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09/05/2017 - In aula o in commissione

Le interrogazioni a risposta immediata discusse in aula

Iniziata la sessione di maggio del Consiglio provinciale

Le interrogazioni a risposta immediata discusse in aula

In allegato, le parole del presidente sulla Festa dell'Europa e l'ordine del giorno dei lavori

Le interrogazioni a risposta immediata discusse in aula
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La prima giornata di lavori in aula del Consiglio provinciale nella sessione di maggio, si è aperta stamane con una breve comunicazione dedicata dal presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti alla Festa dell'Europa, che ricorre oggi, 9 maggio (testo allegato). Dorigatti ha inoltre informato l'assemblea che alle 13 è in programma un incontro con i lavoratori della Tassullo spa.La discussione è poi proseguita con le interrogazioni a risposta immediata. Eccone una sintesi.

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Claudio Civettini (Civica Trentina)

Gelate di aprile,

dati sui danni e

sostegno al settore

Tenuto conto delle gravi conseguenze causate alla produzione vitivinicola dalle gelate verificatesi in particolare tra il 18 e il 21 aprile, Civettini chiede informazioni sui dati raccolti al riguardo dalla Provincia, sugli accertamenti effettuati e come si intende sostenere questo comparto, esposto a seri rischi specialmente nel caso dei vignaioli e delle piccole aziende agricole consorziate.

La risposta: L'assessore Dallapiccola ha confermato che la settimana dal 21 al 29 aprile è stata caratterizzata da temperature anomale per il periodo e che questo ha creato un danno difficile da quantificare in tempi brevi. La situazione è considerata comunque eccezionalmente grave, al punto da essere paragonabile a quella del '97 in cui l'allora assessore Pallaoro ricorse alla sede comunitaria. Oggi è possibile avvalersi di strumenti assicurativi, non però per quanto riguarda l'indotto, il cui danno non è misurabile, ma nemmeno assicurabile. La prossima settimana si terrà un tavolo con i sindacati per valutare quale sia l'approccio migliore per far fronte alla situazione, che è "tristemente sotto controllo" ha concluso Dallapiccola. 

La replica: Occorre differenziare i grandi consorzi dai piccoli vignaioli, ha detto Civettini: su questi ultimi, aldilà delle bandiere, va tenuta alta l'attenzione perché è un'agricoltura minimale, ma molto preziosa per il Trentino.

Lorenzo Ossanna (Patt)

Deviazione delle auto

perché non passino

da Ponte Arche

In merito alla notizia che sarebbe già stato deciso di deviare anche nell'estate di quest'anno il traffico automobilistico verso il Ponte dei Servi e Villa Banale perché non transiti da Ponte Arche, Ossanna chiede di conoscere i flussi quotidiani dei veicoli che transitano da Ponte Arche, se la deviazione riguarderà uno dei sensi di marcia e se si ritiene di modificare le date di inizio e fine della deviazione rispetto allo scorso anno.

La risposta: La risposta l'ha fornita l'assessore Mauro Gilmozzi, che ha elencato i dati  dell'intenso traffico giornaliero nel periodo estivo nella zona di riferimento. L'opzione di istituire la deviazione per alcune settimane è allo studio del comune di Comano Terme ed è finalizzata a regolamentare la circolazione attraverso l'abitato di Ponte Arche, tenuto presente che si tratta di comuni turistici con la necessità di far convivere i pedoni con la mole di traffico che transita nel proprio territorio nei periodi turistici. L'amministrazione terrà dunque conto di alcune criticità, ma non appena fatte le valutazioni farà delle proposte allo stato attuale non ancora definite.

Gianpiero Passamani (UpT)

Difficoltà e tempi

per posa fibra ottica

CFP di Borgo Valsugana e Arco

Sul cronoprogramma relativo all'infrastrutturazione del territorio trentino con banda larga e ultralarga, il consigliere chiede alla Giunta che tipo di difficoltà sono state rilevate e impediscono di definire i tempi di posa della fibra ottica nei centri di formazione professionale di Borgo Valsugana e Arco.

La risposta: L'assessore Gilmozzi ha spiegato che il progetto complessivo prevede il collegamento di tutti gli edifici scolatici ancora non raggiunti dalla fibra, un'attività con costo complessivo di 10 milioni di euro distinta un una serie di lotti. Per Borgo occorre attendere il completamento dell'iter di gara ed è ipotizzabile che l'intervento verrà completato entro la prima metà del 2018, mentre per Arco già nel 2017.

