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31/01/2017 - In aula o in commissione

Le interrogazioni a risposta immediata discusse stamane in aula

Dal Consiglio provinciale, che prosegue i lavori nel pomeriggio

Le interrogazioni a risposta immediata discusse stamane in aula

In allegato, la convocazione con l'ordine del giorno e accesso ai testi

Le interrogazioni a risposta immediata discusse stamane in aula

​Questa la sintesi della discussione delle interrogazioni a risposta immediata che stamane ha impegnato il Consiglio provinciale.


Giacomo Bezzi (FI):

Quanti casi

di meningite

e vaccino gratis

Bezzi vuole sapere quanti casi di meningite sono stati riscontrati in provinciale di Trento negli ultimi 10 anni, quanti di questi siano stati causa di decesso e se sia prevista la somministrazione gratuita del vaccino.

La risposta: L'assessore Luca Zeni ha precisato che con il termine meningite si intende un male causato da un numero eterogeneo di virus. Quello di cui si parla di recente è l'allarme da meningococco, ovvero la meningite contagiosa e spesso epidemica. L'incidenza dei casi di meningococco non è sostanzialmente diversa dagli anni scorsi, sebbene presso i servizi si sia registrata un'impennata di richieste spontanee. In provincia, negli ultimi 10 anni, si sono registrati 19 contagi in tre casi mortali. Le vaccinazioni effettuate nel 2016 sono state in totale 13.700. L'azienda sanitaria ha individuato tre gradi di priorità per le vaccinazioni, alta media e bassa. Per quanto riguarda la meningite, la vaccinazione gratuità è prevista dall'attuale piano provinciale contro la meningite B e C per i bambini fino 3 anni, mentre contro il meningococco fino al compimento dei 18 anni di età.

Gianfranco Zanon (Progetto Trentino):

Alunni Sporminore

trasferiti a Denno

anziché a Campodenno

Zanon vuole sapere su quali basi, dopo la soppressione della scuola elementare di Sporminore gli alunni siano stati trasferiti all'istituto di Denno anziché a quello di Campodenno, visto che la distanza da percorrere nel primo caso è maggiore che nel secondo.

La risposta: Il Presidente Ugo Rossi ha spiegato che la questione trova origine in una delibera del primo novembre 2015, una previsione indicativa che si sarebbe dovuta confermare o meno sulla base dei progetti di fusione dei comuni. L'amministrazione provinciale ha verificato la questione con il comune di Sporminore che ha riferito che il maggior numero di genitori ha espresso la preferenza di dirigersi verso quella scuola. Quello che si è fatto è stato dunque registrare l'espressione maggioritaria di volontà degli interessati. Tuttavia è ragionevole valutare un'eventuale deroga al principio generale del trasporto, ha aggiunto.

La replica: Bene che il ragionamento dei trasporti venga preso in considerazione, ha osservato Zanon nella replica. So che a Denno sono in previsione dei lavori di ristrutturazione, cosa che comporterà un inutilizzo della scuola per due anni circa: si tenga in considerazione la questione e comunque il diritto di trasporto garantito per gli alunni, ha raccomandato il consigliere di Progetto Trentino.

Trattate congiuntamente le due interrogazioni di Avanzo e Cia sul futuro delle acciaierie di Borgo Valsugana:

Chiara Avanzo (Patt)

Mancato accordo

tra Leali Steel

e Cevital: e ora?

Claudio Cia (CT):

Quale futuro

per i lavoratori

delle Acciaierie?

La consigliera Avanzo chiede informazioni in merito alla situazione dello stabilimento del gruppo Leali Steel dopo il mancato accordo con il gruppo algerino Cevital, accordo che avrebbe potuto offrire nuove prospettive alle acciaierie di Borgo Valsugana, se vi siano fondati motivi di preoccupazione per i 120 dipendenti di Leali Steel e se siano già in atto altri progetti per il futuro dell'azienda.

Cia vuole sapere come la Provincia intende tutelare i lavoratori delle Acciaierie Valsugana e quale futuro si prospetta per l'azienda in seguito al mancato acquisto dello stabilimento trentino da parte del gruppo algerino Cevital.

