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13/02/2017 - In aula o in commissione

Imprese, turismo, ristorazione, marchio di qualità Trentino

I temi di cui si è occupata la Seconda Commissione

Imprese, turismo, ristorazione, marchio di qualità Trentino

Bezzi ritira il ddl pesca per fare spazio a quello elettorale sulla doppia preferenza di genere

Imprese, turismo, ristorazione, marchio di qualità Trentino

​​Numerosi i punti esaminati questo pomeriggio dalla seconda Commissione permanente guidata da Luca Giuliani alla quale sono intervenuti gli assessori Olivi e Dallapiccola per dare conto dello stato di attuazione di diversi documenti in materia economica, turistica e agricola.

Sull’ordine dei lavori, in apertura di seduta è intervenuto il consigliere Giacomo Bezzi che ha dichiarato di ritirare il disegno di legge in materia di pesca -al punto 4 all’ordine del giorno della seduta odierna- per favorire la trattazione del disegno di legge da lui firmato insieme a Lucia Maestri sulla parità di genere.


Razionalizzazione dei controlli sulle imprese

La Commissione è quindi passata all’esame della proposta di delibera della Giunta provinciale che contiene le direttive e il piano di azione per la razionalizzazione dei controlli sulle imprese (in allegato). Obiettivi sono la razionalizzazione e lo snellimento dell’attività di controllo attraverso l’adozione di specifiche direttive che si ispirano a sei criteri: proporzionalità al rischio, eliminazione dei controlli non necessari, in particolare sulle imprese in possesso di certificazioni di qualità, collaborazione con le associazioni di categoria, coordinamento e programmazione, informatizzazione. 45 le azioni concrete concordate con i servizi e finalizzate a questi obiettivi. 40.000 i controlli effettuati in un anno dalla Provincia, Agenzie e Apss. Il parere al documento è stato favorevole, salvo le astensioni dei consiglieri Zanon e Degasperi.


Progettone: requisito Icef per i lavoratori stagionali

Si è passati quindi all’esame della delibera della Giunta che reca novità nella selezione dei lavoratori del Progettone, approvata anch’essa con l’astensione di Zanon e Degasperi. Per i lavoratori che ogni anno vengono assunti con contratto stagionale (poco meno del 10% del totale) viene introdotto il criterio Icef, ha spiegato Olivi. Non è un requisito d’ingresso, né un elemento discriminante, ha precisato, ma un elemento “per dare un peso”: a parità di condizioni saranno privilegiate le persone che hanno una condizione economico-finanziaria più debole. Olivi ha aggiunto che il Progettone riguarda una platea ahimè assai ampia di lavoratori che si trovano ad un passo (meno di 5 anni) dalla pensione e che hanno bisogno di essere accompagnati in questo ultimo tratto del percorso lavorativo, almeno nelle quote di lavoro stagionale. E’ stato studiato infine un meccanismo per il quale l’Icef non sarà prevalente; tuttavia sarà un elemento aggiuntivo che permetterà, a parità di punteggio, di fare la differenza tenendo conto anche del reddito famigliare. Il consigliere Tonina ha chiesto conferma all’assessore se questa previsione chiarisce le perplessità che già l’UpT aveva avuto modo di esprimere a più riprese (ad esempio attraverso l’interrogazione 2166) ed è stato rassicurato: il criterio non intende introdurre una linea di sbarramento, bensì maggiore equità. Il consigliere Civettini ha chiesto in che forma le norme nazionali in materia di immigrazione incidano su queste misure e Olivi ha replicato che l’orientamento nazionale sulle politiche di accoglienza che prevede un coinvolgimento più attivo degli extracomunitari è al momento solo un’idea di carattere generale ed in ogni caso non potrà certo gravare sulle regioni.


