha evidenziato alcuni passaggi della scorsa legislatura dove lo stesso Ugo Rossi, oggi governatore della provincia, aveva sostenuto le stesse iniziative contenute nel documento oggetto di dibattito. "Programmare piani di qui al 2018 in un clima di tale incertezza" ha ribattuto il proponente "è davvero improbabile. Va bene guardare al futuro con ottimismo, va bene programmare, ma io non credo affatto nella ripresa imminente e neppure ad un miglioramento dei futuri rapporti con lo Stato, a prescindere dai rapporti politici dei singoli". L'unica certezza è quella dell'oggi, ha aggiunto "e quella prevista da questo provvedimento è una scelta possibile ed attuale, già testata e di cui si conoscono incontestabili pregi e difetti".

Daldoss: la mia è una decisione a-politica che credo utile al bene della comunità

"Nessuna pressione né da sinistra né da destra", questo l'incipit della replica di Daldoss: "vi tranquillizzo o forse vi deudo", ha proseguito "ma la mia decisione è coerente con quello che credo, in tutta umiltà e dalla mia particolare posizione di assessore tecnico, sia giusto fare per il bene della comunità trentina". Daldoss ha definito quella attuale una "crisi di fiducia": chi ha responsabilità di amministrare deve essere pragmatico, ma nel contempo infondere un po' di ottimismo e generare un po' di quella fiducia che in questo momento manca in assoluto. "Sarebbe più facile dire di sì", ha aggiunto prima di concludere".

Approfondimenti
il ddl 26 di Borga a sostegno dell'edilizia

il ddl 26 di Borga a sostegno dell'edilizia

https://www.consiglio.provincia.tn.it/_layouts/15/dispatcher/doc_dispatcher.aspx?app=idap&at_id=393541