Luca Giuliani (Patt)

Collegamento

Loppio-Busa

appalti e tempi

In merito al progetto Loppio-Busa, Giuliani chiede se per il primo bando di gara relativo all'affidamento in appalto del collegamento stradale Passo San Giovanni – Cretaccio Unità San Isidoro viabilità interna a San Giorgio – Tratta San Isidoro, siano state valutate dal tavolo tecnico le offerte se, in tal caso, sia già stata designata la ditta vincitrice e infine quali tempistiche siano previste per la pubblicazione del secondo bando di appalto dei lavori in questione.

La risposta: L'assessore Gilmozzi ha detto che con delibera 465 del 2017 è stata nominata la commissione tecnica per la valutazione delle offerte, il cui lavoro è ancora in corso e sarà ultimato entro il mese di giugno. Seguirà l'aggiudicazione e dunque l'inizio dei lavoro si può ipotizzare nell'autunno del corrente anno. Per quanto riguarda le tempistiche per la pubblicazione del secondo bando di appalto dei lavori in questione Gilmozzi ha precisato che è stato completato l'iter di predisposizione ed è in corso la progettazione esecutiva con la pubblicazione prevista entro l'estate.

Walter Viola (Progetto Trentino)

Compensazione dei

servizi nei territori

privati delle guardie mediche

Viola chiede con quali modalità l'Apss stia riorganizzando i servizi sanitari, ottimizzando le risorse senza depauperare i territori più periferici; vuole sapere inoltre quanta parte dei 2 milioni di euro risparmiati sulle guardie mediche sia destinata al rafforzamento dei presidi di guardia medica rimasti attivi e quale compensazione dei servizi sul territorio sia prevista nelle zone private della guardia medica.

La risposta: L'assessore Zeni ha precisato che nessun territorio è stato privato del servizio di continuità assistenziale. Si sta procedendo alla stabilizzazione del personale medico eliminando il turn over precedente. Il costo complessivo è passato da 655 milioni nel 2015 a 667 milioni nel 2016, mentre il costo dell'assistenza ospedaliera è rimasto sostanzialmente invariato. In questo contesto si sta procedendo all'implementazione dei servizi sul territorio, con azioni sulla medicina generale, infermieri di comunità e migliori servizi, senza voler difendere a tutti i costi lo status quo in una società che muta costantemente e presenta esigenze sempre diverse.

La replica: Viola ha replicato dicendo che se c'è un punto debole oggi nella sanità trentina è quello dell'assistenza territoriale e si è augurato che quanto detto dall'assessore vada in porto, a fronte di una situazione che presenta elementi di criticità che vanno affrontati al meglio: per il bene della comunità e degli operatori di riferimento. Staremo attenti e vigileremo, ha aggiunto, perché la frontiera della salute è proprio l'assistenza territoriale.

Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino)

Sentieri montani

e percorsi per

Mountain Bike

Il consigliere, richiamando la polemica emersa in seguito alla scelta di introdurre un nuovo percorso per mountain bike nella Val Tovel, scelta criticata per il dissesto ambientale, chiede alla Giunta se ritenga corretto il parere favorevole espresso sull'opera dal Parco Adamello Brenta e se non sia il caso di regolamentare la percorrenza dei sentieri montani vietando, laddove necessario, il transito dei rampichini per salvaguardare un territorio delicato come questo.

La risposta: L'assessore Dallapiccola ha spiegato che, con una delibera del 2015, sono state individuate le procedure che riguardano le mountain bike comprese quelle per l'individuazione dei divieti, che vengono individuati dall'amministrazione comunale su iniziativa diretta o su segnalazione di altro ente, oppure dal servizio provinciale competente in materia di turismo. Nel caso specifico è stato attivato il tavolo di confronto e le decisioni verranno prese in quella sede, compiute le valutazioni del caso.

La replica: Giovanazzi ha ribadito che c'è già un parere contrario dei servizi che è stato fatto valere in molte occasioni quando c'era la volontà di dire di no, mentre oggi in questo caso viene del tutto ignorato. "Qui il parco diventa merce di contrattazione, qualcosa di vergognoso e inaccettabile", ha tuonato Giovanazzi. Mi auguro davvero che la Giunta faccia le giuste considerazioni perché la situazione è vergognosa, ha concluso.

Donata Borgonovo Re (Pd)

Politiche per la montagna

e stato di attuazione

del Tavolo di confronto

Per la definizione di una strategia coerente e integrata in materia di politiche per la montagna tra i molteplici enti e soggetti pubblici e privati che se ne occupano, la consigliera chiede quale sia lo stato di attuazione della norma contenuta nella legge di stabilità 2017 e approvata nel dicembre scorso, che prevede la costituzione entro il 2017 di un Tavolo di confronto finalizzato ad una proposta di riorganizzazione delle attività, delle funzioni ed eventualmente anche delle strutture esistenti.

