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25/07/2017 - In aula o in commissione

Assestamento di bilancio: verso le conclusioni il dibattito sul ddl sul rendiconto finanziario 2016

In Consiglio provinciale

Assestamento di bilancio: verso le conclusioni il dibattito sul ddl sul rendiconto finanziario 2016

Rodolfo Borga (Civica Trentina)

La seduta pomeridiana sulla discussione del rendiconto finanziario 2016 è ripresa con la conclusione dell’intervento di Borga della Civica Trentina. Il consigliere ha affermato che la Provincia ha speso male le risorse, soprattutto negli anni di Dellai, al punto che ci si ritrova con un debito che sta diventando preoccupante. Non basta quindi dire, superficialmente, che il problema del Trentino è il bilinguismo. Tanto è vero che, in passato, i dati del Trentino erano, in molti casi, migliori di quelli del Sudtirolo. Tra l’altro, ha aggiunto, le competenze linguistiche in Trentino non sono inferiori a quelle di molti altri Paesi europei, ad esempio la Francia. C’è, invece, un dato di fondo che è il peso degli investimenti pubblici in Trentino, il più alto in Italia. Eppure, nonostante l’importanza del pubblico, le risorse sono in calo e minacciate dalla clausola di salvaguardia da parte dello Stato che potrebbe arrivare ad un aumentare il prelievo dalle casse Pat fino al 20%. C’è poi il discorso dei gettiti arretrati che saranno in costante calo e che cesseranno dopo il 2020 e la progressiva rigidità del bilancio a causa degli impegni pregressi. Questi, secondo Borga, sono i risultati di un’amministrazione tutt’altro che buona e che ha saputo solo tenere il passo con il Nord – Est che certo non ha a disposizione le risorse pubbliche del Trentino. Le riforme istituzionali, poi non hanno portato alcun risparmio. Anzi. Gli unici risparmi, contrariamente all’obiettivo di un Trentino policentrico, sono stati ottenuti con il blocco del turn over nei comuni. Comuni, ha aggiunto, che poi vengono ingiustamente accusati per i ritardi negli appalti e che, si dice ingiustamente, terrebbero bloccati 150 milioni di investimenti. L’Apac, che gestisce appalti per 528 milioni e le società di sistema della Pat, invece, non vengono neppure citate. Sulla ricerca, infine, il capogruppo della Civica ha affermato che c’è qualcosa che non va perché, con risorse molto inferiori, il Sudtirolo ha il doppio dei brevetti e, in materia agro alimentare, il marchio di qualità Trentino non si è affermato, mentre quello altoatesino si è affermato anche da noi.


Rossi: non si può rovinare l’immagine del Trentino per quattro voti.


Chiusi gli interventi sulla discussione generale il presidente Rossi ha replicato affermando che i dati sono oggettivi e va sottolineato che il sistema di sviluppo trentino è legato al mercato nazionale che quindi condiziona molto l’andamento della nostra economia. Il Trentino, inoltre, storicamente è sempre in ritardo sia per quel che riguarda le crisi che le riprese. Il maggior dinamismo di Lombardia e Veneto, secondo il presidente della Giunta, non sono ascrivibili, viste la minore autonomia, alle politiche economiche regionali e va tenuto conto che, viste le dimensioni, le economie di scala molto più rilevanti. I termini di paragone, ha affermato Rossi, si possono fare con regioni simili alle nostre, tenendo conto che al nord delle Alpi ci sono situazioni fiscali radicalmente diverse. Malgrado ciò il Trentino rimane dentro la classifica alta delle regioni europee. Il Trentino, ha ricordato Rossi, ha fatto un percorso di crescita più forte dell’Alto Adige rispetto alla posizione di partenza per effetto dell’industrializzazione poi, la ripresa del mondo tedesco, ha rilanciato i nostri vicini, mentre la nostra economia, per contro, ha risentito della crisi economica italiana. Per questo, ha detto Rossi, di fronte a questo scenario, il Trentino deve attrezzarsi, anche linguisticamente, per competere sul mercato tedesco. Altrimenti, risentiremo per lungo tempo della situazione italiana che è una delle peggiori in Europa con la Grecia. Il mondo tedesco, ha aggiunto, ahinoi è stato per troppo tempo snobbato ma i risultati sono evidenti. Colmare un divario linguistico, creato anche volutamente dal dopo guerra per un certo snobbismo antitedesco, è fondamentale. Se si fosse intervenuti sul bilinguismo trent’anni fa, senza aver paura del pangermanismo, saremmo molto più avanti. Sulla sanità, rispondendo a Cia, Rossi ha detto che ci sono studi che pongono il Trentino al secondo posto in Italia, mentre quello citato dal consigliere del Misto è al punto contraddittorio e poco credibile da far figurare meglio di noi la Sicilia e la Campania. La sanità trentina costa di più, ha aggiunto inoltre, perché contiene i costi della cura degli anziani che nelle altre regioni sono sul sociale. Il presidente della Giunta ha concluso affermando che il Trentino deve migliorare e il Def non nasconde le criticità e delinea proprio lo stimolo a fare meglio. Il Trentino, ha continuato Rossi, deve saper accogliere la sfida per arrivare al primo posto, ma l’opposizione non può dipingere il Trentino come una terra dove non funziona meglio e il futuro sarà un tragedia non si fa un servizio ai cittadini. Se per quattro voti si mette in discussione l’immagine costruita nel tempo, sull’ambiente, sulla fauna, la capacità di far convivere uomo e natura, i servizi sociali invidiati dagli altri, allora le cose vanno davvero male, Se ci sono trentini che fanno pubblicità del Trentino mettendo sui social l’uomo ferito dall’orso dicendo “venite in Trentino” allora siamo sulla strada sbagliata. E’ intollerabile, ha detto il presidente, usare ciò che succede per mettere in cattiva luce il territorio. Se succedono vicende come quella dell’orso, ha affermato ancora, cerchiamo di esser uniti dicendo che non siamo né carnefici dell’orso né che mettiamo l’animale prima dell’uomo. Saranno stati fatti errori, ha concluso, ma stiamo attenti all’immagine che diamo fuori dal nostro territorio. “Quando un trentino mette sui social immagini che offendono il nostro territorio – ha detto ancora Rossi - sono preoccupato”. E rivolgendosi ai consiglieri ha invitato a usare toni diversi, perché “non si può dire che il Trentino fa schifo per cambiare la maggioranza che governa”.


