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26/07/2017 - In aula o in commissione

Manovra di assestamento in aula: approvato il rendiconto 2016

In Consiglio provinciale si è parlato anche dell’aggiudicazione provvisoria delle Funivie Folgarida-Marilleva

Manovra di assestamento in aula: approvato il rendiconto 2016

Filippo Degasperi (M5s), tra i protagonisti del dibattito. Esaminati i primi ordini del giorno

​​Intensa prima parte di mattina oggi in Consiglio provinciale dove è stato approvato il rendiconto della Provincia e si è svolto un breve dibattito sul tema oggi di attualità, l’aggiudicazione provvisoria dell’asta delle Funivie Folgarida-Marilleva ad una finanziaria di Benevento. Breve chiarimento anche tra Degasperi e Rossi a smorzare i toni accesi del pomeriggio di ieri. I lavori proseguono con la discussione dell’assestamento di bilancio.


Il Consiglio provinciale ha approvato nella prima parte della mattina di oggi il rendiconto della Provincia (ddl 209) 10 voti contrari, 19 favorevoli e 1 astenuto (Walter Kaswalder). La votazione è stata preceduta da alcuni interventi “fuori tema”, sulle Funivie Folgarida-Marilleva e un chiarimento tra Degasperi e Rossi.


Il caso Funivie Forgarida-Marilleva

In apertura di seduta è intervenuto Giacomo Bezzi (FI) che si è rivolto al Presidente Rossi e al vicepresidente Olivi, introducendo il tema d’attualità delle Funivie Folgarida-Marilleva riportato oggi dai giornali. E’ giusto dare credito alla capacità imprenditoriale dell’aggiudicatario della gara, anche se di fronte a un partner industriale che fa speculazioni sui crediti finanziari conservo qualche diffidenza. Detto questo nascono spontanee alcune riflessioni. In particolare, ci si chiede perché la Provincia si sia chiamata fuori dalla questione e non voglia collaborare mettendo dei soldi nel sistema Trentino, assieme a qualche partner locale. Diteci quali siano le motivazioni, ha insistito.

Maurizio Fugatti (Lega) ha rimarcato le preoccupazioni del collega Bezzi: una società che si occupa di recupero crediti farà un’operazione di carattere imprenditoriale/speculativo piuttosto che un investimento di natura turistica e di promozione del territorio, ha osservato. La società in questione, tra l’altro aveva tra i suoi consiglieri fino all’ottobre 2015 il sottosegretario di Stato alle infrastrutture e ai trasporti Umberto Del Basso De Caro, renziano di ferro. Ma c’è di più: il curatore fallimentare dott. Mandrioli parrebbe essere stato nominato nell’aprile 2016 consigliere della Castello Risparmio Spa su indicazione della Fondazione Caritro: queste cose non accadono a caso e qualche motivazione ci sarà, aldilà delle capacità professionali del soggetto. Questo per dire che è difficile credere che il Presidente Rossi non sapesse nulla di questa questione.

Ugo Rossi ha chiarito che la società Funivie è una società di livello superiore che ha le carte in regola per essere “a conduzione totalmente privata”. Ciò non toglie che la Pat ha seguito da vicino e con interesse l’evoluzione dell’asta, tanto è vero che c’era una cordata di imprenditori, che ha però ritenuto di non dover partecipare. E’ impossibile se non inutile fare alcun tipo di supposizione, ad oggi: abbiamo una comunicazione di un’asta fallimentare guidata dal curatore per conto del giudice che ci informa sul prezzo e non si ha notizia alcuna da parte di chi sia l’aggiudicatario. Tutto questo mi lascia per certi versi perplesso e dubbioso, ma finché non saranno noti gli aggiudicatari non si sarà in condizioni di fare alcun commento, né di rilasciare alcuna comunicazione: è evidente che in funzione dell’importanza sottolineata dagli stessi consiglieri Bezzi e Fugatti la Pat seguirà l’evoluzione e sarà interessata a conoscere le intenzioni degli aggiudicatari e a collaborare. La partecipazione diretta all’asta da parte della Pat è naturalmente esclusa, mentre si potrebbe collaborare a condizione che i prezzi a base d’asta fossero congrui e con la responsabilità diretta da parte degli operatori privati.