Incentivi alle imprese: avviato l’iter del disegno di legge Giuliani

La Commissione ha quindi avviato l’iter del disegno di legge 164 di Luca Giuliani, che modifica le norme vigenti in materia d’incentivi alle imprese e di commercio. Lo stesso Giuliani ha sintetizzato gli obiettivi del documento mirato alla riduzione del carico fiscale per le aziende. Si tratta di poter utilizzare la detassazione per la riduzione del cuneo fiscale, ha spiegato. Il disegno di legge prevede anche l’introduzione di una card che permette un accumulo di punti per l’accesso in forma gratuita a servizi messi a disposizione da parte della Pat. In particolare si prevedono zero tasse per le attività montane, contributi a chi ha un minimo di formazione, opportunità di coltivare un turismo inclusivo ed altre forme di incentivazione.


Hobbisti: imminente una revisione della disciplina

Olivi è quindi intervenuto a spiegare lo stato di attuazione della mozione 123 (Degasperi) sulla revisione della disciplina provinciale sull’attività degli hobbisti. L’assessore ha ricordato che il tema è all’attenzione della Giunta ed ha occupato e occuperà il Consiglio provinciale nei prossimi mesi. Nel regolamento vigente va introdotto un elemento di apertura, maggiore flessibilità e capacità di adesione, ha aggiunto: ovvero va studiata una declinazione del regolamento meno burocratica. Sono stati fatti diversi incontri per raccogliere le esigenze contenute nei tre disegni di legge depositati in Consiglio (i documenti di Civettini, Cia e Degodenz) e c’è la disponibilità della Giunta a ragionare su alcuni aspetti come l’aumento delle giornate, la maggiore concretezza, la minor burocrazia nel lasciar vivere esperienze virtuose, pur distinguendo con chiarezza tra hobby e impresa. “Pensavo si potesse intervenire sul regolamento senza attendere la discussione dei disegni di legge”, ha osservato Degasperi: tuttavia l’importante è che si arrivi ad una modifica in tempi rapidi, ha aggiunto. Anche Civettini si è augurato che l’iter proceda in tempi brevi nella definizione delle norme. Anche Degodenz ha auspicato il miglioramento del regolamento, anche attraverso l’adozione di nuove norme: quello che preme è che si stringano i tempi e che si chiarisca la differenza tra hobbista e artigiano. Olivi ha concluso osservando che la sintesi tra le proposte legislative si potrà completare entro l’estate.


Interventi a sostegno degli operatori della ristorazione e del comparto zootecnico

Sull’attuazione dell’ordine del giorno 61 che riguarda gli interventi a sostegno dei soggetti che operano nel settore della ristorazione è intervenuto l’assessore Michele Dallapiccola: il documento impegnava la Giunta ad individuare forme di sostegno al settore della ristorazione anche con marchi e loghi di qualità. Si è intervenuti su tre fronti sulla legge 6: investimenti fissi, consulenze (agevolazione per il conseguimento di marchi di qualità) e compensazione fiscale. Ci sono altri interventi come la maggiorazione dei contributi per investimenti fissi di 3 punti percentuali. In particolare, ha precisato l’assessore Dallapiccola, per quanto riguarda il comparto agricolo si è potuto intervenire in maniera più consistente lavorando su criteri che regolamentano la provenienza dei prodotti.

Con riferimento allo stato di attuazione della mozione 133 che riguardava le misure a sostegno del comparto agricolo e zootecnico, Dallapiccola ha spiegato che si è intervenuti in maniera importante attrezzando la legge 4/2003 con 1 milione e 900 mila euro per interventi connessi alla raccolta, lavorazione, trasformazione dei prodotti del settore caseario e cerealicolo.

Claudio Civettini ha chiesto conto dei passaggi reali: “l’assessore ci racconta che siamo in paradiso, mentre la realtà sul territorio è tutta diversa” ha detto portando numerosi esempi di come le cose nella realtà non funzionino. Raccolgo e prendo in considerazione le osservazioni di Civettini, ha replicato Dallapiccola, che ha rassicurato il consigliere e spiegato numerosi passaggi tecnici. Mario Tonina ha detto che “la mozione è stata un contributo utile anche all’assessore per trovare risorse ed implementare la legge 4 in modo da far fronte alle necessità del settore”. Il consigliere dell’UpT ha poi chiesto se le risorse siano certe e la risposta dell’assessore è stata affermativa: entro il 30 di giugno arriverà il saldo della compensativa ‘16 e forse anche ‘15, “anche se purtroppo sui tempi di Agea non mi posso troppo impegnare”, ha aggiunto.