L’opposizione: nessuna strumentalizzazione, i dati negativi sono riportati nel Defp.


Maurizio Fugatti della Lega ha replicato, intervenendo sull’articolato del ddl sul rendiconto, che i dati negativi sono chiari e dicono che dal 2011 al 2015 il pil trentino è sceso e che sottolineare questi fatti non vuol dire essere “sfasciacarrozze”. Una posizione condivisa da Bezzi.

Borga, ritornando sul tema dell’agricoltura, ha detto che si continua a insistere che quella Trentina deve essere di qualità senza avere idea di quel che succede sopra Salorno e sotto Borghetto. Una maggioranza che appoggia il Ceta, ha affermato, che va a favore delle agricoltura del nord Europa e che è sotto ricatto dell’europarlamentare Svp Dorfman che ha tutelato solo mele e speck dell’Alto Adige. Per l’esponente della Civica Trentina, il Def della Provincia non ha affrontato il tema dell’immigrazione che non è il toccasana per le pensioni e il welfare, come dice il presidente Inps Tito Boeri, ma un costo, anche in termini di sicurezza. Così come non è citato il tema della natalità. Borga, che ha ricordato di aver presentato una risoluzione per la tutela della maternità, ha affermato che il Trentino deve tornare libero dalle influenze e dai ricatti politici di alcuni partiti di governo.

Filippo Degasperi di 5 Stelle, rispondendo alle affermazioni di Rossi, ha affermato che sulla centrale unica è stata la Giunta a fare propaganda, mentre ogni volta che piove si allaga. Nel merito dei dati sull’economia ha aggiunto che le previsioni di crescita del Pil sono state costantemente superiori rispetto alla realtà. In realtà, come l’Italia, il Trentino è fermo. Allo stesso tempo, ha detto ancora, i redditi sono diminuiti del 2,2% mentre in Alto Adige sono cresciuti negli ultimi anni del 6%. Sui conti pubblici che il presidente ha detto di aver messo in ordine, Degasperi, ha ricordato che anche il debito della Pat continua a crescere. Mentre le politiche fiscali non mostrano novità, anche se, di fronte a 169 milioni di nuove entrate, si poteva cancellare la tassa di soggiorno. In tema di turismo quello invernale è una bomba a tempo visti i mutamenti climatici. Critiche da parte dell’esponente di 5 Selle sulle politiche della formazione professionale.

Claudio Cia del Misto ha detto che l’opposizione non vuole demolire l’immagine del Trentino ma esprimere critiche alle troppe cose che non vanno, soprattutto nella sanità.

Walter Kaswalder ha chiesto a Rossi cosa la Giunta intenda fare con un bilancio che tra due anni avrà un calo di mezzo miliardo di euro e ha denunciato il fatto che la Giunta continua a finanziare la grande industria a scapito delle nostre piccole imprese.

Fugatti, riprendendo la parola, ha affermato che non si può dire che in Alto Adige sono più bravi di noi perché parlano tedesco ma si devo invece potenziare le strutture di supporto alle imprese che esportano. Esportazioni, ha detto ancora, che in Trentino, unica area del Nord – Est, sono in calo.


I lavori riprendono domattina alle 10. ​

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