“C’è il però della politica”, ha replicato Bezzi: quando la stessa crisi venne vissuta dalle Funivie del passo del Tonale, l’allora presidente della Provincia Kessler si sforzò di mettere insieme una cordata territoriale che questa volta è totalmente mancata. La sua responsabilità rispetto a quella valle era quella di forzare di più rispetto agli attori economici del settore, non essere così passivo e subire la pressione forte del Pd che spingeva per il disimpegno della Provincia. Abbiamo perso una grande occasione, occorreva guidare il processo, ha concluso.

Meno drastico il collega Massimo Fasanelli (Misto): l’importante è che siano buone aziende, non esprimo giudizi di merito, ha detto: accoglierei tutte le aziende, meglio se trentine, ma l’importante è che si investa e che si faccia attività sul territorio.


Il chiarimento tra Degasperi e Rossi: il presidente si scusa per i toni

Filippo Degasperi (5 Stelle) è intervenuto “per fatto personale” a richiamare la “scenetta triste e poco elegante” iniziata nel corso della discussione articolata di ieri, dalla quale si è palesato un certo nervosismo da parte del Presidente Rossi. Posso capire l’irritazione, capisco molto meno l’arroganza, ha detto: non è il presidente Rossi a decidere quello che posso o meno dire in quest’aula e “che io debba vergognarmi è una locuzione che rispedisco al mittente”. Dico che la reazione del presidente evidenzia una debolezza politica importante e certifica il fatto che qualcun altro sta facendo un buon lavoro. “L’educazione”, ha concluso, “è una dote che se uno non ha difficilmente può fingere di avere”.

Il presidente Rossi ha preso la parola scusandosi “per aver usato un volume troppo alto nel pomeriggio di ieri, pur con contenuti corretti, cristallini e trasparenti”. Il consigliere è legittimato a prendere le difese di chiunque, ha aggiunto e se si è schierato con chi si esprime contro il nostro territorio evidentemente lo può fare. Io non ho usato aggettivi, ha detto, mentre sono stato definito oggi “arrogante”. Credo che in un dibattito politico ci sia il diritto, quando le posizioni mettono a giudizio di chi interviene l’essenza stessa del fatto di essere qui, anche dire ad un consigliere di vergognarsi senza doversi sentire giudicare come arrogante.

Il presidente Bruno Dorigatti è intervenuto a sgomberare il campo da equivoci: “ritengo di poter confermare la libertà di ogni consigliere di poter esprimere in quest’aula il proprio pensiero” ha detto. “Nessuna censura, tutelerò il nome e l’autorevolezza del Consiglio come ho sempre fatto. Ieri il volume è andato a tratti oltre, ci sono stati momenti di aggressività e dovremmo evitare episodi di questo tipo”. Dorigatti ha ringraziato per la pacatezza di questa mattina ed invitato tutti a mantenere pacati i toni del dibattito.


Approvato il rendiconto, Viola in dichiarazione di voto

Walter Viola (PT) è tornato sull’oggetto del dibattito: si è parlato a lungo di Pil, di crescita o di non crescita, ma questo non è l’unico strumento per misurare la qualità del sistema economico, ha detto. Viola ha richiamato l’attenzione sulla misurazione del benessere equo e sostenibile (bes) che punta tutta la questione sulle politiche di contesto, ponendo dodici dimensioni fondamentali tra cui salute, istruzione, conciliazione tempi di vita, politica, sicurezza, benessere soggettivo, ambiente, ricerca, qualità dei servizi ecc. Se optiamo per un approccio di questo tipo, potremo apprezzare che su alcuni fronti c’è molto da fare mentre su altri siamo addirittura più avanti dell’Alto Adige. Siamo in un contesto tra i più competitivi d’Italia, ha aggiunto e dobbiamo trarre indicazioni da questi indicatori per tradurli in politiche attente ed efficaci. Un fattore con il quale dobbiamo fare i conti è che all’interno della nostra comunità stanno crescendo posizioni sempre più diffuse secondo le quali rispetto alla nostra realtà l’autonomia non sia fondante. Dobbiamo fare i conti non positivi con questo e anche con altre realtà. Nel concreto, ad esempio, l’eccesso di burocratizzazione da parte dell’ente pubblico nel settore edilizio rappresenta una grave criticità: il problema è mettere nelle condizioni imprese e famiglie di concorrere positivamente alla crescita. Il vero rischio è a suo parere l’appiattimento al livello nazionale, staccandoci dal modello virtuoso che ci ha sempre contraddistinto: c’è un quadro di luci ed ombre che va studiato.

