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27/07/2017 - In aula o in commissione

Assestamento di bilancio: muro contro muro in aula sul ddl della Giunta. Si prosegue a oltranza

In Consiglio provinciale nessun accordo sugli emendamenti e continue richieste di voto segreto

Assestamento di bilancio: muro contro muro in aula sul ddl della Giunta. Si prosegue a oltranza

Approvati 4 dei 35 articoli del testo

Assestamento di bilancio: muro contro muro in aula sul ddl della Giunta. Si prosegue a oltranza

Al rientro in aula dopo la riunione dei capigruppo convocata per decidere come proseguire i lavori e completare l'esame della manovra di assestamento di bilancio della Provincia e del Defp, il presidente del Consiglio Dorigatti ha riferito la decisione presa: si prosegue oggi fino alle 19.00, poi lavori sospesi fino alle 20.00, e successivamente si prosegue ad oltranza. Nessun emendamento ostruzionistico è stato ritirato, né vi è stato dialogo su quelli di merito. Su gran parte degli emendamenti, tutti respinti, il voto è stato segreto, ogni volta su richiesta di otto consiglieri di minoranza. I lavori riprendono alle 20.00.



Un migliaio gli emendamenti giudicati inammissibili dal presidente Dorigatti.

Dorigatti ha poi segnalato gli emendamenti giudicati non ammissibili perché non correttamente formulati o in quanto privi di copertura finanziaria. Al netto degli emendamenti non ammessi - presentati soprattutto da Degasperi, Fugatti, Borga e Bezzi – dei 2.388 depositati ne rimangono validi circa 1.761, 1.400 dei quali di Degasperi. Bezzi (FI) e Degasperi (M5s) hanno evidenziato di aver presentato pochissimi emendamenti di sostanza e di essere pronti a confrontarsi con la Giunta su queste loro proposte. Borga (CT) ha evidenziato che su 450 emendamenti da lui presentati, il presidente ne ha giudicato inammissibili 12. Dorigatti ha sottolineato che il maggior numero degli emendamenti riguardano gli ultimi articoli, dal 30 in poi (sui 35 del ddl).

All'inizio dell'esame degli articoli e degli emendamenti Degasperi (M5s) ha chiesto e ottenuto il voto segreto.


L'articolo 1 è stato approvato con 23 voti a favore e 7 contrari. Su tutti gli emendamenti presentati dalle minoranze i consiglieri di opposizione hanno chiesto e quasi sempre ottenuto il voto segreto con il supporto minimo necessario di 8 di loro. L'articolo 1 è stato approvato con 23 voti a favore e 7 contrari.


Durante la discussione dell'articolo 2, approvato con voto segreto (20 sì e 10 no) Bezzi (FI) ha motivato l'ostruzionismo delle opposizioni come un logico strumento utilizzato per far funzionare la democrazia in Trentino. Fugatti (Lega) ha dichiarato “non ci si venga a dire che noi vogliamo paralizzare l'aula”. Il presidente Rossi si è detto stupito delle dichiarazioni delle minoranze, perché, ha aggiunto, non si vogliono comprimere i diritti di nessuno. E ha ricordato di aver osservato semplicemente che il voto segreto lo chiede semmai la minoranza e non la maggioranza. Borga (CT) ha condiviso con Rossi che sia del tutto normale la diversità delle posizioni di fronte a una manovra di assestamento con cifre di un certo rilievo. Ha osservato ad esempio di ritenere serio il danno causato dalle gelate tanto da proporre di aggiungere altri 500 mila euro alle risorse stanziate dalla Giunta per andare incontro agli operatori.

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L'articolo 3 è stato approvato con 20 sì, 10 no e un astenuto (Borga) dopo la bocciatura di 60 emendamenti presentati dalle minoranze, per gran parte dei quali il voto elettronico è stato segreto. Borga (CT) ha protestato per la “scelta muscolare” del presidente Rossi di non dialogare con le minoranze sugli emendamenti di merito. E ha poi sollecitato il presidente Dorigatti a “non indirizzare” il voto della maggioranza. Quando arriva il momento di votare gli articoli del disegno di legge, emerge infatti il rischio che anche i consiglieri di maggioranza si oppongano per errore essendo abituati a respingere gli emendamenti delle minoranze.


Sull'articolo 4, approvato con 21 sì e 11 no dopo che l'aula aveva respinto 59 emendamenti delle minoranze per i quali è stato sempre chiesto il voto segreto, Kaswalder (Gruppo misto) ha presentato i suoi emendamenti per chiedere l'esenzione dall'Imis a favore di una serie di soggetti sociali e per le scuole paritarie. Zanon (PT) ha chiesto una sospensione di 5 minuti dopo il voto su questo articolo e Fugatti (Lega) ha ricordato il proprio emendamento sull'Imis per ridurre l'aliquota sulle aree produttive in modo da allinearla a quella della Provincia di Bolzano. Giovanazzi (AT) ha segnalato i propri due emendamenti volti ad escludere dall'applicazione della tassa di soggiorno i lavoratori ospitati negli alberghi e la richiesta di ridurre la tassa di soggiorno a chi affitta appartamenti a scopo turistico. Bezzi (FI) ha chiesto il parere della Giunta sul proprio emendamento relativo alla tassa di soggiorno in val Rendena. Fasanelli (misto) ha evidenziato il suo emendamento che recepisce l'istanza emersa dalle attività produttive per la riduzione dell'Imis.

Viola (PT) ha lamentato la mancanza di disponibilità della Giunta ad un confronto sul merito degli emendamenti. Quanto al suo emendamento, ha ricordato che la proposta è di ridurre e semplificare la tassa di soggiorno per i proprietari di appartamenti affittati ad uso turistico. Riduzione chiesta dai proprietari stessi. Complessivamente la riduzione causerebbe un mancato introito non troppo elevato, pari a circa 4-500mila euro. Viola ha infine invitato l'aula a ritornare ad una discussione sul merito per la responsabilità che compete ai consiglieri quali rappresentanti legittimamente eletti dai cittadini.

Il presidente Rossi ha precisato che “non c'è collegamento proporzionale – ha spiegato – tra numero degli emendamenti e l'accoglibilità o meno di alcuni di questi. Non l'abbiamo mai fatto e questo è un punto fermo”. Rossi ha ricordato anche che essendo in votazione un assestamento di bilancio e non un bilancio, di questo occorre tener conto quando si chiede con emendamenti di modificare le politiche fiscali della Provincia. “Vedremo – ha concluso – di accogliere eventualmente gli emendamenti che migliorano l'impianto di questa proposta di legge. “Se ce ne sono di merito segnalateceli – ha concluso rivolto alle minoranze – che li valuteremo”.

Viola (PT) ha fatto appello al presidente Dorigatti perché conceda anche questa volta, come ha sempre fatto, a chi ha esaurito il tempo a disposizione per intervenire, la possibilità di effettuare ugualmente una breve dichiarazione per presentare emendamenti o motivare il voto.


Alle 19 il presidente Dorigatti ha sospeso i lavori che, come deciso dai capigruppo, riprenderanno alle 20 per proseguire poi ad oltranza nella notte.