In Consiglio provinciale nessun accordo sugli emendamenti e continue richieste di voto segreto
Assestamento di bilancio: muro contro muro in aula sul ddl della Giunta. Si prosegue a oltranza
Approvati 4 dei 35 articoli del testo
Al
rientro in aula dopo la riunione dei capigruppo convocata per
decidere come proseguire i lavori e completare l'esame della manovra
di assestamento di bilancio della Provincia e del Defp, il presidente
del Consiglio Dorigatti ha riferito la decisione presa: si prosegue
oggi fino alle 19.00, poi lavori sospesi fino alle 20.00, e
successivamente si prosegue ad oltranza. Nessun emendamento
ostruzionistico è stato ritirato, né vi è stato dialogo su quelli
di merito. Su gran parte degli emendamenti, tutti respinti, il voto è
stato segreto, ogni volta su richiesta di otto consiglieri di
minoranza. I lavori riprendono alle 20.00.
Un
migliaio gli emendamenti giudicati inammissibili dal presidente
Dorigatti.
Dorigatti
ha poi segnalato gli emendamenti giudicati non ammissibili perché
non correttamente formulati o in quanto privi di copertura
finanziaria. Al netto degli emendamenti non ammessi - presentati
soprattutto da Degasperi, Fugatti, Borga e Bezzi – dei 2.388
depositati ne rimangono validi circa 1.761, 1.400 dei quali di Degasperi. Bezzi (FI) e Degasperi
(M5s) hanno evidenziato di aver presentato pochissimi emendamenti di
sostanza e di essere pronti a confrontarsi con la Giunta su queste
loro proposte. Borga (CT) ha evidenziato che su 450 emendamenti da
lui presentati, il presidente ne ha giudicato inammissibili 12.
Dorigatti ha sottolineato che il maggior numero degli emendamenti
riguardano gli ultimi articoli, dal 30 in poi (sui 35 del ddl).
All'inizio
dell'esame degli articoli e degli emendamenti Degasperi (M5s) ha
chiesto e ottenuto il voto segreto.
L'articolo
1 è stato approvato con 23 voti a favore e 7 contrari. Su
tutti gli emendamenti presentati dalle minoranze i consiglieri di
opposizione hanno chiesto e quasi sempre ottenuto il voto segreto con
il supporto minimo necessario di 8 di loro. L'articolo 1 è stato
approvato con 23 voti a favore e 7 contrari.
Durante
la discussione dell'articolo 2,
approvato con voto segreto (20 sì e 10 no) Bezzi (FI) ha
motivato l'ostruzionismo delle opposizioni come un logico strumento
utilizzato per far funzionare la democrazia in Trentino. Fugatti
(Lega) ha dichiarato “non ci si venga a dire che noi vogliamo
paralizzare l'aula”. Il presidente Rossi si è detto stupito delle
dichiarazioni delle minoranze, perché, ha aggiunto, non si vogliono
comprimere i diritti di nessuno. E ha ricordato di aver osservato
semplicemente che il voto segreto lo chiede semmai la minoranza e non
la maggioranza. Borga (CT) ha condiviso con Rossi che sia del tutto
normale la diversità delle posizioni di fronte a una manovra di
assestamento con cifre di un certo rilievo. Ha osservato ad esempio
di ritenere serio il danno causato dalle gelate tanto da proporre di
aggiungere altri 500 mila euro alle risorse stanziate dalla Giunta
per andare incontro agli operatori.
.
L'articolo
3 è stato approvato con 20 sì, 10 no e un astenuto (Borga) dopo
la bocciatura di 60 emendamenti presentati dalle minoranze, per gran
parte dei quali il voto elettronico è stato segreto. Borga (CT) ha
protestato per la “scelta muscolare” del presidente Rossi di non
dialogare con le minoranze sugli emendamenti di merito. E ha poi
sollecitato il presidente Dorigatti a “non indirizzare” il voto
della maggioranza. Quando arriva il momento di votare gli articoli
del disegno di legge, emerge infatti il rischio che anche i
consiglieri di maggioranza si oppongano per errore essendo abituati a
respingere gli emendamenti delle minoranze.
Sull'articolo
4, approvato
con 21 sì e 11 no dopo che l'aula aveva respinto 59 emendamenti
delle minoranze per i quali è stato sempre chiesto il voto segreto,
Kaswalder (Gruppo misto) ha presentato i suoi
emendamenti per chiedere l'esenzione dall'Imis a favore di una serie
di soggetti sociali e per le scuole paritarie. Zanon (PT) ha
chiesto una sospensione di 5 minuti dopo il voto su questo articolo e
Fugatti (Lega) ha ricordato il proprio emendamento sull'Imis
per ridurre l'aliquota sulle aree produttive in modo da allinearla a
quella della Provincia di Bolzano. Giovanazzi (AT) ha
segnalato i propri due emendamenti volti ad escludere
dall'applicazione della tassa di soggiorno i lavoratori ospitati
negli alberghi e la richiesta di ridurre la tassa di soggiorno a chi
affitta appartamenti a scopo turistico. Bezzi (FI) ha chiesto
il parere della Giunta sul proprio emendamento relativo alla tassa di
soggiorno in val Rendena. Fasanelli (misto) ha evidenziato il
suo emendamento che recepisce l'istanza emersa dalle attività
produttive per la riduzione dell'Imis.
Viola
(PT) ha lamentato la mancanza di disponibilità della Giunta ad
un confronto sul merito degli emendamenti. Quanto al suo emendamento,
ha ricordato che la proposta è di ridurre e semplificare la tassa di
soggiorno per i proprietari di appartamenti affittati ad uso
turistico. Riduzione chiesta dai proprietari stessi. Complessivamente
la riduzione causerebbe un mancato introito non troppo elevato, pari
a circa 4-500mila euro. Viola ha infine invitato l'aula a ritornare
ad una discussione sul merito per la responsabilità che compete ai
consiglieri quali rappresentanti legittimamente eletti dai cittadini.
Il
presidente Rossi ha precisato che “non c'è collegamento
proporzionale – ha spiegato – tra numero degli emendamenti e
l'accoglibilità o meno di alcuni di questi. Non l'abbiamo mai fatto
e questo è un punto fermo”. Rossi ha ricordato anche che essendo
in votazione un assestamento di bilancio e non un bilancio, di questo
occorre tener conto quando si chiede con emendamenti di modificare le
politiche fiscali della Provincia. “Vedremo – ha concluso – di
accogliere eventualmente gli emendamenti che migliorano l'impianto di
questa proposta di legge. “Se ce ne sono di merito segnalateceli –
ha concluso rivolto alle minoranze – che li valuteremo”.
Viola
(PT) ha fatto appello al presidente Dorigatti perché conceda
anche questa volta, come ha sempre fatto, a chi ha esaurito il tempo
a disposizione per intervenire, la possibilità di effettuare
ugualmente una breve dichiarazione per presentare emendamenti o
motivare il voto.
Alle
19 il presidente Dorigatti ha sospeso i lavori che, come deciso dai
capigruppo, riprenderanno alle 20 per proseguire poi ad oltranza
nella notte.