La risposta: L'assessore Alessandro Olivi ha chiarito che nel 2012 l'acciaieria ha presentato richiesta di concordato e nel 2013 il gruppo Clash ha formulato una proposta di affitto e quindi di acquisto dell'azienda che poi non si è formalizzata. La Provincia non ha sborsato alcun euro per la questione, ha chiarito Olivi. Sappiamo dell'offerta revocata del gruppo Cevital. Il 5 aprile scadrà il termine per presentare un'offerta non solo per il sito di Borgo, che da solo non ha futuro dal punto di vista industriale, ma per un progetto complessivo. Ci sono 4 manifestazioni di interesse che sono state rivolte al commissario liquidatore, delle quali almeno due abbastanza concrete. Quello che auspichiamo è di lavorare con chi ha intenzione di sviluppare un progetto e non speculare, cosa che non garantirebbe i lavoratori, ha concluso Olivi.

La replica: Avanzo soddisfatta della risposta: si può essere prudenzialmente positivi in attesa del termine del 5 aprile, al quale ci aggiorneremo. Cia ha ringraziato per la risposta: è importante sentire almeno la parte riguardante le opportunità per garantire un futuro ai lavoratori e alla Valsugana.

Gianpiero Passamani (UpT):

Sci, impianti e opere

infrastrutturali

per la Panarotta

Il consigliere vuole sapere dalla Giunta entro quali tempi sia prevista la realizzazione degli interventi infrastrutturali per la valorizzazione degli impianti e delle piste da sci della Panarotta: l'opera di presa sul Rio Rigolor, l'intercettazione delle acque superficiali e la sistemazione del piano piste, il potenziamento della linea elettrica lungo le piste Malga 1 e Maga 2, la costruzione del bacino per l'innevamento artificiale.

La risposta: L'assessore Dallapiccola ha riferito che Trentino Sviluppo ha avviato uno studio di fattibilità per la realizzazione del bacino e tutto quanto ad esso connesso per la fruizione di una nuova attività di innevamento per la Panarotta. Per la seggiovia della Malga ci sono perplessità sulla sostituzione: l'orientamento sarebbe piuttosto verso il rinnovamento o l'incentivazione dell'area in qualcosa di diversificato per quanto riguarda lo spazio neve (pista di slittino e altre attività da realizzare in step successivi).

La replica: Soddisfatto Passamani che ha osservato come nell'immediato, basti una spesa molto ridotta, anche se l'auspicato grande intervento è naturalmente ben accetto.

Walter Viola (Progetto Trentino):

Accordo saltato

sugli aumenti

per la sanità

Viola chiede alla Giunta conferma delle notizie riportate dalla stampa circa l'esito fallimentare dell'incontro tra l'Apran e i rappresentanti sindacali di Cgil Fp, Cisl F e Fenalt, che dopo la firma del nuovo contratto avvenuta il 28 dicembre scorso, doveva definire le modalità di assegnazione degli aumenti retributivi per le diverse fasce dei circa 6.000 lavoratori del comparto sanità. Il consigliere vuole sapere se sia vero che il presidente dell'Apran, come sostengono Uil, Nursing Up e Cgil abbia inserito nel documento sugli aumenti una propria proposta modificativa in peius circa gli incrementi tabellari per determinate categorie di operatori, la ragione di ciò e quali soluzioni siano state individuate dalla Giunta per pervenire ad una conclusione positiva.

La risposta: L'assessore Zeni ha chiarito che la trattativa di rinnovo del contratto di lavoro del personale in oggetto è particolarmente complessa. Il testo era una base di discussione: difficile conciliare posizioni diametralmente opposte, e per di più supportate da diverse posizioni sindacali e forte differenziazione del comparto. Nella seduta del 19 gennaio sono venuti meno la condivisione e il clima di confronto. L'Apran terrà aperto il tavolo e il testo è ampiamente rivedibile, purché le organizzazioni sindacali vengano ad un dialogo costruttivo.

La replica: Se ci si mette a ridiscutere quanto già si è sottoscritto regna il caos, ha osservato Viola. Siamo di fronte ad una caso problematico: se è vero che ci sono richieste molto diversificate, è altrettanto vero che c'è grande confusione su un metodo che è poco chiaro. Il metodo va rispettato altrimenti viene meno la trattativa, ha concluso, apprezzando comunque la volontà di arrivare all'accordo.

Filippo Degasperi (M5s):

Per il Pgtis Levico

presenti un nuovo

progetto di variante

Degasperi vuole sapere se la Giunta non reputi indispensabile che l'amministrazione comunale di Levico provveda ad elaborare un nuovo progetto di variante al Piano generale per la tutela degli insediamenti storici (Pgtis) che non sia viziato da anomalie come quello sottoposto all'approvazione della Provincia.

