Questa mattina in aula dal Consiglio provinciale
Valorizzare la memoria dei trentini durante la Grande Guerra: approvato il ddl del presidente Rossi
In allegato, l'ordine del giorno dei lavori
Sospesa
dallo stesso proponente la trattazione del punto 5 (ddl 171 di
Massimo Fasanelli in materia di politiche per la casa), il Consiglio
provinciale ha anticipato la discussione del disegno di legge 204,
proponente presidente della Provincia Rossi, che reca interventi per
valorizzare la memoria del popolo trentino durante la prima guerra
mondiale. Il testo è stato approvato all'unanimità.
La
ratio della proposta, l'intervento del Presidente Rossi
In
apertura il presidente Ugo Rossi ha illustrato la ratio
dell'intervento che si inquadra in un contesto temporale preciso,
ovvero i 100 anni, che ricorrono nel 2018, dalla conclusione del
primo conflitto mondiale. La memoria di questa prima guerra va
ripercorsa in termini geografici, geopolitici, culturali ed
identitari per permettere di guardare al passato con un occhio
rivolto al futuro, nella consapevolezza che la storia è il
fondamento della nostra stessa specialità, ha premesso Rossi. Il
punto di partenza fondamentale è quello di considerare le
drammatiche conseguenze del conflitto e le vittime: il nostro
territorio fu gravemente colpito, ha proseguito, con 60.000
richiamati all'esercito, oltre alle centinaia di arruolati volontari
e ai 100.000 “spostati” a Nord o a Sud. Si contarono circa 12.000
caduti militari con divisa austroungarica, cui va aggiunto il numero,
impossibile da definire, delle vittime civili e le migliaia di
profughi deceduti in Boemia, Austria e Italia, anche dopo al fine del
conflitto, per la fame e le malattie da denutrizione. Insomma, la
storia ci consegnò un Trentino colpito nella vita dei singoli e
delle comunità e una vasta area ridotta ad un cumulo di rovine.
Leggere una complessità e una struttura composita di ciò che il
nostro territorio ha vissuto è una delle basi di costruzione della
nostra specialità ed autonomia, utile a consegnare ai nostri giovani
un'opportunità di riflessione in più e la capacità di sapere
interpretare le proprie radici, per renderli protagonisti del mondo
che sta diventando sempre più globale, ha aggiunto. Concretamente,
il documento prevede l'istituzione di un memoriale dei caduti della
grande guerra (probabilmente a Rovereto), la promozione della ricerca
e acquisizione di documenti sui combattenti e caduti trentini con il
coinvolgimento dei due musei storici e l'istituzione della Giornata
per ricordare le vittime e i caduti della grande guerra (in data che
sarà individuata, in relazione a riferimenti storici precisi). Rossi
ha auspicato che lo sforzo dell'approvazione di questo disegno di
legge sia letto nella promozione di una cultura della pace e della
consapevolezza piena della nostra storia e della nostra specialità.
La
discussione generale, tutti favorevoli
Marino
Simoni (Progetto Trentino) ha sottolineato l'apprezzamento
convinto suo e del gruppo per questo argomento, “che deve unire e
non dividere”: “un popolo senza memoria è un popolo senza
futuro” ha proseguito citando Sepùlveda, la pace è un modo di
essere che deve portare al superamento delle divisioni creando i
presupposti affinché non accadano conflitti: poter dialogare con il
vicino di casa, promuovendo il senso civile di appartenenza. E'
dunque importante che esistano i presupposti normativi perché dalla
memoria si arrivi alla consapevolezza. Tra le vittime, nei numeri
spaventosi citati dal Presidente Rossi, non possiamo dimenticare i
tanti civili in particolare i profughi (qui Simoni ha ricordato i
primierotti trasferiti a Isernia). Voteremo questo disegno di legge,
auspicando che porti i risultati per cui è stato costruito.