Il documento è stato quindi votato con il seguente esito: 10 voti contrari, 19 favorevoli e 1 astenuto (Walter Kaswalder).

Via alla discussione del ddl sull'assestamento di bilancio. Approvati i primi ordini del giorno.

Dopo l’approvazione del rendiconto si è passati all’assestamento. In discussione generale sono intervenuti Fasanelli, Degasperi e Civettini ad illustrare alcune proposte di modifica che saranno approfondite in fase di esame del disegno di legge. L’attenzione si è quindi concentrata sui numerosi ordini del giorno che precedono l’esame dell’articolato. Al momento dell’interruzione dei lavori alle ore 13, gli ordini del giorno esaminati sono 3 (+ 3 documenti di Civettini il cui esame è stato anticipato) su 48 documenti.


La discussione generale: gli interventi ad illustrare gli ordini del giorno.

Massimo Fasanelli (Misto) ha esordito dicendo che l’assestamento lascia trasparire ancora troppo assistenzialismo e poca incisività sugli interventi con ritorni economici ed ha anticipato i contenuti di alcuni ordini del giorno. Il Progettone, per esempio, è un ottimo intervento, però è un’azione nata per sopperire a delle carenze strutturali, non può essere l’unica prospettiva d’investimento. Alcuni investimenti andrebbero dirottati sulle attività che aumentano il Pil: solo così si riuscirà davvero ad aiutare chi ha bisogno. Anche nel mondo della scuola occorre direzionare le risorse verso il vero welfare ed attivarsi per lo sblocco delle assunzioni nei comuni: non si può pensare di sostituire solo il 25% delle persone che vanno in pensione, ha detto.

Filippo Degasperi (5 Stelle) ha annunciato e illustrato tre ordini del giorno. Uno vorrebbe fosse ripensato un risparmio che ha definito “inopportuno”, che riguarda la riduzione dei rimborsi spesa su infortunio nelle scuole, che ora gravano quasi interamente sulle famiglie: difficile comprendere l’intervento sulle franchigie da infortunio e da ricovero ospedaliero. Altra richiesta: che la Pat si attivi presso l’Agenzia delle Entrate per consentire le detrazioni fiscali anche a chi risiede in alloggio Itea con canone concordato. Un altro ordine del giorno interessa il diabete giovanile: rispetto alle apparecchiature oggi a disposizione la tecnologia ha fatto molti passi avanti. Aggiornarsi e attrezzarsi con questi strumenti presenti nel resto d’Italia, significherebbe migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Il consigliere Claudio Civettini (Civica) ha illustrato il proprio ordine del giorno volto alla diffusione della lettura e alla valorizzazione delle piccole e medie imprese editoriali. Il sostegno all’editoria è indiretto, perché rivolto ai consumatori e prevede di sollecitare in sede governativa l’adozione di misure tese a sostenere le famiglie e riconoscendo una detrazione del 20% per l’acquisto di libri. Civettini ha annunciato un secondo intervento prevede di predisporre forme di sostegno concreto alla vera conciliazione familiare e un terzo che interviene in tema di agricoltura di montagna e promozione di nuove opportunità a vantaggio delle nuove generazione.

Gli ordini del giorno

Disco verde per tre proposte di Claudio Civettini. E’ stata anticipata la discussione e approvazione dei documenti di Claudio Civettini, che si è poi dovuto assentare per problemi personali. Gli ordini del giorno, già illustrati dal consigliere, hanno ottenuto il parere favorevole, così come concordati ed emendati con la Giunta. L’odg 8 proposto dal consigliere di Civica Trentina impegna la Giunta ad attivarsi per accrescere con apposite iniziative di sensibilizzazione, l'importanza per le famiglie e la comunità trentina di mettere al mondo ed educare i figli, predisponendo nuove e adeguate forme di sostegno alla conciliazione familiare. L’ordine del giorno 9 è rivolto alla valorizzazione della lettura, promozione del libro e delle piccole e medie imprese editoriali ed impegna la Giunta a sollecitare il governo nazionale e il parlamento ad adottare misure tese a sostenere le famiglie per la favorire la diffusione della lettura, riconoscendo alle persone fisiche una detrazione fiscale pari almeno del 20% della spesa effettuata in un anno per l'acquisto di libri muniti di codice Isbn, scolastici e universitari e per tutte le pubblicazioni anche in formato digitale. Infine, il documento 10 impegna la Giunta a riconoscere in modo specifico l'importanza dell'agricoltura di montagna per generare nuove opportunità di lavoro in questo settore.