La risposta: L'assessore Carlo Daldoss ha precisato che già l'entrata in vigore della legge urbanistica dell'agosto 2015 aveva sottolineato alcuni elementi di difficoltà sulle tempistiche. Ma cosa è accaduto riguardo al tema dell'innovazione introdotto con la finanziaria, citato da Degasperi? L'innovazione della finanziaria ha l'effetto di salvare un lavoro durato molti anni nell'interesse dei cittadini di Levico, una situazione che apre a tutte le possibilità di partecipazione, oltre che di valutazione sul contenuto della variante. La pubblica amministrazione non può non tenere conto dell'effetto dell'applicazione delle norme e delle aspettative dei cittadini dei comuni rispetto al piano regolatore e alle opportunità che rispondono ai loro bisogni, ha concluso Daldoss.

La replica: Soddisfatto della risposta, ma non condivido la lettura dell'assessore, ha detto Degasperi: se un atto amministrativo è decaduto non si può farne un altro basato sul primo. Stiamo facendo norme a la carte, ha aggiunto: non si possono riesumare provvedimenti o procedimenti morti, sepolti ed estinti, ha osservato. Vale per tutti o solo per qualcuno, ha aggiunto?

Maurizio Fugatti (Lega):

Prospettive

della Malgara

e dei lavoratori

Il consigliere, dopo la dichiarazione di fallimento della Malgara Chiari & Forti di Borghetto del luglio scorso, chiede se risponda al vero la notizia che vi sono aziende interessate ad insediarsi nello stabilimento e, nel caso, quali siano le informazioni in possesso della Giunta al riguardo e la situazione circa i crediti dei lavoratori (stipendi arretrati, spettanze Inps, ecc.).

La risposta: L'assessore Alessandro Olivi ha confermato quanto scritto dal consigliere Fugatti: ci sono state in queste ultime settimane alcune manifestazioni di interesse, di cui almeno due in fase di effettivo confronto su un'ipotesi di piano industriale. Si tratta di nuove aziende non trentine, una delle due è interessata anche all'utilizzo dell'immobile. Noi abbiamo posto naturalmente ad entrambe la condizione della continuità occupazionale, ha aggiunto Olivi. Trentino Sviluppo è dentro il processo di verifica e incoraggerà il positivo evolversi della situazione, tuttavia, come sempre in questi casi, c'è un'utile riservatezza da tenere. I lavoratori sono in una situazione difficile, per la scorretta condotta dell'azienda. Una parte dell'asprezza della situazione è stata compensata dalla Pat che ha istituito uno strumento per beneficiare dell'anticipo del TFR, alla cui restituzione provvederà il fondo di garanzia dell'Inps.

La replica: Fugatti si è dichiarato soddisfatto della risposta che testimonia la volontà di tenere alta l'attenzione sulla vicenda e si è detto fiducioso della prospettiva presentata dall'assessore di ipotetici nuovi imprenditori ed una possibile riapertura del sito industriale, per il bene dei lavoratori e di tutto il Trentino.

Piero De Godenz (UpT):

Riconoscere sempre

l'attività di atleti/studenti

come alternanza scuola-lavoro

Il consigliere chiede se esista la possibilità di permettere che l'attività di studenti/atleti professionisti o semiprofessionisti venga sempre riconosciuta, su richiesta degli interessati, nell'ambito dei progetti di alternanza scuola-lavoro, mediante direttive provinciali che definiscano un regolamento in materia comune a tutti gli istituti scolastici e formativi.

La risposta: L'assessore Mauro Gilmozzi ha precisato che la gestione dell'alternanaza scuola lavoro per gli studenti sportivi è regolamentata con esattezza con delibera di Giunta. L'attività sportiva è riconosciuta e distinta tra alternanza tradizionale e specifica legata alla potenziale carriera agonistica. Ci sono dunque due percorsi, non identici ma differenziati, la cui valutazione spetta al consiglio di classe, che valorizzano elementi di abilità, soft skills, competenze tecnico scientifiche ecc..

La replica: Soddisfatto della risposta Pietro De Godenz e che questo percorso sia possibile e riconosciuto dagli istituti trentini.

