Conclusa dal Consiglio provinciale la prima giornata della sessione plenaria di settembre
Recupero eccedenze alimentari e non: sì unanime in aula al testo unificato Avanzo-Viola-Civico
In allegato, i temi e i documenti in discussione
Riduzione
degli sprechi, recupero e distribuzione delle eccedenze alimentari:
il Consiglio provinciale ha completato la discussione del testo
unificato dei tre disegni di legge di Avanzo, Civico e Viola già
avviato nella sessione di luglio e lo ha approvato all'unanimità.
In
discussione generale, il consigliere Walter Viola ha ripreso
brevemente i contenuti del documento: non stiamo parlando di un
servizio che riguarda pochi, bensì decine migliaia di trentini, ha
esordito. Qui si vogliono fissare alcune regole anche in
considerazione delle norme europee e della legge 166/2016 (legge
Gadda) che ha messo ordine a livello nazionale su questo importante
servizio che impatta su diverse politiche. Recupero delle eccedenze,
consumo responsabile, orientamento alla salute alimentare,
attivazione di politiche che impattano con questo servizio a livello
ambientale sono solo alcuni degli obiettivi delle nuove norme. Un
testo che ha fatto tesoro delle varie audizioni tenute in seno alla
commissione da parte dei soggetti istituzionali, ma anche degli
attori protagonisti (Banco alimentare, Caritas, Trentino solidale
ecc.) Negli strumenti d'intervento abbiamo posto attenzione al ruolo
del volontariato, ha aggiunto Viola che ha chiarito che i contributi
sono da ricondurre a quattro fattispecie: costi di gestione relativi
alla raccolta di beni (alimenti e farmaci) costi per l'affitto di
immobili, costi per utilizzo e manutenzione di mezzi di trasporto
(attività capillare del servizio), informatizzazione. Per quanto
riguarda i contributi per le imprese sono previsti il riconoscimento
per investimenti sostenuti laddove si perseguano le finalità di
questa norma. I soggetti devono avere un protocollo di collaborazione
con la Pat, approvato dal Tavolo di coordinamento che sarà lo snodo
centrale per favorire il massimo coordinamento e la collaborazione
tra i diversi soggetti. In chiusura il consigliere di Progetto
Trentino ha ringraziato tutti coloro che si sono resi disponibili ed
hanno contribuito a questa importante e meritoria proposta, ponendo
al centro lo scopo della norma.
Mattia
Civico ha ripreso il tema già affrontato nelle scorse sedute,
ripercorrendo le motivazioni che hanno spinto a questo lavoro: il
tema delle eccedenze alimentari è centrale perché mette in luce
alcuni paradossi dei tempi odierni, ha detto. Lo spreco di cibo è
anche causa di danno ambientale e un danno per così dire “etico”.
Ci sono sprechi attribuibili alle carenze delle filiere e sprechi
della grande distribuzione o quelli che accadono quotidianamente
nelle nostre case. 1 miliardo di tonnellate di alimenti all'anno, 300
kg pro capite di cui circa 95-120 avviene nelle nostre case. Uno
spreco che è anche spreco di risorse ambientali ed economiche, un
paradosso tutto moderno che vede la compresenza di fame e di obesità:
155 milioni di bambini obesi e 148 milioni di bambini affamati,
mentre 36 milioni di persone muoiono ogni anno di fame a fronte di
chissà quante muoiono di malattie metaboliche o cardiache. Questi i
dati europei, ma l'Italia è coerente con quest'andamento: qui da noi
lo spreco vale 30 miliardi di euro, ovvero 450 euro a famiglia
all'anno. Ecco dunque che occuparsi di contrasto allo spreco e
recupero delle eccedenze non è solo un'azione di giustizia, ma
un'azione che ha un valore etico e di tutela dell'ambiente. In questo
senso occorre un coordinamento tra le realtà che operano nel settore
e tra le risorse, ha osservato. L'auspicio è che la discussione
avviata con queste norme serva anche da stimolo alla nostra capacità
di raccogliere i problemi della nostra società e studiare altri
strumenti per affrontare lo stesso tema anche da altri punti di
vista.
L'assessore
Luca Zeni ha ringraziato i proponenti dei tre disegni di legge
confluiti nel testo unico perché questo è un tema per così dire
“simbolico” che ci ricorda che ogni nostra scelta ha implicazioni
che vanno aldilà delle nostre piccole decisioni e qui avviamo azioni
concrete che incidono nei comportamenti e nelle conseguenze “qui ed
ora”. Da un lato il recupero e la distribuzione, dall'altro il
consumo responsabile e la riduzione di sprechi e rifiuti.
Ordini
del giorno
Chiusa
la discussione generale si è passati agli ordini del giorno. Il
primo approvato in forma emendata, del consigliere Giuseppe
Detomas, riconosce la validità del disegno di legge e impegna
la Giunta a riconoscere e condividere i risultati del progetto
europeo sull'argomento FUSIONS (Food use for social innovation by
optimizing waste prevention strategies), uniformando ad esso i
parametri e gli interventi.
Il
secondo ordine del giorno di Rodolfo Borga, respinto, impegna
la Giunta ad intervenire contro la ratifica dell'accordo Ceta,
lesivo di una serie di aspetti che riguardano la nostra società nel
suo complesso. La nostra agricoltura la si tutela con atti di
carattere politico, ha detto e siamo tra le poche regioni d'Italia a
non votare questo ordine del giorno. Un atto politico che era già
stato presentato, ma che l'onorevole Panizza ha dato l'ordine di
ritirare, cosa che da l'impressione di una maggioranza diretta
dall'esterno, ha dichiarato.
Approvato
invece il successivo documento, a firma Lorenzo Ossanna, che
torna sull'argomento Ceta ed impegna la Giunta ad attivarsi presso il
Parlamento affinché, all'entrata in vigore dell'accordo, si tutelino
la qualità e la particolarità delle produzioni agroalimentari
italiane e trentine, riconoscendo le voci DOP e IGP più
significative, comprese quelle attualmente non inserite nell'accordo
stesso. Hanno dichiarato di non voler votare questo documento Borga,
Degasperi, Giovanazzi e Fasanelli che hanno accusato la maggioranza
di poca chiarezza e trasparenza, accusandoli di fare “un giochetto
che sta in piedi solo per i poco informati”, dal momento che si fa
prevalere una poco utile raccomandazione sui pericolosi contenuti di
un accordo. L'ordine del giorno è stato approvato con 6 voti
contrari, 1 astenuto e un consigliere che non ha partecipato al voto.
Approvato
infine all'unanimità il quarto ordine del giorno di Walter Viola
che impegna la Giunta a formalizzare le buone prassi contenute nel
Manuale operativo messo a punto dalla Caritas italiana e dalla
Fondazione Banco alimentare onlus, approvato dal ministero della
salute.
Il
consiglio ha proseguito quindi speditamente con la votazione dei 13
articoli che compongono il documento e lo ha approvato all'unanimità