Assistenza ai disabili privi dell’aiuto familiare. Accolto l’ordine del giorno 1 di Claudio Cia, nella forma emendata in accordo con l’assessore Zeni, che impegna sull'assistenza ed il sostegno ai disabili privi di aiuto familiare, attivando percorsi di supporto alla domiciliarità in abitazioni o gruppi-appartamento, iniziative per la permanenza temporanea in soluzioni abitative extrafamiliari per situazioni di emergenza e dare sollievo ai familiari, allo sviluppo di progetti per promuovere la maggiore autonomia possibile dei soggetti con disabilità grave e prevedere campagne informative per diffondere la conoscenza di queste misure per l'assistenza, la cura e la protezione di questi soggetti. Sostenuto anche dai colleghi Viola e Bezzi, il documento è stato approvato nella forma emendata, quando in origine prevedeva l’istituzione di un fondo.

Sì alla valorizzazione del Monte Bondone. Accolto nella forma emendata e concordata con l’assessore Dallapiccola l’odg 2 di Luca Giuliani (Patt) che impegna la Giunta nella valorizzazione del Monte Bondone sotto il profilo ambientale, didattico-culturale e turistico. “Come non essere d’accordo”, ha notato Walter Viola che però ha obiettato che manca un progetto e una riflessione definitiva su cosa fare del Bondone”. Si è astenuto Filippo Degasperi al quale piaceva di più la versione originale del testo perché “nella forma emendata i contenuti sono stati annacquati”. Nerio Giovanazzi (AT) ha detto di votare il documento per solidarietà anche se manca la funivia che sarebbe la questione più interessante per lo sviluppo del Bondone. Giacomo Bezzi (FI) ha detto di votare la proposta perché la situazione in ambito turistico è davvero preoccupante: è triste vedere queste strutture fatiscenti e tanti alberghi andare all’asta in Trentino, ha detto “e concordo con Giovanazzi: il Bondone, senza il collegamento funiviario, continuerà a soffrire”.

Sulla sperimentazione dell’aggregazione nella riorganizzazione sanitaria. Favorevole il parere anche sulla proposta di ordine del giorno 3 dell'esponente del Patt Luca Giuliani, che impegna a verificare se sussistono le condizioni per avviare la sperimentazione dell'aggregazione funzionale territoriale, oltre che a Pinzolo, anche presso la Comunità Alto Garda e Ledro e ad utilizzare gli stanziamenti previsti dal bilancio per attivare anche nel Comune di Ledro forme di offerta prestazionale che coinvolgano maggiormente la Apsp locale quale presidio di valle, potenziando le attività esterne alla Apsp quali attività ambulatoriale infermieristiche e/o a domicilio. L’assessore Zeni ha notato che si sta già facendo molto in questa direzione e dunque il documento di Giuliani si inserisce all’interno di questa visione e logica. Il consigliere Degasperi si è detto perplesso sulla maggiore attenzione al territorio sbandierata dall’assessore e anche sul tema specifico, visto che è stata avviata una sperimentazione sulle 24 previste. Bezzi ha detto di non comprendere come un consigliere di maggioranza possa fare una proposta di questo genere e impegni la Giunta a continuare con la sperimentazione: “avevate intenzione di fermarvi, forse”? ha chiesto ironicamente. Mario Tonina si è augurato che si possa concretizzare la previsione di questo ordine del giorno per migliorare le problematiche di un territorio come quello di Ledro, dove è importante poter garantire i servizi, sia a vantaggio dei cittadini, che dei turisti. La votazione su questo ordine del giorno è stata rimandata al pomeriggio. Si riprenderà con l’intervento di Borga.