La risposta: L'assessore Dallapiccola ha ammesso la mancanza della quale la consigliera da evidenza. L'attuazione della norma è in fieri, ha aggiunto: sono state avviate tutte le fasi attuative e si è proceduto al trasferimento delle funzioni della Accademia della montagna alla Fondazione. Con la metà del corrente mese di maggio troverà attuazione l'assetto amministrativo e quindi si potrà dare corso all'avvio del Tavolo tanto auspicato, che andrà condiviso con i soggetti indicati per un accesso il più possibile plurale e partecipato.

La replica: Borgonovo Re ha chiesto chi è politicamente l'assessore referente del tema e trattandosi di sviluppo di strategie territoriali e della montagna forse le funzioni dovrebbero essere di Daldoss: questo è a suo avviso un punto interrogativo che va chiarito. Il tavolo, ha poi precisato, "non è da me auspicato, ma è espressamente previsto dalla norma la cui attuazione (il trasferimento dell'Accademia della montagna alla Trentino School of managment) non è il vero problema. Il problema, ha chiarito, è una carenza di strategia politica che si riperpetua. Abbiamo molta strada da fare e non sono per nulla soddisfatta della risposta, ha concluso.

Walter Kaswalder (Gruppo misto)

Richiedenti asilo e

tentativo di costringere

i Comuni ad ospitarli

Il consigliere chiede all'assessore "come intenda costringere i Sindaci" ad utilizzare gli immobili in disuso per ospitare oltre 2.000 richiedenti asilo all'anno, che gli stessi primi cittadini "per il bene della loro comunità, evidentemente non intendono adottare" e se non vi sia "un limite numerico massimo oltre il quale non si possa andare rispetto a questa indiscriminate accoglienza (invasione)".

La risposta: L'assessore Zeni ha ricordato che siamo in uno stato di diritto e che il termine richiedente asilo implica un iter che si verifica alla fine. Inoltre i soldi sono risorse dello Stato e dell'Europa che noi anticipiamo. Se dovessimo fare una valutazione meramente economica occorre osservare che questi 20 milioni di risorse che lo Stato ci gira sono extrabilancio, che non vengono sottratte, ma aggiunte. Come ormai noto a noi spetta di accogliere lo 0,9% dei richiedenti asilo che al momento equivale a 1721, mentre attualmente ne abbiamo 1563. L'assessorato da sempre auspicato una ridistribuzione diffusa a garanzia di maggiore convivenza, sia in strutture pubbliche che in strutture private. Quanto richiesto finora ai comuni è stata la verifica delle strutture da mettere a disposizione e poi di farsi interlocutori nei confronti dei propri censiti. L'auspicio è che i flussi si riducano –anche perché significherebbe un miglioramento della situazione internazionale-, ma qualora ciò non dovesse accadere questo dovere istituzionale lo dovremo continuare a svolgere.

La replica: Un diritto delle persone è di poter vivere in santa pace e sono questi i diritti che vorremmo vedere sostenuti, ha replicato piccato Kaswalder. Di tutti questi soldi che dovrebbero aggiungersi al nostro bilancio mi piacerebbe sapere quanti sono stati effettivamente corrisposti, è ora e tempo di smetterla e fare davvero gli interessi della nostra comunità.

Chiara Avanzo (Patt)

Raccolti e meteo:

si conoscono i danni delle recenti gelate

e come s'intende intervenire?

Le recenti, imprevedibili condizioni meteorologiche potrebbero aver compromesso la stagione in corso per l'agricoltura e per il comparto ittico. La consigliera chiede all'assessore competente se si conoscano i reali dati di perdita e se è stata programmata una forma di intervento economico straordinario a sostegno delle aziende del settore  per questo evento eccezionale.

La risposta: L'assessore Dallapiccola si è associato al rammarico della consigliera. Sarà mia cura farle avere gli esiti del Tavolo gelo-emergenze meteo, istituito per fare un punto sull'entità del danno. Il sistema Trentino è comunque collaudato in questo campo: si pensi che da solo drena nel settore assicurativo il 25% delle risorse, ha aggiunto. Gli strumenti ci sono e sono ormai necessari all'azienda agricola alla stregua gli strumenti da lavoro.

La replica: Sapere che gli strumenti ci sono è fondamentale e confortante, ha replicato Avanzo ringraziando l'assessore per la risposta.

