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02/05/2017 - Dai Consiglieri e dai gruppi

Doppia preferenza di genere, a oltranza in aula dall'11 maggio

La decisione dei capigruppo che hanno definito i lavori delle tre giornare di Consiglio provinciale

Doppia preferenza di genere, a oltranza in aula dall'11 maggio

Si comincia martedì 9

Doppia preferenza di genere, a oltranza in aula dall'11 maggio

​La vexata quaestio della doppia preferenza elettorale di genere torna ancora una volta in aula di Consiglio provinciale. La prossima tornata di lavori – da martedì 9 a giovedì 11 maggio – sarà appunto dedicata a un nuovo braccio di ferro sul testo di legge unificato Maestri-Bezzi, cui si oppone com'è noto un muro di oltre 5 mila emendamenti firmati da parte delle opposizioni.

Stamane il presidente Bruno Dorigatti ha riunito la Conferenza dei capigruppo, che ha concordato l'ordine del giorno per le tre giornate. Si comincerà con il question time e si procederà con la designazione di un magistrato per la sezione di controllo della Corte dei Conti di Trento (ci sono già le autocandidature di Tullio Ferrari e Fiorenzo Tomaselli) e con la nomina suppletiva di un membro della Giunta delle elezioni (in sostituzione di Walter Kaswalder). Al punto 4 la parità di genere, con la specificazione che giovedì 11 si procederà "fino a conclusione del punto" e quindi a oltranza, con modalità da stabilire.

Il presidente Dorigatti ha respinto la proposta delle minoranze di far slittare il punto 4 in coda ad altri disegni di legge in attesa di discussione, opzione negativamente giudicata in particolare da Alessio Manica del Pd. Accolto invece il suggerimento di Rodolfo Borga di togliere dall'ordine del giorno tutti i punti successivi al 4, che riguardavano temi come la mobilità sostenibile, i mercatini hobbistici, l'istituzione del garante dei detenuti e dei minori, i casi di ineleggibilità al Consiglio provinciale, le gestioni associate dei Comuni, il recupero degli alloggi di risulta dell'Itea.

Giacomo Bezzi ha chiesto l'inserimento subito della propria, fresca proposta di mozione per sollecitare l'introduzione del nuovo test Iset per la diagnosi precocissima del cancro. Nerio Giovanazzi ha convintamente sostenuto questa richiesta, sottolineando che si tratta di attivarsi per salvare molte vite umane. La decisione finale è di discutere e votare la mozione nella tornata consiliare di giugno.

I capigruppo hanno anche visionato l'ultima versione della bozza di modifica del regolamento interno del Consiglio. Marino Simoni ha ricordato che va rigorosamente rispettato il patto di portare in aula un testo blindato a qualsiasi altra correzione. Walter Viola ha aggiunto di condividere la preoccupazione di Simoni, soprattutto dopo avere assistito con grande stupore in V Commissione – sul tema della riforma cultura - al tradimento da parte della maggioranza di precisi accordi raggiunti in seno all'organismo stesso.