Massimo Fasanelli (Gruppo misto):

Alloggi Itea vuoti

e finanziamenti

all'istituto

Il consigliere chiede alla Giunta i dati degli anni 2013, 2014, 2015 e 2016, riguardanti la disponibilità di alloggi Itea vuoti e non assegnati, e questo in tutte le Comunità di valle e nei Comuni di Trento e di Rovereto. Fasanelli vuole sapere quanti alloggi Itea sono stati liberati da precedenti inquilini, quanti sono stati assegnati a nuovi inquilini, quanti alloggi vuoti con necessità di risanamento c'erano alla fine di ogni anno e quanti erano pronti per l'assegnazione, per quanto tempo in media una famiglia rimane assegnataria di un alloggio, quanto ha speso Itea per il recupero degli alloggi e quanto per la manutenzione del patrimonio, quante risorse la Provincia ha trasferito ad Itea spa e qual è stato l'ammontare di quelle per l'edilizia abitativa pubblica. Ancora, il consigliere chiede a quanto ammonta nel bilancio 2017 le risorse destinate alla manutenzione del patrimonio e i finanziamenti ad Itea spa, e infine perché gli stanziamenti per la ristrutturazione degli alloggi sono drasticamente calati da dopo il 2015.

La risposta: L'assessore Daldoss ha risposto affermando che i dati sugli alloggi di risulta sono molti. Gli interventi su questi alloggi da parte di Itea sono stati molti: nel 2016 sono stati 563 gli alloggi rilasciati e reintrodotti nel circuiti degli affitti. Il tempo medio di assegnazione e di permanenza negli alloggi è variegato ma mediamente si avvicina ai 13 anni. Le somme messe a disposizione dall'Itea sono di 10 milioni di euro all'anno negli ultimi anni e per il 2017 ci sono altri 10 milioni per la manutenzione degli alloggi e con la finanza di progetto si sta pianificando l'efficentamento energetico del patrimonio Itea. Nei prossimi mesi il programma di intervento verrà presentato. La media degli interventi è passata da 25 mila euro a 7 mila.

La replica: Fasanelli ha replicato affermando che i dati lasciano intendere che i 1200 alloggi del 2015 ci sono ancora. Anche sullo stato degli alloggi in molti casi sono preoccupanti e la media degli interventi da 25 a 7 mila c'è qualcosa che non va.

Marino Simoni (Progetto Trentino):

Screening

mammografici

ed esiti tardivi

Il consigliere chiede se l'assessore sia a conoscenza del problema dei tempi lunghi nella comunicazione dei risultati dello screening mammografico (per il quale se non emerge la presenza di un tumore non dovrebbe trascorrere, come invece accade, più di un mese dalla mammografia) quali soluzioni intenda adottare per ovviare a questi ritardi.

La risposta: L'assessore Zeni ha risposto affermando che lo screening prevede l'invito per il primo livello viene fatto sulle donne dai 50 a 69 anni. Si fa a Trento e Rovereto e la lettura degli esami è fatto dai reparti di senologia. Dal 2014 è in modalità di tomosintesi. Il programma ha avuto ottimi risultati e nel 2015 ha coinvolto, tramite lettera, il 100% delle donne dai 50 a 69 anni con un tasso di adesione ai controlli del 66%. Anche nel 2016 questo trend è stato confermato. Per quanto riguarda il tasso di richiamo per le tipologie di tumori che si possono presentare tra uno screening e l'altro i parametri sono miglioranti. In pochi anni si è passati da 10 mila a 28 mila controlli all'anno. Sui tempi, ha affermato Zeni, ci effettuano scremature sui casi sospetti. Buona parte dei tumori viene individuata nella prima fase, entro 10 – 14 giorni, per gli esami di screening i tempi sono mediamente di 40 giorni.

La replica: Simoni ha replicato che i dati erano noti, ma troppe donne rimangono nel dubbio particolarmente quelle che sono a rischio e quindi i tempi devono essere ridotti.

Rodolfo Borga (Civica Trentina):

Trasporto da Sporminore

anche a chi ha scelto

Campodenno

Borga ricorda che sette famiglie di bambini iscritti alla scuola di Sporminore, soppressa dalla Provincia che ha trasferito gli alunni alla scuola di Denno, hanno deciso di iscrivere i figli alla scuola di Campodenno. Il consigliere ritiene probabile che anche altre famiglie si aggiungeranno a queste sette, e per questo chiede alla Giunta di assicurare il servizio di trasporto non solo agli alunni che da Sporminore andranno a Denno ma anche a quelli che scelgono Campodenno.