Maurizio Fugatti (Lega)

I ruoli dell'avv. Girardi

e le ipotesi di

conflitto d'interesse

Il consigliere della Lega interroga la Giunta per sapere se non ravvisi ipotesi di conflitto d'interesse nel duplice ruolo ricoperto dall'avvocato Andrea Girardi quale consulente fiduciario di Itas e Presidente del cda dell'Autostrada del Brennero (carica, quest'ultima, di nomina politica). A questo proposito Fugatti chiede per quale motivo, nel curriculum di Girardi pubblicato sul sito di A22, la posizione in Itas non compaia, così come non sono elencati i ruoli avuti nelle società Svit spa, V. Quattro spa e Direzione Venezia spa.

La risposta: Il Presidente Rossi ha chiarito che i mandati che la Giunta conferisce a non sono mai politici, ma amministrativi. Sulle due domande specifiche ha aggiunto che la Giunta non ravvede conflitto d'interessi –che il consigliere Fugatti si rivolga eventualmente alle autorità competenti- e che nei curricula a suo avviso si indicano le cose attinenti all'incarico che si deve andare a ricoprire.

La replica: Il fatto che sia un mandato amministrativo è chiaro, ha replicato Fugatti, anche se naturalmente c'è anche una vicinanza politica. Sul conflitto d'interessi il consigliere ha conservato i propri dubbi, mentre sui curricula ha obiettato che certe omissioni forse non sono state tralasciate a caso.

Giuseppe Detomas (Ual)

Programma attuativo

per la banda ultralarga:

zone interessate e tempi di realizzazione

Il consigliere Detomas interroga la Giunta per conoscere il programma attuativo del progetto per la banda ultralarga del Trentino, quali siano le zone raggiunte ad oggi dal servizio e le zone interessate a breve e quali tempi siano previsti per coprire le aree più periferiche del territorio come ad esempio la valle di Fassa.

La risposta: L'assessore Gilmozzi ha spiegato che oggi il Trentino dispone della più capillare rete pubblica in fibra ottica d'Italia. Per completezza abbiamo 232.000 utenze per il servizio internet familiare e gli armadi di strada sono già attrezzati per fornire i servizi di banda ultra larga. Ci sono circa 70.000 utenze attivabili ed entro il 2018 avremo circa 94.000 utenze famiglia per raggiungere circa 197.000 persone. Il quadro va poi completato con gli investimenti pubblici. Il bando di gara indica delle priorità nell'attuazione, circa 1000 megabit per secondo per le aree produttive e le principali località turistiche, 30 megabit su tutto il territorio e 100 per circa il 50% dei cittadini. Il piano inizierà con l'aggiudicazione dell'appalto che avverrà nell'estate prossima e poi il completamento del progetto entro tre anni.

La replica: Il consigliere Detomas ha considerato sufficientemente esaustiva la risposta sottolineando la necessità e l'urgenza di queste infrastrutture e sollecitando la Giunta a provvedere nel tempo più breve possibile.

Claudio Cia (Gruppo misto)

Utenti e tempi di attesa

per le visite con ricorso

alla libera professione

Dopo che la sanità trentina è stata "bocciata" dall'Agenzia nazionale servizi sanitari per l'aumento della spesa per ticket e del ricorso alla libera professione, Cia chiede quali siano gli utenti in attesa di prestazioni specialistiche ambulatoriali, il numero medio dei giorni di attesa, la differenza fra l'attesa dell'appuntamento in regime mutualistico e quello in regime di libera professione intramoenia, per ciascuna delle prestazioni più richieste, indicandone la tipologia.

La risposta: L'assessore Zeni ha osservato che i dati vanno sempre collocati in un contesto e spiegati. Infatti non c'è stato un aumento, bensì una riclassificazione della spesa. L'unica vera differenza tra il 2014 e il 2015 è sulla voce compartecipazioni ove il delta è pari a 573.000 euro, un incremento dovuto all'introduzione della quota fissa di 3 euro sulla ricetta di assistenza specialistica (misura che la nostra provincia ha introdotto per ultima e in maniera affievolita (visto che a livello nazionale è pari a 10 euro a ricetta). L'aumento delle richieste di prestazione sanitaria ha riguardato sia le visite in regime istituzionale che quelle in libera professione, con una richiesta maggiore delle prestazioni in generale. Considerando solo le prenotazioni degli utenti per le richieste con codice di priorità (RAO) i tempi di attesa risultano garantiti sempre. Le richieste non RAO sono oggetto di un monitoraggio costante, al fine di poter intraprendere decisioni di incremento dell'offerta per quelle discipline specifiche che ne evidenziassero la necessità. Zeni ha fornito altri dettagliati dati e tabelle per tutte le prestazioni e le ha consegnate, come da richiesta del consigliere. Infine i tempi di permanenza dell'utente nel cosiddetto "contenitore" (modalità organizzativa attualmente in corso di revisione) non sono ancora noti, ma approssimativamente varia da 1 a 20 giorni in base alla tipologia della richiesta.