Anche
noi voteremo a favore di questo documento, ha detto Rodolfo Borga
(Civica Trentina), per di più dal momento che molte delle iniziative
in esso contenute sono già avviate e in corso. Per una più ampia
condivisione e coralità su alcuni passaggi, sarebbe però utile
coinvolgere il Consiglio provinciale attraverso la competente
Commissione, ha aggiunto, dichiarandosi disponibile all'elaborazione
di un emendamento in tal senso. Infine Borga ha raccomandato di
restare rigorosamente legati alla storia ed attenti a non far
prevalere posizioni politico partitiche di una parte o dell'altra su
un tema “fortunatamente” ancora molto delicato. Un'iniziativa
come questa, se rettamente intesa, credo sia fortemente positiva, ha
aggiunto. La pace è un bene da preservare, ma non può esistere
senza verità e giustizia.
Walter
Kaswalder (Misto) ha sottolineato che l'ideatore di questo
intervento è Lorenzo Baratter (Patt) che poi ha “ceduto” i
contenuti alla Giunta. E' giusto ricordarlo e dare merito al collega,
ha puntualizzato. Quindi ha detto di apprezzare il documento e lo
sforzo fatto nel recuperare la memoria della grande guerra.
Sull'individuazione del luogo in cui insediare il memoriale il
consigliere del Misto ha suggerito la zona di
Folgaria-Lavarone-Luserna, già ricca di numerosi fortificazioni che
sono testimonianza della prima guerra mondiale, recuperando anche le
strutture su quel territorio e creando un contesto attorno a quel
tema.
Il
consigliere Filippo Degasperi (5
Stelle) ha dichiarato di aver apprezzato molti dei contenuti
illustrati dal presidente, ma non tutti. Se in Trentino c'è una cosa
che non manca sono i luoghi con caratteristiche perfette per
insediare il memoriale, ha detto e ha invece contestato alcuni
passaggi della relazione del presidente Rossi: citare sempre numeri e
quantità è rischioso perché potrebbe fare pensare alla volontà di
fare un bilancio tra i morti di una e dell'altra parte. Quando si
parla del passato e della dimenticanza di un pezzo di storia
occorrerebbe parlare di “passato remoto”: alla scuola spetta
dunque il lavoro principale, grazie alla scuola siamo a buon punto e
anche le associazioni hanno fatto un lavoro meritorio. In conclusione
ha dichiarato di sostenere e votare il testo sia nei contenuti che
negli obiettivi, anticipando due ordini del giorno: uno invita a
mappare e censire epigrafi, targhe, effigi, manufatti collegati alla
grande guerra sul territorio; il secondo mira alla valorizzazione e
conservazione di cippi che sono stati già ricordati, conservando la
memoria di trentini che sono andati a morire anche molto lontano
dalla loro terra.
Favorevole
alla proposta anche la consigliera Lucia Maestri (PD). Il
dibattito d'aula ha rispecchiato quanto avvenuto in Commissione: mi
pare che quest'aula è matura rispetto al concetto di memoria, ha
detto e la produzione di un disegno di legge istituzionale come
questo è stata una mossa intelligente. Questo documento si innesta
su un patrimonio di conoscenze già profondamente radicato nella
comunità trentina e lo valorizza e lo rafforza. Per molti anni si è
dipinto il Trentino come una terra con due storie, collocato su due
fronti. “La nostra è un'identità plurale e sono convinta che sia
sbagliato comprimere le pluralità”: il rispetto della memoria ha
senso come motore d'identità, per aiutare a comporre un presente e
ricomporre non le fratture di allora, ma le fratture di ora. Il
trentino nel 2018 potrà finalmente mostrarsi come una terra di
convivenza ricomposta, capace di raccontare la storia di una nazione.
Nerio
Giovanazzi (Amministrare il Trentino) è intervenuto ad
anticipare il voto favorevole a questo disegno di legge. Dobbiamo
fare uno sforzo per ricordare i caduti, aldilà delle posizioni
politiche, rafforzando anche l'azione all'interno delle scuole per
tenere viva questa memoria. Noi facciamo la nostra parte e diamo un
messaggio di pace e convivenza, ha aggiunto e dunque ben venga questo
disegno di legge che condivido perché intelligentemente si pone al
di sopra di alcune posizioni ideologiche che non avrebbero favorito
il percorso.