La risposta: Rossi ha risposto che ci sono fondate ragioni per venire in contro ai genitori che hanno fatto la scelta di Campodenno.

La replica: Il consigliere ha chiesto flessibilità sui trasporti degli alunni.

Luca Giuliani (Patt):

sul potenziamento

di cardiologia

all'ospedale di Arco

Giuliani chiede all'assessore Zeni di riferire quali azioni siano state intraprese per potenziare l'attività cardiologica presso l'ospedale di Arco ed entro quali tempi ciò avverrà, così come previsto dall'ordine del giorno 295 approvato dal Consiglio provinciale il 21 dicembre scorso.

La risposta: L'assessore Zeni ha risposto che rispetto all'impegno derivante dall'odg approvato un mese fa è stato dato all'azienda un mandato di presentare un progetto di potenziamento delle attività cardiologiche con una stima dei costi e un cronoprogramma. A fine febbraio, ha concluso Zeni, si potrà avere una proposta operativa da parte dell'Azienda sanitaria.

La replica: Giuliani ha ringraziato per la risposta l'Azienda e l'assessore anche per il potenziamento del Pronto soccorso di Arco.

Mario Tonina (UpT):

Infrastrutture telematiche

ed enti locali: stato dell'arte

e tempistica

Tonina chiede notizie in merito allo stato di avanzamento del progetto di infrastrutturazione telematica del Trentino e della distribuzione della rete di comunicazione elettronica a servizio delle amministrazioni comunali e delle scuole, se sono previsti oneri a carico di queste ultime, che criticità siano emerse, a che punto siano le connessioni del sito di Trentino Network con istituzioni ed enti pubblici e la tempistica dei lavori.

La risposta: L'assessore Gilmozzi ha risposto affermando che a oggi sulla dorsale provinciale 1565 sedi di pubblica amministrazione sono state collegate. A regime si supereranno le 2000 con tutte le tecnologie disponibili.  509 sedi e in fase di progettazione 295 sedi scolastiche. Dieci milioni sono stati destinati alle scuole per i collegamenti in fibra ottica e accessi a internet. Dove non si possono raggiungere le sedi della pubblica amministrazione con la fibra ottica si troveranno soluzioni migliori delle attuali, Nell'ottobre 2016 è partito il piano di potenziamento di Provincia e municipi e sedi comunali, biblioteche, sedi dei pompieri e della Protezione civile avranno a disposizione 100 mbps; Trento e Rovereto 1 Gbps. Nel periodo transitorio la velocità sarà aumentata fra i 30 e i 50 Mbps. Le Comunità saranno collegate con 100 Mbps. La sedi Pat e le scuole superiori saranno collegate con 1 Gbps; cento Mgps le sedi dei pompieri volontari e un Gbps per la Protezione civile. Tutte le sedi saranno comunque collegate con almeno 30 Mbps. E' inoltre in corso la gara per la copertura tutto territorio con fibra ottica entro il 2020. Per quanto riguarda gli aspetti della comunicazione relativamente allo stato dell'arte dei progetti e delle sedi raggiunte, attualmente sul sito di Trentino Network si trovano informazioni quantitative. Infine, ha concluso l'assessore, si stanno programmando incontri per ciascuna Comunità per illustrare lo sviluppo delle rete.

La replica: Tonina, soddisfatto dalla risposta, ha ricordato che questi progetti sono strategici per il Trentino e quindi le criticità vanno presto superate. 

Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino):

Sul rinvio della

ciclabile tra Riva

e Limone

Il consigliere chiede chiarimenti in merito alla notizia apparsa sulla stampa locale circa il probabile rinvio della realizzazione della pista ciclabile che dovrà collegare Riva del Garda e Limone, al cui costo di 105 milioni di euro la Provincia di Trento dovrebbe concorrere con 21 milioni di euro, e in seguito alle dichiarazioni rilasciate dall'assessore competente secondo cui non vi sarebbero certezze né sui tempi né sulla disponibilità dei finanziamenti.

