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16/07/2014 - In aula o in commissione

Borga: via tutti i limiti di spesa per la solidarietà internazionale

Il Consiglio provinciale ha iniziato la discussione del disegno di legge. Si continua domani

Borga: via tutti i limiti di spesa per la solidarietà internazionale

Borga: via tutti i limiti di spesa per la solidarietà internazionale

Illustrando all'aula con un lungo intervento il senso del disegno di legge 4 da lui proposto per modificare la normativa provinciale sulla solidarietà internazionale, Rodolfo Borga (Civica Trentina) ha avvertito che "questo testo è molto più moderato rispetto alle posizioni espresse sul tema dal collega del Patt Diego Moltrer". E ha ricordato che nell'arco di una legislatura la Provincia destina, per legge, 55 milioni alla solidarietà internazionale (la soglia minima oggi prevista dalla norma corrisponde allo 0,25% del bilancio), proprio mentre subiscono tagli significativi settori sicuramente non meno importanti (scuola, ricerca, ecc.).

Basta soglie: la Giunta decida i contributi di anno in anno.

Con un emendamento al proprio testo Borga propone perciò di togliere limiti minimi o massimi di spesa a favore della solidarietà internazionale (il suo testo originario propone di non superare la soglia dello 0,20% del bilancio), preferendo sollecitare un'assunzione di responsabilità da parte della Giunta. Occorre cioè che l'esecutivo dichiari apertamente l'importanza del settore per decidere di anno in anno quante risorse destinare ad esso, come avviene nei confronti di tutti gli altri settori. E questo anche nell'ipotesi in cui si voglia aumentare lo stanziamento. Diversamente sarebbe giusto fissare soglie per legge anche per altri comparti non meno importanti. "Non sono affatto contrario alla solidarietà internazionale", ha precisato, "ma se le risorse per la solidarietà internazionale servono a dare lavoro senza alcuna evidenza pubblica, questo è un problema".

Distinguere a cosa e a chi vanno le risorse.

Secondo Borga bisogna poi distinguere tra i finanziamenti rivolti alle iniziative concrete di solidarietà concrete, da quelli indirizzati al mondo che ruota attorno a questo campo. E ha chiesto: "perché solo questo settore non può essere assoggettato alla spending review che è invece applicata anche con drastici tagli a tutti gli altri comparti del bilancio provinciale?".

Per Claudio Civettini (Lega), trovando convincente il ragionamento di Borga, ha suggerito di non investire più risorse nel settore della solidarietà internazionale a prescindere da qualunque valutazione, senza nemmeno preoccuparsi dei risultati. Meglio concentrare l'attenzione sul problema di chi sta cercando lavoro. La solidarietà internazionale, infatti, si è in gran parte dimostrata "affari internazionali" per sostenere cooperative con una continua commistione con la politica. Ha concluso affermando che "da aiutare oggi sono le famiglie della provincia di Trento".

Appello alla maggioranza perché si pronunci.

Visto il silenzio dell'aula, Borga ha ripreso la parola confessando che si aspettava almeno un intervento per gruppo di maggioranza, "perché il mio discorso è andato al di là del semplice dato numerico". E ha ribadito che l'argomento in discussione con il suo ddl non è affatto l'azzeramento dei contributi della Provincia per la solidarietà internazionale "pur in un momento di crisi come questo". Per Borga è anzi "doveroso per una terra come la nostra sostenere chi è in difficoltà in Africa o in Asia". Ma per questo occorrerebbe a suo avviso dedicare dei dipendenti provinciali all'assistenza delle associazioni impegnate nel settore. "Perché anche solo così risparmieremmo un milione di euro (destinati ogni anno al Centro di formazione del settore). Borga ha poi rinnovato un duplice appello: alla Giunta di assumersi la responsabilità di decidere liberamente quante risorse destinare di anno in anno a questo settore e perché, e ai colleghi della maggioranza perché intervengano.

I lavori riprendono domani alle 10.00 per proseguire la discussione (interverrà l'assessora Ferrari) e arrivare al voto su questo punto.