La replica: Cia ha evidenziato l'aumento costante dei bisogni, ovvero delle prestazioni, che va di pari passo con l'aumento delle povertà ed ha garantito di voler tenere alta l'attenzione su questo aspetto determinante per la salute e il benessere del nostro territorio.

Marino Simoni (Progetto Trentino)

Servizi alla persona:

attuare alternative

alle gare d'appalto

Simoni vuole sapere se la Giunta intende attuare l'impegno assunto con l'ordine del giorno 302 approvato in aula durante l'esame dell'ultima manovra finanziaria, che prevedeva l'adozione di modalità alternative alle gare d'appalto per l'affidamento di servizi alla persona a soggetti del Terzo Settore radicati sul territorio e affidabili, dal momento che nel Primiero l'Associazione provinciale per i minori onlus non potrà continuare a gestire uno "spazio giovani" e un servizio semi-residenziale se non vincerà a breve due gare d'appalto.

La risposta: L'assessore Zeni ha sottolineato la complessità della fase attuale, che è di transizione e caratterizzata da un labirinto normativo per l'accavallarsi di regole locali, statali ed europee. Si sta infatti lavorando allo studio di alternative all'intero codice appalti, riguardanti anche la formula del partenariato pubblico-privato. I tempi di definizione degli strumenti alternativi alle gare d'appalto non saranno, quindi, brevi, perché si tratta di garantire trasparenza e parità di trattamento. Nel frattempo si continuerà ad utilizzare lo strumento dell'appalto. L'unico istituto già applicabile è la co-progettazione, che però risulta difficilmente utilizzabile per i servizi già in essere. Nulla vieta comunque all'ente pubblico di affidare il servizio al soggetto da cui è stato già affidato in precedenza.

La replica: Simoni ha riconosciuto che la problematica è complessa evidenziando però il rischio che, utilizzando ancora lo strumento dell'appalto, si penalizzino sia gli utenti dei servizi, molto importanti e delicati, sia i soggetti che se ne sono sempre occupati e che appartengono al patrimonio del Trentino in questo settore.  La situazione è "quasi di emergenza" e per esigenze particolari occorrerebbe intervenire affidando i servizi a soggetti del Terzo Settore che storicamente hanno fornito anche risposte supplettive.

Rodolfo Borga (Civica Trentina)

Collegamento tra

Cadino e la rotatoria

a nord dell'abitato

Borga vuole sapere se la Giunta intende realizzare contestualmente alla costruzione della rotatoria a nord dell'abitato di Cadino anche la strada di collegamento tra l'abitato e la medesima rotatoria, se si ritiene opportuno utilizzare a questo scopo l'eventuale ribasso d'asta del progetto in fase di gara e infine se si ritiene opportuno valutare la riduzione dell'ampiezza (9 metri) della strada di collegamento tra Cadino e la rotatoria e l'eliminazione dei marciapiedi previsti.

La risposta: L'assessore Gilmozzi ha ricordato che l'accordo di programma sottoscritto con il Comune di Faedo prevede che la Provincia sviluppi la viabilità a nord dell'abitato legata al biodigestore. Non tocca dunque alla Provincia la realizzazione di collegamenti dell'abitato di Cadino con la rotatoria, della quale dovrebbe essere il Comune di Faedo ad occuparsi. Vero è che se con un ribasso d'asta si potrebbero forse ricavare finanziamenti utili a prolungare la strada per Cadino. Ma prima occorre l'appalto, poi la verifica del ribasso e infine si valuterà se andare incontro alle esigenze del Comune. Intanto per la Pat l'unica strada di collegamento resta la statale 12.

La replica: Borga ha riconosciuto la correttezza della risposta dell'assessore, perché il progetto di collegamento non è oggetto del contratto, ma ha aggiunto che si sarebbe aspettato la disponibilità della Giunta ad utilizzare le risorse derivanti dal ribasso d'asta per non lasciare un moncone di strada verso l'abitato di Cadino. Ha infine osservato che comunque non avrebbe comunque senso realizzare una strada larga 9 metri e munita di marciapiedi, procedendo per questo anche ad espropri.