Claudio
Civettini (Civica) è intervenuto illustrando brevemente due
ordini del giorno (accolti) e ponendo l'accento sull'utilità della
storia per comprendere presente e futuro. Il primo odg invita alla
valorizzazione turistica dell'area di Monte Zugna creando un parco
tematico della grande guerra, il secondo impegna a sostenere e dare
un percorso di concretezza ai forti della grande guerra sparsi sul
territorio, permettendo di utilizzarli a fini comunicativi
Il
consigliere Walter Viola (Progetto Trentino) ha aggiunto,
rispetto all'intervento del collega Simoni, che questo intervento è
particolarmente significativo perché per noi la grande guerra fu un
passaggio che ruppe un equilibrio che durava da secoli, compresa la
nostra vocazione di territorio di frontiera, aprendo il cammino verso
l'autonomia della nostra regione. La fine dell'impero austro ungarico
e le problematiche che ne derivarono a livello europeo segnarono
molto la nostra storia di territorio e sarebbe auspicabile che questa
occasione fosse anche un'occasione per ribadire la nostra vocazione
al dialogo e alla convivenza. Aldilà di luoghi, memoriali, giornate
in memoria, sarebbe importante cioè che questa proposta concorresse
a far ritrovare vigore nelle radici forti che abbiamo e che possono
insegnarci molto anche in prospettiva.
Gli
ordini del giorno, tutti approvati
Il
Consiglio ha proseguito quindi con l'esame delle proposte di
ordine del giorno già illustrate in discussione generale.
Approvata la prima a firma Claudio Civettini, sull'istituzione
del parco tematico della grande guerra a Monte Zugna. Stessa
favorevole forte per l'altro documento di Civettini che impegna ad
elaborare una strategia di valorizzazione dei forti della prima
guerra mondiale, recuperandoli e restaurandoli e relazionando nel
merito alla competente Commissione del Consiglio. Sì anche ai due
successivi ordini del giorno di Filippo Degasperi (5 Stelle)
che prevedono il censimento e catasto provinciale dei manufatti della
grande guerra, e il recupero dei cippi dedicati ai caduti trentini.
Infine
il Consiglio ha proseguito con l'esame dell'articolato. All'articolo
2, che prevede l'istituzione del memoriale, approvato un emendamento
di Rodolfo Borga che introduce il parere della competente
Commissione.
In
dichiarazione di voto è intervenuto il consigliere Lorenzo
Ossanna (Patt) che ha ribadito la convinta adesione ai contenuti
del disegno di legge e sottolineato la paternità di Lorenzo
Baratter. In mano alla Giunta c'è uno strumento importante che tocca
il tema identitario che è fondamentale per la nostra epoca, ha detto
Rodolfo Borga. Voto il
disgeno di legge dlela Giunta e non del Patt, ha detto Nerio
Giovanazzi, richiamando Ossanna
e invitando a volare più alto e a smetterla di mettere la
bandierina: mi verrebbe voglia di votare contro, ha detto stizzito.
Gianpiero Passamani
ha dichiarato l'adesione dell'Unione per il Trentino, ricordando e
ringraziando anche per l'ottimo lavoro svolto in Commissione. Voto
favorevole anche dal consigliere Massimo Fasanelli (Misto)
che si è unito alla critica “politica” del consigliere
Giovanazzi ad Ossanna: mi auguro che non si ripeta più e voto questa
proposta proprio perché è “istituzionale e non partitica” ha
aggiunto. Ha ribadito di sostenere il disegno di legge anche Filippo
Degasperi (5 Stelle) che ha
invitato a prescindere dalle strumentalizzazioni. Infine il
presidente Ugo Rossi
ha ringraziato gli enti culturali che hanno supportato la Giunta con
il loro prezioso lavoro nella redazione del disegno di legge: “credo
che da qui esca il segnale di uno sforzo della politica di mettere a
disposizione della comunità una legge che costituisce un piccolo
tassello significativo su cui fondare un cammino comune”. La verità
storica è che lo stimolo iniziale è venuto da una riflessione di
Lorenzo Baratter che poi abbiamo “ripreso” come riflessione
collettiva, affidandolo alla Giunta provinciale, ha chiarito, fugando
il campo da intendimenti di strumentalizzazioni di oggi, ma anche di
domani.
Il
documento è stato approvato all'unanimità.