La risposta: L'assessore Gilmozzi ha ricordato di non essersi mai sbilanciato sui tempi della pista ciclabile. Si sta lavorando col ministero delle infrastrutture, ha ricordato, e le altre regioni perché il ministro Delrio inserisca questa ciclabile nelle grandi infrastrutture del paese. Quindi, come progetto strategico nazionale. Questo, ha aggiunto Gilmozzi, permetterebbe di coinvolgere lo Stato e attuare interventi coerenti con questo progetto. L'ingegner De Col, ha ricordato, ha fatto da collegamento tra i soggetti interessanti e si è giunti allo stato di verifica che ha portato a valutare il costo dell'opera in 105 milioni. Tenendo conto che la parte trentina, quella geologicamente più difficile, è quella che costerà 40 milioni. Per finanziare questo intervento i comuni hanno previsto 3 milioni e 700 sul fondo strategico e sembra ci sia la disponibilità anche dei privati. La novità dichiarata da Gilmozzi è questa: domani ci sarà l'incontro con ministro ai quali parteciperanno  anche i rappresentanti di Lombardia e Veneto. Quindi domani sapremo se ci sarà il sì del Governo.

La replica: Giovanazzi si è augurato il sì da parte di Delrio a quest'opera.

Borgonovo Re e Civico (Pd):

Cie per migranti

Inconciliabile

con le politiche Pat

I due consiglieri vogliono sapere la posizione della Giunta sulla possibilità che anche nella nostra provincia venga istituito un Centro di identificazione ed espulsione per migranti (si ipotizza presso l'ex poligono militare di Roverè della Luna), viste le esperienze fallimentari dei Cie in Italia, e come si concili la presenza di un Centro di detenzione amministrativa come questo con le politiche di accoglienza diffusa adottate dalla Pat nei confronti dei profughi e dei richiedenti asilo.

La risposta: L'assessore Zeni ha risposto che nell'incontro con il ministro Minniti e Pat il ministro ha detto che in Trentino non ci sarà un Cie perché queste strutture non hanno funzionato e che si punta a qualcosa di diverso. Si prevedono strutture che per breve tempo trattengano migranti che hanno ricevuto diniego come profughi e abbiano mostrato una pericolosità sociale. Non ci sono però, ha concluso Zeni, concrete indicazioni sulla creazione di simili centri in Trentino se non quella generica che ne verrà creato uno in ogni regione.

La replica: La consigliera ha replicato che permane un dubbio, soprattutto sulla natura giuridica di questi centri. Non rassicura sentir dire che non saranno Cie, ha affermato, ma non si sa cosa e in base a quale norma si tratterranno persone ritenute, non si sa da chi, socialmente pericolose.

Manuela Bottamedi (Gruppo misto):

Nomina esperti

per vigilare

sul Sait

Vista la crisi del Sait e il potere della Provincia di mettere in campo in base ad una legge regionale strumenti di vigilanza sugli enti cooperativi per garantirne la corretta gestione e amministrazione, Bottamedi vuole sapere dalla Giunta se possa nominare uno o più esperti da affiancare agli organi di amministrazione e controllo del consorzio cooperativo di consumo.

La risposta: Mellarini ha risposto affermando che la legge regionale 9  stabilisce che la vigilanza sulle cooperative spetti alla Federazione. Se ci sono gravi irregolarità devono essere segnalate alla Pat proponendo le sanzioni che vanno dalla sanzione amministrativa, l'affiancamento e commissariamento, la liquidazione coatta o di autorità. Per l'affiancamento la legge regionale prevede che ci sia inerzia di fronte alle difficoltà e dev'essere fatta dalla Federazione coooperative. Ad oggi, ha detto Mellarini, la Federazione non ha fatto alcuna richiesta per il Sait, per il quale si sta definendo un piano industriale. La Giunta, ha detto ancora l'assessore, segue la situazione e se non ci saranno risposte valide si valuterà un eventuale affiancamento. Una linea che è stata presentata al presidente del Sait e della Federazione.

La replica: Secondo Manuela Bottamedi siamo in ritardo e la situazione è allarmante: metà famiglie coop in rosso di fronte a una Dao che sta volando. Le stesse teste che hanno determinato questa crisi, ha detto, non sono in grado di uscirne e non sarà la cooperazione a chiedere aiuto. Serve un cambiamento di rotta radicale e veloce. Non ci si può, quindi, abbandonare all'attendismo.

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Approfondimenti
La convocazione con i temi all'ordine del giorno e accesso ai testi in discussione
https://www.consiglio.provincia.tn.it/_layouts/15/dispatcher/doc_dispatcher.aspx?app=conv&at_id=28908