Alessio Manica (Pd)

Verifiche sulla

presenza di visoni

in Valsugana

Poiché lungo il fiume Brenta e nel Comune di Grigno Valsugana, è stata rilevata la presenza di visoni americani, animali predatori semiacquatici che possono avere impatti molto negativi sulle popolazioni locali di uccelli, Manica chiede alla Giunta se se siano state avviate analisi per verificare la diffusione di questi carnivori originari dell'America settentrionale e siano state adottate misure per evitare impatti negativi di questa specie aliena sulla fauna locale.

La risposta: l'assessore Dallapiccola ha risposto che la Provincia ha notizia della presenza del visone americano fin dal 2013 e che gli avvistamenti sono stati finora di 1 o 2 all'anno, sempre di singoli esemplari, notati nell'arco di 15 km lungo il fiume. Ne sono stati informati sia i pescatori sia le associazioni locali sia il personale di vigilanza e custodia, per individuare un piano di gestione di questa presenza aliena. Ad oggi sembra che si tratti di un solo esemplare e, non essendoci allevamenti in zona, tutto lascia supporre che il problema rientrerà da solo con il tempo, anche se la questione non va sottovalutata.

Massimo Fasanelli (Gruppo misto)

Rischio sovraffollamento

profughi nei maggiori

Comuni del Trentino

Fasanelli chiede all'assessore quanti richiedenti protezione internazionale si prevede di accogliere sia in tutto e in ciascuno Comune del Trentino, quanti nei Comuni di Trento e Rovereto, quanti sono attualmente accolti negli altri Comuni e, infine, quali strategie la Provincia ritiene di mettere in atto per distribuire equamente i profughi ed evitare sovraffollamenti nei centri maggiori.

La risposta: l'assessore Zeni ha richiamato il modello dell'accoglienza diffusa che prevede che ogni Comune si faccia carico dell'ospitalità di queste persone per favorirne l'integrazione. Il Trentino ne ospita attualmente 1.781 in tutto il territorio, pari al 3,3 per mille della popolazione residente. La Provincia è chiamata a gestire l'ospitalità ma, ha riconosciuto l'assessore, non riesce a trovare e ad allestire risorse abitative di tipo sia collettivo sia familiare che rispettino le proporzioni desiderate. Ne consegue che a Trento sono ospitate oggi 581 persone, delle quali 324 in prima accoglienza, mentre secondo una distribuzione equa dovrebbero esservene 388. Rovereto ne ospita 398, delle quali 307 in prima accoglienza, mentre dovrebbero esservene 130. Gli attuali posti disponibili per l'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale in provincia di Trento sono 1.563, a fronte di una richiesta dello Stato di 1.781 posti, quota fissata da Roma per il Trentino nel 2017. Dei 1563 posti disponibili, 581 sono a Trento, 398 a Rovereto e i rimanenti 5768 sono in altri 57 Comuni che ne dovrebbero ospitare 778. Al momento attuale sono 118 i Comuni nei quali non vi sono richiedenti protezione internazionale, dove invece secondo la previsione dovrebbero essercene 485. "L'indicazione della Provincia – ha concluso concluso Zeni – è di richiedere a tutti i Comuni un coinvolgimento attivo nella ricerca di strutture, al fine di garantire equità e numeri piccoli, così da evitare soluzioni maggiormente impattanti, come avviene in tutto il resto del territorio nazionale".

La replica: Fasanelli, parzialmente soddisfatto, ha detto che si sarebbe aspettato qualcosa in più dalla risposta, in particolare sulla verifica dei requisiti e per la riduzione dei tempi di risposta alle domande dei richiedenti asilo. Preoccupa che prenda piede una sorta di intolleranza che non appartiene alla tradizione del nostro territorio.

Pietro De Godenz (UpT)

Piante per il miele

con più contributi per

lo sfalcio dei prati

Il consigliere vuole sapere se la Provincia intenda prestare attenzione agli apicoltori e soprattutto agli agricoltori coinvolti nei progetti di coltivazione di piante mellifero-foraggere nei prati, prevedendo, dato il doppio lavoro di aratura necessario, sistemi premiali come maggiori contributi di sfalcio per i terreni resi disponibili alla semina di piante atte a favorire la botti natura e quindi il ciclo del miele.

La risposta: l'assessore Dallapiccola ha riconosciuto che per la corresponsione dei premi sfalcio va pensata una modifica e preannunciato la volontà di attuare una revisione. Pur ricordando che già la "misura sfalcio" è stata finanziata dalla Provincia per andare incontro agli allevatori, sarà sua cura  prendere in considerazione la richiesta di incrementare le risorse in questa direzione.