Sul rilancio turistico della Valle del Tesino

La materia riguarda il turismo, ma anche gli enti locali e l’agricoltura, ha spiegato Dallapiccola con riferimento all’ordine del giorno 149 (Civettini) sul rilancio turistico della valle del Tesino. Comunicazione di marchio e coordinamento generale: di fatto parliamo di un progetto già partito, affondato in passato di fronte alle carenze di disponibilità economiche. La proposta operativa si basa su un finanziamento statale e fondi strutturali per un importo totale di 7 milioni di euro. Sono stati messi in campo più tavoli per comprendere a livello locale, in quale direzione muoversi. Oltre alla pista ciclabile, progetto dichiarato prioritario, si implementeranno il numero di utenze connesse a banda larga, ci si impegnerà nella qualità territorio con il recupero dei terreni abbandonati, con il miglioramento rete irrigua locale, con il progetto del parco pluviale, la promozione di produzioni agricole di qualità (piccoli frutti e alpeggio con produzione e trasformazione dei formaggi di malga ecc). Un percorso che ha però bisogno di un avvallo a livello nazionale, ha concluso l’assessore.

Claudio Civettini ha osservato che il Tesino è una grande “risorsa decaduta” del territorio trentino che, sulla quale, assieme alla valle di Ledro e di Gresta varrebbe la pena di investire, perché se queste valli periferiche sono nello stato attuale è per precise scelte in ambito turistico. “Io non posso che rappresentare la soddisfazione per l’indirizzo impresso grazie al mio documento, ma chiedo di mantenere alta l’attenzione su questi territori” ha concluso.


Marchio di qualità Trentino e promozione dei prodotti agroalimentari

Sulla valorizzazione e promozione dei prodotti agroalimentari di qualità e la loro tracciabilità di cui all’ordine del giorno 238 ha riferito ancora l’assessore Dallapiccola. I produttori, che attualmente sono 11, stanno rafforzando la comunicazione e valorizzando il marchio di qualità Trentino. La condizione prima per la valorizzazione è che il marchio sia sentito proprio dai produttori. Un secondo passaggio importante è quello di allargare il più possibile il paniere degli utilizzatori. A questo scopo ci sono nuovi disciplinari che allargano a nuovi settori, un aspetto che permetterà di abbattere anche i costi di certificazione. Tra ottobre e gennaio è stata fatta una campagna di comunicazione piuttosto importante con pubblicità, spot radio e tv, con l’obiettivo di affermare il marchio nella comunità trentina, il primo passaggio per consolidarne la diffusione sul territorio, senza contare che la comunicazione che fa Trentino Marketing è già orientata in questo senso. Il marchio è uno strumento utile per i produttori anche per fare cose che da soli non potrebbero realizzare e aprire nuovi scenari. Il consigliere Tonina ha sottolineato l’importanza della valorizzazione del marchio come garanzia di qualità e di requisiti certi, una garanzia che si estende anche al consumatore. Il marchio rende riconoscibile il prodotto e ne facilita la diffusione e la commercializzazione e deve essere motivo di orgoglio da parte di tutti gli attori della filiera trentina, ha aggiunto il consigliere dell’UpT. Anche il collega Degodenz ha espresso soddisfazione per il coinvolgimento dei produttori sul marchio. Sui costi di certificazione, ha osservato, dobbiamo lavorare, affinché sia sostenibile anche dalle piccole aziende. Su quest’ultimo punto l’assessore ha garantito massima attenzione.

Allegati
Piano razionalizzazione controlli