La replica: De Godenz ha espresso soddisfazione per la volontà della Giunta di rispondere a questa esigenza riguardante sia gli agricoltori sia gli apicoltori, e ha osservato che a questo scopo basterebbe riservare solo pochi ettari di territorio.

Mario Tonina (UpT)

Sicurezza stradale

per l'innesto tra la

Gardesana e la SP 18

Tonina chiede se si intendano adottare provvedimenti per rendere più sicura la viabilità e maggiormente fluido il traffico all'altezza dell'intersezione tra la SS 45 bis Gardesana occidentale e la SP 18 dei Laghi di Terlago e Lamar, dove si formano ogni giorno rallentamenti e improvvise code, in particolare tenendo conto dell'innesto dei due tratti della rete viaria, valutando soluzioni che utilizzino l'area adiacente alla carreggiata.

La risposta: L'assessore Gilmozzi ha segnalato che la Giunta ha inserito l'intervento per risolvere il problema nel secondo aggiornamento del piano investimenti per la viabilità. Sono già stati eseguiti per questo dei rilievi topografici sulla SP 18, sulla base dei quali è in corso di perfezionamento l'incarico per la progettazione, che sarà affidato ad un professionista. A breve avremo quindi la progettazione che entro l'anno sarà sottoposta alla conferenza dei servizi in modo da poter realizzare l'intervento nel corso del 2018.

La replica: Tonina, soddisfatto, ha osservato che questo intervento è da considerare prioritario e realizzato al più presto per garantire la sicurezza e la fluidificazione del traffico, risolvendo il problema dell'immissione dalla SP 18 nella SS 45 bis. Questo caso dimostra che anche con meno risorse disponibili per le grandi opere, se c'è la volontà si può intervenire per migliorare la viabilità esistente.

Gianfranco Zanon (Progetto Trentino)

Chiusura della strada

per pendola e Tonale

in un periodo diverso

Zanon chiede se non era possibile prevedere la chiusura per lavori della "strada imperiale della Mendola e del Tonale", in un periodo precedente rispetto a quello fissato, iniziato il 26 aprile scorso e che terminerà il 1° luglio 2017, considerati i disagi e i danni economici che l'interruzione e la conseguente deviazione del traffico arrecherà alle attività economiche situate al Passo.

La risposta: l'assessore Gilmozzi ha riconosciuto la rilevanza della questione ma anche sottolineato la necessità della chiusura per garantire la successiva funzionalità della strada. La Pat segue quotidianamente i lavori per permettere la riapertura più rapida possibile e possibilmente anticipata del cantiere. A questo sta pensando anche la Provincia di Bolzano, competente sui lavori, se le condizioni meteo lo permetteranno.

La replica: Zanon ha espresso il timore che l'intervento non risolverà i problemi di quella strada che è di competenza della Provincia di Bolzano ma che interessa anche il Trentino. Per cui la Provincia dovrebbe interessarsene anche per non ritrovarci tra 2-3 anni ancora alle prese con questo problema.

Giacomo Bezzi (Forza Italia)

La Giunta illustri

gli impegni presi

sulla sindrome MCS

Il consigliere Bezzi chiede alla Giunta provinciale di esporre i risultati relativi all'impegno preso con l'approvazione della sua mozione del novembre scorso sul tema della MCS, ovvero sensibilità chimica multipla. Si tratta di una sindrome di origine organica rara, per la quale si chiedeva un'analisi completa al fine di individuare risposte cliniche e organizzative per affrontare i vari aspetti epidemiologici, di prevenzione, informazione, cura e gestione.

La risposta: l'assessore Zeni ha ricordato che la risposta era già stata data il 19 aprile scorso durante la discussione di una mozione. In ogni caso non è ancora chiaro se l'MCS sia o meno un disturbo psicosomatico. Quanto allo stato di attuazione della mozione del novembre 2016. La Giunta si è attivata e l'Apss ha confermato che l'MCS rientra tra le patologie fantasma e autoreferenziali. Impossibile, quindi, effettuare sia riscontri diagnostici sia definire terapie. Comunque, per chi soffre di un disagio dovuto a MCS, l'Apss ha deciso di attuare un gruppo di lavoro per dettare linee di indirizzo con le quali affrontare i singoli casi.

Lorenzo Baratter (Patt)

Ragazzi disabili e

installazione giochi

nei parchi pubblici

Il consigliere chiede quali azioni siano state compiute per l'attuazione della mozione dell'ottobre 2015 che impegnava la Giunta provinciale a individuare le risorse per finanziare l'installazione di giochi accessibili a bambini/ragazzi con disabilità motorie e neurosensoriali presso i parchi pubblici di Comuni ed Enti educativi.

La risposta: l'assessore Zeni ha ricordato che il dipartimento competente ha contattato i Comuni, che hanno dimostrato di essere interessati ad intervenire individuando tramite il protocollo di finanza locale le misure finanziarie ritenute più opportune.

La replica: Baratter ha segnalato che alcuni comuni si sono già attivati in questa direzione, e che con poche risorse si possono dare risposte importanti a questa esigenza.

Violetta Plotegher (Partito Democratico)

Adesione a slow medicine

da parte

dell'Azienda sanitaria

La consigliera chiede quali azioni la Giunta abbia intrapreso per dare attuazione agli impegni assunti per l'adesione al progetto "Slow Medicine-fare di più non significa fare meglio", contenuti nell'ordine del giorno approvato nel dicembre 2015.

La risposta: l'assessore Zeni ha precisato che ad oggi l'Apss non ha  aderito ancora formalmente al progetto di slow medicine, ma ha attivato iniziative ambulatoriali finalizzate a promuovere l'appropriatezza delle prestazioni diagnostiche e terapeutiche, in particolare con riferimento alle risonanze magnetiche, coinvolgendo i medici di medicina generale. Zeni ha aggiunto che il movimento slow medicine ha indicato nel modello Rao la metodologia più adeguata. E ha preannunciato che l'Apss aderirà a breve anche formalmente al progetto del movimento per migliorare i rapporti tra medici e garantire così l'appropriatezza.

La replica: Plotegher ha espresso soddisfazione per l'adesione annunciata dell'Apss al progetto di slow medicine. L'obiettivo è il miglioramento dell'appropriatezza dei servizi nella pur eccellente realtà sanitaria provinciale. Relazionando alla IV Commissione del Consiglio provinciale, il direttore dell'Apss aveva evidenziato criticità importanti in particolare nell'ambito della risonanza magnetica. Serve per Plotegher un'alleanza tra medici e responsabili dell'Apss per evitare prestazioni sanitarie che risultano non solo inutili e costose, ma anche perché dannose. Si potrebbero prevedere in tal senso iniziative che premino quegli operatori sanitari che producono salute tra i cittadini sul territorio lavorando sulla prevenzione.

Filippo Degasperi (5 Stelle)

Gruppo Tassullo:

quale futuro per l'azienda

 e per i lavoratori?

Il consigliere Degasperi chiede di conoscere l'effettiva esistenza di soggetti potenzialmente interessati a rilevare il gruppo Tassullo spa, gravato da 42 milioni di euro di passivo e per sapere quali iniziative la Giunta intenda mettere in atto considerato l'interesse primario della salvaguardia dei posti di lavoro.

La risposta: l'assessore Olivi ha risposto che la Giunta ha sempre mantenuto un atteggiamento rispettoso nei confronti dello sviluppo della vicenda giudiziaria che interessa l'azienda. Il messaggio della Provincia che il valore dell'impresa è data dall'unità dei suoi assett produttivi. In tal senso sarebbe bene che il commissario prima e il curatore insistano nel mantenere unito questo bacino di competenze e di valore, mentre gli assett aziendali erano sempre stati posti in vendita separatamente. La novità di questi ultimi giorni è rappresentata dal fatto che c'è un concreto atto di interessamento, non solo "suggestiva" ma impressa nero su bianco di cui non si conoscono le singole parti e i numeri ma che è stata inviata al curatore, e che tiene insieme tutti e 3 gli elementi costitutivi di questi assett. La cordata è di imprenditori della valle di Non e quindi il curatore è stimolato ad aprire una procedura competitiva con altri soggetti che potrebbero essere interessati a partecipare a quel confronto magari trovando auspicabili sinergie. Quanto alla domanda sul cosa si può fare per far sì che vengano salvaguardati i lavoratori e le loro competenze, la Provincia chiede al curatore di tenere conto delle persone che potranno essere riassorbite nella nuova attività. A questo si potrà dare un peso significativo per dare valore economico a questa operazione. Senza un piano industriale e senza garanzie occupazionali, ha concluso Olivi, si sviliranno anche le raccomandazioni date in quest'aula

La replica: Degapseri, parzialmente soddisfatto, ha evidenziato due cose: in primo luogo il messaggio inviato dalla Provincia al curatore per il mantenimento dell'unità, poteva essere indirizzato già qualche tempo agli amministratori; secondo, può essere prematuro chiedere alla Giunta di verificare la sostenibilità industriale della proposta avanzata dai soggetti interessati.

 

 

 

 

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Allegati
La riflessione letta in aula dal presidente Dorigatti sulla Festa dell'Europa 2017